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Autore: Lady_Cissa_    11/07/2008    4 recensioni
Salve! è la prima Fan Fiction che pubblico, spero vi piaccia XD. “Svegliati! Svegliati papà! Dai! Altrimenti faremo tardi!” disse un eccitato bambino biondissimo dagli occhi grandi e grigi, correndo dalla sua stanza a quella dei genitori alle 9.00 del mattino del primo settembre....
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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19 anni dopo…

19 anni dopo….

 

 

“Svegliati! Svegliati papà! Dai! Altrimenti faremo tardi!” disse un eccitato bambino biondissimo dagli occhi grandi e grigi, correndo dalla sua stanza a quella dei genitori alle 9.00 del mattino del primo settembre.

Si, il primo settembre, giorno in cui  Scorpius Hyperion Malfoy,sarebbe andato per la prima volta ad Hogwarts.

“Con calma Scorpius so che non sei più nella pelle e che vorresti subito andare, ma è presto, l’espresso non partirà prima delle 11. 00 sono ormai un centinaio di volte che te lo dico…” disse con finto tono di rimprovero Draco Malfoy seduto sul letto accanto alla moglie: Asteria Greengrass. Lei, i grandi occhi verde scuro e con i capelli lunghi e biondi, guardò il marito, sorrise felice poi sedendosi anche lei con le spalle sul poggiatesta del letto, accolse il loro unico figlio che eccitato diede il buon giorno ai due genitori.

Il piccolo somigliava moltissimo al padre quando aveva la sua età, tranne che per il carattere, meno riservato e più solare,come quello della madre. Scorpius si arrampicò sul grande letto dei genitori e si sedette tra loro.

Guardò il padre e disse: “nonno e nonna sono già svegli, ci stanno aspettando per la colazione…”

A quell’affermazione entrambi i coniugi Malfoy si alzarono dal letto, dopo che Asteria ebbe dato un bacio al figlio, si diressero ognuno nel proprio bagno.

Draco entrò nel suo, apri la doccia e si guardò allo specchio. *sto perdendo i capelli…* pensò passandosi una mano tra i capelli di un biondo quasi bianco. *…mi sto chiaramente stempiando.* considerò amaramente. La stempiatura metteva in evidenza il suo mento affilato, ma nonostante tutto era  ancora molto attraente. Si voltò, si spogliò e poi si fece la doccia.

Qualche minuto dopo ne uscì  , e in accappatoio, entrò nella sua stanza ove il figlio, era ancora seduto sul letto intento questa volta, a leggere il suo nuovo e fiammante libro di pozioni.

Draco si sedette sul fondo del letto “cosa stai guardando? Chiese dolcemente; tono divenuto a lui familiare dopo il matrimonio con Asteria. “stavo leggendo qualche ingrediente…” disse assorto nella lettura. Poi di scatto: “papà, potrò essere bravo come te in pozioni?” chiese mentre Asteria usciva dal bagno e Draco si vestiva. Fu lei a rispondere inginocchiandosi all’altezza del figlio seduto sul letto: “ma certo, piccolo, tu potrai essere bravo come lui e diventare anche un grande Medimago come lui…” disse cordiale. Il figlio guardò la madre, poi il padre sorridente. Sentendosi poi chiamare da Narcissa al piano di sotto,scese dal letto e corse fuori dalla stanza dei genitori.

Asteria si alzò e baciò con passione il marito.

Thz…non dovrebbe imitarmi,soprattutto ai tempi della scuola non sono stato uno stinco di santo..” “ e chi lo era?” disse lei.

Draco la guardò: “sai cosa voglio dire…” e si toccò l’avambraccio sinistro, dove il marchio dopo 19 anni, ancora emanava attorno a sé un alone di inquietudine.

“non succederà di nuovo, abbiamo combattuto affinché si potesse vivere in un futuro migliore…” Draco la fermò all’istante e disse accigliato: “hanno combattuto Asteria…Potter e gli altri! Due volte mi hanno slavato la vita quella notte ad hogwarts, due volte!” disse poi sistemandosi la cravatta: “è stato Potter ad uccidere il Signore Oscuro, con il suo sacrificio, sempre lui a riportare la pace…io…io sono solo un fallito.” Disse poi amaramente lasciandosi cadere sul letto. Asteria si mise seduta accanto a lui ma non parlò.

e il marchio è a perenne ricordo di tutto ciò…”.

