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Autore: Darkmilotic    09/07/2008    0 recensioni
Questa è la mia prima fic , spero che vi piaccia , infatti ci sto mettendo del mioi meglio , e siccome non è finita ancora aspettatevi al più presto aggiornamenti
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 5

Il passato di Ferio

Le nostre eroine accompagnate da Ferio , continuano il loro viaggio per poter salvare Cefiro , giungendo la notte e non avendo un posto dove passare la notte , si sentirono spaesate e piene di timore , ma Ferio le consolava dicendo di andare a cercare legna e qualche liana per poter costruire una capanna agevole e capibile per quattro persone . Ferio allora si allontanò dal gruppo e cominciò a raccogliere legna . Anemone , sempre più sospettosa , gli andò vicino , non solo per poter ricavare più informazioni , ma anche perché si sentiva attratta da lui e dal senso di sicurezza che le suscitava dentro , e abbassatasi , cominciò insieme a lui a raccogliere la legna necessaria . “ Allora Ferio da dove vieni ? “ chiese Anemone ingenuamente e con molta timidezza che lasciava trasparire un pizzico di attrazione per il giovane che inizialmente non rispose , ma poi , dopo aver preso tra le mani coraggio , diede la risposta da lei desiderata : “ Provengo dal paese dove un tempo risiedeva la nostra Principessa Emeraude , ma l’ho lasciato da tanto tempo e ho deciso di non tornarvi più “ . “ E quindi hai abbandonato anche la tua famiglia ? “ . A questa domanda Ferio si sentì spiazzato , non voleva rispondere , e si chiedeva tra se e se perché gli avesse rivolto quella domanda e come mai non riusciva a rispondere. Forse temeva che con la sua risposta avrebbe compromesso il rapporto che da neanche poche ore si era formato , oppure che se qualcuno avrebbe scoperto qualcosa non avrebbe esitato ad attaccarlo. Ma questi per lui erano aspetti secondari , più che altro lo tormentava il lato affettivo che quella domanda andava a toccare . Non riusciva a trattenere le lacrime , era come se quel tratto di maturità che lo caratterizzava stava sparendo che stava tornando bambino . Non rispose all’ultima domanda di Anemone , da una parte perché non voleva riferire molto di se e poi perchè era troppo doloroso per lui raccontare gli avvenimenti della sua infanzia . Tornato dalle altre due ragazze senza aver trovato niente che potessero utilizzare per la costruzione di una capanna cercò di pensare ad un sistema più pratico per potersi riparare  per la notte . Improvvisamente e senza alcun avvertimento . La gemma sulla testa di Mokona brillo di una luce intensa , più intensa delle altre volte e ad un tratto un fascio di luce si staccò dalla gemma creando l’immagine di una casa , giusto adattata per 4 persone. Le re ragazze non resistettero all’idea d avere un riparo sicuro per la notte e quindi subito si precipitarono e decisero di accamparsi sul promontorio che sorgeva prima della Costa Labyna . Durante la cena nessuno osò parlare si limitarono solamente a consumare i loro pasti , trovati magicamente nella casa e a mettersi vicino al fuoco per ripararsi dal freddo che da un paio di ore attanagliava il territorio . Dopo un’oretta le tre ragazze decisero di andare a letto e di portarsi Mokona con loro . Stesesi sul letto , ci misero un po’ per addormentarsi pensando a tutti gli avvenimenti che costeggiavano la loro mente . Ormai erano passate varie ore e le nostre eroine si erano finalmente addormentate soltanto un letto era ancora sistemato e nessuno vi era sopra . Era il letto di Ferio ,che stava ad ammirare il mare della costa . Il mare quella sera era più limpido delle altre volte , la Luna si rispecchiava in esso , tracciando un’immagine molto limpida nell’aria e illuminando il volto di Ferio costeggiato dalle lacrime . Era si infatti un ragazzo molto arrogante ed impulsivo , ma ne aveva passate così tante che dietro quella corazza che gli avvolgeva il cuore , c’era un ragazzo sensibile , che tiene molto alle persone che gli sono vicino . Il passato in quella notte gli ritornò alla mente e lui non potè trattenere quei ricordi che si facevano spazio tra le responsabilità della sua mente e tra gli avvenimenti degli ultimi anni . Ferio infatti aveva sofferto molto per la separazione dalla sua famiglia . Pochi infatti conoscono il passato del giovane e pochi sanno le disgrazie che colpirono la sua famiglia e la sua gente . Una bellissima fontana d’argento è quello che ricompare nella mente del giovane ragazzo , una mente scombussolata dal dolore , e li vicino vi è una donna che allatta un bambino dal dolce volto , il quale è ingenuo e spensierato e non sa nulla della vita che lo aspetta , improvvisamente si presentava davanti alla madre una bambina che allegra e sorridente accarezzava il volto del bambino . La bambina era bionda con  i capelli molto lunghi , con occhi blu che ricordavano il mare e le profondità dell’oceano, una veste lunga e bianca le costeggiava il corpo e un sorriso radiante e sereno le affiorava su sul viso limpido e roseo . La madre della piccola , mostrandole il fratello , disse : “ ecco Emeraude , questo è il tuo fratellino… coraggio non avere paura di lui , è piccolo ed indifeso di ha bisogno di coccole , avanti dai “ e Emeraude , timida e con la mano tremante lo accarezzò e il padre giunto da poco per far compagnia alle due prese in braccio improvvisamente il bambino e proclamava, come in modo solenne : “ Ferio , questo sarà il tuo nome , mio piccolo bimbo “ . Così dicendo posò il bambino tra le