Era tutto buio intorno a lei, il collo le faceva male così come la testa e non riusciva ad alzarsi. Stava tremando ma non sentiva freddo, sentiva soltanto il rumore della pioggia che ricadeva sopra di lei, ogni goccia che le ricadeva addosso, sentiva l'odore di tutto ciò che la circondava, sentiva il proprio sangue che le scoreva nelle vene, sentiva cose che non aveva mai sentito ma non sentiva freddo. Si fece forza e si mise seduta, aprì faticosamente gli occhi e notò con orrore che sanguinava da una gamba e dal collo, era bagnata fin sotto i vestiti e avev i capelli appiccicati alla fronte; i suoi vestiti erano tutti strappati e macchiati di sangue e fango. Fece scivolare la sua mano in una delle tasce dei jeans e afferrò il telefono, funzionava ancora ma era scarico e si spense non appena lo toccò. Era immersa nei suoi pensieri mentre notò che qualcuno la guardava dagli alberi, si agitò, fece per rimettersi in piedi ma scivolò e battè la testa. Buio. Non sentì più nulla.


Qando si risvegliò aveva dei vestiti nuovi ed era sopra un letto in una casa a lei sconosciuta. Non riusciva a spiegarsi perchè non sentiva nè caldo nè freddo e nemmeno perchè tutto ad un tratto si sentiva più leggera.


Si alzò dal letto e cominciò a camminare per la stanza quando passò davanti allo specchio e vide il suo riflesso, allora capì, era diventata un vampiro.


Non si riconobbe nel suo riflesso, era così diversa: la pelle una volta piena di lentiggini e nei adesso era bianca e liscia, i capelli avevano perso la loro luminosità e adesso erano nerissimi e spenti, i suoi occhi una volta luminosissimi avevano perso tutto e adesso erano bianchi come quelli di un morto.


Gridò e prima che potesse fare altro la porta si aprì, ne uscì un ragazzo alto vestito di nero.


All'inizio lo vide sfocato ma appena la sua vista si chiarì lo vide bene. Aveva dei capelli castani che gli arrivavano un pò sopra le spalle, la faccia spigolosa, gli occhi azzurri come il mare in tempesta , era alto,non molto muscoloso ma lo era.


< Mi stai fissando > disse, la sua voce era calda, l'unico calore che sentì dopo quella nottata al bosco.


< Scusami > rispose lei


< E' stata una fortuna che ti abbiamo trovato, sennò adesso non saresti viva > si sedette su una poltrona e la guardò < Allora? Come ti chiami? >


< Sono Isabelle >


< Drew, piacere. Penso che tu abbia voglia delle spiegazioni. Bene. Adesso sei un vampiro ma questo già lo sai, noi siamo come te più o meno soltanto che cacciamo delle cose chiamate Dark Shadows che sarebbero delle ombre oscure come i fantasmi esatto. Da oggi starei quì da noi e se vorrai potrai essere come noi >.


Silenzio. Isabelle era rimasta a guardarlo per tutto il tempo senza spiccicare parola. Allora era vero, lei era un vampiro, allora esistevano. Aveva molte domande da fare ma qualcosa le disse che era ora di smetterla di pensare.


< Te lo dirò domani se resto, adesso vorrei fare una doccia quindi è meglio che tu vada >.


< Preferirei restare ma visto che dobbiamo essere ospitali andrò via, benvenuta dolcezza > le rivolse un ultimo sguardo e andò via. Si, le piaceva.


Fece la doccia e si fissò riflessa nello specchio. Da oggi sarai così per sempre, intendo per sempre davvero, non puoi morire quindi abituati.


Adesso sei un vampiro, Isabelle.


 


LEGGETE GRAZIE.
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