La bionda lo guardò e disse: “amore, non dire così, sei diventato un Medimago e hai salvato moltissime vite. Draco, da 16 anni a questa parte è come se avessi redento i tuoi peccati. E poi, sei un padre modello per Scorpius tutto quello che…” le parole le si smorzarono in bocca e fu Draco a concludere: “tutto quello che mio padre non è stato per me. Ma io  non gliene faccio una colpa, infondo alla fine ha preferito la famiglia al Lord.” Da di sotto Narcissa chiamò una seconda volta e Draco scese con la moglie al seguito.

Draco discese le scale, attraversò il grande ingresso e poi si trovò in una sala molto illuminata nonostante fosse settembre, il sole sorgeva alto e lucente. Al centro un tavolo da sei riccamente apparecchiato con thè, latte, caffè, uova strapazzate,bacon e pomodori attirava l’attenzione della famiglia.

Seduti c’erano una più anziana Narcissa, che comunque si manteneva molto bene: i capelli lunghi d’oro  ormai avevano qualche filo d’argento, tutti erano raccolti in un’alta crocchia, il viso con un espressione fiera come sempre curato e truccato.  Indossava un elegante vestito lungo verde scuro.

Accanto a lei, sorrideva Scorpius, gli occhi grandi e grigi con i capelli biondissimi a caschetto vestito con la divisa con lo stemma di Hogwarts; davanti a loro, stava leggendo la Gazzetta del Profeta, l’austero Lucius Malfoy.

Il tempo aveva lavorato anche su di lui, i capelli erano stati tagliati fino all’altezza del collo e da qualche tempo, doveva  portare sempre gli occhiali.

Draco, con pochi passi indietro Asteria, entrò nella sala da pranzo e vennero accolti con un cenno del capo da parte di Lucius, un sorriso adorante del figlio e un “buon giorno cari”da parte di Narcissa. “Allora, Scorpius Hyperion, diventerai un Serpeverde anche tu ovviamente, vero?” chiese posato Lucius qualche istante dopo.

Draco gli scoccò un’occhiata fulminea ma Lucius non se ne accorse nemmeno. Guardava solo suo nipote. Scorpius finì di trangugiare il suo bacon e disse: “ma certo nonno! Non disonorerò il nome della nostra famiglia!” a quelle parole Lucius sorrise e tornò a leggere il giornale.

Pochi secondi dopo il mangiamorte continuò: “guardate qui, quella pazza della Skeeter non è ancora andata in pensione…” e poi voltò il giornale ben piegato verso gli altri, dove al centro della pagina c’erano due sorridenti Harry e Ginevra Potter che salutavano. “anche quest’anno un loro moccioso andrà ad Hogwarts…” sentenziò con un ghigno.Draco continuò a leggere dopo avere preso il giornale. “che dice?” chiese curiosa Asteria, finendo di fare colazione. “dice che anche quest’anno la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts ospiterà un Potter.  “Dopo James Sirius, quest’anno verrà smistato Albus Severus, il quale gia dal nome, avrà un futuro brillante davanti a sé…” eccetera eccetera…” disse poggiando il giornale e sorseggiando il suo caffè.

Se avranno un altro figlio come faranno? Hanno finito i nomi dei morti…” disse una pungente Narcissa con un ghigno dipinto sul volto. “Cara e dolce Narcissa…” disse Lucius prendendole la mano.