braccia di sua madre , intanto la scena si spostò , dalla sua nascita ormai erano passati già 6 anni e lui ormai era diventato un bambino bello grande , non riusciva ad immaginare niente altro che giocare e scherzare , tutt’un tratto la sorella gli venne vicino e gli diede il duro colpo che cambiò non solo la sua vita ma anche quella della sorella e di tutta la sua gente . Emeraude con tono m triste , troncato dal pianto annunciò la fatale notizia , cercando di essere più affettuosa possibile e più dolce che mai , poiché in quel momento , una sciagura si era imbattuta su di loro . Emeraude allora disse : “ Ferio so che questo è un duro colpo ma ti prego di non reagire in maniera furiosa ed impulsiva , purtroppo oggi mamma e papà …” e si bloccò scoppiando in lacrime per quella notizia che le aveva scioccato l’animo ,, ma poi trovando il coraggio continuò dicendo : “ … mamma e papà , sono morti “ . Un vuoto pervase la mente del bambino che si bloccò , mai aveva pianto fino a quel giorno di tristezza e che annunciava una sciagura orribile . Ferio si sentì trapassare dentro un gelido brivido che lo colmò di tristezza e di dolora , la perdita dei suoi cari lo colpì tremendamente e non sapeva come reagire , le lacrime cadevano subito come gocce di rugiada che cadono su una foglia e tutto il suo dolore sfociava in un pianto e improvvisamente una fitta al cuore lo prese . Svenne per il forte dolore che lo attanagliava mentre la principessa preoccupata ordinò di soccorrerlo e portarlo in camera sua . Quella  notte la principessa la passò tutta nella stanza di suo fratello e con le lacrime che gli scendevano non solo sul viso ma anche nel cuore , cercava di poter colmare il cuore dei genitori ormai morti di gioia e di tanto amore . Abbracciando il fratello  Emeraude si sentì come liberata da quella paura che la opprimeva e ripromise a se stessa di stare sempre vicino al fratello . Un giorno però quella promessa fu infranta dagli avvenimenti che avevano riempito gli ultimi anni di regno della principessa e tutto intorno a lei diveniva  oscuro . Zagato la guardia del corpo della principessa cominciò a progettare vari piani per impossessarsi del potere , ma nessuno aveva mai avuto successo , per via dell’assoluta protezione di Emeraude . L’ultimo piano però fu il più spietato di tutti . Zagato era un uomo alto con capelli neri lunghi e occhi neri riempiti dall’oscurità , era la fedele guardia del corpo della principessa e mai nessuno aveva pensato che proprio lui , che si distingueva per la sua fedeltà potesse aver progettato una cosa del genere . In una notte di luna piena Zagato , camminando lentamente , non solo per non essere scoperto , ma anche perché quello era il suo portamento , cominciava a mettere in atto il suo mostruoso piano . Inizialmente cominciò ad uccidere con la sua magia le varie guardie del palazzo e notte dopo notte le morti cominciavano a divenire numerose . Nessuno sapeva chi era l’oscuro fautore delle recenti morti e nessuno riusciva ad intuire che potesse essere . Solo Emeraude purtroppo aveva già posto nella sua mente una specie di lista del presunto aggressore . Così chiese a Rafaga , sua guardia del corpo di accompagnarla nella stanza dell’unica persona cara che le era rimasta : il fratello Ferio.Ignaro dell’accaduto e di quello che succedeva a palazzo , poiché era ancora un bambino , Ferio giocava senza aver timore di quello che gli potesse accadere davanti alla fontana dove un tempo passava il tempo con i suoi genitori , quando improvvisamente vide venire Emeraude . Con molta gioia il ragazzino le corse incontro , ma la sorella fermandolo lo porto , camminando lentamente verso la fontana d’argento . Sedutisi lì la giovane principessa , con molta calma , ma valutando il tempo che aveva a disposizione , cominciò a parlare al fratello : “Fratello miao , oggi è un giorno tragico per la nostra famiglia , o meglio quel che ne resta , e per il nostro regno , tutto rischia di andare in rovina e io non so quando verrò presa di mira dal nemico . Ti chiedo di perdonarmi per quello che ti sto per fare , ma tu , che sei l’unico componente della mia famiglia rimasto devi continuare la tua vita , poiché io non voglio che tu perisca in questa pazzia “ . Detto questo Emeraude con un cenno leggero della mano ordinò a Rafaga di dare al fratello una piccola botta sulla testa . ferio subito dopo cadde perdendo i sensi e vedendo la sorella in lacrime che si allontanava urlava : “ Sorella ! Sorella ! Sorella ! “ E infine svenne . Quando si risveglio , si trovo al di fuori della città e assistette alla scena più dolorosa che avesse mai visto . Il suo regno era distrutto , tutto quello per cui lei e la sorella avevano lottato era distrutto , come se non vi fosse più niente e con una mano al cuore , promise a se stesso di vendicare colui che aveva fatto questo e di salvare sua sorella . I ricordi purtroppo erano per Ferio qualcosa di doloroso ma soprattutto erano qualcosa di speciale che conservava con molta cura , soprattutto perché gli ricordavano quale era lo scopo della sua missione . Sempre ammirando il paesaggio , Ferio non riesce a trattenere le lacrime , come quando era bambino e rinnova la sua promessa al chiaro di luna giurando di nuovo di salvare la sorella perduta . Osservando il mare sempre più limpido e sempre più bello il giovane si addormenta , cullato dalla dolce melodia delle onde e immaginando che la sorella stesse cantando per lui come quando era un bambino

 

  
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