Fanfic su artisti musicali > Mika
Segui la storia  |       
Autore: disintegretion    10/04/2014    1 recensioni
{SOSPESA}
«Papà tienimi, non farmi cadere, papà non lasciarmi andare, e dimmi che mi vuoi bene. Lo so che mi senti, quindi dimmi, ti prego papà, dimmi che non sei arrabbiato con me, che mi capisci, e che non dirai a nessuno che mi vedi piangere»
Rey è una ragazza logorata dalle disattenzioni. Se solo... se solo la madre si fosse accorta che la stava perdendo, che stava scappando da kei, accecata dal dolore che provava per la perdita del padre. Se solo.
«Sai, volte vorrei che il tempo scorresse così velocemente come sfreccia un'auto sulla strada, per sentire il vento che mi accarezza il collo o come scorre una penna sul foglio. Quelle volte mi accorgo che in realtà il tempo è passato così piano che le lancette dell'orologio ad ogni minuto passato, siano tornate indietro di ore.» [...]
Mika si alzò senza preavviso, l'abbracciò e le sussurrò all'orecchio: "Ci sono io con te. Non devi preoccuparti di nulla finché sarai al mio fianco.»
Rey scappa. Via. Lontano! Ma in quel “lontano„ trova qualcuno che le sta molto vicino. Qualcuno che conosciamo benissimo. Michael sarà il suo unico, migliore amico.
Genere: Avventura, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Michael il giorno seguente si svegliò alle dieci. Lui era un tipo mattiniero, di solito a casa sua si svegliava alle sette e mezza o massimo alle otto, ma oggi si era concesso molto relax. Dormire fino alle dieci per lui significava come per la bella addormentata dormire i suoi cento anni. Prese un caffè, con gli occhi ancora arrossati dal sonno e i capelli spettinati. Un ciuffo, poi, era completamente ribelle e arricciolato, che seguiva un percorso tutto suo. 
Rey si svegliò verso le undici, si alzò di nascosto per poi uscire dalla stanza in punta di piedi. Voleva fare uno scherzo a Michael. Passò per la cucina dove trovò solo una tazza sporca ai bordi di caffè, allora tentò nel salotto dove c'era un vassoio con mezza brioche smangiucchiata. Stufa, pensò che stesse in bagno, non si fece scrupoli e "BUU"  disse spalancando la porta bianca.

"O mio Dio, Rey, ma sei matta?!" gridò Mika sussultando da dentro la doccia. Scostò la tendina per far sbucare la testa: il suo volto aveva impressa un'espressione sconvolta, ma anche divertita. 

Rey scoppiò in una risata sconfinata, la reazione dell'amico al suo scherzo la fece divertire così tanto da farle venire le lacrime agli occhi.
Mika borbottò qualcosa a proposito dello spavento preso, poi richiuse la fessurina lasciata dalla tendina della doccia e tornò ad assaporare la sua acqua bollente. Siccome era una giornata di relax, se la prese comoda e la sua doccia calda durò molto, molto tempo.

Rey, dopo lo scherzo andò in cucina ancora piegata in due dal ridere e si riscaldò un po' di latte sulla piastra, recuperò i biscotti dalla dispensa e si preparò un vassoio con la colazione. Dopo l'ultimo sorso si leccò i baffi di latte dal labbro superiore e poi andò a cercare i panni da mettersi, cioè quelli del giorno prima.

"MIKA! HAI FINITO DI FARTI QUELLA MALEDETTA DOCCIA?! MI DEVO LAVARE ANCHE IO, SAI?!" Urlò la ragazza sbattendo i pugni sulla porta con nervosismo e con i panni sotto braccio.

"Si ecco, ora esco. Calmati però. Non mi assalire quando esco" disse ironicamente lui da dietro la porta.

Mika uscì dal bagno ancora gocciolante con un asciugamano avvolto in vita. Aveva ancora i capelli umidi e aveva la fronte e la parte intorno agli occhi color nocciola imperlata di goccioline trasparenti che glieli faceva risaltare al massimo. Che fisico: era tanto magro, ma aveva dei muscoli veramente ben sviluppati. 

"Attento che ti ammali se giri per casa a petto nudo, ancora bagnato" disse Rey facendo una smorfia da lui ricambiata. 

Disse quella frase ironica con quella smorfia per cercare trattenere quell'espressione da pesce imbambolato che si stava formando sul suo viso. Corse in bagno col cuore a mille. Appena in tempo! Andò davanti al lavandino a darsi una sciacquata alla faccia, era tutta rossa! Era diventata paonazza all'improvviso, ma non sapeva spiegarsi il perchè. Anzi il perchè lo sapeva, eccome se lo sapeva, ma non voleva ammetterlo a se stessa. Sarebbe stato troppo imbarazzante. 
Poi pensò che era normale avvampare davanti a un ragazzo bellissimo, mezzonudo davanti a sé. Si tranquillizzò e sorrise. Quell'uomo le aveva insegnato una grande cosa: sorridere sempre. Qualunque sia la situazione: divertente, ovviamente, malinconica, come quella di poche ore prima a casa sua, imbarazzante, come questa. Bastava sorride sempre alla fine, cosa le costava, bastava solo allargare i lati della bocca e far intravedere i denti, non ci voleva molto, e lui gliel'aveva insegnato. Con un sorriso cambiava la prospettiva di tutta la situazione.

