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Autore: willow11    12/04/2014    4 recensioni
Dopo una tragica perdita, Santana ritorna ad Hogwarts per il suo ultimo anno.
La storia è ambientata durante il quinto libro della saga di Harry Potter e saranno presenti i personaggi principali della saga.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Dave Karofsky, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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stupeficium
Piccola osservazione,
questo capitolo è ambientato durante la battaglia al ministero,
segue passo passo tutto quello che accade,
sono scene veloci e di azione,
cosa che non credo di essere particolarmente brava a fare…
Ma ci ho provato…
Come si dice… Lettore avvisato..





–non può farle questo! E’ ingiusto!- Urlò Hermione sempre più disperata.

Santana guardò la piccola clessidra luccicante.
Era tutto vero?
Avrebbe riportato Brittany in vita? Lo stava per fare veramente?
La stava per riabbracciare, per ribaciare, per…


Una sagoma dietro la Umbridge attirò completamente la sua attenzione.

Era Brittany, che come era comparsa altre volte la stava guardando anche il quel momento.

Santana si concentrò sui suoi occhi, così azzurri e luminosi che sembravano ancora pieni di vita.

Brittany le sorrise, poi guardò la Umbridge e fece no con la testa.

Santana si sentì sfilare la bacchetta dalle mani e Brittany scomparve.

-Che sciocca!E' stato più semplice del previsto- disse la donna che adesso aveva i tre ragazzi in pugno –stavamo parlando d’incidente- disse puntando la bacchetta contro di loro.

La latina ancora frastornata, pensò bene di concentrarsi per fare un qualche tipo d’incantesimo di disarmo, ma in quel momento era praticamente impossibile.
Erano spacciati.

La Umbridge fece un respiro profondo e si preparò a pronunciare la maledizione senza perdono.
I ragazzi chiusero gli occhi terrorizzati.

Non successe nulla.

Quando li riaprirono il ghigno malefico che aveva caratterizzato la donna in rosa, era sparito. Sul volto c’era solo terrore.

I ragazzi si voltarono e videro dietro di loro un branco di centauri.

Successo tutto troppo velocemente, e nel giro di pochi secondi, i mezzi uomini se l’erano portata via.

Santana seguì la scena con gli occhi sbarrati, era ancora troppo scossa per tutte le emozioni provate.

Hermione la guardò preoccupata –San tutto ok?-
La mora deglutì e fece si con la testa.

-Ragazze Sirius!-



I tre ragazzi cominciarono a correre in direzione del castello.
Arrivati sul grande ponte che separava la foresta proibita dalle mura di Hogwarts videro gli altri ragazzi avvicinarsi a loro.

-Come vi siete liberati?- Chiese stupita Hermione.
Ron, Ginny, Luna e Neville Paciock si girarono verso la ragazza dietro di loro.
-Che credi Granger, di essere l’unica a poter fottere i Serpeverde?- rispose con tono canzonatorio la Corvonero riferendosi a come aveva incastrato Malfoy e agli altri seguaci della Umbridge.

Hermione avvampò, c’era un doppio senso in quella frase?

-Ah.Ah.Ah. sempre simpatica Fabray!- rispose a tono Santana.
Poi si girò verso Hermione ancora paonazza –ignorala!-
-Avresti dovuto vederla, ha trasformato Malfoy in un furetto…- disse esaltato Neville.
Santana chinò di poco il capo e guardò la sua amica che sapeva benissimo che aveva esagerato.
-Dai Sannie lo sapevi che morivo dalla voglia di farlo!- replicò piagnucolando ma divertita allo stesso tempo.

-Ok, ok... Basta… Come ci arriviamo a Londra?- Chiese Santana guardando Harry Potter.
-Sentite non è che non apprezzi quello che avete fatto... tutti voi, ma… vi ho cacciati in parecchi guai- disse il ragazzo cercando di allontanarsi il più velocemente possibile.

-L’esercito di Silente doveva fare qualcosa di concreto!- disse Neville –o erano solo parole per te-
Harry Potter si girò verso i ragazzi non sapendo cosa dire.
-Forse non devi fare tutto da solo- disse Ron che conosceva alla perfezione i punti deboli del suo amico.
-E poi… Hai la possibilità di avere i due geni del settimo anno nel tuo arsenale… Quando ti ricapita?- Lo schernì Santana guadagnandosi un occhiolino da parte di Quinn.

Hermione scosse il capo e accennò un sorriso, nonostante tutto quello che le era appena successo Santana rimaneva la solita testona incorreggibile.

Harry a quel punto, annuì –bene, come ci arriviamo a Londra?-
-Volando naturalmente- rispose ovvia Quinn.



