nda: è solo il racconto di una giornata molto "speciale" attraverso i vari "protagonisti", ecco! In ogni capitolo ce ne saranno uno, due, tre...chissà!
Una stupidaggine nata da
tre menti contorte dopo una scandalosa abbuffata al ristorante
giapponese…perdonateci…
Buona lettura!
PS: tutti i personaggi appartengono alla mente e alla mano di Tite Kubo
Shinigami on
Bleach on beach!
In quei giorni
Il comandante supremo Yamamoto era immerso in una enorme piscina nel vano tentativo di rinfrescarsi un po’, quando gli si avvicinò il suo vice Sasakibe, più accaldato che mai. Sbuffò e disse al suo superiore – Signore, la situazione sta diventando intollerabile…questo caldo rischia di fare impazzire tutti!-. Il comandante della prima compagnia si accigliò e chiese – Che cosa intendi dire?-. L’uomo allargò le braccia in segno di sconforto ed esclamò – Si stanno già verificando dei casi incresciosi! Il capitano Kenpachi ha iniziato a distruggere alcuni edifici nel tentativo di trovare acqua fresca , ovviamente guidato da quella ragazzina totalmente priva del senso dell’orientamento! Sta diventando seriamente pericoloso!!!-. Il vecchio Yamamoto annuì serio incrociando le braccia al petto e meditò sulle parole del vice. Infine disse – Ebbene, ho trovato la soluzione ai nostri problemi-. Il sottoposto si avvicinò radioso – Davvero? Davvero? Quale???-. Il vecchio alzò lo sguardo determinato e annunciò solenne – Andremo tutti sulla terra…in vacanza al mare!-. ^_^
Il sole splendeva in un cielo limpido e senza nuvole, la temperatura era perfetta per una giornata in spiaggia, il mare calmo e cristallino.
- Se non lo vedessi con i miei occhi non ci crederei…- mormorò Ichigo guardando la spiaggia affollata davanti a se. Quello che vedeva lo sconvolgeva, in effetti: i più grandi e potenti guerrieri del Gotei 13 riuniti per trascorre una comunissima giornata di vacanza. Era uno spettacolo unico.
Il ragazzo dai capelli arancione si grattò la testa pensieroso, domandandosi come sarebbe potuta finire la giornata con tutti quegli Shinigami nei paraggi. – Eddai, Ichigo! Vedrai che ci divertiremo!- esclamò saltellando Oihirime, accanto a lui, facendo contemporaneamente ballonzolare le tette a destra e a sinistra. Il ragazzo si costrinse a girare lo sguardo dalla parte opposta e sospirò. Qualcosa gli diceva che non sarebbe andato tutto così bene come credeva l’amica.
Improvvisamente fu letteralmente travolto da due uomini che gli passarono sopra calpestandolo. Appena riuscì a rialzarsi si accorse che i suoi due aggressori erano niente di meno che Yumichika, con un osceno tanga arancione, e Ikkaku, con un più decente costume rosso, che dopo averlo superato si voltò per guardare la sua vittima e gridare –Allora Ichigo!? Che stai aspettando ? muoviti! sei una mammoletta !! L’ultimo che arriva all’acqua è un ottantesimo seggio!!-. – Maledetti!!!- mormorò Ichigo seguendoli con lo sguardo, mentre correvano verso il mare urlando come pazzi.
- Perché cazzo sono dovuti venire anche loro, eh?- domandò a Oihirime, che invece li guardava sorridendo. – Beh…- spiegò la ragazza - …non avrebbero mai lasciato il loro capitano da solo!-. Il riferimento a Kenpachi fece accapponare la pelle al ragazzo, che deglutì a fatica. Guardò ancora una volta verso il mare. Vide brillare degli inconfondibili puntini dorati, tra le increspature delle onde, e sentì un tintinnio inquietante tra il fruscio della battigia. –Oh God! Questo ti fa passare la voglia di nuotare peggio di una scena del film “lo squalo”!!- esclamò. E infatti il terribile Ken-chan stava nuotando allegramente al largo.
Kenpachi Zaraki
Per l’occasione il capitano della Undicesima Brigata aveva cambiato pettinatura: aveva abbandonato momentaneamente le varie punte a stella marina, optando per una cresta fatta di aculei con alla sommità gli ormai celebri campanellini.
I suoi sottoposti lo raggiunsero
che stava già nuotando a diversi metri dalla costa, con la sua solita benda nera
e l’espressione dura. – CAPITANOOOO!!!- urlò Ikkaku raggiungendolo con un
sorriso. – Che diavolo volete voi?- domandò seccamente il capitano, facendoli
tremare. Yumichika ammiccò ed esclamò – Complimenti per la sua nuova
pettinatura…le sta benissimo!-. – Lasciatemi in pace!- sbottò (scazzato)
Kenpachi, voltandosi e facendo per andarsene. Ma Yumichika fu più veloce e con
una mano gli spruzzò un po’ d’acqua sulla schiena. Il capitano si immobilizzò
all’istante e si voltò lentamente verso il terzo e quinto seggio, con la sua
usuale espressione da pazzo psicolabile. Il povero Ikkaku sgranò gli occhi
terrorizzato, e riuscì solamente a proferire un gemito incomprensibile quando si
rese conto che quel fottuto e meschino di un Yumichika lo stava indicando con un
dito come colpevole. Zaraki lo fulminò con lo sguardo e con una mano mosse
l’acqua per schizzarlo. Già…solo che lui al contrario di Yumichika non provocò
solo uno schizzo, ma un’onda di diversi metri che travolse gli altri due
shinigami!
Quando l’onda si infranse a riva
i due poveri sottoposti riemersero in superficie ansimando. Ikkaku stava già per
saltare sul quel meschino traditore di Yumichika con l’intendo di strappargli le
sopracciglia un pelo per volta ma un brivido lungo la schiena lo costrinse a
fermarsi, vide negli occhi del suo compagno una vena di paura. Lentamente si
voltò verso il mare aperto…Kenpachi si stava guardando le mani ridendo come un
pazzo –L’ho sentita…finalmente sono riuscito a sentirla…ahahahah…è così eh?
Bene…- infilò la mano destra sott’acqua, e quando riemerse impugnava la sua
spada – Inondali…TZUNAMI!!-
Fu un attimo, nessuno riuscì a vedere con esattezza cosa stesse accadendo, e mentre il sole fu oscurato da un enorme massa d’acqua Yumichika afferrò la mano dell’amico –Addio Ikkaku-. Le gocce dell’acqua salmastra si fondevano perfettamente con quelle delle sue lacrime facendo brillare il suo raffinato viso…forse per l’ultima volta.
Intanto preso dall’entusiasmo
Ken-chan continuò a scatenare contro i suoi sottoposti piccole onde anomale che
li fecero ondeggiare come boe…tra le ondate si potevano udire solo alcune grida
spezzate –AHHH!!!! CAPITANOOO
e