Si,
sei stata sola,
sono
stato lontano troppo a lungo,
Dio
solo conosce la tua e la mia sofferenza
per
essermi lasciato alle spalle il tuo sguardo languido,
mentre
attraversavo silenziosamente quella strada sterrata,
forse,
illudendomi che quegli occhi non mi stessero seguendo,
che
non stessero cercando invano di non lasciarmi andare.
Non
chiedermi perché così tanti non torneranno,
non
chiedermi perché ho dovuto affrontare tutto questo,
non
chiedermi delle notti insonni, degli spari, dei feriti,
con
le mie preghiere, ce l’ho fatta.
Adesso,
penso
a come potrà essere il nostro futuro insieme,
mentre
la paura pian piano si dissolve sui volti dei miei compagni,
mentre
ognuno scruta ancora i propri tagli;
rivedo
il tuo volto tra i tanti,
rivedo
quel meraviglioso sorriso.
Posso
dire di crederci,
di
crederci davvero.
Sono
tornato a casa.
Qui
la luna non si nasconde,
perché
qui, il turno di notte lo fanno le stelle.