Libri > Maximum Ride
Ricorda la storia  |      
Autore: _masquerade    09/07/2008    4 recensioni
Eravamo in cielo da ormai un’ora ,l’aria era calda poiché non volavamo ad alta quota ed era maggio inoltrato. Eravamo in otto:io,Max,Fang,Nudge,Angel,Total ed Ella,la sorellastra di Max. Total,nel mio zaino,si era lamentato per quasi tutto il viaggio,per via del caldo e perche’ voleva volare a tutti i costi con Angel,cosa che Max non approvava. In quel momento tutto taceva dietro di me,quindi quella palla di pelo doveva essersi addormentata...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Premetto che questa e’ la mia prima fan fiction quindi sicuramente posso fare di meglio.

Spero non vi annoiera’,e se cosi’ fosse,credetemi se vi dico che non lo si è fatto volutamente.

Avverto tutti i lettori che,per chi non avesse letto il terzo volume della saga di Maximum Ride:Salvare il mondo e altri sport estremi,sconsiglio la lettura,data la presenza di alcune informazioni contenute.

Buona lettura.

 

Sogno o realta?

 

-Com’e’ stato?- Fang era insopportabile quando faceva così.

-Com’e’ stato cosa?-avevo capito benissimo a cosa si riferiva.

-Oh Iggy non farti pregare…raccontaci com’e’ stato!- Gazzy era alle mie spalle e se non fosse stato per i suoi continui”problemi di stomaco” non mi sarei neanche accorto della sua presenza.

-Sei troppo piccolo per sapere certe cose!Vai a giocare con il cane!-

Total alla mia destra sbuffò,

-Tsé,il cane….io ho un nome!-cercai di ignorarlo.

-Ma io…-Gazzy provò a protestare.

-Vai!-gli intimò Fang,con un tono che non ammetteva repliche.

Sentii i suoi passi allontanarsi,seguiti da quelli di Total.

-Bene,ora che se n’e’ andato torniamo a te…com’è andata?Pretendo di sapere ogni minimo particolare!- Fang era su di giri,forse più di me.

-D’accordo,d’accordo,ma guai a te se ne fai parola con Max!-cercai di essere più minaccioso possibile.

-Parola di ragazzo uccello,quel che mi dirai rimarra’ con me fino alla tomba!-scoppiammo a ridere,sapevamo entrambi che Max avrebbe scoperto il segreto prima o poi,che lui avesse parlato oppure no.

-Allora?Com’e’ stato?-era impaziente.

-E’ stato,come dire,fantastico!-un sorriso beffardo si disegnò sulle sue labbra,sapeva che di li a poco sarebbero intervenute le sue prese in giro.

 

                                                                       6 ore prima

 

Eravamo in cielo da ormai un’ora ,l’aria era calda poiché  non volavamo ad alta quota ed era maggio inoltrato.

Eravamo in otto:io,Max,Fang,Nudge,Angel,Total ed Ella,la sorellastra di Max.

Total,nel mio zaino,si era lamentato per quasi tutto il viaggio,per via del caldo e perché’ voleva volare a tutti i costi con Angel,cosa che Max non approvava.

In quel momento tutto taceva dietro di me,quindi quella palla di pelo doveva essersi addormentata.

Quando avevamo annunciato alla dottoressa Martinez ,mamma per Max,la nostra gita alla spiaggia,Ella si era subito aggregata a noi e ora, a più di duecento metri da terra,implorava di scendere,per la troppa paura.

Per una buona mezz’ora è stata Max a portarla sulle spalle,avrei potuto farlo io,ma lei ha insistito,e quando Max si intestardisce niente le fa cambiare idea.

Poi a metà strada Fang l’ha costretta a lasciargli portare Ella,e stranamente,non ha opposto resistenza.

In quel momento Ella volava stretta alle spalle di Fang e ad ogni minimo sussulto o soffio d’aria,si stringeva di più a lui,invece che a me.

Che ingiustizia!

Se non altro Fang sembrava indifferente alla situazione,il suo pensiero era rivolto altrove,piu’ precisamente a Max.

Mi aveva raccontato che si erano baciati,poco prima che i tipi volanti ci avevano catturati e che Max aveva momentaneamente perso l’uso della mano.

Una mano,quella di Angel date le dimensioni ridotte,aveva preso al mia per farmi strada verso la spiaggia.

Quando fummo sulla sabbia Angel mi lasciò la mano per andare a giocare con Gazzy che l’aveva chiamata.

Max ci guidò in ava scoperta di un rifugio nel caso avesse iniziato a piovere o peggio,qualche scienziato pazzi ci avesse scagliato contro uno dei suoi nuovi prototipi di robot per distruggerci.

Ci accontentammo di quella che,dall’eco prodotto dalle nostre voci,mi sembrò una grotta.

Vi poggiammo gli zaini e ci dirigemmo verso la riva per fare il bagno.

Ero intento nel riconoscere il tipo di conchiglia che Angel mi aveva regalato poco prima quando lo scoppio ,a pochi metri da me,mi fece alzare di scatto,i sensi in allerta,pronto a prendere a calci in culo qualche dannato pezzo di ferraglia.

Poi delle risate giunsero dalla mia sinistra.

Riconobbi subito a chi appartenesse quella soffice risata: Ella.

Probabilmente era stato Gazzy a provocare l’esplosione,non ci avevo neanche pensato.

