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Autore: this is us_1D    11/04/2014    3 recensioni
Gli lancio un'altra occhiata inceneritrice, ma questa volta il biondino irlandese non se ne accorge e prosegue il suo presuntuoso monologo "Comunque volevo solo precisare che se fosse capitato a me questo obbligo, avrei resistito senza problemi anche oltre il tempo stabilito.. Anzi.. di nuovo senza offesa, ma non credo che Alison potrebbe mai sedurmi.."
Improvvisamente ho il grandissimo impulso di tirare un pugno su quel nasino perfetto e ricoperto da chiarissime lentiggini, ma reprimo l'istinto con un falso sorriso e mi avvicino al soggetto sibilando "Scommettiamo?"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Doncaster, venerdì 20 luglio 2012. Pomeriggio inoltrato.
 
"Obbligo o verità?" la voce di Louis rimbomba in tutta la piccola dépendance di proprietà del padrino, obbligandoci a fare attenzione al gioco. 
"Obbligo" sceglie com'è prevedibile Harry.
"Bene, ti obbligo a.." tutti tremiamo al pensiero di cosa il castano sia disposto a far subire al riccio. Soprattutto contando che l'ultima volta a cui abbiamo giocato a questo stupido gioco che odio con tutta me stessa, l'ha costretto a fare il bagno completamente nudo nella piscina all'aperto in pieno inverno. Per poco ad Harry non veniva un colpo.. Va bene che è abituato ad andare in giro per casa come mamma l'ha fatto tutto l'anno, ma tuffarsi in una piscina ghiacciata a dicembre inoltrato è troppo anche per lui. Eppure ogni santissima volta, sceglie comunque l'obbligo. Uomini e il loro minuscolo cervello sottosviluppato!
"A rimanere perfettamente immobile ed impassibile, mentre la nostra cara amica qui presente Alison tenterà di sedurti e baciarti" scoppiano le risate generali e io mi giro a fulminare Louis con gli occhi. Lo odio, deve sempre mettermi in mezzo in ogni suo losco piano. Se non fosse che è il mio attuale migliore amico probabilmente lo ucciderei in questo preciso istante, ma non sia mai che venga accusata di non stare al gioco o peggio, di omicidio. Così a malincuore decido di prestarmi a questa piccola messinscena organizzata da quella mente perversa ricolma di carote, strisce e bretelle che è anche il mio ex fidanzato. E ovviamente, visto che devo farlo, tanto vale farlo bene..
Lentamente raggiungo il riccio seduto sul pavimento a gambe spalancate e piazzo una delle mie gambe proprio in mezzo alle sue assicurandomi solamente di sfiorare con il ginocchio i suoi gioielli di famiglia. Avvicino il mio viso al suo e inizio a mordicchiargli dolcemente uno dei lobi delle orecchie. Il suo respiro si fa veloce, chiude gli occhi e io inizio a lasciargli una scia di baci lungo tutto il collo, passando poi a mordicchiare anche il lobo dell'altro orecchio. 
Quando sento il battito del suo cuore accelerare, poso le mie labbra sulle sue. Con la lingua disegno il contorno della sua bocca e con i denti addetto piano il labbro inferiore. A quel punto lui trema e io rido tra me e me soddisfatta. Non è passato neppure un minuto e già sta cedendo.. Premo la mia bocca più forte sulla sua e avvicino il mio ginocchio, già in posizione strategica, al suo corpo. A quel punto so di aver vinto. Ancora prima che lui finalmente ceda afferrandomi il viso con entrambe le mani, ricambiando il bacio e infilando la sua lingua nella mia bocca, la consapevolezza della vittoria mi arriva chiara alla mente e sprigiona una sensazione piacevole in tutto il mio corpo. Gli concedo giusto il tempo necessario a godersi un altro po' il bacio, poi mi stacco ridacchiando e asciugandomi poco finemente gli angoli della bocca.