I ragazzi si recarono davanti ad una delle entrate principali del castello.
Quinn guardò i gargoyle di pietra e strinse con forza la propria bacchetta.
Santana si avvicinò di più a lei –L’hai mai fatto?- Le sussurrò.
-No…- rispose a tono la Corvonero – adesso allontanati Lopez, che mi deconcentri-

Santana fece un’espressione rassegnata e indietreggiò avvicinandosi agli altri ragazzi.
-L’ha mai fatto?- Le chiese Hermione.
-Certo Granger… Ma con chi credi di avere a che fare!-
Hermione mandò gli occhi al cielo e sbuffò.

Dopo un paio di tentativi andati a male i gargoyle presero vita sotto gli occhi terrorizzati di tutti.
Quinn saltò in sella ad uno di questi e guardò gli altri ragazzi.
-Su che aspettate!-



Dopo aver sorvolato Londra in sella ai gargoyle, i ragazzi atterrarono vicino ai bagni che portavano dritti dritti al ministero della magia.

Arrivati al piano dell’ufficio misteri, cominciarono a cercare la porta che Harry aveva visto in sogno.

Harry Potter apriva la fila con accanto Ginny e Ron, dietro di loro Neville, Luna ed Hermione, a chiudere le fila c’erano le due ragazze del settimo anno.

I ragazzi arrivarono davanti la porta della stanza delle profezie ed Harry l’aprì.

-Herm…- disse piano Santana avvicinandosi all’orecchio della Grifondoro che ovviamente sentendosi chiamare in quel modo perse un battito.
-Stammi incollata al culo!-



Entrati nella sala buia piena di palle di cristallo, Santana si sentì strana.
Decise di ignorare la sensazione e continuò a seguire Harry che intanto stava cercando Sirius.
-Lui dovrebbe essere qui- disse il ragazzo in mezzo alle profezie.

Ma ovviamente non c’era.

-Harry qui c’è scritto il tuo nome- disse Neville vedendo il nome di Harry scritto su una placca sotto una profezia.

Santana guardò la profezia indicata da Neville e si sentì di nuovo strana.

Harry si avvicinò alla sfera di cristallo e la prese in mano cominciando ad ascoltarla.

Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore...
nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese...
l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto...

-Harry!- Lo richiamò Hermione distraendolo dalla profezia.

Dall’oscurità apparve un magiamorte.

I ragazzi si avvicinarono tutti tra di loro.

Istintivamente Quinn e Santana si misero ai due lati opposti del gruppo come a voler fare da scudo.
Santana in particolare allungò la mano per afferrare quella di Hermione e per farle sentire che era li accanto a lei.

-Dov’è Sirius?- Chiese Harry Potter all’uomo mascherato.
-Sai, dovresti imparare a riconoscere la differenza tra sogno…- l’uomo si tolse la maschera rivelando un volto che Santana conosceva fin troppo bene –e realtà- concluse beffardo il padre di Draco Malfoy.

-Hai visto solo quello che l’oscuro signore, voleva che vedessi…- disse poi l’uomo dai lunghi capelli biondi –ora dammi la profezia-

-Provi solo a toccarci e io la rompo- rispose risoluto Harry.

-Ahahah- ridacchiò un’altra voce arrivare dalle spalle di Malfoy.

Santana e Quinn si guardarono senza riconoscere la voce.

Hermione intanto non aveva smesso un attimo di stringer la mano della ragazza al suo fianco.

-Lui sa come si gioca…- Continuò la donna avvicinandosi a Malfoy.
-Bellatrix lestrange!- disse Neville riconoscendo la mangiamorte.
-Paciock, vero… Come stanno mamma e papà?- Chiese sarcastica la strega.
-Molto meglio ora, stanno per essere vendicati- rispose Neville con impeto e puntandogli contro la bacchetta.

I due mangiamorte fecero un passo indietro.

-Manteniamo la calma… Vogliamo soltanto quella profezia…- Disse pacato il Signor Malfoy.
-Perché Voldemort voleva che io venissi a prenderla?- Chiese Harry agitato.
-Le profezie possono ritirarle solo coloro per i quali vengono fatte… Il che è una fortuna per te in realtà…- rispose l’uomo, poi abbassò il tono di voce -non ti sei mai chiesto qual’era il motivo del legame tra te e l’oscuro signore, perché non fu in grado di ucciderti quando eri solo un neonato…-

Santana a quelle parole strinse più forte la bacchetta.
Lo sentiva, da li a poco sarebbe scoppiata la battaglia.
Fece un passo verso Hermione per assicurarsi che la ragazza fosse preparata come lei.

