A Robix. Anche se
è una cosina piccola piccola.
“L’equilibrio tranquillizza, ma la pazzia è molto
più interessante”
Bertrand Russell
TIDEMARK
Dopo anni così movimentati, tra Voldemort e la guerra, per amore della tranquillità avrebbe
dovuto semplicemente prendere le sue cose e caricarle sull’Espresso che
l’avrebbe riportato a King’s Cross, attraversare la
barriera e cominciare la sua nuova vita fuori da quella che era stata per sette
anni la sua casa.
E invece, inspiegabilmente, si ritrova
contro un muro a divorare, affamato, le labbra intossicanti di quello che è
stato il suo miglior nemico per tutti gli anni di Hogwarts.
Gli fa male la schiena, schiacciata
contro la parete di quel cunicolo semibuio, e il collo è piegato in una
posizione un po’ assurda, mentre le mani scorrono sul gracile corpo dell’altro
senza trovare un appiglio, disperso in quell’alta marea. Eppure non riesce a
fermarsi.
Poco importa che il treno sta
sbuffando, pronto a partire, che i bagagli sono lì, buttati a terra, o che non
sa cosa succederà dopo; che si
meriterebbe semplicemente un po’ di tranquillità da quella vita soffocante.
Perché, stranamente, è proprio quello, quella pazzia, che lo fa sentire bene.
Fine