"Hai perso" lo prende in giro Louis insieme a Zayn e Liam "Sei proprio una schiappa amico"
Harry scuote le spalle per niente triste dell'acclamata sconfitta e si limita a sorridermi maliziosamente "Direi che ne è valsa la pena"
"Vabbè ma così non è valido Louis!" lo rimprovera Niall da un lato del cerchio improvvisato che abbiamo formato per partecipare al gioco "Lo sapevi che Harry avrebbe perso subito.. Lui non saprebbe resistere un minuto neppure con la più cozza di questa terra! E' una vittoria facile"
Mi giro ad osservare il biondino con la netta impressione di aver appena ricevuto un insulto neanche ben mascherato. Fortunatamente lui intercetta il mio sguardo e si affretta a scusarsi "Non volevo offenderti Alison, tu sei veramente stupenda e un'amica eccezionale.. anche se secondo il mio personale gusto sei un po' troppo poco femminile.." 
E con quella semplice affermazione, per la seconda volta nella giornata sento di voler istintivamente uccidere uno dei miei migliori amici. Gli lancio un'altra occhiata inceneritrice, ma questa volta il biondino irlandese non se ne accorge e prosegue il suo presuntuoso monologo "Comunque volevo solo precisare che se fosse capitato a me questo obbligo, avrei resistito senza problemi anche oltre il tempo stabilito.. Anzi.. di nuovo senza offesa, ma non credo che Alison potrebbe mai sedurmi.."
Improvvisamente ho il grandissimo impulso di tirare un pugno su quel nasino perfetto e ricoperto da chiarissime lentiggini, ma reprimo l'istinto con un falso sorriso e mi avvicino al soggetto sibilando "Scommettiamo?"
"Cosa?" mi chiede confuso. Ovviamente insieme all'arroganza e alla presunzione, alla nascita non gli hanno fornito anche la minima dose di intelligenza richiesta per stare al mondo.
"Scommettiamo che riuscirei a strapparti anche più di un bacio se solo volessi?" ripeto il concetto perchè gli entri finalmente in testa. Attorno a noi sento gli altri che si sono girati e ci osservano con il fiato sospeso.
"Non voglio scommettere questo genere di cose con te Alison!" tenta di tirarsi indietro il biondino, rendendosi improvvisamente conto di quanto io sia seria in questo momento.
"Non credevo fossi un codardo" rilancio, aspettando pazientemente che ceda e accetti la scommessa. Quando si punta al suo orgoglio, cede sempre alla fine.
"Non sono un codardo!" urla infatti, mentre sul volto dei nostri amici si dipinge un sorriso divertito. Lo sanno pure loro che ho già vinto "E va bene! Accetto la scommessa!"
Ci stringiamo la mano e gli lancio un'ultima occhiata prima di decretare "Ovviamente decido io il quando e il dove.. E non è detto che ti informi prima" lui annuisce ora leggermente più incerto, ma non appena riesce a riprendere il controllo di se stesso, sfoggia la stessa spavalderia di poco prima e ribatte "Non importa come, dove e quando.. Tanto perderai Parker, eccome se perderai"
Giusto il tempo di spostarmi i capelli dietro le spalle con indifferenza che gli lancio un sorriso disarmante e girandomi verso gli altri annuncio che è giunto per me il momento di andare. Qualche rapido saluto e mi alzo uscendo dalla stanza.
Ho quasi raggiunto la porta e sto per varcare la soglia del piccolo appartamento quando sento provenire dal salotto le voci di Louis e Harry che in tono divertito sussurrano a Niall "Oh Horan, sei spacciato amico.. Spacciato sul serio"
 
 
Doncaster, sabato 21 luglio 2012. Prime ore del mattino.
 
Suono il campanello e prego che quell'idiota si precipiti ad aprire. Sono già le tre del mattino o della notte - dipende dai punti di vista - e l'ultima cosa che voglio al mondo è rimanere qui fuori al buio conciata in questo modo.
