Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: sarahrose    04/04/2014    0 recensioni
Seguito di WRECKLESS e WRECKLESS RELOADED.
NIGHTRAIN EXPRESS è un diario sofferto e vissuto nell'arco di sole 24 ore.
LIl libro racconta in prima persona le sconvolgenti memorie di Kessy, la groupie più amata dei Guns.
21 dicembre 2012. Un’epidemia minaccia Los Angeles.
Unico antidoto: sesso, droga e rock n’roll.
Della serie: bevete e strafatevi come se i Maya avessero ragione.
Ma sarà davvero così?
Sarà la fine o un nuovo inizio?
Lo scoprirete solo… leggendo!!!
AVVERTIMENTO
Visto il linguaggio in stile Guns, questo libro non è adatto ai cardiopatici e alle educande del Sacro Cuore. Vi ho avvisati.
A tutti i rockettari di tutte le età, una volta di più… buona lettura!!!
(Il libro è inoltre disponibile su Amazon Kindle. Pubblicato col mio vero nome, Sara Valenti)
Genere: Dark, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Slash
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo50

 

 

 

 

 

 

THE FINAL COUNTDOWN

 
Io... io ero in crisi di astinenza.
Altro che A7!!!
Cioè, parlando come mangio- quando lo faccio - stavo a rota.
Sulla scimmia.
Sul tacchino.
Sul gancio o... come cazzo volete voi. Punto e basta.
Chiaro?
Sissignori!!!
 
Io non ho mai avuto prima e non ho adesso nessunissima cazzo di A7.
Io non sto morendo, a meno che la Profezia del 21/12/2012 dei nostri amatissimi strafighi di Maya non abbia colto nel segno.
(Speriamo di no, cazzo! Per il mio bambino... sarò patetika, ma... la penso così. Punto e basta. E se non vi sta bene... andate a cagare)
 
 
Il vento sta rinforzando, recandomi il dolce respiro dell'oceano.
Mi stringo il chiodo addosso, infreddolita. E senza che io apra bocca, i ragazzi, da cavalieri della Tavola Rotonda un po' grezzi ma sinceri quali sono, depongono gli strumenti e si mettono al mio servizio.
E io? Io non faccio a tempo a dire “Amen”.
 
La scena sembra quella di una comica del muto.
Sequenza accelerata. 70 fotogrammi/secondo.
Esterno Notte
PP
(Primo Piano)
La mia faccia bianca cadaverica mentre tremo come una foglia al vento.
 
PA
(Piano Americano)
Axl e Duff entrano in campo e si tolgono i giubbotti e me li scaricano sulle spalle, subito imitati da Steven e Slash, senza soluzione di continuità. Il tutto in silenzio. Senza far motto.
 
PP
Il tumulo di giubbotti che mi ricopre come una pietra tombale.
 
DOLLY
CL
(Campo Lungo)
Risata generale.
La spiaggia di Malibù diventa sempre più piccola, si allontana e si spegne in un puntolino nel cielo.
 
Scusate la digressione, raga, ma... la scena era così cinematografica, con la coreografia naturale dei ragazzi e la scenografia dell'oceano, che non ho saputo resistere...
ho studiato Cinema, ve l'ho detto mille volte, lo so. E so anche che non ve ne frega un cazzo. E avete ragione. Ma io... non ho saputo resistere...
D'ora in poi, se sopravviviamo, sarà il cinema la mia droga. La Musica. Il Rock. I miei amatissimi Gunner. E Lui. O Lei.
 
La mia piccola Pistola.
O la mia piccola Rosa.
 
Ma l'eroina... quella no. Mai più.
 
Ero fatta come una biscia, ma adesso sono guarita. 
Sono pulita.
 
Non me la merito, cazzo, una nuova vita?
Sempre che non sia già troppo tardi...
 
Però una bella scremata dovrebbero darsela anche loro. I ragazzi. Le mie fottutissime rockstars. Cazzo, se dovrebbero!
Soprattutto Izzy e Slash.
Per non parlare di Steve, che è sempre fatto come una pera cotta.
E di Axl, che, nonostante le pare da paura e le tirate che ai bei tempi d'oro ammanniva alla sua band, non sta mica mai indietro quando si tratta di farsi in vena. Solo che lui, Rosso Malpelo, è un filino più furbo degli altri e, come tale, ci sta più attento e fa dosi minime che gli permettono di giostrarsela un po' meglio e di giocarci, con la roba, a suo piacimento, senza mai diventare fisicamente dipendente. E senza fare la triglia lessa tutto il tempo come Izzy.
 
Già, raga.
Bell'argomento.
Izzy e il suo segreto.
 
