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Autore: kate98    07/04/2014    5 recensioni
Kate è un'adolescente con un "dono" particolare, un dono che cambierà la sua vita stravolgendola per sempre. La sedicenne, rimasta orfana, dopo la morte della nonna si trasferisce dagli zii dove inizierà a fare dei sogni strani, sogni inquietanti particolarmente realistici dai colori intensi, incubi che la spaventeranno ma la parte più spaventosa arriva quando la ragazza si renderà conto che quelli non sono semplici sogni.
Dal testo: "Si fermò sulla porta, era lei, la stessa ragazza che aveva sognato, ne era sicura, stavano descrivendo il suo assassinio. Kate lasciò cadere la bottiglia dalle mani che si frantumò in mille pezzi".
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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2° Capitolo:

 

Alle prime armi

 

Rob entrò dalla porta con le lacrime agli occhi.

Zio Joe, infuriato per l’assenza prolungata del figlio si preparò a sgridarlo ma fu subito zittito da zia Judith che, preoccupata, chiese al ragazzo che cosa fosse successo.

Rob andò dritto in cucina senza degnarla di uno sguardo e prese il piatto che zia Judith aveva messo da parte per lui, il contenuto ormai era freddo ma a Rob questo particolare sembrò non interessare minimamente.

Lo seguimmo tutti ed io restai ad osservarlo mentre divorava come un animale il cibo. Zio Joe, non riuscendo a trattenersi, iniziò a fargli una ramanzina che sembrava non volesse più finire: «  Dannazione Rob, Kate ha quasi la tua stessa età, ma non mi sembra che passi tutta la notte fuori, chissà dove, senza portarsi il cellulare dietro e senza dare un segno di vita… tu caro mio non hai disciplina, non hai un briciolo di disciplina… quando ti parlo sembra che ciò che dico ti entri da una parte e ti esca dall’altra ma adesso basta, le cose cambieranno caro mio e come se cambieranno … e »

Rob, che fino a quel momento aveva continuato a trangugiare la colazione, si alzò di scatto e iniziò a gridare: « Tu pensi sempre e solo alla tua cazzo di disciplina! non ti importa nient'altro, non mi chiedi mai come sto, mi sgridi per tutto quello che che faccio ma senza mai chiederti il motivo che mi ha spinto a farlo, pensi di comandarmi sempre a bacchetta. Volevi iniziare a sgridarmi fin da quando sono entrato da quella porta, se non ti avesse fermato mamma, che a quanto pare è l'unica ad avere un po' di considerazione per me in questa casa, avresti iniziato ad urlarmi contro fin da subito, non ti sei nemmeno degnato di chiedermi cosa mi fosse successo, tuo figlio entra in casa in lacrime e tu pensi solo alla disciplina. Giuro, non ti sopporto più! » Detto ciò se ne andò in camera sua facendo ben attenzione a sbattere forte la porta dietro di sè.

Zio Joe era perplesso, era successo che suo figlio ribattesse quando veniva sgridato ma non si era mai spinto fino a quel punto. Zia Judith guardava il marito con aria di disapprovazione.

La campanella ci fece trasalire tutti e zia Judith si precipitò alla porta. Erano due uomini o meglio, un uomo sulla quarantina e un ragazzino che non poteva avere più di vent'anni. L'uomo era un poliziotto, lo si capiva da come era vestito.

Con tono autoritario disse: « Buongiorno, lei è la signora Handcopp? »

«Si, sono io. Judith Handcopp. Perché? Cosa è successo? »

« Io sono l’agente Smith e costui è Alex Carter, un investigatore, siamo qui per l’omicidio di Bob Taylor »

« Oh. » Zia Judith si bloccò un attimo, la bocca aperta e un'espressione di orrore sul volto, quando riniziò a parlare la sua voce tremava: « Ma come è possibile? Ora capisco il comportamento di Rob, povero figliuolo. Ma come è potuto accadere un fatto simile? Cosa è successo? »

« Stiamo ancora investigando … abbiamo bisogno di un rapporto di tutti i conoscenti e i vicini. »

« Oh, va bene. Non è un problema. Accomodatevi pure » disse zia Judith che aveva ormai acquistato un colore giallastro, fatto che accadeva molto raramente.

« Beh io in realtà dovrei andare ma vi lascio nelle mani di Alex che vi farà le domande necessarie » l'uomo se ne andò senza lasciare tempo alla donna di rispondere.

«Va bene, allora accomodati »

Dopo aver servito Alex con una tazza di caffè zia Judith chiese cosa fosse successo esattamente.

Alex si guardò intorno con aria un po' imbarazzata mentre Kate, zia Judith e zio Joe lo fissavano con impazienza e il ragazzo, dopo aver bevuto un sorso di caffè, iniziò a parlare : « Il corpo del ragazzo è stato trovato da Rob Handcopp, è per questo che c’è bisogno di un investigatore che si occupi solo ed esclusivamente di questa famiglia: per potersi concentrare al massimo sul caso. »

«Vuole dire che il mio Rob ha visto un cadavere? Il mio povero bambino... »

« Dal rapporto che mi è stato dato, sì »

« Oh povero il mio Rob »

« Già, beh potremmo iniziare con le domande? »

« Certo » disse zio Joe zittendo la moglie che sembrava voler continuare a compiangere il figlio.

 

  
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