-Non vuoi conoscere il segreto della tua cicatrice…- continuò Malfoy cercando di circuire Harry  -tutte le risposte sono li Potter, nella tua mano, devi soltanto dalla a me e io potrò mostrarti tutto-

Harry Potter guardò l’oggetto che aveva in mano e poi il mangiamorte costatando che altri mangiamorte si erano appena materializzati attorno a loro.


–ho aspettato 14 anni… direi che posso aspettare ancora un po’… STUPEFICIUM-
Al segnale di Harry i ragazzi cominciarono a mandare i vari incantesimi correndo da una parte all’altra delle cose.

Santana, come al suo solito, mandava gli incantesimi in silenzio, e questo era decisamente un vantaggio.

Quinn invece giocava a trasfigurarli in animali e in oggetti.

-Smettila Fabray o ci ritroveremo allo zoo…- le urlò Santana.
-Sentila lei… Santana ho perso l’uso della parola Lopez-
-ragazze…-
-Sei solo invidiosa…- continuò Santana ignorando la voce provenire da dietro di lei.
-STUPEFICIUM-
Un lampo di luce passò in mezzo alle due ragazze del settimo anno e colpì in pieno il mangiamorte che si stava pericolosamente avvicinando a loro.

Santana e Quinn si girarono verso la ragazza che aveva appena lanciato l’incantesimo.
-Bel tempismo Granger!- disse Santana.

Hermione le sorrise con ancora il fiatone.

Quinn guardò le ragazze e scosse la testa divertita.

-Via!- Urlò Ron passando in mezzo alle ragazze e raggiungendo Harry e gli altri.

Santana ed Hermione si girarono verso il punto da cui era arrivato Ron e videro tutte le profezie scivolare e frantumarsi a terra.
Per ogni profezia che si rompeva, Santana si sentiva mancare.
Come se qualcuno o qualcosa la stessero colpendo di continuo.

-San!- Hermione, vedendo che la ragazza non si muoveva, le prese la mano e la trascinò via.

I ragazzi corsero via verso l’unica porta che avevano individuato.
Velocemente l’aprirono e vi entrarono.

La stanza era buia, con in mezzo una cunetta e una specie di pozzo che si estendeva in verticale.
Harry Potter con ancora in mano la profezia, si avvicinò al pozzo per capire in che luogo si trovassero.
Santana invece non riusciva a muoversi, aveva la testa che le stava per scoppiare e continuava a non capire il motivo.

-Sannie… San!-

Santana alzò gli occhi verso l’amica che dalla voce percepiva lontana e ovattata ma che invece si trovava proprio di fronte a lei.

Chiuse gli occhi un paio di volte cercando di mettere a fuoco, adesso anche Hermione si era avvicinata a loro.

-Santana!!-
Vedendo che l’ispanica non rispondeva, la Grifondoro si girò verso Quinn che sembrava più preoccupata di lei.

-Dietro di me- Urlò Harry Potter puntando in alto la bacchetta.

Quinn ed Hermione trascinarono Santana dietro Harry e la misero a terra facendole da scudo.


Successe tutto troppo velocemente.
I Mangiamorte arrivarono e presero ad uno ad uno i ragazzi lasciando Harry Potter solo al centro e con in mano la profezia.


Il ragazzo si alzò da terra e vide i suoi amici tenuti in ostaggio dai mangiamorte.

Santana, che sembrava essersi leggermente ripresa, aveva le mani legate e la bacchetta di Bellatrix Lestrange puntata sulla giugolare.

Roteò di poco lo sguardo per individuare Quinn ed, ovviamente Hermione.

Quinn, a pochi metri da lei era tenuta in ostaggio da un altro mangiamorte.
Le due si scambiarono uno sguardo preoccupato.

Santana cercò con gli occhi di farle capire che stava meglio.
Quinn annuì, senza darlo troppo a vedere.

Proprio dalla parte opposta della stanza, tenuta ferma da un altro mangiamorte, c’era Hermione.
Santana le lanciò un’occhiata rassicurante.

Intanto al centro della stanza, Lucius Malfoy aveva raggiunto Harry Potter e gli stava chiedendo la profezia.

-Dammi la profezia ora, o guarda i tuoi amici morire-

A quel punto Santana si sentì nuovamente osservata da Hermione che spostava lo sguardo dalla sfera a lei.

La latina sbarrò gli occhi capendo cosa le stesse suggerendo la Grifondoro, così si concentrò con lo sguardo sulla sfera.

La testa cominciò a pulsare di nuovo, ma l’ispanica facendosi forza, mantenne il contatto visivo con la profezia.

Appena Harry la consegnò a Lucius Malfoy, Santana fece l’ultimo sforzo e la profezia si frantumò in mille pezzi.

