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Autore: Nanek    05/04/2014    19 recensioni
Tratto dalla storia:
«Dovrei farti arrabbiare più spesso se il risultato finale è fare l’amore con te» le sussurra, facendola arrossire come non mai, mentre le bacia ancora le labbra, avvicinandosi a lei, avvolgendola in un abbraccio.
«Pensi davvero quello che hai detto?» le chiede ancora, alludendo a quella confessione: lei farebbe davvero l’impossibile per lui? Lei… vorrebbe davvero una famiglia? Con lui?
«Non mi piace dare aria alla bocca Cal, quello che dico lo penso davvero» dice decisa, baciandogli il petto.
«Pensi anche che io sia un cretino?» ridacchia lui, accarezzandole la schiena.
«Sì, a volte sì» confessa lei, stringendolo a sé «Soprattutto quando flirti con quelle tutte “tette e culo” e zero cervello» lui alza gli occhi al cielo.
~
*Questo è il sequel di “So Out Of Reach”, suggerisco la lettura di questa storia per poter capire i vari intrecci ;) La trovate nel mio profilo ;) Buona lettura ;) *
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=CZSa3Vz4yGg :)
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4

Troublemaker

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Maybe I'm insane
Cause I keep doing the same damn thing
Thinking one day we gonna change
But you know just how to work that back
And make me forget my name

 

Una cosa che Calum non sopporta delle uscite con i ragazzi, in particolare dopo il suo divorzio, è il fatto che tendono sempre ad appioppargli la prima donna che passa a tiro.
Le serate tra amici a cui era abituato, quando il suo matrimonio non era ancora andato a quel paese, erano letteralmente più spassose: ognuno di loro raccontava qualche aneddoto, parlavano della vita matrimoniale, dei suoi pro e contro, contro riguardo le proprie mogli, mogli che hanno attacchi isterici nei momenti meno opportuni, mogli che non ne possono più di stare dietro ai figli, mogli che troppe volte, la sera, dicono di “no” al maritino che tenta solo di essere d’aiuto, conversazioni che andavano dal ridicolo all’assurdo, conversazioni che loro avrebbero dimenticato, ingerendo litri e litri di birra, ridendoci sopra, scherzando, cominciando poi a elogiare le rispettive famiglie, ricordando quanto siano importanti, ricordando quanto siano perfette: i figli che studiano e portano a casa voti da invidia, la moglie che in quei giorni in cui ha il sorriso in viso è la creatura più bella del mondo, la creatura dalla quale non vorrebbero mai separarsi e la vita matrimoniale, quindi, tornava ad essere considerata la vita più bella al mondo, la vita che loro volevano ad ogni costo.
Ma da quando Calum è tornato ad essere single, quelle conversazioni si sono come volatilizzate: non sente più Michael lamentarsi dei suoi figli, non sente più Ashton parlare di astinenza con Sue, non sente più Luke… beh Luke non si lamenta quasi mai, a lui la vita va bene in ogni situazione, però, non si lamenta più del fatto che sua figlia vada a feste ogni giorno, non si lamenta più di Lune e del suo carattere, e Calum, nel profondo, si sente sollevato, perché sa benissimo che Lune non va a feste, perché gliel’ha promesso, perché ha giurato di non bere più nessun tipo di alcolico, perché Lune, se esce la sera, lo fa per andare a “trovare lo zio Cal, che è solo e bisognoso di compagnia”, rendendo papà Luke e mamma June fieri del suo carattere altruista e benevolo, che rinuncia alle feste per universitari ubriaconi per stare in compagnia di chi è solo.
E Calum ride, dentro di sé: se solo sapessero cosa combinano quando stanno da soli, si comportano come una coppietta di adolescenti, guardano un film sedendosi vicini, si scambiano baci così delicati, si scambiano carezze, abbracci, si vogliono bene per davvero e, quando è ora di dormire, coccole o qualcosa di più ci sono sempre, facendoli addormentare con il sorriso in volto. La loro relazione segreta non potrebbe essere più perfetta di così, è meravigliosa, rende Calum davvero felice, si sente così completo, come non lo è mai stato, si sente amato, sente che lei si sta prendendo cura di lui e lui fa lo stesso con lei, trattandola come se fosse così fragile, come se meritasse solo il meglio di lui.


