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Autore: itsrigel    08/04/2014    1 recensioni
Una ragazza come tante. Forse è una descrizione sbagliata per Chiara, ma in fondo non ha nulla di speciale se non la sua immaginazione.
Ed è proprio questa immaginazione che le procurerà non pochi casini.
Come reagirà trovandosi un'Assassina, un mezzelfo, una Shadowhunter, un Ninja, un Cavaliere dei Draghi, un mago, un Tributo e un pervertito nella sua “normalissima” vita?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Quando mi sveglio sono sola nel letto. La casa è immersa nel silenzio più totale. Mi alzo a sedere stropicciandomi gli occhi, mentre mi esibisco in uno sbadiglio ciclopico.
Quando siamo arrivati qui, la mia reazione era stata tipo "O mio Aster, ditemi che questa non è la casa che avete comprato".
Semplicemente è piena di difetti. Prima di tutto, non è a Caiazzo. Neanche un po'. E noi dobbiamo andare proprio a Caiazzo. Secondo, è troppo piccola per nove persone. Terzo, abbiamo dovuto unire tutti i letti al salone - la stanza più grande della casa - per far sì che entrassimo tutti.
Rimango per un po' ferma, mentre cerco di ricordarmi dove sono. È sempre così quando vado a dormire da un'altra parte che non sia casa mia: quando mi sveglio non ricordo proprio nulla. A poco a poco i ricordi tornano, con tutti quegli spiacevoli dettagli quali Emir e Noah che provano a flirtare con il navigatore satellitare dell'auto di mio padre.
Scendo dal letto e...
«AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!»
Sento qualcuno alzarsi nelle stanze vicine, il rumore dei piedi che corrono e una voce che dice il mio nome, allarmata. Sbaglio o è la voce di Noah?
La porta si spalanca e Noah si lancia verso l'interno, seguito a ruota dagli altri. Inciampa in un paio di scarpe a terra e ci manca poco che non ri sfracella a terra.
«Chiara-Chan, cos'è successo?» domanda. Come diamine fa a conoscere il significato di Chan? Mah, in fondo non ha senso nemmeno il fatto che lui sia qui. Dietro di lui sbucano i visi di Iris, Anya, Juliet e Josh.
Con una mano tremante indico tutti i miei amatissimi libri, che avevo accuratamente sistemato nella piccola libreria che avevo trascinato fino al salotto. Da Hunger Games a Harry Potter, a Percy Jackson e alla saga di Eragon. Sono tutti distrutti.
«CHI E' STATO A RIDURMI I LIBRI IN QUESTO MODO, DANNAZIONE!»
Vedo Noah che si fa piccolo piccolo sotto il mio sguardo infuriato e che alza una mano. Sento il sangue bollente affiorarmi sulle guance.
«S... scusami Chiara-Chan... Volevo solo mettere in ordine, e...» Si blocca vedendomi avanzare verso di lui mentre stringo e apro freneticamente i pugni. Inizia ad arretrare, terrorizzato.
«TU PICCOLO IDIOTA, DEFICIENTE BABBANO CHE NON SEI ALTRO! MERITI DI MORIRE FIGLIO DI UNA UMBRIDGE!» Prendo una cornice di legno dal muro e gliela lancio addosso, con scarso risultato. Allora inizio a rincorrerlo come un'assassina, urlandogli contro tutti gli insulti possibili immaginabili. Mi fermo solo quando il telefono di casa squilla. Cavolo, non mi ero neanche accorta che ci fosse un telefono qui!
Prendo la cornetta e urlo un "CHE VUOI" nell'orecchio di qualcuno. Mi risponde la voce di una donna, che dice di essere una che lavora per la Telecom. Le attacco in faccia.
Per un attimo nella casa regna un silenzio irreale, e solo allora mi accorgo che Juliet, Emir e Josh mi stavano inseguendo per bloccarmi, Anya, Mizuki, Iris e Sofia stanno mangiando come se nulla fosse e Noah è riverso a terra.
«S-scusami Chiara-Chan... volevo pulire la libreria...»
Guardo il telefono tra le mie mani, poi sposto lo sguardo verso Noah. Telefono, Noah, telefono, Noah. Alla fine glielo lancio in testa, stavolta centrandolo dritto tra gli occhi. Lui sbatte la testa all'angolo della porta del salone. Inizio a ridere come una matta; poi inizio a piangere, e alla fine sto ridendo tra i singhiozzi come una perfetta idiota.
«Razza di idiota... Ti rendi conto che quei libri erano la mia vita?»
Juliet si avvicina e cerca di consolarmi. Quando capisce che al posto degli occhi ormai ho due rubinetti rotti, mi abbraccia e inizia a dondolare avanti e indietro. 
«Quelli... erano i miei fratelli... Come farò a ricomprarli tutti?» mormoro.
Smetto di piangere tutto insieme, e spalanco gli occhi di scatto. Idea...
«Iris!» urlo staccandomi dalla mezzelfo e puntando i miei occhi da psicopatica su Iris, che, dalla sorpresa, ha fatto cadere un biscotto per terra. «Tu puoi us-»
Suona il citofono. Impallidisco, non finendo la frase. Faccio cenno a tutti di stare zitti, mentre mi avvicino alla cornetta dell'apparecchio e la alzo.
 «Chi è?»
Sento una voce maschile, trasformata dal microfono, che mi fa quasi dimenticare tutti i problemi che ho in questo momento. «Hina, indovina un po' chi sono?»
Non riesco a trattenermi. «Yoshi?» chiedo. Faccio due ragionamenti veloci: come fa lui a sapere che sono qui? Mah, probabilmente questi scemi l'avranno avvertito e non mi hanno detto niente. 
«YOSHI!» Stavolta lo urlo con tutto il fiato che mi è rimasto. Mi devo trattenere dal ridere. «Aspetta, ti apro subito!»
Senza neanche pensarci, premo il pulsante per aprire il cancello e mi precipito fuori dalla porta. Non avrei aperto ad altra gente, ma insomma! Lui è Yoshimitsu! Okay, questo non è il suo vero nome, ma io lo chiamo così da quando lo conosco.
Mi fermo davanti al portone e guardo fuori dallo spioncino fino a quando Noah, scordando quello che sono capace di fare quando sono arrabbiata, mi spinge verso il muro.
«Chi è questo qui? Se ti tocca lo ammazzo.»
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo. Ma cosa diamine ha in testa questo qui? Intanto il mio amico bussa alla porta.
«Mettetevi nella stanza vicino e chiudete la porta. E non fate cose stupide» aggiungo fissando Noah negli occhi.