Le vendette e le scommesse sono una brutta faccenda: quando mi metto in testa di portarne a compimento una, finisco sempre con il fare pazzie. Pazzie come quella di presentarsi di notte a casa di un biondino irlandese con la lingua troppo lunga e un'arroganza grande quanto la sua casa per tentare di sedurlo e portarmelo a letto. Lo diceva sempre mia madre che sono un tipo che si lascia prendere troppo dalle cose, aveva ragione.
"Alison?!" finalmente l'idiota si è deciso a venire ad aprire con indosso solo un paio di boxer e una canottiera "Ma che ci fai qui a quest'ora? Mi ero appena addormentato" si stropiccia gli occhi come un bambino appena alzato e per un secondo non sembra neppure così stupido com'è in realtà. E' quasi tenero, sembra un cucciolo da proteggere e coccolare. Se non fosse che ha profondamente offeso il mio orgoglio e il mio amor proprio, potrei anche decidere di lasciar perdere la scommessa. Ma contando che l'ha fatto, devo procedere.
"Sono venuta a vincere una scommessa" replico sorridendo. Un sorriso letale, minaccioso. Senza badare alla sua reazione sconvolta lo scanso ed entro nell'appartamento completamente deserto fiondandomi verso il salotto. 
Una volta di fronte al divano tolgo la felpa con cui mi ero coperta dall'aria fredda della nottata e rimango con addosso solo un semi-trasparente mini-abito che mi son fatta prestare da quella sottospecie di battona di mia cugina e un paio di scarpe con il tacco regalo sempre della stessa cugina. Avere una cugina un po' troia che ha la tua stessa taglia e fa regali imbarazzanti a volte torna utile.
"Che diamine ti sei messa?" mi guarda a bocca aperta Niall, non appena si decide a raggiungermi nella stanza. Sarà il sonno o la sua naturale idiozia, ma stasera mi sembra più rintronato del solito.
"Avevi detto che ero un po' troppo poco femminile per i tuoi gusti, ho provveduto" esclamo facendo una giravolta per fargli ammirare in tutto il suo splendore la mia mise. Devo dire che mi dona parecchio quel vestito. Lascia scoperte praticamente tutte le gambe, tranne per una piccola porzione di cosce, e valorizza il mio seno abbondante. Un vestito fatto appositamente per il mio scopo. -Povero Horan, seriamente non hai via di scampo-
"Io.. Dio santo.." borbotta ora che mi è di fronte "Tu sei pazza" aggiunge poi. Credo che finalmente abbia messo in moto il cervello e si sia reso conto di cosa sto per fargli. 
"Decisamente" concordo ridacchiando "E ora per favore, se ti siedi, possiamo iniziare" mi guarda senza capire e come una maestrina che impartisce lezioni agli studenti poco disciplinati gli faccio gesto di sedersi sul divano. Visto che non si decide a darsi una mossa, poi lo spingo leggermente e finalmente è esattamente dove voglio che sia. Di fronte a me, seduto sul divano con io che lo guardo dall'alto al basso indecisa su come cominciare.
"Ma vuoi davvero portare a termine quella stupida scommessa adesso?" mi chiede sbalordito "Diamine Alison, ma hai visto che ore sono?"
"Il dove e il quando li decido io, ricordi?" dico prima di abbassare il viso alla sua altezza "E ora taci e preparati a resistermi" aggiungo fermandomi un secondo per precisare "Sempre che tu ci riesca"
Sfidarlo è stata un'ottima mossa perchè ora lui sembra aver preso l'intera faccenda davvero sul serio e il divertimento può cominciare. Decido di sfilarmi per prima cosa questi tacchi assurdamente scomodi e li lancio da qualche parte della stanza senza dar molto peso alla cosa. Poi visto che ci sono, sciolgo anche i capelli, liberandoli dalla fitta treccia con cui li avevo raccolti in mattinata. Tempo qualche secondo e sono a piedi scalzi e con un milione di riccioli che mi incorniciano il viso. Un ottimo inizio direi, persino Niall è affascinato dal cambiamento, anche se tenta di mascherare la sua espressione incantata con una piuttosto impassibile. Con scarso successo, evidentemente.
