Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: lollo25    08/04/2014    2 recensioni
Arrivato davanti al cancello mi accorsi delle nubi enormi che giravano sopra la scuola. Niente di buono. Aprirono il cancello, ma stavolta esitai un attimo prima di entrare. Poi, vedendo i miei compagni tutti sorridenti entrai a mia volta. Se non vi emoziona ditemelo!!
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La mia prigione

Era il mio primo giorno di scuola. Aspettavo fuori dal cancello. Si aprė cigolando ed io, come gli altri, iniziai ad entrare. Capii subito che non sarebbe stato un giorno come gli altri. Ci fecero scendere in mensa e iniziarono a dividerci nelle varie classi. Mi ritrovai nella prima C. Insieme a me c'erano altre venti persone. Entrammo in classe e i nostri professori si presentarono, dal primo all'ultimo. Ogni due ore c'era l'intervallo e dopo le sei ore di lezione tornai a casa. Mangiai il pranzo e andai in camera mia a leggere. Mi addormentai...

 

Mi svegliai il giorno dopo nel mio letto. Erano le 6:45. Ero ancora in tempo per andare a scuola. Feci colazione e uscii di casa alle 7:10. Arrivato davanti al cancello mi accorsi delle nubi enormi che giravano sopra la scuola. Niente di buono. Aprirono il cancello, ma stavolta esitai un attimo prima di entrare. Poi, vedendo i miei compagni tutti sorridenti entrai a mia volta. Andammo in classe e facemmo lezione normalmente. Quando avremmo dovuto uscire i professori ci fermarono e ci riportarono in classe. Lė la prof ci fece vedere un filmato su quello che era accaduto. Nelle cantine della scuola c'erano dei laboratori per robot dove ognuno di noi veniva riprodotto in cyborg e rilasciato fuori dall'istituto. Non c'era differenza tra noi e loro a parte che noi eravamo vivi mentre loro erano solo finti. Ci rinchiusero in varie celle di isolamento. Per mesi nessuno uscii e i cyborg continuavano a fare il loro orribile lavoro. Ma un giorno riuscii a scappare da quel posto mostruoso e cercai di spiegarlo a tutti, ma nessuno mi credette. Decisero di rinchiudermi in un riformatorio per minorenni; non uscii mai di lė. Mai!

 

 

 

Angolo dell'autore:

Per chi non avesse capito il senso, questa storia parla, anche se in un modo un po' strano, di noi stessi. Dentro, nel nostro profondo, ci sono due parti in continua lotta fra loro. Ognuna di esse ha caratteristiche diverse. Tocca a noi scegliere quale mettere in risalto e quale soffocare e sopprimere in fondo al nostro animo.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: lollo25