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Autore: Fee17    08/07/2008    5 recensioni
Un' amicizia che dura dall'infanzia, due ragazze diverse, ma legate in maniera impressionante. Ne hanno superate tante, riusciranno a superare anche l'uragano Kaulitz?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo! Spero sia di vostro gradimento anche questo capitolo! Buona lettura... Ringraziamenti alla fine.

(I Tokio Hotel non mi appartengono,é tutto invantato, no scopo di lucro)

Erano passati diversi giorni dal fatto con Bill ed ora: che liberazione, che sfogo! Finalmente mi stavo lasciando andare a ritmo di musica. Ero sul cubo e come sempre, quando ero nervosa, arrabbiata o preoccupata riuscivo a dare il meglio di me. Mi dimenavo come ero riuscita a fare poche volte. Questo ormai da più di un’ora. Giunto il momento di cambio di cubista ero sudata e accaldata, ma mi sentivo bene. Ero riuscita per un po’ a non pensare a lui. Ma come diavolo mi ero ridotta? Io e l’amore siamo sempre state due cose separate. Dovevo riuscire a tornare la Maggie di sempre. Quella che se ne frega di tutti, quella che non si fa paranoie, quella che si lascia andare con i ragazzi più carini rimorchiati a "lavoro" e che ad ogni cazzata viene consolata dall’amica. Invece no!

Ora ero qui, di fronte allo specchio del bagno della discoteca a fissare la mia immagine e vedere riflessa anche quella di Bill. Vedevo il suo sguardo che mi rimproverava per averlo cacciato e sentivo il mio cuore battere al ricordo del suo sapore.

"AAAAAAAAAAAA, finiscila Margherita, non sei una bambina che crede ancora al principe azzurro"

Pensai a voce alta e picchiai un pugno nello specchio, come per colpire lo sguardo del cantante apparso solo nella mia mente. Due ragazze, intente ad incipriarsi il naso, si voltarono verso di me disgustate. Mi guardavano come se vedessero una pazza, dall’alto della loro fierezza snob.

"Che volete? Continuate a fissarmi e la prossima volta il pugno assaggerà il vostro naso rifatto!" La finezza per me era un optional!

"Ma senti questa?! Curati cara o resterai zitella a vita…"

"E chi te lo dice che non voglia rimanerci?"

In effetti non sarebbe stata una brutta prospettiva. Niente sofferenze, litigate, fatiche! Solo io.. a pensare a me stessa, con una carriera, una casa ed un animale domestico. Magari il mio Bill peloso…

Le due ragazze avevano distolto il loro sguardo dal mio ed avevano iniziato a confabulare tra di loro.

"Ehi ma hai visto chi è arrivato prima che venissimo in bagno?" disse una.

"No, chi?"

"Quello che suona in quel gruppo…I …si, dai quei tedeschi che sono da tutte le parti e piacciono alle bambine!"

La questione aveva attirato la mia attenzione e le ascoltavo facendo finta di niente e struccandomi il viso, più truccato del solito per via del lavoro.

"Ma i Tokio Hotel?" fece l’altra.

"Ah si ecco! Tra l’altro è un gran figo, ci hanno visto bene le bambine…"

Sentii un tuffo al cuore. Il problema era: Di quale dei due Kaulitz si trattava?

"Cavoli non l’ho visto… Ma qual è di loro?"

"Non lo so non li conosco, ma è il figo con i rasta!"

"Tooooooooooooooom!!!!!!!!!!!!!!!!!!" Urlai, lanciando il batuffolo di cotone con il quale mi stavo pulendo. Di corsa presi la mia borsa e tolsi i tacchi per riuscire a correre il più veloce possibile. Con uno scatto felino mi avventai sulla porta, sbattendo contro le due ragazze e facendole sobbalzare.

"Questa è pazza davvero! Ma che droga usa?" Disse una all’altra.

Io non vi badai, in un secondo ero di nuovo nel locale, scalza e con le scarpe in mano. Correvo velocissima, avevo voglia di rivederlo. Non lo ammettevo, ma vedere di nuovo quegli occhi, nei quali avrei rivisto quelli di Bill, perché così identici, mi elettrizzava. Dopo corse, salti e spallate finalmente vidi il chitarrista. Era nel mezzo alla pista avvinghiato ad una rossa. Ma non ci feci caso. Forse perché già immaginavo una scena del genere.

"Kauliiiiiiiitz!" Urlai. Tom non fece in tempo a capire di chi si trattasse che già gli ero saltata in braccio e con le gambe gli cingevo i fianchi. Non ci fu bisogno che mi guardasse in viso per capire chi fosse quell’uragano piombatoli addosso.

"Maggie!" esclamò.

La rossa infastidita e umiliata sbuffò e se ne andò di colpo. A Tom non importò. Tanto avrebbe potuto giocare con un altro giocattolo quando avrebbe voluto.

Eravamo abbracciati e lui girava su sé stesso con me in braccio.

"Piccola, ma che fine hai fatto?" Mi chiese.

