"Ci voleva forza bruta per spezzare la vita di un uomo, ci volevano ferocia e tecnica aquisita con duri allenamenti, ma malgrado questo, come le era stato sempre insegnato, ci voleva molta più forza per trattenere l'anima dentro un corpo, ci volevano pazienza e tenacia per ricucire, rammendare, riparare un corpo danneggiato e straziato".
Una storia che inizia ancora prima degli eventi di "Dei dell'Arena", una storia con una nuova protagonista che rappresenta l'altra faccia della medaglia dei gladiatori e che è il mio personale regalo e tributo al mio personaggio preferito.