Scorpius senza curarsene chiese poi alla madre: “mamma, ma la zia Dafne viene?” Asteria con somma dolcezza rispose: “certo, dovrebbe essere a momenti.” Intervenne poi Narcissa: “mia cara posso chiederti una cosa?” “mi dica Lady Narcissa” con estrema calma la sorella di Bellatix chiese: “ma tua sorella, ha chiesto la separazione?” Asteria sospirò: “bhè, si, non voleva vivere con un marito rinchiuso ad Azkaban. Anche se Blasie è stato molto importante per lei” Narcissa scosse la testa a di si e disse: “però in tutto questo chi ha sofferto è stata la piccola Isobel” la nuora sospirò ancora: “si, però come dice lei, è piccola, ha solo due anni, non ha sofferto molto…ancora non capisce…” ma in quel momento arrivò un elfo domestico che fece un profondo inchino che lo portò a colpire per terra il naso e le enormi orecchie da pipistrello. Si rialzò e dopo un cenno di Lucius annunciò: “padroni, sono arrivate la signora Greengrass e la piccola Isobel Zabini.” E inchinandosi ancora indietreggiò e sulla soglia comparvero le due preannunciate.

“Zia!” urlò quasi Scorpius che fu ripreso dal padre: “contieniti Scorpius.” fece con tono autoritario. Asteria e Narcissa si alzarono contemporaneamente e salutarono la donna appena entrata. Se Asteria era dolce,solare, chiara di carnagione e bionda, Dafne era seria, spesso autoritaria con occhi nocciola e capelli scurissimi. Le due sorelle si salutarono intanto che Isobel veniva presa in braccio da Narcissa.

Dopo qualche istante tutti si diressero in salotto, il camino e il soffitto erano stati ricostruiti dopo il caos causato da quell’elfo traditore di Dobby, 19 anni prima.

“Bene, caro Scorpius. Tra un’ora sarai diretto verso Hogwarts! Sarà un’esperienza unica che ricorderai per tutta la vita. decretò Dafne che stringeva un pacco per il nipote.  

Scorpius sorrise, non vedeva l’ora di partire. Dafne continuò: “qui ho un regalino per te” e porse il pacco al ragazzo.

Isobel seduta sulle gambe di Draco rise e applaudì con le manine contenta, facendo muovere la testa corvina.

Scorpius apri con calma il pacco e ne estrasse una coppia di specchi gemelli. Dafne sorrise e spiegò: “sono una coppia di specchi gemelli, uno lo tieni tu e l’altro un tuo amico, o chicche sia. Tramite loro potrete comunicare, mi sono subito piaciuti e ti ho pensato.

Guardò la zia contento e con educazione la ringraziò. Lucius poi, diede un’occhiata alla pendola in salotto e con calma disse: “Scorpius, sono le 10.15, credo che dovremmo prepararci…” detto ciò Scorpius seguì il nonno al piano superiore per finire di preparare il suo bagaglio. Nel frattempo Narcissa e Asteria andarono a prendere i cappotti lasciando Draco da solo con Dafne seduti in salotto.

Malfoy prese la parola e disse: “Dafne senti…” la Greengrass brusca fece: “non ti ci mettere anche tu ora…” Draco era abituato a questo tono, spesso e volentieri lo aveva sentito dalla zia Bella o comune, anche se in rare occasioni, da sua madre. Poi con Isobel ancora tra le braccia che gli toccava il pizzetto disse: “so che hai chiesto la separazione…non farlo. Lo tireranno fuori. Sia Asteria che Pansy stanno facendo del loro meglio.” Dafne lo guardò fisso e disse: “Draco lo hanno trovato che praticava magia Oscura!. In più ha il Marchio.” Concluse seria. Ma altrettanto serio e risoluto l’ex prefetto di serpeverde disse: “Dafne, anche noi  sguazziamo nelle arti oscure, sarà un difetto di noi serpi, ma ci hanno sempre affascinato. Non fare la santarellina Dafne. Anche tu seguivi il Lord.” La Greengrass non proferì parola. Draco aveva pienamente ragione.

La ragazza non controbatté  perché stavano rientrando in salone tutti quelli che lo avevano precedentemente affollato. Lucius aveva incantato il bagaglio del nipote e lo stava facendo levitare davanti al portone d’uscita; Narcissa e Asteria avevano invece i cappotti che distribuirono ai presenti. Dafne si alzò,prese la figlia in braccio e disse: “non posso venire ho da svolgere una pratica che non ricordavo…” salutò tutti gli adulti quando poi passò davanti al nipote gli disse: “scrivimi quando sarai a scuola, mi raccomando, e dimmi se ti piace la sala comune di serpeverde eh!” e gli schioccò un bacio sulla guancia. Lucius l’accompagnò fino al cancello e li si smaterializzò.

