Titolo: Sounds like a lovely tale
Titolo del Capitolo: 23. Strange Sensations Fandom: Once Upon a Time Personaggi: Regina Mills (Nominata: Emma Swan, Graham) Genere: Introspettivo Rating: SAFE Avvertimenti: Pre!FemSlash Prompt: 23 - Arguing Conteggio Parole: 400 Note: 1. Meme preso da qui: 30 Day Otp Challenge. 2. Varie coppie perché non mi va di fare la raccolta solo su una =w= il mio cuore è grande =w= <3 3. Il titolo è una frase di Hook. 4. Scritta per BlackLestrange4ever, spero ti piaccia XD il prompt è preso un po'... alla "larga" LOL 5. Non betata =3=
Regina si rigirò nel letto nervosa, incapace di riuscire a prendere sonno. Accanto a lei, Graham dormiva semi nudo e tutto quello che riuscì a pensare fu un semplice: « Perchè?» Infatti non sapeva esattamente il motivo per cui lo avesse fatto restare a casa sua, né perché lo avesse chiamato... ma sapeva di averne bisogno. Anzi: aveva la ‘necessità’ di possedere qualcuno, ed erano anni che non provava quelle emozioni. Graham le apparteneva, certo, e le bastava schioccare le dita per spingere Sidney a fare tutto quello che desiderava. Ma da qualche settimana a quella parte si era resa conto che quello non era ciò che voleva realmente. Regina si era scoperta a desiderare qualcosa di più di quel lieto fine. Il vuoto che aveva colmato con Henry sembrava ormai incompleto perché a causa di Emma Swan, aveva compreso di volere qualcuno che le tenesse testa. Voleva la sfida. Nessuno in quella città aveva il coraggio di mettersi contro di lei: solo quella donna, e ad ogni litigio Regina sentiva la necessità di… di fare qualche follia. Discutere con la Signorina Swan la faceva sentire viva. Provava rabbia e paura. Gelosia ed anche, suo malgrado, attrazione. Ed era quel legame indesiderato che sembrava condurla inesorabilmente verso la follia. Era la 'necessità' di trasformare quei litigi - anche i più futili battibecchi - in qualcosa di più fisico. Per quello aveva chiamato Graham, si disse, perché non riusciva a non pensare a quella maledetta donna... e quella certezza la costrinse ad alzarsi dal letto in un nuovo scatto nervoso. L'uomo continuò a dormire, emettendo solo un basso lamento per quell'improvviso movimento, ma Regina continuò ad ignorarlo per indossare invece la vestaglia e chiudersi nel bagno come per nascondersi. Non poteva aver seriamente pensato - e desiderato - una… ‘cosa simile’, non con la donna che gli stava portando via Henry. Tuttavia, per quanto volesse rifiutare quelle sensazioni, Regina non era in grado di ignorarle. Erano intense e reali, così forti da farla sentire ‘bene’ e ‘male’ al tempo stesso. Sospirò e affondò ancora i denti sulle labbra, fino sentire il ferroso sapore del sangue sulla lingua. Imprecò tra sé e sé, stupita dai suoi stessi atteggiamenti. Non sapeva ancora come avrebbe agito l'indomani - né nei giorni successivi -, ma aveva ormai compreso il suo 'problema'. Per quel motivo fu quasi semplice ammettere dinnanzi allo specchio del bagno che desiderava Emma Swan e che in un modo o nell’altro sarebbe stata sua. |