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Autore: Biggi2001    04/04/2014    1 recensioni
Sarah si stupì che fosse così serio. Comunque corse da Zoe e le raccontò tutto. Ci mancò poco che l'amica svenisse tra le braccia di Diane

Lei non sapeva però che anche qualcun altro piangeva quella notte.

Ma non era il tipo che si faceva prendere dall’imbarazzo, così, dopo un attimo di esitazione, si girò e baciò Leo.

La verità si stendeva chiara davanti a John. Era un piano di Abby, un piano talmente perfetto e efficiente che si chiese da quanto la ragazza lo stesse progettando.

Gli venne improvvisamente un pensiero. Appoggiò lievemente il dito alla tasca dei pantaloni e lo trovò ancora lì. Il suo regalo per Zoe.

- John, tra noi non potrebbe durare. Siamo come dei cuori disegnati su un vetro appannato. Una sola goccia di pioggia li cancella.

Quel bacio sapeva di proibito, di pioggia e di inverno. Era il bacio più bello della sua vita.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Farfalle di vetro'
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Il ballo d’inverno 
    Parte 1
    Lydia

Lydia si risistemò per la millesima volta la pettinatura. Era super eccitata. L’anno prima era malata, quindi quello era il suo primo ballo d’inverno.
Guardò il risultato ed uscì dal bagno. –Ragazze, come sto?- chiese.
Zoe spense la tv, Sarah appoggiò il rossetto e lo specchio e Diane alzò gli occhi dal libro. Tutte rimasero a bocca aperta.
-Lydia, sei bellissima.-
- Fantastica- 
- Che vuoi essere più bella di me?- domandò Sarah minacciosa.
Indossava un abito rosso, Zoe una verde smeraldo e Diane un abitino rosa antico stretto in vita da una cintura bianca.
Tutte e tre erano bellissime, ma Lydia era davvero sbalorditiva.
Aveva un abito azzurro cielo, lungo fino ai piedi, e delle scarpe col tacco prese in prestito dalla madre. I capelli erano raccolti in uno chignon abbellito con alcune perline di vetro. Non era truccata.
Qualcuno bussò alla porta e Lydia corse ad aprire: erano i ragazzi.
- Lydia sei…wow- Leo era rimasto senza parole. Lydia arrossì e cambiò rapidamente discorso - Andiamo, va- il ragazzo annuì.
Raggiunsero la sala in mezzora, perdendosi tra i corridoi ( -Bisogna andare di là- -No, è dall’altra parte—Ma che stai dicendo? Bisogna passare davanti all’aula di chimica-); ma arrivarono a destinazione in tempo.
Fuori dalla sala incrociarono Sophie, con Brian, e Hannah, insieme a John. – Bel vestito Lydia!- esclamarono le amiche.- Grazie. Avete visto Isabella ed Eugene? E’ da un po’ che li cerco.-
-Saranno dentro. A proposito, devi proprio vedere la sala, ti piacerà da matti.-
 Si salutarono e Lydia e Leo si avviarono verso la sala grande. Il portone di mogano massiccio incuteva rispetto e timore, ed era quasi impossibile da aprire. Solo con molta fatica riuscirono ad aprirlo e ad entrare. 
Rimasero a bocca aperta: la sala principale, severa e sobria, era stata completamente trasformata.
C’erano immensi tavoli dalle tovaglie azzurre, pieni di prelibatezze, su ogni lato della stanza. Agli angoli delle statue di vetro, che sembravano sculture di ghiccio brillavano illuminate da un colossale lampadario di cristallo che pendeva dal soffitto.
Sul lato corto c’era un bar dalla fila infinita e al centro la pista da ballo era già super affollata. 
Lydia iniziò a muoversi a tempo: la canzone era Popular song di Mika, e lei la adorava.
Trascinò Leo in pista e iniziò a ballare.
Quando vide che il ragazzo era immobile lo spronò a muoversi- Dai Leo! E’ una festa questa, non stare lì impalato!- finché alla fine non cedette e si mise a ballare. Era abbastanza comico ed impacciato, ma Lydia non glielo disse.
Dopo un po’ di canzoni si sedettero su una sedia a mangiare bignè alla crema e patatine, guardando le coppie volteggiare.
Vide Sarah e Eddie esibirsi in una specie di ballo del qua  qua.
- E’ veramente fuori di testa quella- mormorò Leo. – E te ne accorgi ora?-
- Ciao Leo, ciao Lyddy- - Ciao!- Isabella si sedette accanto a loro.
- Dov’è Eugene?- - E andato a prendere da bere. Eccolo che arriva!-
Il ragazzo si stava indirizzando verso di loro con due bicchieri in mano.
- Eccomi, ciao Lydia, ciao Leo!!- l’amico li raggiunse ridendo.- Non ballate?-
Si guardarono – Forse è meglio di no, abbiamo già dato per adesso.- rispose Lydia, mentre Leo arrossiva.