Sta di fatto, comunque, che la serata alla quale Calum sta partecipando è davvero stupida e insensata: le birre quasi finite, gli occhi dei ragazzi puntati su ogni donna che passa, tutto questo lo innervosisce, non capisce il motivo per cui debbano appioppargli una donna, lui ha… beh, sì, lui ha Lune, non andrà mai con un’altra, anche perché Lune, conoscendola, lo ucciderebbe, lo ridurrebbe a una briciola, ma loro non lo possono sapere.
«Dai, ragazzi, che mi raccontate? Come procedono i vostri matrimoni?» butta lì, nella speranza che loro comincino una conversazione: tentativo fallito miseramente, lui lo ha già capito, loro non vogliono farlo soffrire, perché loro sanno quanto gli manchi la vita matrimoniale, loro sanno che Calum soffre perché non ha figli, perché non ha più una moglie, Calum ha basato la sua vita nel cercare la persona adatta per costruire quella famiglia che tanto vorrebbe, loro sanno che quella stronza di Faith l’ha distrutto con quel dannato divorzio; chi sono loro, quindi, per sbandierargli in faccia quei discorsi che non gli appartengono più?
E Calum sospira non ricevendo nessun tipo di risposta, sospira e si perde nei suoi pensieri, sospira e pensa alla sua condizione: single, agli occhi degli altri, ma da considerare impegnato non appena il mondo resta fuori dalla porta di casa sua.
Sospira Calum, perché sa benissimo in che guaio si è messo, continuando questa relazione segreta con Lune, sospira perché si chiede spesso quando il tutto verrà a galla, quando lo dirà agli altri, come lo dirà e chissà come reagiranno.
Non sa esattamente a cosa pensare, ma questo argomento lo turba, lo confonde, perché chi gli dice che con Lune durerà? Ha vent’anni, è giovane, è bella, perché dovrebbe pensare di continuare a lungo la loro storia? Perché dovrebbe accontentarsi di uno come lui, lui che ha trentotto anni e desidera con il cuore in mano un matrimonio e dei figli?
Chi, a vent’anni, pensa a sposarsi ed avere figli?
Ovvio, Luke e June lo hanno fatto, ma non è stato programmato nulla, è successo è basta, è come se fossero stati… obbligati a pensare come degli adulti, è come se il destino li avesse costretti a sottomettersi al mondo dei grandi, fatto di responsabilità, di problemi, di poca libertà: come può pensare, Calum, che Lune sia davvero pronta a tutto questo? Come può pensare che lei, così vivace, così attiva, così vogliosa di libertà, voglia ridursi a essere madre dei suoi bambini e sua moglie?
Ma… perché sta già pensando a Lune come ipotetica moglie e madre dei suoi figli? Se lo deve togliere dalla testa, se lo deve scordare, non si può fare, non è possibile, non è reale, neanche nei sogni si può permettere questo lusso: Lune è davvero troppo giovane, Lune è davvero troppo preziosa per obbligarla a sottostare a tutto questo, non se la sente di rinchiuderla in una gabbia, non vuole farlo, non lo farà mai, non è quel tipo di persona, lui le vuole davvero troppo bene per poterla…


