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Autore: LostEcho24    11/04/2014    1 recensioni
Il ritorno di Andrea Mastri alla Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts per il suo secondo anno.
In questo suo secondo anno di studi, Andrea, vivrà nuove avventure e approfondirà il legame con i suoi amici.
Riuscirà a sopportare il nuovo insegnate di Difesa contro le Arti Oscure e riuscirà a svelare il mistero che si nasconde dietro Alexander?
Un nuovo anno denso di eventi sta per iniziare a Hogwarts e la cara vecchia scuola di stregoneria dovrà affrontare un grande pericolo.
Nuovi professori e nuove materie, nuove creature e nuovi eventi!
Come passerà il nuovo anno Andrea?
E voi, lo passerete con lui?
Che un nuovo anno abbia inizio!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Tassorosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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* INTRODUZIONE *

 

Finalmente, dopo due mesi e più passati a studiare e a dare esami, le avventure di Andrea Mastri sono tornate.

Spero, in questa nuova storia dedicata al secondo anno di Andrea a Hogwarts, di riuscire a mantenere lo stesso “livello” del primo anno o addirittura a superarlo, riuscendo anche a dare un senso palese di connessione al primo come la Rowling ha saputo ben fare.

Che dire..

Spero che qualcuno continui a recensire così da poter avere un motivo in più per continuare con la storia e così da potermi migliorare ancora un pò( un bel po' -.-”).

Bene, è ora di tuffarsi in un nuovo anno ricco di avventure e misteri, nella fantastica Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts!

 

Capitolo 1: Vacanze babbane

 

Andrea Mastri, a prima vista poteva sembrare un normalissimo ragazzo in vacanza con la propria normale famiglia, seduto su uno sdraio mentre leggeva con interesse un libro dalle pagine leggermente ingiallite e che si godeva la brezza marina che gli soffiava tra i capelli scompigliandoli.

Ma, in realtà, il suo aspetto da dodicenne leggermente in sovrappeso per le vacanze trascorse a studiare e a leggere, uscendo poche volte per qualche breve passeggiata e facendo quindi poco moto, non era quello che dimostrava di essere.

Andrea Mastri era un giovane mago inglese, in vacanza dopo aver frequentato un intero anno alla famosa Hogwarts, la più prestigiosa scuola di magia e stregoneria del Regno Unito.

E, pur non dandolo a vedere, Andrea, da quando era tornato da Hogwarts, si sentiva costantemente stranito.

Questa sensazione di straniamento non aveva fatto in tempo a presentarsi durante il breve periodo delle vacanze natalizie dell'anno precedente, quindi, il ragazzo, era rimasto stupito nel provarla e tutt'ora si sentiva leggermente a disagio con sé stesso e con ciò che lo circondava.

Gli dava disagio il fatto che, pur sapendo di essere un mago, fino all'estate precedente aveva sempre vissuto nel mondo babbano, senza sentirsi estraniato, annoiato o a disagio.

Ma, d'altronde, l'anno passato, quello finito neanche un paio di mesi prima, lo aveva trascorso vivendo all'interno delle mura del castello di Hogwarts, un luogo misterioso e fantastico, che gli aveva mostrato una realtà quasi totalmente diversa, una realtà di magia e costante avventura.

All'interno della scuola, il ragazzo, non aveva quindi seguito le normali materie babbane e appreso le loro normali nozioni, ma altri tipi di nozioni e materie.

A Hogwarts, infatti, tutto o quasi si faceva usando una bacchetta magica e pronunciando specifiche formule.

E, anche alcune delle più comuni azioni quotidiane si compievano tramite l'uso della magia, mentre nel mondo babbano nulla era cambiato.

Andrea, dunque, aveva faticato un po' a resistere alla tentazione di entrare nello studio di suo padre anche solo per toccare la sua amata bacchetta magica.

Ma, dopo che i suoi genitori lo avevano scoperto due volte ed entrambe le volte lo avevano messo in punizione, il padre lo aveva preso in disparte e gli aveva spiegato in poche parole che essendo minorenne non avrebbe potuto usarla e nemmeno gli la avrebbero permesso di usarla, in quanto se lo avessero scoperto a fare magie, e, di sicuro lo avrebbero scoperto, quelli del Ministero, gliela avrebbero tolta e distrutta, e, lui, non avrebbe più potuto usare la magia.

Questa spiegazione unita alla paura di non poter più frequentare Hogwarts e rivedere i suoi amici erano bastate a fargli reprimere con tutte le sue forze la voglia di fare anche solo una piccola magia, anche se la sua resistenza e la sua volontà erano state messe a dura prova mentre studiava e faceva i compiti di scuola.

Tuttavia, alla fine, era riuscito in qualche modo a distrarsi.

 

A inizio Agosto, quando il quartiere si era ormai svuotato, anche la famiglia Mastri, finalmente, era partita per le sue vacanze estive.

I genitori di Andrea, per far sì che il figlio non si interessasse nuovamente alla magia e per far si che si abituasse ai modi babbani, decisero di optare per una meta assolutamente normale, viaggiando come dei semplici babbani.

Fu così che, prendendo un aereo, arrivarono in Spagna, dove avevano previsto di trascorrere un periodo di totale relax e divertimento in famiglia.

Andrea era felice di poter fare il bagno in mare o di giocare e rilassarsi sulla spiaggia quasi dorata e paradisiaca, era felice anche di poter passeggiare per le strade della città, di sera, visitando negozi o chioschi di gelato, tra il vociare intenso della folla e le mille luci serali.

Tuttavia, ben presto, la sensazione di straniamento e di malinconia ritornò a farsi sentire.