    …
Era ormai da un po’ che la festa andava avanti ed era arrivato il momento del lento. Le amiche con cui Lydia stava parlando fino ad un attimo prima andarono a ballare con il loro partner. La ragazza rimase da sola a guardare le coppie che volteggiavano. Era così assorta nei suoi pensieri che non si accorse di che qualcuno si avvicinava alle sue spalle, finché non le prese la mano e non la trascinò verso la pista.- Ma chi?..Leo!! Cosa fai??- Il ragazzo la zittì e iniziò a ballare. Era del tutto diverso che alla lezione di ballo. Era a tempo, coordinato e non le aveva pestato il piede neanche una volta. 
Dopo un po’ Lydia chiese: - Chi ti ha insegnato a ballare così?- 
Leo sorrise -Brian, ieri sera…cioè tutta la notte. Sono diventato bravo, vero?- 
- Sì, certo è anche modesto!!- scoppiarono a ridere.
Alla fine della canzone Leo portò Lydia fuori nel cortile.
Faceva freddo, ma non lo sentivano. Raggiunsero la panchina sotto ai faggi e si sedettero. Era notte e nel cielo limpido si vedevano le stelle brillare. Oltre a loro non c’era nessun altro.
-    Una bella serata, vero?- domandò Lydia un po’ imbarazzata.
-Già. E’ ancora più bella se ci sei tu-
Quel complimento inatteso sorprese molto Lydia, che ringraziò mentalmente di essere al buio e che Leo non la avrebbe vista rossa in faccia.
-Dici davvero?- Lui annuì – Da quando ti ho incontrata è come se… fosse cambiata la mia forza di gravità, la mia percezione del mondo, in poche parole volevo dirti che io…ehm, cioè io…ti amo-
Lydia rimase senza parole e senza respiro per un attimo. Aveva sognato quel momento migliaia di volte, ma viverlo davvero era un'altra cosa. Ma non era il tipo che si faceva prendere dall’imbarazzo, così, dopo un attimo di esitazione, si girò e baciò Leo. Fu un bacio cortissimo, ma indimenticabile, come è sempre il primo bacio.
Quando si staccò gli disse – Anch’io-.
Lui la abbracciò e rimasero così, in silenzio per qualche minuto, finché Lydia chiese- Dopo tutto ciò… possiamo considerarci fidanzati?- - Se a te va bene, per me è perfetto-
Lydia guardò le stelle. – Wow, il mio primo fidanzato-.

ANGOLO AUTRICE
 
Eccoci arrivati al fatidico ballo! Leo si è dichiarato e i due sono una vera doppietta felice.
Ho dovuto dividere il capitolo in parti perché altrimenti aggiornavo forse ad Agosto… insomma è un capitolo importante e non solo per Lydia.
Spero che vi piaccia e vi prego di lasciare una recensione, anche critiche per migliorare la storia.
Biggi       
  
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