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Autore: Laly_94    05/04/2014    1 recensioni
Bonnie, Bonnie Sheeran è il mio nome…
Sì, mio papà è Ed Sheeran… il famoso cantante inglese dai capelli rossi che, a suo periodo, ha fatto impazzire un sacco di ragazze, peccato che solo una ragazza abbia fatto impazzire lui, la mia mamma, la mia bellissima mamma.
[...]… George, mio cugino, l’unico ragazzo che io abbia mai amato, per quello mi ritrovavo a vent’anni con una vita amorosa praticamente inesistente.
[questo è il continuo di un'altra FF sempre scritta da me, sempre su Ed, chiamata "The Story Of Us"]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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V – Nightmares
 
When the darkness creeps in,
I feel my nightmares watching me.
And when my dreams are sleeping,
I feel my nightmares watching me.

Nightmares – Ed Sheeran
Quando mi mettevo a letto era sempre la solita storia.
La stanza buia sembrava troppo immensa, il mio letto morbido si induriva improvvisamente, e nel buio iniziavo a vedere occhi che mi fissavano.
La cosa più brutta era che non riuscivo ad addormentarmi subito, il mio cervello, come preso da un raptus, iniziava a viaggiare, creava storie immaginarie e poi passava improvvisamente a George, quindi prima che mi addormentassi seriamente passava tipo un’oretta.
Pensare che George era nell’altra stanza non aiutava.
Mi voltai verso il muro e tentai di chiudere gli occhi, l’indomani mi sarei dovuta svegliare presto, era l’ultima settimana a scuola.
Fortunatamente presi sonno quasi subito, forse senza il fortunatamente.
 
“ci vediamo tra un paio d’ore con la tua cotta… Harry volevo dire!” ero ferma davanti a una finestra e osservavo questo ragazzo strano dai capelli ricci e rossicci con in mano un quaderno tutto bello sorridente, all’inizio mi chiesi cosa volesse mio padre da me, ma poi mi accorsi che la destinataria del messaggio non ero io, mi voltai e dietro di me c’era una bella e giovane ragazza, mia mamma, che sorrideva, sembravano due idioti!
La vidi alzarsi e andare a prendere un quaderno, scrisse un “sì” bello grande e glielo mostrò, io lo guardai pensando che erano un po’ scemi.
Ma poi lui sorrise e se ne andò salutandola con la mano.
Osservai mia mamma rimanere ad osservare la sua finestra, poi abbassò lo sguardo su quel quaderno, un moto di tristezza mi invase vedendo il suo sguardo, mi avvicinai e vidi cosa c’era scritto.
Un bel “ti amo” in bella calligrafia.
E improvvisamente tutto cambiò, la luce sparì e venni investita dall’oscurità, la paura mi invase, mi rannicchiai su me stessa e mi accolse una voce tranquilla e dolce, alzai lo sguardo e quello che mi apparve davanti era un cinema, fuori c’era scritto che davano “la storia della mia vita”, ma era tutto sold out.
Io entrai comunque, andai fino alla sala e entrai, il film a quanto pareva era già iniziato, come poteva essere sold out se la sala era vuota?
Mi sedetti su una sedia e guardai il film.
Sullo schermo c’ero io da piccola, con la mia nonna, mi mancava mia nonna.
Potevo avere un anno, la mia nonna aveva un viso preoccupato, sotto comparve la scritta “qualche giorno prima” e le immagini di un incidente apparvero, chiusi gli occhi e li riaprii, le immagini erano sfocate.
Poi mi  comparve un bel visino di un bambino, sorrisi riconoscendo in quegli occhi, l’unica parte che riuscivo a vedere bene, George.
E improvvisamente il sogno si trasformò in un incubo.
Harry piangeva insieme a Zia Lise, davanti a loro c’era un bambino, morto, papà e mamma invece erano tristi e mi tenevano per mano, io non capivo che stava succedendo, l’incubo finì appena in tempo.
 
