I DUE SCHIERAMENTI.
 
 
 
 
Il modo era diviso. L’armata Serpeverde ne occupava la gran parte, una minima era difesa coraggiosamente dai ribelli di Grifondoro rimasti. Le altre due casate? Sciolte. Costrette a aggiungersi ad una delle schiere restanti. Tuttavia la maggio parte dei Corvonero e dei Tassorosso seguirono i Serpeverde, intimoriti dalle loro minacce. I Grifondoro nonostante fossero in una spaventosa minoranza tentavano in tutti i modi di resistere, d’ altro canto avevano dalla loro parte il “Prescelto”. Harry Potter. Il bambino sopravvissuto alla furia del Signore oscuro era diventato un ragazzo saggio e forte in magia, nonché capo dell’armata Grifondoro!
Anche se, nonostante i loro sforzi non riuscivano a bloccare l’ incredibile avanzata del nemico, l’armata dei Serpeverde, capitanata da un ragazzo dell’età di Harry Potter, anch’ gli abilissimo mago: Draco Malfoy: Il prediletto di Lord Voldemort, oltre che suo allievo sin dalla tenera età.In quel momento Draco era seduto sul trono della sua immensa reggia. Morto il padre e scomparso Lord Voldemort, era diventato lui il re. Stava accarezzando pigramente il suo furetto candido mentre aveva l’altra mano immersa nei suoi biondissimi capelli lisci quando, di colpo entrò un messaggero trafelato facendo un gran baccano. Malfoy alzò gli occhi color del ghiaccio sul malcapitato e un ghigno gli si stampò sul volto. «Novità?» Chiese con un tono terrificante. Deglutendo il ragazzo iniziò a parlare: «U-un attacco dall’ Inghilterra, sua Malvagità! I-i Corvonero s-si ribellano e noi non siamo riusciti a ferm..» Non riuscì a terminare. Draco che nel frattempo si era alzato aveva impugnato la bacchetta. «Avada Kedavra.» Disse solo. E il messaggero fu ridotto in cenere. Malfoy odiava quando gli riportavano brutte notizie. Chiamò la sua guardia più in gamba. «Và con due mangiamorte e stermina i rimasti della casata Corvonero. Porta qualche prigioniero. Così mi divertirò un po’ insieme a Bellatrix.» Con un cenno del capo la guardia scomparve.
 
 
Poco tempo dopo la guardia tornò, dietro di lui, in catene, sei ragazzi e una ragazza dell’ ex casata Corvonero. Appena Malfoy vide la ragazza ne restò stupito. I capelli disordinati, di quel biondo sporco che gli ricordava tanto i suoi, gli occhi della ragazza, grigi e grandi. L’altezza era media e il corpo slanciato, aveva un bel fisico.. «Umpf.. Ben fatto. Porta tutti i prigionieri nelle segrete. Tutti tranne… Mh.. Lei.» E indicò la ragazza bionda. Il soldato eseguì senza fiatare e uscì dalla sala del trono. Draco si alzò e scese quei pochi scalini avvicinandosi alla ragazza, guardandola con superbia. «Nome?.. Età?..» Chiese come se stesse sondando la ragazza. «Luna Anton Lovegood.. Ho 15 anni.» Malfoy ghignò. E le toccò i capelli. Sentì come un fuoco scorrergli tra le dita. «Mh.. simpatica. Direi che sarai la mia serva personale. Potrebbe rivelarsi divertente, no?» Luna si spostò appena e non rispose. Questo provò una grande ilarità nel giovane Serpeverde che si chinò prendendo da terra il suo furetto. Appena Luna lo vide sorrise piano e alzando con fatica le manette pesanti iniziò a grattare la testolina del roditore. Quell’ atto stupì incredibilmente il ragazzo. Nessuno era mai riuscito a toccare il suo animaletto senza trovarsi un dito mozzato dal suo morso. Ora invece il furetto si beava dei grattini che la ragazza gli stava facendo. Malfoy la guardò. «Ci sai fare …eh?» Spiazzata la ragazza abbassò il viso. «Sono cresciuta in una capanna su una collina poco distante dalla natura.. ho un buon rapporto con gli animali.. » Senza che dicesse altro Draco le levò le manette. «Va a farti una doccia e poi torna.. Devi essere una serva pulita.» E le indicò una porta. La ragazza vi entrò senza troppe cerimonie.