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Autore: onedemjction    08/04/2014    0 recensioni
Lei non è simpatica, ma non è neanche antipatica.
Lei non ama particolarmente il mondo, ma neanche il mondo ama particolarmente lei.
Lei è dolce, ma può diventare anche cattiva.
Lei è un po' egoista, ma anche molto altruista.
Lei è gelosa, ma solo per ciò a cui tiene veramente.
Lei ama la musica, le piace perdersi nelle sue note, nelle sue parole.
Lei ama leggere, scoprire il mondo attraverso la lettura.
Lei ha pochi amici, ma sono i migliori del mondo.
Lei ama la vita, anche se la vita spesso le chiude la porta in faccia.
Lei è Acacia Clark.
Genere: Dark, Fluff, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, mi presento.
Mi chiamo Acacia. Acacia Brinley Clark.
Per gli amici Cacia.
Ad essere sinceri, non c’è molto da dire su di me. Sono una diciassettenne di Los Angeles che ama la letteratura, la scrittura e, può sembrare squallido, la musica. Ma cosa posso farci? Anzi, cosa possiamo  farci? La musica è quel qualcosa che ci fa stare bene, che ci fa sentire liberi. Che non ci trae né dispiacere né tristezza. Che, in qualche modo, ci fa uscire da questo mondo orribile che ci ritroviamo. Oh, ma non mi stavo presentando? Dunque…
Sfortunatamente non ho una vita delle migliori. I miei hanno divorziato quando avevo solo 7 anni: mia madre è andata a vivere a Londra, e mio padre, fino a qualche anno fa, ha badato a me, cercando di risparmiare tutti i soldi che guadagnava. Purtroppo ricordo ancora ogni minimo dettaglio della sera in cui mi arrivò una chiamata, anzi la chiamata, in cui mi venne comunicato che papà era… era passato a miglior vita. Odio la parola “morto”, è orribile. Non so perché, ma odio ogni minimo particolare di quella parola.

FLASHBACK
“Nonna, nonna! Guarda!” indicai entusiasta il piccolo aeroplano costruito con i mattoncini lego.
Mia nonna posò la tazza di the sul comodino.
“Vediamo come vola!” mi sorrise, mettendo la sua mano sulla mia che si chiuse intorno all’aeroplanino.
Imitai il rumore dell’aereo, come se stesse volando per davvero.
“Nonna! Credi che possa avere un futuro da pilota?”
Accennò un sorriso, accarezzandomi il capo delicatamente, come se avesse paura di farmi del male.
“Ma certo.”
Subito un sorriso a trentadue denti invase le mie labbra.
“Ti voglio tanto bene!”
Mi strinse forte.
“Anche io.”
“Nonna..” mi ricomposi. “Quando torna papà?”
Nei suoi occhi si poteva vedere la mancanza che provava in quel momento. Probabilmente anche a lei mancava.
“Non lo so.” sospirò. “Spero presto.”
Sorridemmo insieme, e riprese la tazza da dove l’aveva lasciata, guardando la televisione.
Il silenzio venne interrotto da mio nonno che entrò correndo in camera, con le lacrime agli occhi.
“Nonno! Perché piangi?” corsi ad abbracciarlo.
“Mio figlio..” sussurrò spezzato dal pianto.
Nonna spense la televisione, sentendo attentamente ciò che suo marito stava per dire.
“Mio figlio non c’è più!” gridò in preda al panico, lasciandosi cadere a terra sulle ginocchia, con le mani fra i capelli.
Nonna fece cadere la tazza di the a terra. Io sbiancai.
 “Papà?”
Guardai nonna, che accennò un sorriso triste.
“Papà!”
Cominciai a piangere a dirotto, senza smettere di abbracciarla.
Quella fu di certo la notte peggiore di tutta la mia vita.