Mi alzai dal letto sudata e in preda al panico.
Che diavolo era successo?
Non ricordavo molto del sogno, ricordavo mamma triste, quel “ti amo”, il cinema anche, e poi… le ultime immagini erano davvero orribili.
Guardai l’orario, erano le quattro del mattino, troppo presto per prepararsi, troppo tardi per riaddormentarsi.
Così decisi di scendere a  prendere un bicchiere d’acqua.
Magari un po’ d’acqua gelata mi avrebbe fatto bene per dimenticarmi quelle immagini.
Scesi le scale a piedi nudi e in camicia da notte, arrivai in cucina e al buio aprii il frigorifero tirando fuori una bottiglia di plastica stracolma d’acqua, mi allontanai dal frigo e presi un bicchiere.
Bevvi lentamente tentando di dimenticarmi di quel sogno.
Ma purtroppo l’immagine orrenda di quel bambino privo di vita, pieno di sangue, mi continuava a tormentare.
Improvvisamente la luce si accese, sobbalzai.
-ehi piccola ti ho fatto spaventare?- la voce di George mi tranquillizzò, ma solo poco.
-dio scusa… ero sovrappensiero.- risposi a voce bassa sorridendogli.
-come mai sveglia?-
-ho fatto un brutto sogno… tu?-
-lo stesso. Dio era peggio di un film horror però!- disse lui sorridendo.
-se vuoi l’acqua ce l’ho qui io.- dissi porgendogli la bottiglia, lui la prese sorridendomi.
Bevve anche lui, poi mi guardò.
-andiamo a letto?- mi chiese poi.
-andiamo… ma tanto è inutile che mi addormento io…- risposi.
-allora starò sveglio con te.- io sorrisi.
La sua dolcezza superava il limite.
 
-George…- dissi dopo un po’ accoccolata tra le sue braccia.
-dimmi piccola…- sorrisi.
-sai oggi, quando sono uscita senza dire niente e sono tornata dopo un paio d’ore?- gli chiesi.
-sì… non mi hai voluto dire dove sei andata…-
-sono uscita con Olly e Jaymi…-
-cosa? e perché non mi hai detto niente?- chiese staccandosi un po’ da me…
-no, stai qui… Jaymi voleva parlarmi… aveva capito che c’era qualcosa tra di noi, e quindi ha chiesto.-
-che gli hai raccontato?- chiese, sembrava preoccupato dalla voce.
-niente di più di quello che già sapevano, che sono innamorata di mio cugino e che ci siamo baciati e stiamo provando a vedere se andrebbe bene anche se sarà difficile.- dovetti attedere un po’ per la sua risposta.
-niente di più di quello che già sapevano? Ma di che parli? Che sapevano?-
-tutto Ge… sapevano tutto perché l’hanno scoperto un po’ di tempo fa…-
-e che ti hanno detto?-
-niente… che qualsiasi cosa succeda ci sosterranno, Olly si è offerto di ospitarci se ci cacciano di casa, anche se Jaymi non era molto d’accordo…-
Lo sentii ridere, il suono perfetto della sua risata rimbombò nelle mie orecchie all’infinito, dio, non avevo mai sentito suono più bello probabilmente.
Certo, ci sono persone che hanno una risata bella, forse anche più della sua, ma mia mamma mi aveva sempre detto che quando sei innamorata smetti di vedere quella persona come vedi tutti e inizi a considerarla come se fosse l’unica al mondo.
Dopo un po’, persa nei miei pensieri, mi accorsi che il respiro di George si era fatto più regolare, alzai leggermente lo sguardo e incontrai il suo dolce viso dormiente, meno male che sarebbe dovuto stare sveglio con me.
Purtroppo, malgrado i miei pensieri, caddi anche io nella morsa del sonno.
Mi risvegliai poco più tardi, con un unico pensiero in testa: George andava salvato e curato perché era la persona più rara e fortunata del mondo.
Non seppi come arrivai a quella conclusione, non mi ricordai neanche il sogno, sempre se ne avevo fatto uno.
Di un’altra cosa ero certa: mi sarei voluta svegliare sempre con il viso di George davanti al mio.
 

Spazio Autrice

Alloooora... le cose si complicheranno presto, quindi: Keep On Touch! ;D
Recensite e fatemi sapere se vi piace! 
Laly! :3

  
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