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Autore: Piccola_Roxas    06/04/2014    0 recensioni
[...] ''Ma io… non sono felice. Non lo sono!
Non perché sono così androgino, ma perché lui non mi guaderà mai nonostante il mio aspetto, per quanto dolce potrò mai essere. Perché non sono una donna. ''[...]
[...] ''Ed io, maledetto fato, sono costretto in un corpo maschile su cui lui non poserà mai lo sguardo!''
*Sospesa momentaneamente, chiedo scusa per il disagio!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tutto stava andando alla grande. Dico sul serio!

Io e James ci stiamo vedendo spesso, o almeno, me come “Mya”, ovviamente. Ma almeno stavamo insieme..mi godevo i suoi abbracci, così caldi e confortevoli, stretto tra le sue braccia. I suoi baci, di quelle labbra a lungo desiderate.

 

E' un sogno.

 

Ogni giorno andavo a lavoro col sorriso, ed anche l'umore di Nicole era notevolmente migliorato, e la cosa dolce era proprio perché ero felice io!

 

Anche oggi è un bellissimo giorno! Non trovate? C'è un sole molto tiepido, segno che l'inverno sta passando sulla grigia Londra, le strade sono più piene, gli alberi in fiore!
Forse...la primavera stava nascendo in me, visto che la mia collega indossava ancora la sciarpa in negozio.

 

“Dove siete andati questo fine settimana piccioncini?” Mi domanda, cogliendomi alla sprovvista.

Risi ed arrossì appena, sedendomi dietro al bancone.

“Siamo andati al cinema, a vedere il nuovo film sui supereroi!”

“E poi?”

 

“E poi..abbiamo passeggiato e ci siamo preso una cioccolata calda..”

 

“Eeeepppoiii?” Continua a chiedere, insinuante.

 

“Esattamente..cos'è che ti aspetti che ti dica?”

 

“Oh andiamo...” Mi si avvicina. “Non è successo niente di..intimo?”

 

Intimo. La sola parola intimo mi fa avvampare paurosamente, coprendomi il viso con una mano.

 

“N-Nicole...lo SAI che non posso-” Sospiro e bisbiglio imbarazzato. “Sono pur sempre un maschio, non posso...pensare a queste cose!”

 

Ed invece avrei dovuto farlo. Sarebbe arrivato il giorno in cui James mi avrebbe, bhè, chiesto qualcosa di più intimo. Era normale in fondo no? Peccato che fosse il più terribile de miei incubi. Non per l'intimità in sé e per sé, dopotutto era naturale provare attrazione fisica, anche se per molte persone un maschio attratto da un altro maschio è abominevole, ciò che mi spaventa è l'idea che tutto possa finire per quello. Cosa gli avrei detto? Che ero una di quelle ragazze che voleva aspettare il matrimonio? E dopo? Un “surprise” sotto l'abito da sposa...?

Scuoto nervosamente la testa e sospiro, scacciando la mia amica con una mano, intimandola di ascoltare la cliente alla cassa.

 

Mi alzo e recupero le nuove action figures che sono arrivate e mi allontano per andare a sistemarle sui vari scaffali. Tutto liscio fino a quando non entra un gruppetto di ragazzi che..comincia a punzecchiarmi.

Le prime frecciatine sono state rivolte ad alcuni manga esposti, del genere 'Yaoi', che per i meno esperti nel settore, parlano di storie romantiche tra due persone di sesso maschile, ma fin lì..li ho ignorati. Il vero problema arriva quando capisco di chi si tratta davvero: il linguaggio è tutto uguale a quelle maledette mail. Poteva essere un caso, certo, ma qualcosa mi diceva che non lo era.

Mi si gela il sangue nelle vene e vorrei correre il più lontano possibile, o magari a spaccargli la faccia.

 

“Hey, avete visto quel biondino?? Si vede lontano un miglio che è frocio!”

 

Mickey, ignora, ignora, non sentire.

 

“E' vero! Guardalo come si muove!” Tutti si mettono a ridere, devo supporre che mi abbiano fatto il verso.

 

Dannazione a me, comincio a tremare.

