A GOSA E ALLEY PER IL LORO SOSTEGNO.
A MOGLIEH PERCHE’ SOPPORTA I MIEI SCLERI.
HYDRA
_Laboratori di Atene_
Dal sangue di Steve e Phil
gli scienziati dell’HYDRA sono riusciti in meno di un mese a creare un nuovo siero
e Soldato costretto in un lettino lo vede calare all’interno del suo corpo
mentre un altro medico applica degli elettrodi sul suo petto.
I ricordi, la sua vera personalità, viene sedata a suon di elettroshock, ma
presto anche questo problema verrà risolto per sempre.
-Andrà tutto bene ragazzo mio.- sussurra una voce alla sinistra del lettino,
una voce che Soldato sa di aver ascoltato prima di diventare un fantasma - Tutti i brutti ricordi che ti tormentano
spariranno presto.-
SHIELD
- Area Relax-
Era in sè...
Steve non fa che ripeterselo mentre
riguarda ancora una volta le immagini della caduta di Kate e Bucky giù dalla scogliera e dalla loro risalita. Tipico di Bucky baciare una ragazza solo per farle dispetto, Steve
non sa quante volte glie l’ha visto fare e poi l’ha sentito riderci sopra.
Era lui…
Avrebbe potuto lasciare Kate a morire,
e invece se l’è portata in spalla lungo quella parete di roccia con il
rischio di cadere ancora e uccidersi stavolta .
Perché non è rimasto?
Steve si passa una mano sul viso mentre la porta alle sue spalle si apre e Kate
entra tenendosi sul viso un sacchetto di gel ghiacciato. Steve le rivolge un
occhiata perplessa mentre la ragazza si siede accanto a lui con uno sbuffo.
-Desumo che il primo allenamento dopo la convalescenza non sia stato una
passeggiata.-
Kate allontana il sacchetto dal viso mostrando l’occhio sinistro chiuso da un
livido rossastro.
-Natasha?- le chiede Steve cercando di trattenere una
risata.
La ragazza sospira lasciandosi cadere all’indietro contro la spalliera del
divano - Già.- mormora - Temo che non abbia preso bene il fatto che suo marito
mi abbia baciata.-
Steve alza un sopracciglio -Non credo, ha detto che sono passati molti anni.-
Kate afferra il lembo inferiore della maglietta e solleva fino a sotto il seno
mostrando un livido a perfetta forma di piede ad altezza delle costole appena
risanate - Tu dici?- gli chiede la
ragazza.
-Oh andiamo, non avrebbe motivo di essere gelosa, non sei mica stata tu a
baciarlo.-
Kate gli allunga il sacchetto del ghiaccio e Steve l’afferra poggiandolo sul
bracciolo -Dovresti tenerlo ancora un po’…KATE!- Kate non gli da’ retta e finisce di abbassarsi i pantaloni della
tuta mostrando le mutandine a pantaloncino e le macchie violacee sulle cosce.
Steve deve ricredersi, Natasha si è accanita un po’
troppo con una ragazza chiaramente molto più debole di lei.
-Oh andiamo, ma dov’era Clint durante il massacro?- esclama Steve sfiorandole
un livido poco sopra il ginocchio con la punta di un dito per non farle male.
-La risposta del mio AMATISSIMO maestro è stata: Sorry
baby, ci tengo alle palle.-
Steve sbotta a ridere guardando Kate da sotto in su.
-Poi io non dovrei abbandonarlo sull’autostrada appena viene l’estate,no.-
SHIELD
-Palestre-
-Non sei stata un po’
troppo dura con la ragazzina?-
Natasha alza gli occhi dalla fasciatura alla mano
sinistra che sta disfacendo, e spazientita decide di usare i denti per
scioglierle più in fretta.
-Non mi pare, è stata lei a chiedermi di insegnarle le basi del corpo a corpo.-
Clint soffia dalle narici mentre avvolge con il braccio sano quello che tiene
ancora appeso al collo - Non è colpa sua se tuo marito l’ha baciata.-
Natasha infila un paio di monete nel distributore e
si china per tirare a sé lo sportello del vano di recupero-Non ce l’ho mica con
lei.-
-Lo spero, perché non è che tu hai vissuto nel suo ricordo in questi anni.-
Natasha afferra una bottiglia di acqua che svita con
dita tremanti mentre Clint si china su di lei per parlarle ad un orecchio
-Basta contare le volte che io e te siamo andati a letto fino a quattro anni fa.-
Prima che Clint perdesse la testa per Coulson.
