”La più grande beffa di tutti i tempi; il destino si era preso gioco di uno che si prendeva gioco del destino.
Non mi sono disperato poi così tanto, ho solo chiesto di essere lasciato solo e da buon intenditore il mio dottore l’ha fatto, mi ha lasciato solo. Lì per lì avevo tre opzioni: piangere e disperarmi fino a crepare lì seduto stante, alzare la mattonella rotta in camera mia cercando una promiscua dose di droga sufficiente per un overdose, o semplicemente smettere di farmi tanti complessi e pensare a varie opzioni per suicidarmi, che senso aveva? Di lì a poco sarei morto comunque, e sapete cos’ho realizzato, proprio lì, in quel momento? ”Non mi resta che vivere.””