-Perché stai ridendo?>- le chiesi,voltandomi verso di lei.

-Per come ti sei comportato.-cercava di trattenere le risate,lo sentivo.

- E come mi sono comportato?-non capivo ancora cosa potesse averle scatenato la voglia di ridere.

-Mi ha fatto ridere il modo in cui hai reagito allo scoppio,mi è sembrato divertente…sei offeso?-la sua voce era leggermente preoccupata.

-No,non preoccuparti-sorrisi,per rassicurarla.

Lei prese la mia mano,portandola sul suo viso,per farmi sentire che stava sorridendo.

Solo in quel momento mi accorsi che gli altri se l’erano svignata,begli amici a lasciarmi qui da solo,o meglio,con lei.

-Dove sono finiti gli altri?-Ella sembrava preoccupata.

-Non lo so,non li ho visti!-ironia da mutante cieco.

-Max! MAX!-.

La presi per mano,non sapevo cosa dirle per tranquillizzarla,non c’era niente da preoccuparsi,Max e gli altri sarebbero tornati a prenderci in breve tempo.

-Calmati,Max tornerà presto-.

-Ne sei sicuro?-

-Certo che lo sono-.

Il silenzio cadde tra di noi per un breve momento,che però mi sembro un’ eternità,colmata soltanto dal contatto delle nostre mani.

-Ti va di em…fare due passi?-in quel momento sentii il sangue affluire alle guance,speravo di non essere arrossito.

-Si,certamente-.

Mi guidò verso il bagnasciuga ,le onde ci solleticavano i piedi che a loro volta sprofondavano nella sabbia morbida e fredda.

-Attento al ra….-non feci in tempo ad ascoltare il suo avvertimento che inciampai contro qualcosa,un ramo o una pietra.

Ella mi tenne per il braccio,per evitare di farmi cadere e ci riuscì’.

-Tutto apposto?- sentivo il suo sguardo su di me,nel tentativo di trovare delle anomalie.

-Si tutto ben,non mi sono fatto niente-.

-Oddio stai sanguinando!-

-Davvero?-

Non mi ero accorto di essermi fatto male,ma più ci pensavo più sentivo un piccolo bruciore alla fine della gamba.

-Si davvero,devi esserti graffiato quando sei inciampato contro il ramo-.

Non era una pietra,ma uno stupido ramo.

-Siediti qui,così riesco a medicarti il graffio- mi condusse verso una pietra,dove mi sedetti.

Avvertii il suo tocco leggero sulla caviglia,così delicato ,tremante ed esitante.

Quando si allontanò da me provai un senso di vuoto incolmabile.

Il vuoto iniziò a riempirsi quando lei tornò a medicarmi,tamponando con qualcosa di bagnato,forse acqua del mare.

-Sai,sono felice di aver trovato una sorella come Max,e di aver conosciuto voi,soprattutto tu…-

-E perché?-ero incuriosito,avevo sentito le stesse parole tempo prima da un’altra ragazza.

-Bé perché…perché sei un bravo ragazzo,sei simpatico,gentile…-.

Perfetto!Cosa chiedere di meglio?Niente di più bello dell’essere il bravo ragazzo,quello preferito dai genitori…avrei dovuto chiedere delle lezioni su come sembrare un ribelle da Fang prima o poi.

-Uh-uh- ormai non ero più interessato dalla conversazione come prima.

-E poi perché  mi piaci-.

Avevo forse capito male?Forse stavo sognando?Fatto sta che per qualche minuto non parlai,immerso nei miei pensieri finche la voce di Ella non mi ridestò.

-Iggy,ho detto qualcosa che  non va?mi dispiace sono desolata,scusami ,scusami tanto…-

Perché si stava scusando?cos’aveva detto di così offensivo o terribile da doversi scusare?

-Scusami ti prego….-.

-Fammi un favore-

-Tutto quello che vuoi-

-Non scusarti-.

Le accarezzai i capelli,glieli portai dietro l’orecchio,le presi il mento fra l’indice e il pollice,alzando delicatamente il suo volto verso il mio,ci avvicinammo pericolosamente l’uno all’altra,sentivo il suo odore dolce,delicato.

Il cuore mi scoppiava ,le palpitazioni erano sempre piu’ veloci.

E fu un attimo.

Appoggiai le mie labbra alle sue,morbide,delicate,le tenni dolcemente il viso con una mano mentre l’altra era poggiata sulla sua schiena.

Giocai con le sue labbra,e lei con le mie,un intreccio impossibile da sciogliere e un brivido mi trapassò la schiena.

In quel momento non esisteva piu’ niente,solo noi,io e lei,per sempre.

Avrei voluto non staccarmi mai da quel caldo e accogliente abbraccio,da quel bacio appassionato,che mi faceva impazzire,anzi era lei che mi faceva impazzire.

Non ci dividemmo neanche per riprendere fiato.

Quando ,a malincuore,dovetti lasciare la sua bella bocca,così calda e soffice,mi accorsi che il respiro era affannato.

Le sorrisi ,poi l’abbracciai dolcemente,stringendola al mio petto,accarezzandole e baciandole i capelli.

Restammo così per non so quanto tempo,dimenticandoci completamente del resto del mondo.

Speravo non fosse un sogno,ma se dovesse esserlo stato,avrei voluto non svegliarmi mai.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Maximum Ride / Vai alla pagina dell'autore: _masquerade