-Mi stai dando
dell’ipocrita?- gli chiede Natasha senza voltarsi.
Clint le appoggia un bacio sulla testolina ricciuta -Solo un pochino. Per il
resto sei semplicemente un essere umano come tutti noi.-
SHIELD
- Area Relax-
Steve sfila la VHS dal
videoregistratore e la chiude nella sua custodia mentre Kate continua a
tamponarsi l’occhio ridotto ad una bistecca con la punta del sacchetto di
ghiaccio - Steve.-
Questo alza gli occhi verso di lei mentre recupera la borsa in cui è infilato
il suo assetto da battaglia da vicino il divano -Tu, hai visto che io il tuo
amico non l’ho per niente incoraggiato,
vero?-
Steve raddrizza la schiena sorpreso mentre Kate continua a fissare lo schermo
ormai spento.
-Sì, Bucky è fatto così.-
O forse dovrei dire era?
-Bacia le donne, così? Per divertimento?-
Steve arriccia un angolo delle labbra in un sorriso - Sì.-
Kate si gira a guardarlo imbronciata - No, perché…- si muove nervosa sul divano
- …Non volevo che…- si gratta il mento mentre Steve si butta la sacca sulla
spalla e se ne va verso la porta della sala .
-Kate fra dieci minuti devo essere su un aereo.-
Kate storce la bocca mentre si alza -Hai la sensibilità di una paracarro.-
Steve si appoggia alla porta con una mano - E questo complimento perché?-
La ragazza lo indica con la borsa del ghiaccio -Perché brutto idiota sto
cercando di dirti una cosa importante e te mi parli da aerei da prendere!-
-Lo sai che non mi piace farmi attendere.-
Kate si batte una mano in viso, e subito la ritira con un gemito di dolore
-ALLORA VAI!-Torna seduta con uno sbuffo incrociando le braccia e accavallando
le gambe.
-Adesso mi dici cosa c’è, invece.-
-Invece no.-
Steve alza gli occhi al soffitto -Kate.-
-A ME PIACI TU, OK?- Steve torna a guardarla sbalordito - E non volevo che ti
fossi incazzato perché quello…- Kate indica lo schermo con una mano mentre
Steve lascia cadere la borsa - …Ha preso e m’ha baciato in diretta mondiale.
Però a quanto pare non te ne frega nulla, quindi ciao, buon viaggio.-
Steve fa il giro del divano, afferra Kate per le spalle tirandola su come se
non pesasse nulla e prima che la ragazza possa razionalizzare quello che sta
per accadere , il suo corpo agisce per lei. Butta le braccia al collo di Steve
che la stringe a sé con una delicatezza impensabile per uno capace di alzare
una macchina con la giusta dose di rabbia in corpo.
La prima volta che Steve
ha baciato una ragazza non è riuscito ad assaporare quasi nulla di lei. Il
bacio che ha dato a Peggy era più il pegno di una promessa che purtroppo non è
riuscito a mantenere.
Questa volta invece riesce a sentire tutto. Dall’odore di Kate, al sapore delle
sue labbra e al modo in cui, anche se l’ha accettato con slancio, risponde impacciata al suo bacio.
Poggia la guancia contro la sua mentre le accarezza i capelli con una mano -
Vedi di non farti massacrare finché sarò via, ci vediamo presto.-
E questa volta sarebbe stato davvero così.
I più grandi studiosi di DNA e del genoma umano sono riuniti a
Berna per un simposio quando Soldato compare come la Morte Falciatrice fra
loro. L’orgia di sangue che segue è ripresa dalle telecamere di mezzo mondo che
parlano del solito attacco terroristico da parte di centri islamici contrari
alla sperimentazione sull’uomo ventilata nel simposio diventato una mattanza
sotto gli occhi del mondo.
Diciotto fra le migliori menti del pianeta vengono uccise, altre quattro
vengono portate via, tutte le agenzie di intelligence brancolano nel buio,
compresa lo SHIELD, che a differenza loro, conosce nome e cognome del fantasma
che ha spazzato via in poco meno di un ora la meglio gioventù scientifica.