«Calum Hood?» sente una voce richiamarlo dai suoi pensieri: una donna, capelli mossi e rossicci, gli occhi neri come la pece, la carnagione chiara, un sorriso solare in viso.
«Sì?» chiede Calum inarcando il sopracciglio, lei alza gli occhi al cielo «Sono Izzie, Izzie Anderson, mi hai chiesto di andare al ballo di febbraio… in maschera» cerca di farsi ricordare e Calum, come se avesse visto una specie di lampo a ciel sereno, ricorda.
«Izzie Anderson, certo! Scusami, ti giuro non ti avevo riconosciuto!» esclama sorpreso, cercando di scusarsi al meglio, alzandosi in piedi e baciandole le guance, sentendo quel profumo avvolgerlo, profumo che riconosce, almeno quello è rimasto a Izzie, dato che l’ultima volta che l’ha vista, portava una prima di reggiseno, mentre ora, beh, una quarta non gliela toglie nessuno: il suo occhio esperto.
«Come stai, Hood? Da quanto tempo…» comincia così la loro conversazione, sotto gli occhi degli altri tre che guardano l’amico complici, facendogli l’occhiolino, cercando di puntare la conversazione sulla vita sentimentale di Izzie e di Calum.
Riescono infatti a “scoprire” che lei è single, ancora, ma lei ha appena superato i trent’anni, ha ancora così tanto da fare, da vivere, da trovare e sono riusciti pure a farle intendere che il bel moro è single, divorziato a essere pignoli, così ha puntualizzato Mike, ricevendo uno sguardo fulmineo da parte dell’interessato: chi ha dato loro il permesso di sbandierare i fatti suoi a quella lì? È già tanto se l’ha riconosciuta, non c’è bisogno di riferirle anche quante mutande bianche ha nel cassetto, non è carino, è da stupidi, sembra uno bisognoso di compagnia e possibilmente di sesso allo stato estremo, cosa che lui non è, lui ha Lune, ma loro non possono saperlo.
E proprio nel momento in cui i suoi pensieri formulano quel nome, chi, se non Lune Hemmings fa il suo ingresso in quel locale, accompagnata da ben tre amiche?
Sono nella merda. Calum sente già l’ansia salirgli, punta gli occhi contro la figura di quella giovane: i capelli raccolti in una treccia, i pantaloncini corti, fin troppo, i tacchi alti, la canottiera scollata giusto per farlo morire di voglia, giusto per farlo imbestialire, dato che tutti gli uomini presenti la stanno fissando, dato che lei è sua, non si devono permettere di toccarla neanche con il pensiero, mai.
E Luke non può far altro che fissare quello che l’amico sta fissando incantato, sbiancando di brutto non appena scorge la figura di sua figlia che, come se non si fosse resa conto della loro presenza, si è messa al bancone e sta ordinando qualcosa al barista che la fissa con occhi fin troppo vogliosi.
«Cosa cazzo ci fa mia figlia qui?!» sbotta, appoggiando fin troppo bruscamente il bicchiere di birra sul tavolo, alzandosi e dirigendosi verso di lei con passo deciso.
«Meglio intervenire o la uccide» propone Calum, ma non gli viene dato il tempo di alzarsi, perché Mike e Ash si offrono volontari per andare a soccorrere la nipotina, senza bisogno di lui, perché «Puoi stare qui con Izzie, avete così tanto da raccontarvi» accenna un sorriso Ashton, mentre Calum lo vorrebbe solo soffocare, come può davvero lasciarlo lì? Da solo con Izzie? Izzie che ha questa scollatura da vertigine, Izzie che verrà sicuramente notata da Lune, Lune che si incazzerà come una bestia, ne è convinto, ma non ha scampo.
Calum viene abbandonato al suo destino, guardando i suoi amici da lontano, guardando Luke che si avvicina a Lune, cominciando a riempirla di domande, domande che lui non sente, ma si limita a guardare lei: lei che sorride, lei che indica la sua amica dai capelli ricci e neri, la quale stringe la mano a Luke, il quale, finalmente, accenna un sorriso, come se Lune avesse spiegato tutto, come se Luke si fosse calmato dalla sua gelosia estrema.
La vede poi che pronuncia il suo nome, lo legge chiaramente sulle sue labbra, legge quella domanda “Dov’è lo zio Cal?” ed ecco che Mike lo indica ed ecco che gli occhi di Lune puntano ai suoi, rivolgendogli un sorriso, rivolgendogli un saluto che lui non fa in tempo a ricambiare, dato che Izzie richiama la sua attenzione, posando le mani sulle sue, pietrificandolo.
«Sei davvero come ti ricordavo, Cal, non sei cambiato per niente» dice lei dolcemente, accarezzandogli la mano con il pollice, facendogli balzare il sangue in viso, facendolo sudare freddo: non starà davvero flirtando con lui? Non può essere vero, non deve essere vero, lui non può, lui ha Lune a pochi passi di distanza!
«Ehm, spero in positivo» balbetta, vedendola sorridere e annuire: ovvio che è in positivo, se no che motivo avrebbe di tenergli la mano, di accarezzargliela e di creare solo un grande casino?
Calum si libera da quella presa per raggiungere il bicchiere di birra che ha davanti a sé, butta giù la bevanda come se fosse acqua fresca, come se volesse bere per dimenticare, come se sperasse che Lune non avesse visto quella mano intrecciata alla sua, era solo una frazione di secondo, non deve fare una scenata per questo, vero?
«Sai, Cal… devo andare» sussurra ancora Izzie, arrossendo appena, facendo sospirare di sollievo il moro: finalmente si toglie dai piedi.
Si alzano in piedi quasi all’unisono, stanno vicini, ma non troppo, gli occhi di Izzie stanno bassi e quasi imbarazzati. «Sai, Cal? Quella sera al ballo è stata davvero meravigliosa per me» commenta, mentre Calum irrigidisce ancora, non può semplicemente andarsene? Non ha tutta la vita.
«Però… mi sono sempre chiesta come sarebbe stato…» alza gli occhi sui suoi, «Continuare a vederti» confessa, per poi azzardare un passo avanti, un passo che la fa avvicinare di più al suo corpo e le labbra di lei si appoggiano fin troppo vicine all’angolo della bocca del moro, il quale sente il rumore di un bicchiere rotto, vetro che si distrugge a terra.
«Ci vediamo, Hood» sente bisbigliare Izzie, per poi vederla andarsene e rendersi conto che il bicchiere rotto, è il bicchiere di Lune, la quale lo sta ancora fissando, incredula, bianca in viso, la mano ancora a mezz’aria, suo padre che le scuote il braccio, le sue amiche che ridacchiano.
Calum si avvicina al gruppetto, sente le derisioni delle giovani sulla sua Lune, la chiamano «Addormentata», le dicono di svegliarsi, Mike le dà della sbadata, Ash tenta di proteggerla: «La mia nipotina… lasciatela stare, è stanca!», Luke che sorride, è divertito anche lui.
Non appena si ritrova gli occhi di tutti puntati contro, mille domande lo accolgono, da parte dei ragazzi, domande alle quali si rifiuta di rispondere, domande che neanche ascolta, perché lo sguardo di Lune lo sta uccidendo, lo sta fulminando.
«Dobbiamo brindare, al compleanno di Breanne, ma anche alla nuova conquista di Calum!» esclama Luke, facendo sbiancare il moro: no, non può fargli una cosa del genere, non davanti a quegli occhi blu, non davanti a lei, no, per favore, non può.
«Evviva i compleanni e gli incontri speciali!» lo segue Mike, mentre Calum non sa che fare.
E mentre tutti portano i bicchieri a scontrarsi tra di loro, Calum si sente pietrificato quando è il turno di brindare con Lune, la quale, tenendo un’espressione fredda e distaccata, si limita a dire a denti stretti: «Complimenti, Zio», marcando per bene quel nome, come se volesse fargli capire quanta rabbia stia trattenendo, uccidendolo con lo sguardo, per poi privarlo della sua parola, del suo sorriso: Calum è davvero nei casini ora.