 

“La femminuccia si è messa a tremare! Perché non corri dalla mamma?? O forse...ti ha già cacciato?!”

 

Scoppiano in una risata collettiva e tutti i clienti del negozio sono palesemente infastiditi. Ma nessuno, nessuno, va lì a zittirli.

 

“Potreste smetterla di schiamazzare in questo modo? State infastidendo i clienti.”

 

Azzardo a dire, quando mi volto a guardarli, prendendo tutto il coraggio che avevo a disposizione. Le gambe mi cominciano a tremare quando il più alto del gruppo, e sicuramente il più forte, mi si avvicina con fare minaccioso e con un gran ghigno divertito stampato in faccia.

 

“Ohh..la puttanella ha alzato la testa? Avanti, ammettilo che non vedi l'ora di farti scopare da me, così ti faccio vedere io chi comanda.”

 

Il suo linguaggio ed i suoi modi di fare così lascivi mi facevano a dir poco ribrezzo.

 

“Non è gentile usare un simile linguaggio. Se non siete qui per comprare devo chiedervi di uscire, non siete graditi.”

 

Il ragazzo mi afferra per la camicia e comincio ad avere subito paura.

“Mettimi giù!”

Nicole, che ha visto e sentito tutto, è corsa al telefono.

“Sicurezza! Dei ragazzi stanno aggredendo il mio collega!”

 

Appena mette giù, lei, una ragazza, la mia migliore amica, corre in mio soccorso.

“Lascialo stare decelebrato!”

 

“Altrimenti che mi fai eh?!”

 

Solo allora i clienti cominciano ad accerchiarci ed arrivano le guardie della sicurezza, strano ma vero, puntuali e veloci.

 

“Che sta succedendo qui?!”

 

Gli agenti mi liberano e portano via i ragazzi, che ammetto di riconoscere solo in quel momento.

Erano gli stessi che mi hanno reso la vita impossibile quando andavo a scuola..la gente non ha niente di meglio da fare nella vita che perseguitare gli altri?!

“Non credere che è finita qui!”
Urla il ragazzo ed ho il cuore che mi batte all'impazzata dallo spavento. Abbraccio Nicole che cerca di confortarmi.

 

“E' tutto finito Mik...”

“A volte mi chiedo..chi di noi due sia l'uomo..”

Lei ridacchia. Tutto quel trambusto aveva attirato molta attenzione e curiosità, quindi non mi stupii di veder arrivare James tutto allarmato e preoccupato. Il primo istinto era quello di gettarmi tra le sue braccia e cercare conforto e amore da lui. Ma non potevo...

 

“Non preoccuparti...erano solo dei ragazzini in cerca di guai..”

 

“Sicuro?”

Annuisco. E' lui a mandar via i curiosi, con gentilezza, e a borbottare di quanto i ragazzi di oggi fossero così maleducati e delinquenti. Rimase con noi per una decina di minuti e solo quando fu sicuro che stavo bene se ne andò, ciò mi fece sorridere. Da una parte fui anche più rilassato, James non sapeva per quale motivo mi avevano aggredito, non gli ho mai confessato i miei sentimenti come potevo ammettere davanti a lui di essere gay..?

 

Quando chiudemmo il negozio, quella sera, James si offrì volontario per accompagnarmi a casa e Nicole decise di dormire da me. Mi accorsi di avere un'amica straordinaria, ma questo lo sapevo da anni ormai, ed un fidanzato -oddio, potevo davvero definirlo tale??- molto premuroso.

Lo salutammo quando scendemmo dalla macchina e..inutile dirlo vero? Una volta acceso il computer a casa mi sono trovato altre mail, non gli bastava più scrivermi, torturarmi in quel modo. Si erano presentati al mio negozio, ricordavanoB chi sono, domani andrò a denunciarli.

 

Ma quell'orribile sensazione non mi si scrollava proprio di dosso.

Sarebbero tornati. Dio solo sa cosa poteva succedermi, potevano seguirmi, rintracciare il mio indirizzo, non avrei sempre avuto Nicole e James a proteggermi...

 

 

...Ed io ho paura...

  
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