FINE FLASHBACK
Il ricordo più bello che ho di mio padre è quando mi chiamava “piccola mia”. A me non dà fastidio che qualcuno mi dia questo nomignolo, ma penso che appartenga solo a mio padre. Poi, ricordo ancora quanto mi piaceva giocare con i suoi capelli… ma sono solo ricordi, purtroppo.
Da allora, fino ai sedici anni, abitai con i miei nonni. A dire il vero, fu mia nonna a farmi andare via, perché ero abbastanza grande e matura da potermene andare a vivere da sola, in un appartamento tutto mio. Da una parte solo il pensiero mi eccitava, ma dall’altra ero triste di ‘abbandonare’ i miei nonni. Ma si cresce. E crescere è la cosa più brutta.
Adesso vivo in un appartamento accettabile. Ma non posso lamentarmi. Perché? Perché sono stati i miei nonni a pagarmelo, e mi hanno promesso che mi pagheranno le bollette, l’affitto e tutto il resto, ma se devo essere proprio sincera non mi sta bene. Mi sono lamentata di questo ma non mi hanno voluto dare retta. Beh, da una parte i nonni sono i nonni, se prendono una decisione, non c’è nessuno che li fermi!
Passando alle cose private, non mi sono mai interessata ad un ragazzo; ero – e sono – molto scettica nei loro confronti. La mia migliore amica, Jane, stette con un ragazzo per poco più di 2 anni. Era molto felice con lui, glie lo si leggeva in faccia. Ma, improvvisamente, i contatti fra noi due si persero. La chiamavo (ma non rispondeva), le inviavo centinaia di messaggi (ma non rispondeva), andai a suonare al campanello della porta di casa sua varie volte (ma, ancora, non rispondeva). Così per 3 settimane. Una volta passate, Jane tornò finalmente a scuola. Aveva il viso pallido, occhi gonfi di chi aveva pianto a dirotto e più magra del solito. Mi ricordo che corsi ad abbracciarla, chiedendole cosa le successe per non farsi più sentire. Mi disse, facendo spallucce ma con il viso triste, “mi ha lasciata.” Da quel giorno capii che i maschi erano davvero degli stronzi. Jane era sempre così solare, simpatica ed estroversa, con quegli occhi verdi che, in contrasto ai capelli rossi, la facevano sembrare una dea. Quelle lentiggini che solo a guardarle ti veniva voglia di strappargliele e ammettere che ti piacevano tanto. Con quel fisico che qualsiasi ragazza desidererebbe. Ma no… Quell’idiota l’ha dovuta lasciare! Quei capelli rosso sangue che le contornavano il viso erano ormai di un rosso spento, gli occhi verdi e radianti che aveva una volta, erano ormai soffocati dal pianto. Anche il suo fisico lasciava a desiderare. Era diventata molto più magra, rispetto a com’era prima. Mi sono promessa che, prima di innamorarmi, devo capire se è quello giusto o no. Non voglio soffrire come ha sofferto Jane.
Ora.. parlando di aspetto fisico, vorrei raccontarvi come sono esteriormente. I primi quattordici anni i miei capelli erano di un biondo oro, poi decisi di tingerli di rosso sangue, come quelli della mia migliore amica. Rimasi con quei capelli per poco più di un anno, ma li tinsi di nero. Compiuti i 17 anni, decisi finalmente il colore ‘giusto’ per me: un rosso molto scuro, quasi vicino al nero. I miei occhi sono azzurri vicino alla pupilla, ma si scuriscono sempre di più verso l’esterno. Magra, ma non troppo.
Potrei sembrarvi una di quelle ragazze che odiano se stesse, depresse, che fumano e che sono autolesioniste. Ma io ho deciso di fare uno strappo alla regola: triste ma felice, pazza ma normale, estroversa ma introversa. È come se avessi una doppia personalità.
 
Beh, credo di essermi presentata abbastanza bene!
Ora è tardi, devo andare. Buonanotte,
-Acacia.

 

 
 
WHAAAAAAAATUPP?
Hey! I’m back. Che ne dite, come prologo vi piace? A me si! Mi scuso se è molto corto e se il banner non è presente, ma nel prossimo capitolo lo metterò. Mh non ho molto da dire AHAHAHAHA. Spero vi piaccia c: Ah, continuo a sole 3 recensioni, perciò.. me le lasciate? Dai :c. Le aspetto eh!
Ahahah, un bacione e alla prossima:).
-onedemjction. x

 
  
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