Iniziò, così, a trovare ogni difetto in quel paesaggio meraviglioso e nei comportamenti dei turisti, paragonandoli costantemente a quella che lui riteneva la perfezione di Hogwarts e alla vita quotidiana di chi ci viveva.

Iniziò anche a pensare che lo splendido mare in cui si immergeva e nuotava ogni giorno fosse sporco e troppo caldo in confronto alle placide e fresche acque del Lago Nero e, addirittura, a sentire mancanza della piovra gigante intenta a crogiolarsi nelle acque basse durante le giornate primaverili più calde e piacevoli.

Si chiedeva come tutti i babbani che lo circondavano non si accorgessero in alcun modo dell'esistenza della magia e del mondo magico, il quale viveva parallelamente e, a volte, intrecciato al loro mondo.

Osservando il suo sguardo molte volte assente e interpretando alcuni dei suoi comportamenti che lo portavano quasi sempre a una malcelata scontentezza, i suoi genitori, compresero come dovesse sentirsi in quei momenti, e, per far sì che si distraesse nuovamente, decisero di agire di conseguenza.

Fu così che nei giorni seguenti avevano alternato giornate di relax in spiaggia e giornate di curiose visite a musei, monumenti e siti archeologici o naturali.

Andrea, impegnato com'era nel visitare e interessarsi a ciò che vedeva o visitava, riuscì a distrarsi e a non annoiarsi più.

Ma, facendo bagni e visitando città limitrofe alla loro, il tempo passò velocemente, e, ben presto, il ragazzo si ritrovò a rendersi conto che mancavano ormai solo un paio di giorni al suo rientro a casa, intristendosi un po'.

Tale tristezza, però, venne spazzata via due sere prima della partenza, quando i suoi genitori lo portarono a festeggiare il suo compleanno.

 

La sera del penultimo giorno di vacanza, Andrea, fu accompagnato dapprima in una piccola e caratteristica pizzeria posizionata su una piccola altura vicino al mare, dove sedendosi poté gustarsi una pizza veramente enorme e buona, e, poi, in riva al mare a gustarsi un buon gelato preso in un chioschetto lungo la strada, godendosi la brezza fresca che soffiava dal mare portandogli al naso un intenso profumo di salsedine.

E, la sorpresa più grande, quella che gli ridiede una grande felicità arrivò di li a poco.

Dopo aver osservato per un po' la luna e le stelle spiegando ai suoi ciò che gli aveva insegnato la professoressa di Astronomia e confrontando tale sapere con quello babbano che gli comunicò sua madre, tornarono in albergo, dove una volta giunti in camera poté scartare i suoi regali di compleanno.

Stracciando la carta regalo dai pacchetti che gli porgeva sua madre vide che i nonni gli avevano regalato una grossa mancia che il padre aveva provveduto a cambiare in Falci, Zecchini e Galeoni magici.

La madre, invece, sapendo che ormai tutto ciò che poteva interessare ai suoi coetanei babbani lo avrebbe annoiato, aveva pensato di regalargli qualcosa che potesse tornargli utile anche a Hogwarts, e, così, aveva optato per rifargli il guardaroba magico e non.

Il padre, infine, pur affermando che era stato un po' incoerente nella scelta del regalo rispetto alle parole che aveva sempre detto per non fargli usare la magia, gli aveva donato un grosso tomo rilegato in pelle trattata magicamente per renderla impermeabile, ignifuga e autoconservante.

Ma, ciò che aveva colpito di più il ragazzo non erano i fantastici incantesimi protettivi del padre o la bellezza della copertina, ma bensì il contenuto che occupava pagine e pagine.

Il libro, infatti, parlava e riproduceva tramite l'uso di disegni e foto in movimento, incantesimi e stregonerie che non venivano studiati a Hogwarts, ma che comunque potevano tornargli utili.

Sfogliando le pagine e scorrendo le parole, fin da subito, lo colpì un incantesimo che permetteva di copiare e riprodurre pagine scritte o disegnate come fosse una normale fotocopiatrice.

Ciò, gli fece pensare allegramente che quel libro gli avrebbe veramente insegnato molto più di ciò che poteva trovare sui libri di scuola e di quanto suo padre pensava.

Rallegrato dal particolare regalo lo appoggiò sul suo comodino e finito di scartare gli altri regali, consegnandoli ai suoi perché li mettessero via, Andrea, li ringraziò abbracciandoli, e, dopo aver parlato per un po' con loro andò a dormire pieno di gioia e curiosità per il libro, che nei giorni successivi avrebbe sicuramente letto ed analizzato.

 

* ANGOLO AUTORE *

 

In questo primo capitolo abbiamo visto come Andrea, trascorso un anno intero a Hogwarts, abbia trovato maggiori difficoltà rispetto a Harry nel riabituarsi al mondo babbano, anche se c'è da dire che neanche il maghetto occhialuto si è mai riabituato completamente al mondo dei Dursley.

Andrea ha ricevuto in dono un libro che di sicuro gli tornerà utile in qualche modo e che può darsi che lo accompagnerà anche negli anni a venire.

D'altronde, di incantesimi non se ne conoscono mai abbastanza e si ha sempre voglia di imparare qualche nuova magia, sia che sia per rendere più comoda la vita quotidiana, sia che sia per prendersi gioco di qualcuno che si odia o davanti al quale si è sempre stati vittima di scherzi o atti ben più “gravi”.

Nel prossimo capitolo vedremo come Andrea, tornato a casa dalle vacanze, trascorrerà i giorni che lo separano dal ritorno a Hogwarts.

Tra piccoli ragionamenti che porteranno a grandi deduzioni e una vera e propria piccola avventura in famiglia, ci sarà spazio anche per momenti di noia, anche se questi lasceranno presto il posto a una sorpresa inaspettata!

  
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