"Sai con il lavoro e varie faccende ho avuto poco tempo"

"E vederti avrebbe voluto dire vedere anche lui e mi fa male"

"Andiamo a prenderci da bere, così parliamo un po’ !"

"Si si!"

Insieme ci avviammo e ci sedemmo di fronte al bancone.

"Sex on the beach!" Ordinò il biondo al barista.

"Non ti smentisci mai eh Kaulitz? Per me un’anima nera!"

"Certo che no cara mia!"

"A proposito, mi sa che ho allontanato la tua preda… Scusa!" Dissi a lui alludendo alla rossa.

"Figurati! Non baciava neanche bene!"

"Ovviamente dopo aver baciato me, Tom, non potrai pretendere di trovare un’altra all’altezza!" Ammiccai.

"Allora dobbiamo rimediare!" Disse avvicinandosi in maniera scherzosa.

"Allora, che mi racconti di bello?"

"Beh, diciamo che la mia vita è sempre la stessa più o meno… Le cose con Anna si stanno aggiustando a poco a poco, ma siamo ancora lontane dal rapporto che avevamo. Comunque fa progressi. Ultimamente esce spesso. Non le ho chiesto con chi, per non essere troppo invadente, ma so che me lo dirà lei prima o poi."

Non sapevo che in realtà era proprio con Tom che passava il suo tempo. Il rasta me lo avrebbe detto, se non fosse che pensò bene di avvertirmi di una cosa più importante.

"Maggie, prima di continuare a parlare, devo dirti una cosa"

"Dimmi!"

"So che vuoi evitare l’argomento, ma ci tenevo a dirti che non sono qui da solo"

"C’è anche lui?" Il battito del mio cuore iniziò ad accelerare, le mie guance a prendere fuoco e le mie mani a sudare.

"Calmati!"

"Si , è andato in bagno e si è fermato a chiacchierare con qualche fan"

"Capisco.. allora è meglio che me ne vada" Dissi abbassando lo sguardo.

"No Maggie! Non puoi evitarlo per sempre"

"Oh si che posso, tanto poi partirete e non lo rivedrò mai più…Così piano piano finirà tutto"

"Ma sei sicura di quello che stai dicendo Maggie? Tu ci stai male e sai che significa? Che provi qualcosa di molto forte. Sicura che vuoi rinunciarci?"

"Non ho alternative Tom. Lui mi userebbe e Anna ne soffrirebbe ancora. Anche se ha rinunciato a lui, non credo sia pronta a vederci insieme. Le ho già fatto abbastanza del male, ora è meglio pensare prima a lei e poi a me stessa."

"No, devi pensare anche a te. Forse non ci crederai, ma penso che stavolta Bill sia cambiato. Non credo che tu sia per lui una semplice sbandata. Sono suo fratello gemello e lo sento, sento che è cambiato"

"Si certo e quanto durerà questo cambiamento? 1 mese? Fino a che non troverà una sostituta e mi metterà in panchina? No grazie, non sono abituata a starmene in disparte. Io sono una titolare."

"Non farti del male Maggie, dagli una possibilità. Che ti costa?"

"Mi costa tanto credimi. Provo un sentimento troppo forte da poter spiegare e ne rimarrei scottata. Non mi fido di lui. Meglio troncare tutto sul nascere." Quanto era difficile dire quelle cose.

"Non posso, né voglio forzarti Maggie, ma rifletti!"

"Grazie Tom" Lo abbracciai, piena di gratitudine per le sue parole.

"Di che? Comunque se vuoi sdebitarti io saprei anche come. Ho già in mente un paio di cosette…" Disse giocherellando con il cerchietto al suo labbro.

"Certo, non avevo dubbi" Gli detti una leggera sberla sul collo.

"Adesso è meglio che vada Tom. Ci sentiamo presto ok?"

"Ok,come vuoi! Stammi bene piccola!"

"Anche tu Kaulitz e non fare troppi danni."

"Tranquilla!"

Dopo queste ultime battute mi affrettai verso l’uscita e a passi veloci verso casa.

"TOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMM!"

"Cavolo Bill, ma per quale diavolo di ragione devi urlare in quel modo?" Disse Tom dopo essersi quasi strozzato con il suo cocktail per lo spavento.

"Perché sono incazzato nero!" rispose il gemello atterrato di colpo sullo sgabello dove poco prima stava seduta Maggie.

"Ora dovrei chiederti perché, giusto?"

"Mi pare il minimo!" Disse Bill con fermezza. Tom roteò gli occhi e indirizzò lo sguardo verso il fratello, conscio del fatto che il suo monologo sarebbe durato un’ora.

"Cavolo Tom, l’ho cercata ovunque! Stasera, come ogni giovedì avrebbe dovuto lavorare! E invece sul cubo c’è quella moretta svampita! Ma che diavolo ho fatto di male! Ho girato per tutta la pista…"

"Bill.."

"Sono andato verso il bagno delle ragazze, ma delle fan mi hanno bloccato…"

"Bill!"

"Sono andato anche nel privè, ma…"

"Bill cazzo mi vuoi ascoltare?!!!!!!!!" Urlò il rasta.

"Che vuoi? Mi hai interrotto, dovevo finire di raccontarti, allora.."