Si tolse i vestiti ed entrò nella vasca da bagno con incorporata la doccia. Lei, al contrario del suo amico, preferiva far trabboccare la vasca ed immergervisi dentro, chiudere gli occhi e lottare contro il desiderio di rimanere lì, a mollo, per sempre.
La riempì, come di routine, fino all'orlo di acqua quasi bollente e senza esitare vi si gettò dentro. Com'era rilassante! Chiuse gli occhi che si trovavano a metà fra l'acqua e il mondo esterno. Era veramente difficile non addormentarsi in quella situazione di assoluto relax... sentiva nelle orecchie il grido dei gabbiani vicino alla spiaggia e sentì anche il profumo del mare. Quella giornata era così lenta, rilassante da avere perfino come colonna sonora la canzone relax, take it easy. Ci stava a pennello.

Risuonarono dentro di lei le note della canzone.

"Took go right, to the end of the line
Where no one ever goes.
Ended up, on a broken train
With nobody I know.
But the pain, and the longings the same 
Where the dying.
Now I'm lost, and I screaming for help alone
RELAX, take it easy..."

La ragazza fu "risvegliata" dal suo sogno (ormai non sapeva neanche più lei se ad occhi aperti o se si era addormentata veramente) dalla mano di Mika che bussava impaziente al di fuori della porta.

"Entra"

"Ciao" disse imbarazzato Mika.

"Ehi, su entra tanto sono qua dietro alla tenda. Non puoi vedermi, se è questo che ti imbarazza"

"No... non è questo"

"Sputa il rospo" disse con tono inquisitorio la ragazza.

"Ho visto che ti sei emozionata prima, quando sono uscito dalla doccia" tentennò lui.

"Ehm... si cioè, no..." si buttò una mano in fronte, il suo stomaco era in subbuglio e pensava a quanto era stupida da non saper controllare le sue emozioni.

"Si, o no."

"S-si..."

Mika sospirò e buttò lo sguardo sul pavimento. 

"Mika, non fraintendere. Tu non mi piaci, cioè, sei decisamente un bel ragazzo, sul serio, hai un fisico da paura, uno sguardo profondo, un sorriso mozzafiato... hai tutto, sei dolcissimo, divertente, simpatico, generoso. Non hai nulla che non vada, ma io sono una ragazzina, tu sei un uomo! Non nego che sono diventata tutta rossa quando ti sei presentato fuori dal bagno prima, a petto nudo, ma chi non lo avrebbe fatto. Sei un figo!" confessò Rey facendo ridere e diventare rosso Michael alle ultime frasi.

"... non ti ho detto che comunque non puoi smettere di presentarti davanti a me, come prima" disse Rey ammiccante e con tono scherzoso. I due scoppiarono in una fragorosa risata. 

"Non la deluderò, signorina" scherzò Mika facendo alzare ancora più il volume alla risata.

"Grazie di essere stata sincera... molti avrebbero mentito..." disse Mika guardando per terra.

"Mika, come potrei non dirti la verità. Sei il mio migliore amico! Non mi vergogno del fatto di essere diventata tutta rossa davanti ad una una persona bellissima come te e neanche tu dovresti provare imbarazzo... Noi due siamo amici"

"Solo amici?"

"Migliori amici" a questa frase i due sfoggiarono un sorriso smagliante, così vivo che sembrava che avessero rubato la lucentezza alle stelle.

"Ok, ok. Adesso però esci, devo finire di farmi la doccia... però... vorrei abbracciarti prima, dai su passami quell'asciugamano"

Rey prese il telo da dietro la tendina, se lo avvolse per tutto il corpo e si buttò addosso a Mika, fregandosene dell'acqua che gocciolava da se stessa che li stava bagnando tutti. Mika le scoccò un bacio sulla fronte e le tese il mignolo davanti al viso.

"Niente bugie. Promettiamoci di non nasconderci mai niente. Ho avuto troppe delusioni, non posso rischiare, non mi giudicare" disse quasi sottovoce.

"Non ne avrai più, nessuno ti ferirà mai più. Sei una persona troppo speciale e unica per soffrire troppo. Niente più bugie Penniman" e si strinsero i mignoli. 

"Ti voglio bene"

"Non sai io quanto... però dai adesso esci, che IO torno a rilassarmi" disse ironicamente ridendo lei.

"Agli ordini, vado!" e se ne andò. 

La ragazza uscì dal bagno dopo una ventina di minuti, sorridente, facendo gocciolare l'acqua sul tappeto ai piedi della doccia. Corse davanti allo specchio. Un'altra situazione vinta dal sorriso! Categoria: strana.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: disintegretion