Chissà se aveva avuto il coraggio di dirgli tutta la verità, ad Axl, su quel che gli passava nella testa e nel cuore dopo aver condiviso le botte, la droga, la fame e la fama insieme per tutta la vita. Per non parlare delle groupies, me in testa.
Ma questo non era affar mio. Il bel chitarrista acustico di Lafayette, Indiana, se ne stava muto come una tomba perso nei cazzi suoi a contemplare il fuoco e, rispetto ai giorni scorsi, il suo umore pareva persino un po' più sollevato. Lo vedevo da come le sue agili dita ossute e piene di anelli correvano sulle sei corde della sua bambina, come la chiamava lui. La sua chitarra. Sembrava assorto, certo, ma non triste.
Non più del solito, almeno.
Si vede che Axl aveva trovato le parole giuste.
E come dubitarne?
 
Trovare le parole... non era forse il suo mestiere?
 
Duffone e Vomito Ovunque spengono le cicche e si alzano in piedi.
“Andiamo a far legna” annunciano, sparendo in direzione di un cespuglietto ridicolo fatto apposta per gli amanti che, al massimo, d'estate, con un po' di fantasia, può produrre qualche mora striminzita e impolverata.
 
 
Frattanto, Izzy e Steve imbandiscono una federa multiuso (meglio non farsi troppe seghe mentali sui nemici dell'igiene) messa lì a mo' di tovaglia con tutto il ben di Zio che si erano trascinati dietro. Di mangiare, eccetto una piccola scorta di cioccolate Baby Ruth e di pacchetti di Fonzies e Hunky Dory's Cheddar & Onion, manco l'ombra.
 
 
Poi li vedo trafficare col cucchiaio e la spada e il mio cuore di ex ha un tuffo.
“Torniamo subito”.
Poi si allontanano ridacchiando.
Ma non sono risate gioiose.
Nossignori!!!
 
E io?
Io mi cullavo il mio riff segreto nella mente.
Quello che diceva che l'Oceano è quello che ti succede quando la terra incontra il cielo sperando di dare ai ragazzi l'imbeccata giusta per una nuova fottutissima Rock Ballad, sempre che, ovviamente, i nostri Maya avessero toppato alla stragrande.
 
E poi pensavo che era giunto il momento di dire loro del bambino.
 
Però mi stuzzica l'idea della rock ballad, cazzo!
 
Sissignore!!!
E magari una ninna-nanna rock per il nostro bambino. Zio, quanto sarebbe bello, poterlo crescere, questo piccolino... cioè, volevo dire... farlo nascere. Cosa che dipende da 'sti stronzi rottinculo dei Maya che, francamente, raga... per dirvela tutta, cominciano a starmi davvero sulle palle!
 
Una lacrima inattesa mi scorre giù per la guancia.
Il mio bambino, cazzo.
 
Povera me, mi sto rammollendo come una loffia borghese di merda solo perchè dentro di me batte un cuoricino piccolo come una nocciolina... avete ragione a schifarmi, raga, però... non posso fare a meno di chiedermi di continuo, mentre in cielo forse, sopra di noi, si prepara 'sta cazzo di inflazionatissima Apocalisse da film di serie zeta, come se la passa il mio piccolo Gunner Fottutissimo Rose. Che, detto tra noi, Amici miei... secondo me, se stiamo a guardare quella cazzo di pretenziosa pseudo scienza che i ragionieri chiamano calcolo delle probabilità, o se – come preferisco – è vero il proverbio che dice che tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, allora... beh, raga... ci sono fortissime probabilità che il cucciolo che porto in grembo, sia nato da uno spermatozoo del nostro Bel Tenebroso che io, nell'intimità, chiamo Rosso Malpelo.
 
Ma... raga, ve l'immaginate?
UN mini-Axl MASCHIO che strilla in falsetto acrobatico ogni volta che vuole la pappa, capriccioso e bizzoso come una cazzo di rockstar in erba?
 
O UNA mini-Rose FEMMINA dall'ugola d'amianto leziosa e viziata come una bambolina di porcellana bisquit a cui non puoi proprio mai dire di no.
 
In ogni caso, un figlio del rosso cambierebbe il mondo... lo domerebbe come una tigre del Bengala e lo schiaccerebbe sotto i suoi piedi.
 
Che ne dite, raga?
Una birra è quel che ci vuole.
Una birretta... e magari anche un jointino. Perchè no. Non gli fa mica male, al mio bambino, un po' di mariagiovanna buona e genuina di Tijuana.
 
Che ne dite?
Merda, raga.
Come non detto.
 
La nausea brutta mi assale e devo sgommare.
Nello scattare in piedi, rovescio la mia Bud addosso ad Axl, intento a sfottere Steve con le sue stesse bacchette.
 
“Ehi, gioia!” fa il rosso, dando un ultimo colpo in testa al batterista e mollando  le bacchette sulla sabbia. Mi  lancia uno sguardo di smeraldo pieno di apprensione che la dice lunga su quel che davvero il suo cuore ribelle cova per me. “Cazzo hai?”
Scatta in piedi per sorreggermi mentre barcollo.
“Stai male?”
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: sarahrose