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Autore: Dragon_Flame    07/04/2014    1 recensioni
Chris e Darya. Lui Allenatore, lei Domadraghi. Due realtà diverse, due persone diverse, che non si conoscono.
Poi c'è l'Ordine, un'organizzazione criminale che mira alla devastazione di Hoenn.
E c'è Rocco, il Campione, che si vede costretto a prendere in mano le redini del gioco per riportare la pace e l'armonia nella sua terra.
E c'è Vera, il suo amore mai rivelato, dall'altra parte, nelle terre occupate dai suoi nemici, che ha bisogno del suo aiuto.
E ci sono due sorelle, ciascuna col suo terribile segreto.
E ci sono due Team scioltisi anni prima che si riaffacciano alla vita con intenzioni poco chiare, indefinibili.
Due persone, Chris e Darya, così complementari, così discordanti fra loro, dovranno mettere le mani nella matassa per risolvere quest'intricata situazione e ripristinare l'equilibrio in Hoenn.
E chissà cosa succederà, se si metteranno in mezzo anche i Leggendari.
---
[AU! War][Presenza di OC][ RoccoxVera | Accenni VeraxBrendon | IvanxMax | AlicexAdriano ][Possibile OOC ]
Aggiornamenti molto irregolari.
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Max, Nuovo personaggio, Rocco Petri, Vera
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Videogioco
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Capitolo 1


Affaticato per la corsa sfiancante e veloce che era stato costretto a fare, con ancora i polmoni pregni dell'odore pungente del fumo che aveva respirato prima, Chris stava accasciato a terra fianco a fianco ad un'esausta Alice, grondante di sudore e rosso in viso per l'intenso sforzo compiuto, aspirando profondamente l'aria pulita della foresta vicino Porto Alghepoli.
Poco distanti da loro stava in piedi l'intera popolazione di Forestopoli, disperata e piegata dal dolore per la perdita delle proprie case e della propria tranquilla quotidianità. C'erano con loro anche tutti i Capopalestra di Hoenn, i Superquattro della Lega di Iridopoli e Rocco Petri, il Campione della regione. Avevano l'aria sconfitta e amareggiata. Anche Forestopoli era caduta in mano nemica.
La popolazione della città devastata dalle fiamme fu accolta a braccia aperte dai vicini di Porto Alghepoli, allertati dell'incendio scoppiato nella Foresta e pronti a prestar loro soccorsi e aiuto. Ben presto la gente cominciò ad andarsene, lasciando soli i membri del gruppo d'élite della regione.
Rocco allora s'avvicinò a Chris, lasciando Alice alle cure premurose e attente di Adriano. Il Capopalestra di Ceneride provava una forte attrazione per la dolce Allenatrice di Pokémon Volanti, anche se non era ricambiato. Tuttavia, anche e soprattutto per questo motivo, ora le era accanto, per sostenerla moralmente e aiutarla in tutto ciò che poteva, dato che la sua città era stata spazzata via dalle fiamme, così come i fitti meandri della selva lussureggiante che cingeva Forestopoli in un abbraccio erano stati divorati dall'incendio propagatosi dalla città.
Alice singhiozzava disperatamente, cullata nell'abbraccio silenzioso e confortante del Maestro d'Acqua.
Il Campione s'appressò al moro, piegandosi sulle ginocchia. Gli porse una bottiglietta di Acqua Fresca.
"Bevi e riprendi fiato. L'acqua ti pulirà la gola. Non sentirai più il sapore del fumo" gli raccomandò poi, mettendosi infine a sedere accanto a lui.
Chris bevve un sorso con avidità, senza curarsi di detergere il fluido che scorreva lungo il suo mento, gocciolando quindi sul petto. Tirò un gran sospiro, lasciando che i muscoli smettessero di fremere per la tensione e si rilassassero.
"Grazie, Rocco" lo ringraziò, sedendosi in modo composto.
Gli occhi grigi del giovane si spostarono su di lui per un breve momento.
