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Autore: _Giulsi_    08/04/2014    0 recensioni
La carta era ingiallita dal tempo, era una carta che parlava, e diceva di averne passate tante.
Finalmente, Lily si concentrò su cosa c’era scritto al centro del foglio.
La calligrafia era ordinata, stretta, ma decisamente chiara e comprensibile.
E diceva così:
“So cosa desideri, mia cara. E per il tuo decimo compleanno riceverai tutto ciò che vorrai.
Ma attenta, non sempre ciò che è bello agli occhi, nasconde qualcosa di altrettanto bello al suo interno.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alzarsi dal letto, la mattina, era un’impresa insormontabile. Per tutti, come anche per la piccola Lilian. Beh, tanto piccola ormai non era. Avrebbe compiuto la bellezza di 10 anni la settimana a venire.
-Lily! Lily! Per favore alzati, è tardi. –
-Arrivo, mamma- riuscì a farle roteare gli occhi anche di prima mattina. Non fraintendetela, Lily amava sua madre. Le voleva bene davvero, ma forse la mancanza di suo padre in certi casi si faceva sentire più che in altri.
So che sarete pronti per piangere o qualcosa del genere, ma vi risparmio il tutto. Il padre di Lily,  Il signor Jacob McGriffith, dagli amici chiamato Jake, stava più che bene. Era solo un avvocato di successo, e un avvocato di successo aveva dei doveri, uno tra i quali era stare molto lontano dalla sua famiglia e seguire i suoi numerosi (e ben pagati casi) in tutto il mondo.
Ora, per la precisione, si trovava in un lussuoso albergo di New York a portare a termine un lavoro, quello che lui chiamava “la causa del secolo!!”.
Bene, tutta questa quantità di informazioni serviva per dirvi che il padre di Lilian in questo momento non si trova nella loro bellissima casa situata nella campagna inglese, ormai da diverse settimane. Ma, le aveva promesso che sarebbe tornato per il suo compleanno, l’11 di maggio.
-Me lo prometti, papà?- gli aveva detto Lily, per la centesima volta, la sera prima quando l’aveva sentito per telefono.
-Te lo prometto, principessa.- le aveva risposto lui, con la sua voce rassicurante.
Ma torniamo al presente.
Oggi sarebbe stato l’ultimo giorno della settimana di scuola, venerdì 7 maggio. E sarebbe stato anche il giorno in cui Lily avrebbe detto alle sue migliori amiche che aveva deciso di fare un piccolo invito a casa sua in occasione del suo decimo compleanno.
Vi risparmio i dettagli sul lavaggio dei denti, sulla colazione, e altre piccole sfumature che alcuni narratori onniscenti come me decidono di svelare, ma io, il cui nome non verrà mai svelato, ho deciso di omettere.
-Hai preso tutto per oggi, piccola?- disse apprensiva la mamma di Lily.
-Sì, mamma.-
-Eccoci arrivate allora- le diede un bacio veloce e Lily si allontanò verso l’ingresso della sua scuola elementare. Da fuori sembrava un palazzo di giustizia, più che una scuola. Con la sua struttura imponente, le sue colonne, ma Lily doveva ammettere che all’interno era piuttosto accogliente.
-Lily!! Lils!! Ho delle novità entusiasmanti!!”
Eccola lì. Josephine. Una delle più care, ma anche più viziate, amiche di Lily. C’è da dire che la nostra protagonista certo si poteva definire facente parte di una famiglia benestante, ma faceva anche parte di quella categoria di bambini che pur avendo tutto, non si accontentava mai di niente.
E non parlo di cose che si potessero comprare, parlo di qualcosa di più profondo. Voleva vivere, vivere davvero. Ed è normale che i nostri lettori pensino che volere qualcosa di più nell’età dell’innocenza sia un po’ prematuro, ma chi può dirlo? Chi non ha mai voluto vivere un’avventura a quell’età?
Magari potrò essere di parte, ma la nostra piccola Lilian moriva dalla voglia di fare qualcosa di diverso, qualcosa che la portasse via dalla solita routine nella sua casa di campagna. E sperava ardentemente che qualcosa o qualcuno si materializzasse alla sua porta, almeno per il suo decimo compleanno.
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-Lily! Ascoltami! Andrò con la mia famiglia a Londra questo weekend!!” continuò Josephine.
-Oh- non era esattamente il tipo di avventura che Lily sperava, ma sempre meglio di niente- quanto ti invidio Josie!! Mi aspetto che mi racconti tutto, nei minimi particolari!!-
-Puoi starne certa, e tornerò in tempo per il tuo compleanno- disse una sorridente Josie (sì, Josephine era troppo lungo).
-Ecco, a questo proposito, mi chiedevo se tu e le..- ma venne interrotta bruscamente dalla campanella che annunciava l’inizio delle lezioni e la maestra entrò velocemente in classe.
Lily e Josie si scambiarono un cenno d’intesa come per dire che la conversazione sarebbe continuata alla ricreazione.
Proprio nel momento in cui Lily si chinò in direzione dello zaino per prendere il quaderno, qualcosa le scivolò per terra. Era un foglio.
Lo prese in mano.
La carta era ingiallita dal tempo, era una carta che parlava, e diceva di averne passate tante.
Finalmente, Lily si concentrò su cosa c’era scritto al centro del foglio.
La calligrafia era ordinata, stretta, ma decisamente chiara e comprensibile.
E diceva così:
So cosa desideri, mia cara. E per il tuo decimo compleanno riceverai tutto ciò che vorrai.
Ma attenta, non  sempre ciò che è bello agli occhi, nasconde qualcosa di altrettanto bello al suo interno. Sarà compito tuo fare una scelta.
Ma per ora, aspetta….”
Firmato, N.
Lily non sapeva cosa provare. Paura? Eccitazione? Confusione? Non sapeva chi ci fosse dietro il nome N.
O ancor meno aveva capito il significato della lettera.
Non riusciva a preoccuparsi delle cosiddette conseguenze che il foglio metteva in risalto.
No.
Questa era un’opportunità, una di quelle che capitano una volta sola nella vita.
L’opportunità di avere un’avventura, di vivere un po’.
Aveva sempre saputo che il suo decimo compleanno sarebbe stato speciale dopotutto.
 

Note dell’autrice: Salve a tutti. Eccomi qua con questa storia. Non ha grandi pretese, ma spero vi faccia sorridere. Fatemi sapere.
:)
  
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