Ho suonato al citofono. E ora mi manca l'aria. Finalmente, dopo anni che ci conosciamo, riuscirò finalmente a vedere Hina di persona. Ancora non riesco a crederci! È proprio fortuna che si sia spostata così vicino a Caiazzo...
Comunque sia, sorrido. Sapevo che questa sarebbe stata la sua reazione. Del resto, ormai sono il suo migliore amico.
Finalmente la porta si è aperta! Ed eccola lì: Kawaii, bassina e con le guance morbidose.
Sto per salutarla, ma lei mi afferra per un braccio e mi tira dentro casa.
«ORA. Devi promettermi che non mi prenderai per pazza o mi ammazzerai, okay?»
La guardo divertito. Penso che di persona sia ancora più strana di quello che pensavo. «Calmati» le dico fermandola. «lo prometto. Ma prima...»
Le do un abbraccio. Ho aspettato mesi per farlo, dannazione. Subito dopo le sorrido e le dico la solita parolina che di solito le fa promettere la mia morte: «Guanciotta.» 


Sono davveeeero molto felice. Estremamente felice. Tra qualche secondo esploderò.
Sorrido mentre mi chiama con quello stupido nomignolo che mi ha affibbiato. Questo è uno dei miei classici sorrisi "cavolo, con ogni probabilità sono arrossita, meglio mascherare la cosa con un bel sorriso!"
«Ma smettila» riesco a dire, sforzandomi di non sorridere. Poi delle ombre appiccicate al vetro colorato della porta del salotto mi fanno tornare in mente il motivo per cui ho accettato di venire qui. Cerco di tornare seria, ma è più forte di me: non ci riesco proprio.
«Ora vieni, non sai cos'è successo» ordino afferrandogli un braccio.


Sospiro. Io ho tanti di quei problemi al momento nella testa... Ma non fa niente. Insomma, un po' di divertimento con Hinata non farà male, no?
Hina urla qualcosa a delle sagome appostate dietro la porta - è già arrivato il momento di spaventarsi? -, poi apre la porta e...
E benissimo. Ci sono molti dei suoi OC dietro quella porta. Mi pare ovvio. «Ah...» mormoro. «Pure a te sono arrivati gli OC a casa? Che coincidenza...»
Hina mi guarda per un attimo con gli occhi sgranati. Sta per dire qualcosa, ma un ragazzo alla mia sinistra che si è appena tolto la maglietta ha la capacità di distogliere la sua attenzione da me.


Per. Quale. Motivo. Noah. Si. È. Tolto. La. Maglietta.
Però... Non è mica male. È... Carino. Molto. A dir la verità è proprio bono. Senza volerlo veramente rimango a fissarlo, mentre cerco qualcosa di intelligente da dire tipo una minaccia.
E svengo.


Sbaglio o Hina ha appena avuto un nosebleed? Cavolo, è proprio una pervertita. Quel tipo strano che si è tolto la maglietta è subito corso da lei urlando qualcosa che mi è sembrato "Chiara-Chan".
Intanto io guardo gli altri. Ci sono quasi tutti... E credo che qualcuno mi voglia uccidere, compreso il tipo strano. Dico la prima cosa che mi passa per la mente, che, ovviamente, è l'unica che mi conviene dire: «SONO INNOCENTE, È STATA LEE!»


 
.:: Angolo degli autori ::.
Waah, finalmente è arrivato Yoshi (aka l'autore a otaku with armonica) :')
Ciao a tutti ^_^ Sono il moglio di Chiara, se vi interessa :) Lei mi ha chiesto di partecipare a questa storia ed io sono qua ^^
Ma prima di tutto...
CHI SHIPPA NOAH E CHIARA?
*alza la manina*

HEY!
Comunque, ora scriverò la storia insieme a lei :) (AIUTO, LIBERATEMI, MI HA COSTRETTO)
Ma- ç^ç TI AMMAZZO STANOTTE, YOSHI.
Sì, cara <3

ALLA PROSSIMA!
 
   
 
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