 

Note di Nanek

Calum sarà pure nei casini, ma la cosa ora come ora non mi tangeeeeeeeeeeeeeeeeeeee *-*
Ciao a tutteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee *mega sorriso da un orecchio all'altro che la fa sembrare uno squalo* ma chissà perché sto sorridendo ancora dal giorno giovedì 3 aprile ore 18:29 :D:D:D
Sì care mie, li ho vistiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e sto sclerandooooooooooo li ho visti erano lì davanti a me erano stra reali e oddioooooooooooooo sclero di nuovo.
Mi calmo, queste cose non interessano a nessuno, quindi tralascio.
Calum è nei casini lol ma non l'ha fatto apposta daaaaaaaaaaaaaaaaai, ma è nei casini il caso è chiuso.
Lune è gelosetta eh?
E chi se la ricordava sta Izzie? Nessuno scommetto :D però se andate a vedere il capitolo 11 di SOOR, noterete che la timida creatura che accompagna Calum, è diventata la pantarona qui presente :D un bel cambiamento non c'è che dire.
Bene, che dire ancora? Che siete davvero stra tante da ringraziare tutte *0*

Vi giuro, siete una marea, ogni volta è sempre più difficile scrivere ogni nome nuovo che arriva!!

Ma vi ringrazio: ringrazio le 55 persone che hanno messo la storia tra le preferite, facendola già entrare tra le storie più popolari e facendo venire un infarto a me <3

Ringrazio quelle 5 personcine che l'hanno messa nelle ricordate, facendomi scoppiare in lacrime <3

Ringrazio quelle 46 seguite che mi fanno arrossire <3

Ma ringrazio anche quelle 58 recensioni, che mi fanno letteralmente sclerare, tanto quanto i 5SOS davanti a me, quindi sentitevi potenti, avete potere su di me <3

Titolo
 

Recensita
da

Preferita
da

Ricordata
da

Seguita
da

No Heroes Allowed

58

55

5

46

 

Ci tenevo a ringraziare le 18 recensioni allo scorso capitolo, ringrazio quindi: luce_ghiaccio fight_till_its_over Marianne_13 Believe_in_yourself luke_is_a_penguin 1Derful_ 5 Seconds Of Direction AbigailDarkness melaniekay96 Nerhs caleidoscopio She loves writing TheBlueRose Tomma_Ash hrtbreakgirl HoransCoffee Mrs_Stypayhorlikson DarkAngel1 <3 siete l'amore <3

Grazie anche alle 912 visite al primo capitolo, grazie per aver accolto questa storia nel migliore dei modi (anche se non ce lo meritiamo, né io né la storia lol) ma sappiate che vi voglio bene, sappiate che tutto quello che fate, anche solo leggere, è davvero tenero da parte vostra :) <3
Per concludere queste note che sono più lunghe di un papiro della Fede (ciao cara <3) vorrei dire alle seguenti persone: la Emi, la Fede, la Cal...eido (lol) e la Cecilia che giovedì è stato bellissimo stare con voi, vi giuro, sono ancora stra felice, ringrazio EFP di averci permesso tutto questo *-* vi adoro sappiatelo <3
Bene, ho finito, me ne vado, ci sentiamo al prossimo sabato :) speriamo che Lune perdoni Calum ;)
Nanek

 

  
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