Sotto lo stupore generale di tutti, l’uomo guardò i pezzi di vetro sulla propria mano e poi guardò Harry, che non aveva idea di cosa fosse accaduto.


Non ci fu il tempo di fare e dire niente che nella stanza si materializzarono gli Auror dell’Ordine della Fenice.


-Allontanati dal mio figlioccio- disse Sirius Black prima di mollare un destro a Malfoy.

I mangiamorte lasciarono andare i ragazzi e cominciarono a duellare con gli Auror.

Santana, sentendosi mollare la presa dalla Lestrange cadde a terra priva di sensi.

Quinn ed Hermione corsero da lei e la trascinarono dietro una rupe.

-Hermione che diavolo è successo prima?- Chiese la bionda inquisitoria mentre cercava di capire se l’amica respirasse ancora.
-Ha fatto esplodere la profezia…-
-Di che stai parlando? Non aveva la bacchetta, è impossibile!- Replicò Quinn.

Hermione guardò Santana e si sentì morire. Non l'aveva mai vista così vulnerabile.

-Quinn ti prego… fa qualcosa!-
-Respira… Ha solo perso i sensi…- la tranquillizzò la Corvonero, tranquillizzandosi a sua volta.


-AVADA KEDAVRA-

Istintivamente le due ragazze si girarono verso il centro della sala e videro quello che non avrebbero mail voluto vedere.
Sirius Black era appena stato colpito dalla maledizione senza perdono e si era smaterializzato dentro al pozzo.

-Harry!- si lasciò scappare Hermione in preda al panico.
Harry Potter, tenuto stretto da Remus Lupin cominciò a urlare disperato.
Poi, preso da una rabbia improvvisa corse dietro a Bellatrix che si era allontanata cantilenando “Ho ucciso Sirius Black”.

Quinn provò una pena sconfinata per quel ragazzo, ricordandosi come si era sentita lei, quando proprio il Grifondoro, aveva riportato il corpo di Brittany senza vita fuori dal labirinto.
In quel momento le venne in mente l’espressione glaciale di Santana.

-Quinn… Io devo andare da lui…- Le disse Hermione distraendola dai suoi pensieri.
La bionda annuì –starà bene, vedrai- disse guardando Santana che adesso teneva fra le sue braccia.

Hermione guardò la ragazza che l’aveva fatta perdere la testa, e le poggiò un bacio sulla fronte.
Poi si allontanò correndo.

Dopo neanche un minuto l’ispanica cominciò a muovere la testa, come se si stesse risvegliando.
Quinn la guardò –Sannie… Sannie mi senti?-

Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore...
nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese...

Quinn non poteva crederci, la sua amica stava recitando la profezia che era andata in frantumi.

l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto...
e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive...
il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese...

Finita l’ultima frase Santana sbarrò gli occhi come se si stesse svegliando da un sogno.

Fece un respiro profondo e guardò l’amica ancora sbalordita per quello che era appena successo.

-Fabray...-

La bionda sorrise, si stava riprendendo.

-Mi serve una mentina!- Disse solo prima di perdere i sensi nuovamente.




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Eccoci qua,
capitolo faticosissimo da scrivere, spero che non vi siate persi.
Delucidazioni su Santana... Ma chi è Santana? Che cosa le succede? Come in ogni capitolo di Harry Potter, verrà rivelato tutto alla fine(che sarà il prossimo e appunto ultimo capitolo)... Intanto avete supposizioni? Io ho seminato vari indizi per tutta la storia facendoli passare per "normali" ma vi assicuro, che portavano tutti a questa scena.
Andiamo ai personaggi... In questo capitolo c'è tanta Quinntana, per me loro sono così, sono sempre state così, ma per forza di cosa e di situazioni legate al passato in questa storia non hanno avuto spazio... e adesso che si sono trovate ad affrontare una battaglia e quindi non hanno avuto il tempo di pensare a tutte le cose brutte che gli sono capitate, hanno avuto modo di esprimersi a pieno. In più sembra che Quinn punzecchi Hermione ma in realtà, non so se l'avete capito, è il suo modo di dare la sua benedizione.
Andiamo ad Hermione, poco spazio a loro due insieme, ma ci sono piccoli dettagli che vi fanno capire come stanno le cose... che ne pensate?
A... dimenticavo... La Umbridge sta prendendo un te con i centauri.... festeggiamo???

Su ragazzi non siate timidi che la storia è quasi finita,
fatemi sapere che ne pensate...
intanto grazie per i feedback dello scorso capitolo... grazie davvero!!
Alla prossima
Buon sabato
Chiara





  
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