Erano ormai le 10.30 *dobbiamo assolutamente andare* pensò Scorpius   che poi diede voce al suo pensiero. Lucius intanto era rientrato e Draco notando con piacere l’apprensione del figlio disse: “ci smaterializzeremo. Almeno arriveremo in anticipo sicuramente. Io con Scorpius, tu papà con il baule. Andiamo.” E con quattro “pop” i Malfoy lasciarono il maniero. Finalmente erano giunti in stazione. I quattro si erano materializzati davanti all’entrata della stessa dove c’erano pochi babbani.

Con la classe che li contraddistingueva poi, si incamminarono.

Lucius e Draco uno da una parte e uno dall’altra tenevano il bagaglio che poi posarono su un carrello spinto da Asteria. Erano al binario 1 e dovevano andare al 9 e ¾ . Un controllore fischiò e Draco si voltò, notando in lontananza, un gruppo di persone a lui note. Ma non vi badò.

Camminando arrivarono davanti alla barriera del binario tra il 9 e il 10. “allora ciao Scorpius” disse Narcissa con gli occhi lucidi. “ma nonna! Non piangere, ci rivedremo a natale! È prestissimo…” disse il nipote cercando di consolarla. Lei in risposta lo baciò sulla fronte e si asciugò gli occhi con un fazzoletto di seta. Lucius si abbassò all’altezza del caro nipote e, gli mise in tasca il suo orologio con lo stemma dei Malfoy: “cosi quando lo guarderai penserai a noi…” e gli diede una grossa pacca sulla spalla, abbracciandolo. “io rimango a fare compagnia a tua nonna, chi la vuole sentire piangere davanti al binario?” disse su un orecchio al nipote.

L’undicenne sorrise e prese il carrello. Non facendosi vedere dai babbani attraversò rapidamente il muro che lo divideva dal binario 9e ¾ .Draco prima di seguire il figlio si rivolse ai suoi genitori: “staremo qui tra un quarto d’ora.” e insieme ad Asteria, attraversò il muro.

Era meraviglioso. Scorpius pur essendo cresciuto tra i maghi non poteva che spalancare la bocca davanti a ciò che vedeva. Maghi e streghe in ogni dove, con i figli eccitati quanto lui per l’imminente partenza, carrelli con bauli e gabbie che contenevano uccelli, rane o gatti…

La famiglia Malfoy si avviò lungo il binario, dove Draco riconobbe Perce Weasley che parlava con un suo amico. I primi vagoni erano tutti già occupati. Arrivarono così al penultimo, dove una cabina era completamente vuota. “vai li Scorpius” suggerì la madre indicando la cabina. Draco aiutò il figlio a posizionare il baule sulla retina sopra la testa e poi scesero per gli ultimi saluti.

“papà senti…” chiese Scorpius “ora che nonno non c’e devo chiederti una cosa…” Asteria sorrise amorevole e Draco allacciò il colletto del lungo cappotto nero e si abbassò all’altezza del figlio. “dimmi” disse appoggiandogli le mani sulle spalle.

ma…ma, se io non diventassi un serpeverde che cosa succederebbe?” Draco sorrise. Lui alla sua età non ne aveva di questi pensieri. Non rispose subito cosi intervenne Asteria: “amore, niente…qualsiasi casa il cappello sceglierà per te andrà bene.” Poi Scorpius preoccupato chiese ancora: “ma se dovessi diventare un Grifondoro? Tu, papà, nonno, nonna e zia siete stati tutti serpeverde…” Draco si alzò si guardò  attorno e notò che i Potter, qualche metro più in là, parlavano con gli Weasley. Tornò poi con gli occhi su suo figlio. “ascolta, il bene che ti vogliamo non cambierà mai. Inoltre, se il cappello parlante ti dovesse smistare a Grifondoro, ne dovrai essere fiero perché 19 anni fa,  tre grifoni coraggiosi sconfissero Lord Voldemort. E solo grazie a loro, Harry Potter, Ronald Weasley e Hermione Granger,  possiamo vivere in pace. Grazie a loro puoi avere due genitori e tanti amici. Quindi, Scorpius Hyperion Malfoy, qualunque sia il verdetto del cappello stanne fiero. Scorpius sembrava rinfrancato dalle parole del padre, Asteria era invece attonita, non avrebbe mai creduto che il marito parlasse così.