"Di nulla, Christopher. Piuttosto, siamo noi membri della Lega di Hoenn a doverti ringraziare. Nessuno, finora, si è schierato con noi per impedire l'avanzata del Nuovo Ordine del Caos. Siamo rimasti soli. La gente ha paura e si sottomette senza insorgere, oppure fugge dalle proprie case. Nessuno si preoccupa di contrastare questi criminali. E il tuo aiuto si sta rivelando prezioso, anche se la situazione è difficilissima."
A Rocco tremava leggermente la voce. Doveva essere la preoccupazione che pesava sulle sue spalle come un macigno a renderlo così. In passato non si sarebbe mai lasciato sopraffare dall'emozione. L'inizio del conflitto l'aveva segnato profondamente.
"Non mi dovete proprio niente, ragazzi. Hoenn è la mia casa, e anche se non sono nato qui combatterei per lei in qualsiasi momento. Morirei anche, per la mia regione. Non la voglio abbandonare al suo destino." Il sorriso che gli affiorò alle labbra era agro.
Un sospiro interruppe il breve istante di silenzio che era calato sul gruppo. Chris si voltò verso Alice, che ora si reggeva stoicamente in piedi, nonostante sembrasse quasi sul punto di crollare a terra. Un braccio di Adriano le avvolgeva la vita, offrendole sostegno.
"Stai meglio?" le chiese con tono controllato.
La viola negò. "Non sto affatto bene, Christopher. Forestopoli è distrutta, la popolazione è stata evacuata ma non ha più niente e i Pokémon della Foresta sono feriti, ustionati e confusi. Ci eravamo opposti con forza all'avanzata dell'Ordine ma abbiamo perso, quindi ora la mia casa non c'è più. E ci vorranno decenni prima che gli alberi tornino a crescere forti e rigogliosi come prima." Fece una pausa, prendendo un respiro. "Si può dire che la situazione è molto grave. E io sto male dentro. Ho fallito nel proteggere la mia città."
Alice scoppiò a piangere di nuovo.
Chris girò il volto verso l'alto, coprendoselo con le due mani. A parole era proprio un cretino. Non ci sapeva proprio fare a parole.
Gli altri Capipalestra, rimasti in silenzio a seguire la scena, si volsero verso Rocco, aspettando una direttiva. Era lui, in fondo, il capo di quell'esigua resistenza. Il Campione comprese subito ciò che passava per le menti confuse delle persone che gli stavano davanti, perciò s'affrettò a pensare.
Chiamò a sé Drake, Walter, Frida e Fosco, i più anziani membri della congregazione. Aveva bisogno di un consiglio; lui era poco più che un venticinquenne.
"Io non so come procedere. I ragazzi vedono in me il loro leader, ma sono appena più grande di loro, se non coetaneo o più giovane. Datemi un consiglio: ne ho veramente necessità" esordì appena gli furono accanto.
Il baffuto Maestro di Draghi prese la parola per primo, posando una mano callosa sulla spalla destra del ragazzo dai capelli argentei.
"Rocco, sei giovane, è vero, ma hai il dono del comando. I Capipalestra e i Superquattro fanno affidamento su di te perché sei affidabile e competente. Non farti fermare da queste incertezze. Ora necessiti di un consiglio e noi te lo daremo sempre e comunque, ma impara anche a pensare da solo" gli disse, brusco ma sincero.
Il grigio annuì. "Non mi faccio abbattere, Drake. Il problema adesso è come agire. L'Ordine potrebbe spostarsi verso Ciclamipoli, oppure puntare ad Alghepoli. Ma se qualche altra unità dovesse attaccare in un'altra zona di Hoenn? Mi serve una strategia, ma non so come muovermi. Voi cosa pensate sia meglio fare?"
Nei seri occhi d'acciaio di Rocco si riflettevano il timore e la preoccupazione che lo tenevano nel dubbio di sbagliare tutto.
