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Autore: MasfTorino    09/04/2014    1 recensioni
Aminia è una ragazza troppo insicura e stufa della sua vita quando all'improvviso succede qualcosa che la proietta in una realtà completamente diversa dalla sua. è davvero difficile dimenticare tutto e provare ad andare avanti senza conoscere il proprio passato...
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole è la su, alto in cielo, qui giù fa caldo, ma non quel caldo che fa mancare il fiato, quel caldo sopportabile, quel genere di caldo che ti fa sorridere al mondo. Aminia cammina lentamente su per un sentiero sassoso, in salita, in torno a lei il paesaggio è stupendo, vede le montagne in qualsiasi direzione guarda. In torno a lei c’è un piccolo boschetto di pini. Ma ad un certo punto, mentre continua a passeggiare allegra sente un rumore, come se qualcuno di muovesse tra i pini dietro di lei e calpestasse i rami per terra. Aminia pensa subito ad un animale, magari ad una volpe e si gira per vedere. Ma non è una volpe, è un uomo. Un uomo alto magro e piuttosto muscoloso, con i capelli neri mossi e gli occhi di un marrone scuro. Aminia appena lo vede si mette a correre agitata, non sa neanche lei il perché, non si ricorda di lui ma sa che è una persona pericolosa, se lo sente. Corre più veloce che può esce dalla foresta e all’improvviso si ritrova in una strada di città, il paesaggio è cambiato all’improvviso, niente montagne, niente sole, è tutto buio in torno a lei attraversa la strada correndo e continuando a girarsi per vedere se quel’uomo è ancora dietro di lei, l’uomo non corre, è calmo gli cammina in contro e, anche se Aminia corre più veloce che può sembra sempre più vicino. Lei attraversa la strada con un cellulare in mano, ma quando è in messo alla strada si gira e si ritrova una macchina venirle addosso, lei cade, urla e poi vede tutto buio. Riapre gli occhi di scatto e si ritrova nel suo letto sudata, sua madre e il poliziotto che la fissano preoccupati
-Aminia! Tutto bene!? Hai fatto un incubo?- le dice subito la madre
-Sì mamma, c’era un uomo che voleva farmi del male e poi è arrivata una macchina e mia ha investito e…
-Aspetta, aspetta, una macchina ti ha investito? Che macchina era?- chiede il poliziotto.
-Non lo so, non conosco le marche delle auto ma era un’auto blu…
-Signora, ora ho capito, lei ha sognato l’incidente che le ha fatto perdere la memoria!- rispose immediatamente il poliziotto rivolto alla madre di Aminia.
-Quindi ti ricordi che cos’è successo?- risponde ansiosa la madre rivolta alla figlia.
-No, nel sogno attraversavo la strada un telefono in mano e all’improvviso mi sono trovata questa macchina venirmi addosso e investirmi, nient’altro.- risponde confusa Aminia.
- Un momento, e quel’uomo? Chi era?- chiede serio il poliziotto.
-Non lo so, non l’ho riconosciuto ma ho capito subito che era un tipo pericolo, infatti mi sono messa a correre appena l’ho visto.
- Quindi hai attraversato la strada per scappare da quest’uomo?
- No, prima ero in un bosco in mezzo alle montagne, ed è lì che ho iniziato a correre, poi mi sono trovata all’improvviso in città e a quel punto ho attraversato la strada e ho visto la macchina blu!
-Un bosco?- chiede la madre confusa.
-Sì, signora, penso che non abbia sognato l’incidente chiaramente, probabilmente l’ha inserito in altri ricordi, forse quell’uomo non centra niente con l’incidente … Lei sa per caso se sua figlia va spesso in un bosco?- interviene il poliziotto.
- Sì, in montagna, è dove è nato mio marito, ci andiamo tutti gli anni, almeno due volte all’anno, vicino al paesino dove abitiamo c’è un bosco, Aminia adora andare lì.- risponde la madre.
-Ecco, ora si spiega tutto e sa per caso se c’è un uomo lì, in montagna che sua figlia teme, magari qualche vicino burbero o paesano che non ama gli “stranieri”?
-Non che io sappia. – risponde la madre dopo averci pensato un po’ su. – ma com’era fatto d’aspetto Aminia?- chiede rivolgendosi a sua figlia.
- Era alto, magro … aspetta, è quello là! – dice indicando una foto sulla scivania.
La madre si gira e rimane incredula.
-Non è possibile, quello è tuo padre!
 
  
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