Le industrie Stark e la Stark
Tower vengono attaccata da membri dell’HYDRA, Bruce
Banner in forze alla Tower da quasi due anni con un
progetto sulla modificazione cellulare viene rapito sotto lo sguardo della neo
signora Stark che descrive il suo assalitore come un
uomo completamente ricoperto di scaglie di roccia. Il giorno stesso, allo SHIELD,
uno sconvolto Charles Xavier interrompe una riunione
ai vertici per informare che l’uomo che ha portato via il Dottor Banner è uno
dei suoi studenti sparito durante una gita scolastica.
Bruce viene trovato un mese dopo a Boston, in
uno stato confusionale da non riconoscere i due agenti che gli sbarrano
la strada, Clint Barton e Natasha
Romanoff ovvero il neo ritrovato Delta Team.
Il mondo scivola lentamente nel caos mentre nuovi fatti di sangue si aggiungono
alla catena. La distruzione di un agenzia farmaceutica poco fuori Dublino che costa la vita a
centotto persone, l’assassino di un
gruppo di scienziati italiani ad altri venti,
c’è qualcosa nell’aria, come un drappo nero pronto a scendere sul mondo.
E’ successo a Central Park, un mese dopo la sparizione
di un intero team di ricerca austriaco, due anziani signori stavano discutendo
sommessamente attorno ad una scacchiera quando una giovane donna li ha
avvicinati. Il bambino che ha assistito a l’incontro ha riferito che i due
sembravano enormemente sorpresi di vederla, l’uomo sulla sedia a rotelle ,una fighissima sedia a rotelle con gli ingranaggi delle ruote
coperti da una placca a forma di X stilizzata, e la testa liscia senza nemmeno
un capello, ha perfino urlato mentre l’altro è balzato in piedi rovesciando
tutte le pedine .
Il bambino ha raccontato alla polizia prima e a Melinda May poi, che l’uomo in
piedi ha steso un braccio verso una delle panchine e l’ha fatta volare come un
missile verso la ragazza, ma che questa si è coperta di minuscoli frammenti di
vetro.
Sembrava la lente del mio caleidoscopio,
signorina.
-Il professor Xavier e Magneto sono stati rapiti da una donna che risponde alla
descrizione di Emma Frost .- ha tirato le sue conclusioni l’agente Coulson dal suo Autobus ad un Nick Fury
sempre più stressato.
-Emma Frost ha quasi ottantuno anni, non può essere
descritta come una ragazza bionda e bella.-
-Emma Frost è sparita dalla casa di riposo dov’era
ricoverata da quasi sei mesi.-
LABORATORI HYDRA
_Budapest_
-Erik smettila.-
Erik si accascia all’ennesima scossa elettrica proveniente dal collare che si è
ritrovato addosso trovandosi seduto a terra al fianco di Charles. Infila le
dita fra la pelle e il ferro e tirando indietro la testa cerca di guadagnare
qualche centimetro. Ha la sensazione di essere tornato indietro, quando Shaw lo
trattava alla stregua da un cane da laboratorio.
-Calmati.- ripete Charles mentre segue con lo sguardo all’avanti e indietro
oltre le sbarre delle loro celle sospese a mezzo metro da terra nel bel mezzo di un laboratorio gremito di
camici bianchi.
-Non riesco .- sibila Erik tornando a fissare il lettino su cui è steso l’uomo colpevole del massacro
di Berna -Che vorranno fargli secondo te?-
Charles preme le labbra una contro l’altra mentre liscia il collare, identico a
quello di Erik, che blocca i suoi poteri e che lo ripaga con una dolorosa
scossa elettrica ogni volta che prova ad usarli - Credo che lo scopriremo
presto.-
-E scopriremo anche come mai Emma dimostra trent’anni.-
I due voltano la testa assieme verso la donna appoggiata morbidamente alla
spalla di Ian Quin e che
sorride accattivante nella loro direzione.
-Qualunque cosa sia, credo che non ci piacerà
amico mio.- mormora Charles mentre le due ali ai lati del lettino su cui
Soldato d’Inverno è steso si chiudono
attorno a lui creando una specie di sarcofago e le sue urla di dolore
rimbombano fino ai due mutanti.
FINE.
La
prima parte della storia è finita. Ringazio chiunque
abbia avuto la bontà di seguirla e vi do’ appuntamento sulle pagine di HALL OF FAME II_A
HERO FALLS. il suo seguito.