"Non possiamo essere in grado di prevedere le mosse del nemico, però possiamo agire affinché vengano limitati i danni che ne deriveranno. Secondo me sarebbe opportuno creare un appostamento in ogni città, mettendo persone di nostra fiducia a sorvegliare le vicinanze e i percorsi tra le varie città per poter controllare ogni singolo angolo della regione. Se ci sarà un attacco, giungeremo sul posto per poter difendere la zona colpita. Di più non possiamo fare."
Il suggerimento di Frida era una buona strategia, ma era difficile da attuare.
"La cosa che dovremmo fare sarebbe pensare a cosa stanno cercando questi criminali. Hanno cominciato la loro invasione conquistando Bluruvia. Da lì hanno poi sferrato il loro attacco ad Orocea e a Porto Selcepoli, ma fino ad allora sembrava che si apprestassero a sottomettere Hoenn da sud-est. Ora però hanno attaccato e distrutto Forestopoli, senza apparente motivo. Come tattica non ha alcun senso, perché potevano conquistare città strategicamente più importanti, come Ciclamipoli, passando dalla quale si può arrivare a tutte le altre città della regione, oppure Porto Alghepoli, che è il più importante porto di Hoenn. O ancora avrebbero potuto attaccare Ferrugipoli, dove si trova la Devon Spa, controllando quindi anche una fetta non indifferente dell'economia e dei rifornimenti dell'intera Hoenn. Perché proprio Forestopoli?" Fosco espresse il suo dubbio dopo essere stato a lungo in silenzio ad ascoltare gli altri discutere.
"Cercano qualcosa di importante, questo è sicuro" constatò placidamente Walter, anche se la cosa era chiara a tutti.
"Sì, ma cosa?" insisté Fosco, che con il suo acume non riusciva a capire [cosa] poteva interessare a quel modo il Nuovo Ordine del Caos. "Deve trattarsi di qualcosa di estremamente utile per la conquista di Hoenn per causare tanta devastazione. Hanno praticamente distrutto una grande porzione di foresta, nonché Forestopoli. Dobbiamo capire chi è che sta dietro a tutto ciò e cosa sta cercando, altrimenti non sapremo contrastarne l'avanzata."
"Fosco ha ragione. Però da dove possiamo cominciare per avere informazioni su questa [cosa]?" disse Rocco scettico. Non credeva molto che fosse la cosa giusta da fare, ma non aveva altre possibilità.
"Qualcuno potrebbe infiltrarsi nell'Ordine" propose Frida.
I tre uomini e il ragazzo che erano con lei la osservarono increduli.
"Chi di noi può penetrare tra gli scagnozzi di quell'organizzazione? Siamo tutti personaggi in vista, Capipalestra o Superquattro, e ci riconoscerebbero immediatamente. Non possiamo coinvolgere altre persone perché potrebbero essere in combutta con l'Ordine. Come facciamo ad attuare un piano così folle? Finiremo per farci ammazzare!" Drake, con la solita delicatezza, non uso mezzi termini per esprimere il suo disappunto e lo scetticismo. "Frida, non dire balle, dobbiamo elaborare una tattica per riuscire a capire come annientare l'Ordine prima che Hoenn venga sottomessa, non offrirci su un vassoio d'argento ai nostri nemici!"
Frida mantenne la sua impassibilità anche di fronte alla brusca critica del collega Maestro di Draghi.
"Anche questa volta, mio caro Drake, tu e gli altri uomini presenti avete dimostrato che noi donne riflettiamo più di voi." Sulle labbra sottili della donna spuntò un sorrisino di scherno. " Fa' attenzione a ciò che implicano le sottigliezze e i dettagli in ogni frase. Non ho detto [chi] deve infiltrarsi, ma che [qualcuno] deve farlo." Gettò un'occhiata eloquente a Chris, che se ne stava tranquillamente steso sull'erba ad osservare la loro riunione da lontano. Sentendo su di sé l'attenzione dei cinque che stavano discutendo, il moro si raddrizzò di scatto, voltando subito lo sguardo verso un altro punto. " E quel qualcuno altri non può essere che Christopher, che apparentemente è un semplice, innocuo cittadino di Hoenn, ma che sotto copertura sostiene la nostra causa. E' insospettabile, quindi è pure il più - nonché l'unico - adatto a ricoprire questo ruolo. Sempre che intenda accettare, è chiaro."