Il controllore fischiò, era segno che il treno stava per partire. Draco si voltò di nuovo in direzione dei Potter e notò che sia Harry che Ron lo guardavano. *che fare?* si chiese e poi con un brusco cenno li salutò per poi vedere che il figlio era rivolto nella direzione in cui lui stava salutando.

“è quello Harry Potter vero?” chiese. “si è lui. E quell’altro è Ronald Weasley. Mi raccomando, sii sempre superiore a sua figlia…” Scorpius sorrise ma Asteria  guardò severa il marito. Draco lo notò e disse per rimediare: “cioè, se lei è come sua madre, ti darà del filo da torcere…rimanile sempre indifferente. Poi, mi raccomando attento a non farla arrabbiare, potrebbe avere un gancio destro niente male…” finì sorridendo massaggiandosi la mascella.

“un’altra cosa…se credi che Serpeverde sia al tua casa, pensalo intensamente. Devi crederci fino in fondo, se fai cosi il cappello ne terrà conto. Il bambino sorrise voltandosi per poi salire sulla carrozza.

Draco chiuse gli occhi e tornò con il pensiero alla prima volta  che era stato a King’s Cross, dove una commossa Narcissa e un fiero Lucius lo salutavano. Li riaprì. Intanto che il treno fischiava per annunciare l’imminente partenza, Asteria salutava il figlio affacciato al finestrino. Il treno si mosse e piano, piano prese velocità. Draco alzò una mano per salutare Scorpius e il figlio fece lo stesso.

“ti scriveremo tutti i giorni!” urlò Asteria in direzione del figlio che scosse la testa. Ormai il treno stava prendendo sempre più velocità e, Draco, lo fissò fino a che non curvò e sparì.

Si voltò verso la moglie: “starà bene” “si, lo so. E tu?” “ma certo, anche io.” Disse toccandosi il marchio. Erano 19 anni che non pulsava; ed era un bene.

Qualche giorno dopo arrivò un falco pellegrino a villa Malfoy con una lettera di Scorpius:

Cari mamma e papà,

durante il viaggio in treno ho conosciuto i figli di Potter e Weasley.

Rose Weasley è come dicevi tu.

Albus Severus era preoccupato di finire a Serpeverde quanto io di andare a Grifondoro. Quando ho detto come mi chiamavo hanno spalancato gli occhi peggio di come ho fatto io quando ho sentito i loro.

Comunque, Hogwarts è bellissima, senza stare qui a raccontartela, lo sai benissimo da te.

Con sommo orgoglio e felicità,poi, vi annuncio che sono un Serpeverde!

Il cappello era indeciso se inviarmi a Grifondoro o meno, ma ho fatto come hai detto tu papà e il cappello mi ha mandato dalle Serpi.Dove secondo lui marcerò sulla via dell’onore.

Rose Weasley è stata smistata a Grifondoro ma suo cugino Severus dorme con me nei sotterranei ! . All’inzio è stato un dramma per lui, un Potter a Serpeverde…ma vedo che si sta ricredendo. È simpatico, sveglio e credo che diventeremo amici.

Mi mancate tanto, non vedo l’ora di tornare per natale.

                                                                  

                                                                  Con affetto

                                                                                          Scorpius Hyperion

 

 

 

 

Draco ghignò leggendo le ultime righe della lettera del figlio. Era orgoglioso di lui.

Poi rivolto ad Asteria disse: “spero almeno che non abbia intenzione di mettersi con la Weasley…”

 

  
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