Senza dargli ulteriore tempo per ricomporsi, gli salgo in braccio e incrocio le mie gambe ai suoi fianchi. Poi poso le sue braccia e le sue mani attorno ai miei e rimango ad osservarlo per qualche secondo. 
E' così vicino che finalmente riesco a vedere per bene le famose lentiggini che solitamente rimangono ben nascoste. Così vicino che guardo i suoi occhi e riesco a vederne tutta l'infinita gamma di azzurri che nel suo complesso costituiscono quel colore così unico. Così vicino che il mio respiro si fonde al suo ed ho voglia di baciarlo, ma baciarlo sul serio e non per colpa di una stupida scommessa.
Rimango incantata dalla perfezione del suo viso, dalla morbidezza dei suoi capelli al tocco delle mie mani. D'istinto inizio ad accarezzare ogni centimetro della sua pelle che io riesca a raggiungere rimanendo perfettamente immobile in quella posizione. Poi alle mani faccio seguire le labbra, che baciano e sfiorano la pelle lentamente, assaporandone ogni tratto. La fronte, le guance, il naso, il collo, il mento e arrivando infine alle labbra. Le sue labbra così belle e piene e morbide. Perdo qualche minuto ad ammirarle e a sfiorarle. Poi le bacio, passo la punta della lingua sui suoi contorni e rimango lì sperando che si schiudano e mi permettano di entrare in contatto con la sua lingua.
Speranza vana. Lui non reagisce. O almeno, non lo fa subito come speravo. Sento chiaramente il suo battito del cuore accelerato, da un pezzo ormai ha socchiuso gli occhi e si sta godendo quello che sto facendo, ma nonostante tutto resiste -E' cocciuto questo irlandese- penso, mentre un sorriso sincero mi spunta all'improvviso sulle labbra.
Non era programmato che mi piacesse sul serio questa cosa, non era programmato che lui non cedesse, ma poco male.. Più divertimento per me.
Sposto la mia attenzione sul suo petto, afferro i bordi della canottiera e lentamente con gesti controllati gliela sfilo da sopra le braccia. Lui non oppone resistenza e io mi fiondo a baciargli il petto. E' magro, leggermente abbronzato e i suoi muscoli non sono particolarmente evidenziati. Ma li setto sotto al mio tocco, sono sodi e forti. Mi ci perdo in un mare di baci, mentre con le mani accarezzo la linea della sua schiena. C'è qualcosa, nella schiena dei ragazzi, che mi ha sempre fatto venire una voglia incontrollabile di passarci le mani sopra. Con lui non riesco a resistere e passo subito all'azione.
Una volta soddisfatte tutte le mie voglie su quel punto preciso del suo corpo, torno a concentrarmi sulle sue labbra e questa volta quando lo bacio lui ricambia. Non lo fa subito, non è un bacio di quelli travolgenti, si limita a ricambiare la pressione delle mie labbra sulle sue. Ma dopo qualche istante, finalmente socchiude le labbra e le nostre lingue si intrecciano. In contemporanea gemiamo per l'inaspettata reazione dei nostri corpi staccandoci impercettibilmente, ma poi torniamo a fiondarci l'uno tra le braccia dell'altro presi da una strana frenesia.
E' finita, ho vinto, ma non ho per niente voglia di staccarmi. Non c'è cosa al mondo che riuscirà ad interrompermi ora sul più bello. Ora che mi sto finalmente godendo a pieno questa missione suicida.
Questa volta è lui che toglie a me il vestito, lasciandomi solo nel mio completino intimo di pizzo nero. Avevo messo quel completo solo con l'intento di completare l'opera del "vestiti da battona", ma ora mi scopro contenta di non indossare i miei soliti slip e reggiseni spaiati pieni di figurine di cartoni animati. Mi sarei sentita molto in imbarazzo a farmi vedere con quelli addosso da lui.
