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Autore: Amy Tomma Tomlinson    08/04/2014    0 recensioni
Misi giù il telefono, feci una carezza a Max e mi riacoccolai comodamente sul letto, guardando fuori dalla finestra la luce della luna che oltrepassava il vetro e mi illuminava il viso. Pensare al fatto che Leo era un completo stronzo, ma assurdamente bello, mi confondeva le idee; dopotutto io e lui ci siamo sempre odiati, non era possibile che il mio sentimento di odio potesse improvvisamente cambiare e passare a quello strano sentimento chiamato da noi umili umani "Amore".
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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Innamorata del mio peggior nemico.

Mi svegliai improvvisamente di scatto dopo aver fatto un incubo. Sognavo di ritrovarmi abbracciata a Leo, ah.. sogno orribile! 
Guardai il telefono, l'ora segnava le 4.06 del mattino e in più avevo ricevuto un messaggio cinque minuti prima, che per mia sorpresa, non avevo sentito arrivare, dato che tenevo il telefono in silenzioso. Sfiorai il tasto per aprire i messaggi 

Hei Sam, lo so, è un po' tardi, ma ho davvero tanto bisogno di parlare con te. Tom. x

Rimasi a fissare lo schermo per qualche secondo dalla stanchezza, poi realizzai che di solito quando Tom mi inviava messaggi a quest'ora della notte, voleva di certo dire che era urgente. Lo chiamai.

"Sam.. sei tu?!" Una voce mezza addormentata rispose al telefono. "Noooo, sono la mooorte" Gli dissi io con tono basso e scherzoso che lo fece subito arrabbiare, lui odiava gli scherzi di questo genere. "Ti prego smettila, non sono dell'umore adatto". Gli chiesi scusa mortificata e gli chiesi come mai della sua urgente chiamata.
"Aspetta un'attimo" Inziò lui, prima di rispondere alla mia richiesta "Ma che ci fai tu sveglia a ste ore? Hai sognato di nuovo Leo vero?" Rise lui, io annuì seccante e gli risposi con tono stanco di sentire sempre nominare qull'odiso nome. Leo era un mio compagno di classe, anzi.. più che compagno, era il diavolo della classe. Era il mio peggior nemico, provavamo un'odio reciproco a causa di quella sera, in cui ero stata invitata al ballo della scuola dal ragazzo più figo della scuola. Prima di entrare in sala da ballo incontrai Leo con un bicchiere di ponch roso sangue, lui andava di fretta, tanto che mentre correva per entrare, si scontrò con me, rovinandomi interamente il vestito nuovo per cui avevo speso i miei interi risparmi, per fare bell'impressione su Nick. Tutta colpa sua e della sua odiosa stupidaggine, non ne combinava mai una giusta. Da quel giorno iniziai ad odiarlo a più non posso. 
"Hei, su con la vita, tanto si sa che finirete col stare insieme voi due" Tom interruppe i miei pensieri e io di scatto risposi quasi urlando, per poi abbassare subito la voce ricordandomi dei miei che stavano dormendo. "Cosa? Ma sei impazzito per caso? Chi è che mette in giro queste voci? Perchè lo pensate? Si nota tanto che a me lui.." Mi fermai di scatto non accorgendomi della frase che stavo per finire, no, non era possibile che stavo per dire una cosa così impossibilmente orribile! "Lui cosa? Sam.. ci sei?" 
"Si si, intendevo dire che.. a me lui.. a me.. lui.. fa.. completamente schifo! Si esatto, mi fa completamente schifo! Ma tu piuttosto! Che vuoi da me a ste ore?" Iniziai ad agitarmi sentendo un rossore provenire dalle mie guance, faceva così improvvisamente caldo. "Hei stai calma piccola" rise lui prendendomi in giro. "Pensi che con quel nomignolo mi farai stare calma?" Protestai io.
"No ok, scusami, senti.. mi è venuto sonno, ne riparliamo con più calma domani a scuola, sempre che tu non voglia stare tutta la mattina a fissare gli occhi verdi di Leo.."
"Heiii!!" gli urlai contro, ancora una volta contro la mia volontà, tanto che Max alzò il muso di scatto e mi fece un'occhiataccia.
"Hahaha, sto scherzando.. a domani Sam" Fece uno sbadiglio e mise giù la chiamata senza lasciarmi il tempo di salutarlo.
Misi giù il telefono, feci una carezza a Max e mi riacoccolai comodamente sul letto, guardando fuori dalla finestra la luce della luna che oltrepassava il vetro e mi illuminava il viso. Pensare al fatto che Leo era un completo stronzo, ma assurdamente bello, mi confondeva le idee; dopotutto io e lui ci siamo sempre odiati, non era possibile che il mio sentimento di odio potesse improvvisamente cambiare e passare a quello strano sentimento chiamato da noi umili umani "Amore". Mi sentivo strana solo al pensiero di poter toccare quelle sua labbra carnose e morbide, che in passato avevo sfiorato per puro caso senza rendermene conto.
No. Non potevo, non dovevo e non volevo innamorarmi.. del mio peggior nemico! 
  
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