Sequel de "Niente si sposa meglio col freddo dell'oscurità - seconda parte".
"Mentre questi e altri interrogativi nascevano nella sua mente, catturandone sempre più l'attenzione, Jack si rese conto di aver messo a fuoco solo ed unicamente la Luna, escludendo dalla propria visuale il cielo stellato e il terreno, e quando provò a distogliere gli occhi non vi riuscì. Adducendo questo fatto al troppo tempo passato in contemplazione non si allarmò e provò a chiudere le palpebre, ma, sentendo che i muscoli del proprio corpo non rispondevano, fu assalito da un lieve panico: tentò con tutte le proprie forze di muoversi, ma più si sforzava, più sentiva le proprie iridi spalancarsi e le pupille dilatarsi, assorbendo quella luce che era ormai diventata tanto intensa da farlo lacrimare e rimanendone accecato"