Un'altra Dimensione
Gli occhi
cremisi del suo peggior nemico che poco prima lo guardavano in uno sguardo di
puro odio, ora si erano spenti per sempre.
Il corpo di
Voldemort era riversato a terra, scomposto. Era finalmente morto.
Harry
guardava il corpo del suo nemico, cominciò a piangere, un pianto liberatorio
che presto divenne doloroso e le lacrime sempre più copiose mentre il suo
sguardo vagava tra le macerie di Hogwarts.
Le persone,
che coraggiose erano andate sul campo di battaglia a combattere Voldemort e i
suoi seguaci erano morte, tutte.
Una mano si
posò sulla spalla di Harry, che si girò di scatto puntando la bacchetta al
presunto nemico. Riconoscendo la persona che lo guardava abbassò la bacchetta: era
la professoressa McGrannit.
‘’Harry, mi
dispiace ma …’’ la McGrannit aveva l’ aria angosciata e sofferente, cosa che
fece preoccupare a morte Harry.
‘’Ma?’’
chiese Harry. Una lacrima solitaria solcò la guancia della professoressa.
‘’La
signorina Granger e il signor Weasley …’’
Harry la
guardò, gli occhi fissi in quelli della professoressa, quasi riuscisse a capire
cosa fosse successo.
‘’… Sono
morti.’’ altre lacrime sgorgarono copiose dagli occhi della professoressa.
Harry non
vide e non sentì più nulla, si limitò ad inginocchiarsi e iniziò a piangere
silenziosamente mentre le lacrime gli solcavano il viso copiose. La
professoressa McGrannit si inginocchiò guardando fisso negli occhi di Harry,
così simili a quelli di sua madre Lily, erano lo specchio della sua anima, e lì
la professoressa, leggeva solo sofferenza, nient’altro.
La
professoressa si allontanò dopo aver pronunciato un flebile ‘’mi dispiace’’.
Sentendo i passi che piano piano andavano ad affievolirsi si alzò e cominciò a
correre verso il lago nero, come se cercasse di scrollarsi via tutta la
sofferenza e la sfortuna che in questi ultimi anni lo avevano circondato.
Arrivato
sulle sponde del lago, si sedette e lasciò che i pensieri gli invadessero la
mente.
Un lamento
lo fece riscuotere dai suoi pensieri, impugnò di scatto la bacchetta.
La voce pian
piano divenne sempre più chiara e Harry cominciò a guardarsi intorno, cercando
la fonte di essa. Poi la voce melliflua risuonò:
‘’Harry
Potter, hai perso tutto, cosa ti rimane qui? ‘’
‘’Niente’’
rispose Harry, più a se stesso che alla voce.
‘’Potresti
riavere tutte le persone che hai perduto andando in un'altra dimensione…’’
‘’Come?
Vieni qui, fatti vedere! ‘’urlò Harry.
Si sentirono
dei passi e una figura incappucciata comparve davanti a Harry, che togliendosi
il cappuccio, rivelò la sua vera identità.
‘’S…
Sirius?!’’ gli occhi di Harry si spalancarono per la sorpresa
‘’No… non
sono Sirius, per quanto possa assomigliarli esteriormente, interiormente sono
ben diverso da lui… Io sono Regulus Black ‘’ rispose l’uomo.
‘’Regulus…
ma tu dovresti essere morto!!’’
‘’Delicato… comunque
si, sono morto, ma sono qui per dare a te un'altra possibilità, come avrai ben
capito ’’ disse Regulus.
‘’Cioè?’’
chiese Harry.
‘’Sai,
esistono diversi mondi paralleli a questo, in uno di questi i tuoi genitori,
amici e le persone a te care sono tutte vive, ma… ‘’
‘’Ma, cosa?
Avanti continua!’’ esclamò Harry, impaziente.
‘’Ma tu sei
morto e se tu vorrai andare in quella dimensione, questa cosa la dovrai tenere
bene a mente, TU sei morto quindi… ‘’
‘’ Quindi
Voldemort è ancora vivo…’’ lo interruppe Harry.
‘’Già, e la
popolazione magica vive nel terrore poiché la guerra purtroppo non è mai
finita, al contrario di questa dimensione, appunto grazie a te ’’
‘’Quindi io
dovrò uccidere Voldemort di nuovo?’’ chiese Harry.
‘’Si ’’ affermò
Regulus.
‘’Ah, meglio
che tu non sveli la tua identità a nessuno prima di aver ucciso Voldemort,
potrebbe capitare che qualche spia lo riferisse a Voldemort stesso, e per farlo
dovresti trasfigurarti e cambiare qualche cosa del tuo aspetto ‘’ disse Regulus
ad Harry.
‘’Mi sarà difficile’’
disse Harry, con voce flebile
Regulus lo
guardò interrogativo
‘’Mi sarà
difficile non rivelare la mia vera identità alle persone che amo ’’disse Harry,
con voce tremante, come chi è prossimo alle lacrime.
‘’Oh…
bhè per ora non pensarci’’disse Regulus
‘’Allora, vuoi andare?’’
Harry senza
nemmeno pensarci annuì. Regulus allora si sfilò una specie di collana dal collo
e gliela porse.
‘’Una giratempo?
Che ci devo fare?’’ chiese Harry afferrandola.
‘’Non è una
semplice giratempo, serve per cambiare dimensione e appena ne sceglierai una
l’oggetto si romperà e tu non potrai più tornare in questa dimensione, dovrai
vivere lì, per sempre. Sei sicuro di volerci andare?’’ Chiese Regulus.
‘’Si’’ annui
convinto Harry.
‘’Bene’’
Regulus pronunciò un incantesimo incomprensibile e Harry notò che la figura
dell’ uomo andasse gradualmente a dissolversi finché non pronunciò un flebile
‘’arrivederci’’ e sparì.
Harry si
sentì mancare la terra sotto i piedi e l’ oggetto che teneva fra le mani si
frantumò in mille pezzi.
E poi l’
oscurità lo avvolse.
Fine
Ciao!
Vorrei premettere una cosa: sono piuttosto incostante su questo genere di cose,
ma siccome la storia mi piace proverò ad aggiornare una volta a settimana.
Fatemi
sapere se vi è piaciuta,
Baci,
Paddy_Moony