Mi bacia ovunque, ricambiando il favore che gli ho fatto poco prima. Accarezza le mie gambe e lascia una scia di baci che va dal mio collo al mio stomaco fino a raggiungere l'attaccatura degli slip. Lo lascio fare per un po', ma poi sento il bisogno urgente di avere di più e non mi faccio il minimo scrupolo a dirglielo.
Ci spogliamo a vicenda una volta per tutte e dopo una serie di carezze piuttosto intime sia mie che sue, decidiamo che non possiamo resistere oltre. Cerchiamo dentro la mia borsa un preservativo e dopo che lui se l'è infilato, diventiamo un tutt'uno. Lì su quel divano dove è iniziato tutto, lì.. senza attendere oltre, senza inutili scenate sdolcinate, con lentezza ma decisione. E per un attimo rimaniamo a guardarci dritto negli occhi e comunichiamo telepaticamente.
Sono un'idiota, dice lui. Io sono peggio di te, rispondo. Poi sorridiamo e riprendiamo da dove ci siamo interrotti. Da prima movimenti lenti e poi sempre più veloci. Un susseguirsi di movimenti sempre uguali. Su e giù. Piano e forte. Lento e veloce. Poi tutto il mondo ci esplode attorno e ci accasciamo l'uno sull'altro stremati.
"Non dovevo sottovalutarti" commenta con voce roca poco dopo. Si è appena staccato ed è steso lungo tutto il divano. Mi fa segno di stendermi sopra di lui e io seguo subito il suggerimento. Quando sono appoggiata al suo petto, alzo lo sguardo per incrociare l'azzurro brillante dei suoi occhi e replico mesta "Ho vinto"
"Lo so" ribatte lui ridacchiando "Credo che il fatto che abbiamo appena fatto il sesso migliore della mia vita e sei stesa sopra di me completamente nuda, fosse una prova abbastanza ovvia"
"Ci tenevo a dirlo" sorrido compiaciuta stampandogli un bacio sul mento "E per la cronaca è stato il sesso migliore anche della mia vita"
"Non avevo dubbi" risponde lui ridendo e stringendomi più forte "Comunque resti lo stesso una pazza"
"E tu un'idiota" ricambio la stretta e appoggio il viso sull'incavo del suo collo "Dovremmo farlo più spesso, ora che sappiamo com'è"
"Sono d'accordo" annuisce baciandomi una tempia e accarezzandomi i capelli "Ora però che ne dici se dormiamo un po'? Hai visto che ore sono?"
"E' tutta la sera che lo ripeti" sbuffo tirandogli una pacca poco affettuosa sul petto, poi alzo gli occhi al cielo e mi accoccolo sul suo fianco dalla parte della testiera del divano. Lui mi stringe tra le sue braccia e intreccia le mie gambe alle sue. Non ho le forze per aggiungere che sono solo le tre e mezza del mattino e che mi sembra peggio di mio nonno, mi limito ad assecondare la sua volontà.
In fondo, sono io quella che ha vinto la grande scommessa. Io la vincitrice e lui il perdente. Posso anche decidere di lasciargli questa piccola vittoria finale. 
Con questo pensiero e un sorriso compiaciuto stampato in viso, ci addormentiamo entrambi all'istante. Prima di cedere al sonno però un ultimo pensiero mi attraversa la testa -Tanto poi domani sarà lui a dover pagare la sconfitta. E a caro prezzo anche! Non sono di certo tipo che lascia le cose fatte a metà-

 
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Ok si, confesso.. Ieri ho avuto tantissimo tempo libero per scrivere.. E si, questa è la mia prima storia a rating arancione - non che sia poi così tanto arancione - ma cambiare colore a volte fa bene, no? Non sono molto brava a scrivere questo genere di cose, sono più sdolcinata normalmente, ma la mia mente malata ha pensato a questa one-shot per sere e sere - del tipo che faccio sogni non molto casti su Horan da giorni - quindi ho detto Perchè no? Proviamo dai! ù.ù 
Spero vi sia piaciuta e spero sarete così buone da lasciarmi una recensione! Tanto love <3
un bacio. Aurora <3 xx
   
 
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