"Bill, lei era qui, dove sei seduto tu adesso."

La bocca spalancata del moro, che stava per riprendere il discorso, si chiuse immediatamente. Il suo sguardo si fece serio e le mani con le quali stava gesticolando si chiusero in due pungi stretti. Ma non disse una parola.

"L’ho vista solo per qualche minuto, ci siamo salutati ma è andata via presto. Bill, ci sei?"

Lui c’era fisicamente, ma la sua mente era da tutt’altra parte. Immaginava Maggie seduta su quello sgabello, con quella pettinatura pazza, con quel piercing terribilmente sexy. All’ ennesimo richiamo del gemello si voltò.

"Dov’è adesso?" Disse arrabbiato quasi ce l’avesse con il rasta.

"Se n’è andata..Ho provato a fermarla , ma…" Il moro si alzò di scatto, intenzionato ad andarla a cercare. Ma Tom lo prese per un braccio.

"Fermati, non seguirla, non adesso."

"Lasciami! Avresti dovuto venirmi a dire che lei era qui, avrei dovuto parlarle io!"

"Ho provato a farla restare, ma quando…" Tom esitò, sapeva che avrebbe fatto del male a suo fratello.

"Ma quando…?" Lo esortò Bill.

"Quando le ho detto che c’eri anche tu se n’è andata Bill, non voleva vederti. Mi dispiace." Abbassò lo sguardo, quasi vergognandosi ci ciò che aveva detto.

"Non è possibile, lei non può negarmi di vederla di nuovo! Lei mi deve ascoltare! Lei deve capire che la amo sul serio, che non è stata un capriccio!" Una lacrima piena di rabbia attraversò la guancia del cantante.

"Bill, lo so…ma non credo che…"

"Io la devo vedere, ora! Subito!" Il moro si liberò dalla presa del fratello ed iniziò a correre, destinazione: Casa di Maggie.

Tom non potè far altro che guardare il gemello sparire tra la folla. Neanche lui lo avrebbe fermato.

Arrivata a casa mi buttai sul letto , esausta e triste. Triste perché quegli occhi avrei voluto vederli, perchè quel corpo esile avrei voluto stringerlo e quelle labbra avrei voluto baciarle. Invece non potevo e malgrado tutto sapevo di aver fatto la cosa giusta. Faceva male ma avrei dovuto sopportarlo.

Sentii dei rumori provenire dalla stanza di Anna, segno che era in casa. A cose normali sarei andata da lei per farmi consolare. Ma di certo, stavolta non potevo dirle che stavo male per l’uomo che amava!

Posai la borsa per terra, tolsi anelli, braccialetti e borchie varie e stavo per chinarmi ad accarezzare Bill che si stava strusciando alle mie gambe, quando lo squillo del mio cellulare catturò la mia attenzione.

Un sms. Lo lessi:

"Sono Bill, sono sotto casa tua, scendi ti prego!"

Di nuovo il cuore a mille, di nuovo le guance infuocate, di nuovo il tremolio alle mani. Mi affacciai alla finestra. Lui era li.

Aveva una giacca di pelle nera, i Jeans attillati che lui amava tanto e lo sguardo rivolto verso la mia finestra. Era divino.

Lo osservai per un po’, poi chiusi la persiana e gli scrissi un messaggio.

"Mi dispiace Bill, torna via… Non posso vederti."

Ero determinata più che mai, non potevo cedere, dovevo farlo per Anna e per me.

"Non me ne vado, anche a costo di rimanere qui tutta la notte!"

"Fai come vuoi, buonanotte."

Nessuno sa quanto mi fosse costato mettermi a letto sapendo che il ragazzo che aveva in mano il mio cuore mi stava aspettando.

Passò una mezz’ora, non avevo ovviamente chiuso occhio ed un lampo, seguito da un tuono mi fece sobbalzare. Nel giro di qualche minuto la pioggia iniziò a scendere incessante. Mi affrettai verso la finestra e lui era ancora li. Fradicio, con le braccia conserte, il trucco sbavato e tremante.

Era troppo! Non potevo lasciarlo li.

Spazio autrice:

Che cosa farà Maggie? Lo perdonerà? O gli resisterà ancora?

Grazie a tutte come sempre!

Grazie a Sissina: Ormai i nostri appuntamenti sono su msn! hihihi

Tom_Simo:Grazie mille! Il fatto che ti piaccia mi rende sempre più felice... Vedremo se si muoveranno, Bill un passo avanti l'ha fatto, ma Maggie ha un bel caratterino e Anna l'ha passata brutta. Non sono certamente ragazze facili! Vedremo.. Kussen.

Shary92:Ciao "piccola", ormai ti ho soprannominato così! i tuoi complimenti non sono mai troppi, mi fanno sempre molto piacere... Quel pezza dell'urlo ha fatto ridere molto anche me mentre lo immaginavo! AHHAAH Sono contenta che ti piaccia la mia storia! A presto.

Pandina_Kaulitz: Eh si, Tom ha rifiutato una ragazza, segno che sta cambiando e crescendo! BAci!

 

   
 
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