I colleghi maschi della donna ammutolirono. Il suo discorso non faceva una piega.
"E così hai dimostrato che la tua tesi è vera, Frida" si ritrovò ad ammettere Drake, massaggiandosi la nuca.
"Però ora la questione è seria, quindi parliamo del vero problema. Chris accetterà di esporsi a questo rischio?" pose il quesito Walter, riportando gli interlocutori alla questione attuale.
Rocco allora si permise un cauto sorriso.
"Mi ha riconfermato nuovamente, poco fa, che servirà la nostra causa fedelmente, anche a costo della sua vita. Sì, sono certo che accetterà. Ora dobbiamo però metterlo al corrente dei nostri piani."
Il Campione però era combattuto fra due sentimenti contrastanti: da una parte c'era il desiderio di voler annientare l'Ordine e ripristinare la pace e la quiete nella sua regione; dall'altra, il timore che uno dei suoi più cari amici potesse rischiare ogni istante la sua vita per una situazione in cui non si sarebbe dovuto immischiare. Se lo avessero scoperto, per Chris sarebbe stata la fine.
La questione era spinosa, ma la decisione finale sarebbe spettata al diretto interessato, per cui Rocco non avrebbe potuto fare altro che consigliare il ragazzo. Non poteva fare null'altro, purtroppo. Se avesse potuto, avrebbe preso volentieri il suo posto; tuttavia lui era il Campione, uno dei personaggi più in vista della regione, e si sarebbe fatto subito smascherare. Il piano di insurrezione a quel punto sarebbe fallito e Hoenn non sarebbe più stata libera.
Ma poteva lui mettere a rischio la vita del suo migliore amico?
Rocco si prese la testa fra le mani, disperato e terribilmente disorientato, non sapendo minimamente che cosa fare e come agire .


Soffiava una lieve brezza marina sulla riva vicino Petalipoli. Il sole dorato splendeva alto nel cielo sereno. Sulla battigia schiumosa non c'era nessuno, tuttavia, a godersi il bizzaro tempo stabile di quella giornata di metà inverno.
Solo una flessuosa figura solitaria la attraversava in lungo, osservandosi intorno meravigliata. Darya era arrivata quella mattina stessa, totalmente ignara del conflitto che stava lentamente dilaniando Hoenn e fermamente decisa a starsene lontana per sempre dalla sua città.
Si godeva la frescura di quel venticello i cui soffi s'intrecciavano coi suoi morbidi capelli del colore delle nocciole, gustando per la prima volta la tanto agognata libertà a cui aveva sempre aspirato.
Aveva diciassette anni, quasi due decenni di imposizioni, obblighi e repressioni alle spalle e tanta voglia di fare esperienze e di vivere la vita a modo suo.
Ma la precaria tranquillità appena raggiunta sarebbe stata presto sconvolta. La guerra non avrebbe risparmiato nessuno, neanche una giovane completamente estranea a quei fatti, come lei.


***


Angolo dell'autrice:
Salve a tutti! :D
Eccomi tornata con l'aggiornamento della long su Hoenn. Ho deciso che saggiornerò regolarmente ogni lunedì pomeriggio/sera/notte fonda se necessario, salvo imprevisti.
Si ringrazia Andy Black, che ha recensito la storia e che la tiene d'occhio. Spero che questo capitolo ti piaccia ^^
So che è un po' cortino, ma andando avanti la lunghezza di essi aumenterà esponenzialmente - conoscendo la mia abitudine a dilungarmi, perloppiù inutilmente, sui dettagli o sulle vicende.
Bene, ho finito con la mia tiritera xD vi lascio al capitolo e, boh, buona serata.
A presto! <3

Flame
  
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