Non appena la porta della stanza venne aperta, Santana superò la sua fidanzata, dirigendosi immediatamente al letto matrimoniale. Ci si buttò sopra con un tuffo e chiuse gli occhi beandosi della morbidezza dei cuscini. Sorridente, strusciò la guancia contro uno di essi mentre le braccia si andavano a stendere lungo i fianchi. Non si curò nemmeno di stare composta, anche perché sapeva che c'era solo Dani nella stanza, che nel frattempo -portando i numerosissimi acquisti della fidanzata- chiuse la porta non con poche difficoltà. "Grazie per l'aiuto..." borbottò abbassandosi lentamente -per non far cadere niente- a posare le buste a terra, accanto alle valigie. "Non c'è di che, tesoro." mormorò in risposta la latina esibendo un piccolo sorrisino divertito e mandando un bacio all'altra con le labbra. La biondina ridacchiò sedendosi nel bordo del letto e ruotando il busto per osservare la sua dolce metà: i capelli corvini raccolti in una coda, gli occhiali da sole ancora in testa, gli occhi chiusi, la guancia destra schiacciata contro il cuscino. Dani sentiva di poter rimanere in quella posizione per ore e ore a studiare ogni singolo dettaglio -anche se ormai li conosceva a memoria a causa dell'eccessiva quantità di tempo trascorso ad osservare il viso dell'altra mentre dormiva tra le sue braccia- del volto dell'altra. "Sei bellissima..." sussurrò con un filo di voce. Santana aprì pigramente un occhio. "Hai detto qualcosa?" Dani scosse la testa e prese ad accarezzarle la schiena. Rimase ancora una volta incantata dal viso di quella ragazza che ormai -ne era certa- le aveva rubato il cuore e non accennava a restituirglielo. "Domani dobbiamo tornare a New York..." osservò la più piccola delle due. "Dobbiamo proprio?" Dani sorrise al tono supplichevole che aveva utilizzato Santana. Quest'ultima si tirò a sedere e inizio a sistemarsi la coda. "La tua parte preferita di questa vacanza?" fece ancora la biondina. Santana le lanciò un'occhiata maliziosa e le accarezzò il braccio. "A parte le notti in bianco passate in stanza con te?" Rimase sorpresa quando sulle guance dell'altra spuntò una lieve sfumatura rossiccia. "Santana!" La rimproverò quella. L'ex cheerleader ridacchiò. "Forse Perugia..." disse allargando le braccia. Dani non esitò a tuffarsi in quell'abbraccio, avvolgendo la vita dell'altra con le proprie, di braccia. "Per il cioccolato, vero?" chiese dopo aver sentito le labbra dell'altra poggiarsi a piccoli intervalli sulla sua guancia. "Forse..." rispose Santana -mentre tornava con la mente al vestitino estremamente corto che indossava quel giorno Dani- staccandosi per un attimo da quella pelle così morbida e candida, continuando poi a lasciarle quei piccoli e bollenti baci anche sul collo. Dani si morse il labbro inferiore per resistere alla tentazione di saltarle addosso e la allontanò dolcemente -ovviamente contro voglia- sorridendole. "Un secondo." disse alzando l'indice. Mise le mani nelle tasche del giubbotto di pelle che ancora indossava e ne tirò fuori -da una di esse- un piccolo involucro color argento con qualche piccola stella blu. Glielo porse sorridendo, mentre si sistemava al suo fianco, avvicinando le loro teste. "Cos'è?" chiese sorridendo la latina. "Questo è un cioccolatino molto conosciuto qui in Italia. Lo chiamano 'Bacio Perugina'. Molto spesso lo si regala a una persona per dirle 'Ti Amo'." A quel punto Santana spostò lo sguardo sugli occhi di Dani -ancora impegnati ad osservare il dolcetto- mentre lei continuava a sussurrarle. "E la particolarità è che dentro l'involucro, oltre al cioccolatino, c'è anche un bigliettino con su scritta una frase romantica." La latina sentì il cuore battere sempre piú velocemente. Si sentì avvampare -mentre Dani le accarezzava le labbra con le proprie in un lento e casto bacio- proprio come la prima volta. "Vado a farmi la doccia." disse la biondina. L'ex cheerleader rimase a guardarla prendere tutto l'occorrente e dirigersi in bagno. Ma, prima di entrare, la più piccola si voltò e mostrò ancora una volta quel sorriso in cui -puntualmente- Santana si perdeva. "Dimenticavo... C'è una sorpresa per te." disse indicando il Bacio Perugina. Poi chiuse la porta e Santana rimase ancora una volta paralizzata mentre i suoi occhi saettavano dal cioccolatino alla porta. Si risvegliò solo quando sentì lo scroscìo dell'acqua della doccia e la voce della fidanzata che intonava una familiare melodia. Aprì lentamente l'involucro. All'interno -oltre al cioccolatino- c'erano due bigliettini: uno di carta trasparente, e uno bianco piegato su se stesso. Sul primo spiccavano delle parole in blu. Erano, sicuramente, la stessa frase in diverse lingue. "A volte il mondo è fatto da una sola persona." Lesse la latina a bassa voce. Posò impaziente il bigliettino sul letto e prese l'altro. Si sorprese, rendendosi conto di essere agitata mentre, con mani tremanti, apriva il bigliettino. Su di esso riconobbe la scrittura particolare della sua fidanzata. Era una piccola frase, sei parole esatte. "Per me quella persona sei tu. -Dani" Lesse tremando. Rimase immobile, sentendo gli occhi inumidirsi. Alzò lo sguardo, perché proprio in quel momento, riconobbe la melodia che Dani stava intonando. E capì che lei era la ragazza giusta, era la sua anima gemella. Sì, perché quella non era una semplice canzone. Quella era la LORO canzone. Quella era 'Here Comes The Sun.'