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Autore: Lost In Donbass    12/04/2014    0 recensioni
Ritornano le tre genovesi rompiscatole! Anastasia, Clarissa e Viola si sono accasate con tanto di figli! In vacanza in Irlanda a casa Horan si ritroveranno alle prese con vari problemi e un mistero da risolvere. Questa fanfiction l'abbiamo scritta in tre ... sempre con le stesse protagoniste abbiamo già pubblicato altre storie. Tanto non la leggerà nessuno, ueeeeh ... non fateci cadere in depressione: siate clementi e leggete! E recensite pure!
Genere: Avventura, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '221b One Direction Street'
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CAPITOLO I – HERE WE ARE NOW, ENTERTAIN US!
 
-Irlanda, eccomi qui! – urlò Harry, sbarcando davanti ad una villa nella campagna irlandese vicino a Mullingar, nella contea di Westmeath. Una villa che conosciamo bene, in quanto dimora dei giovani coniugi Horan e dei loro gemellini Mary e Giacomo, entrambi biondi con gli occhioni azzurri. Insomma, la tipica famiglia perfetta. Il nostro riccio sorrise e suonò il campanello tutto giulivo.
Driiin!!!! Il campanello trillò rumorosamente e la porta si aprì rivelando un bimbetto di circa tre anni, biondo e con le guanciotte paffute da angioletto; un Niall in miniatura.
-Ciao, Giacomo!  Ma come sei cresciuto! Vieni a dare un bacino allo zio! –Harry sorrise teneramente e si inginocchiò all’altezza del piccolo. Giacomo lo squadrò e … smacatac! Gli mollò un pugno sul naso.
-Ahiaaaaaa!!! C***o Giacomo, fai male! – tuonò il ragazzo massaggiandosi il naso. Non contento, il piccolo gli pestò pure un piede. Harry boccheggiò.
-Ahhh – e cominciò a saltellare tenendosi in equilibrio sul piede sano e massaggiandosi l’altro. Nel contempo una bimbetta bionda si affacciò dalla porta, guardò Harry e il fratello e strillò:
-Mammaaaaa !!! Giacomo ha picchiato lo zio Harry!
Un’indaffaratissima Viola arrivò di corsa, salutò Harry, acchiappò Giacomo e lo sgridò:
-Ma Giacomo! Non si fa! Scusalo Harry, è un bimbo esuberante …
Il riccio lo avrebbe ucciso volentieri ma cercò d fare buon viso a cattivo gioco. Abbracciò l’amica dicendo:
-Viola, cara! Ti trovo benissimo! Dov’è Niall?
Viola lo fece entrare e lo accompagnò in salotto da Horan senior. Harry si tuffò sul divano accanto al vecchio Niall che lo abbracciò entusiasta di vederlo.
-Hazza, vecchio mio, come va? Tiè, mangia un po’ di patatine!
Il riccio ingollò una manciata di chips e sospirò
-Beh, Giacomo è un po’ violento, eh?
-Naaa, è tanto caro, piccino! Ieri mi ha solo spiaccicato le dita nel frigo ma non l’ha fatto apposta …
Allora Harry afferrò il cellulare e chiamò Liam.
-Liaaaaaam! Dove sei?! – urlò.
Liam per poco non ci rimise un orecchio.
-Harry! Ma cosa succede? Sono sulla corriera per Mullingar …
-Come sulla corriera?! E la macchina dove c***o l’hai messa?
-E’ ancora dal meccanico. Ma cosa hai? Stai bene?
-No! Sbrigati ad arrivare. Sai dove sono Lou e Ana?
-Sono qui con me e i bambini sulla corriera. Ci siamo beccati per caso al porto.
-Anche loro?! Ma che c***o, una macchina no, eh?! Sbrigatevi! Minacciate l’autista! Fate qualcosa!
Niall lo stava guardando preoccupato:
-Ma … Harry … sei strafatto o cosa?
–Ma no, Niall. E’ solo che …
In quel momento suonò il campanello e il riccio si catapultò ad aprire.
Zayn, Clarissa e la piccola Charlotte gli si pararono davanti, tutti sorridenti. Intanto era arrivata anche tutta la famiglia Horan a festeggiare i nuovi arrivati. Harry si slanciò a prendere in braccio la piccola Charlie, tenendosela a mo di scudo anti-Giacomo.
-Harry, mollala! Non tenerla a quel modo! – urlò Clarissa.
-Scusa, Cla  … ma è che Giacomo ce l’ha con me e mi fa un po’ paura – piagnucolò lui. Jemmy faceva la faccia da santarellino spalancando gli occhioni come faceva di solito un certo Lullo quando combinava guai.
-Io? Ma zii … vi sembro il tipo?
-Ma guarda questo! Antipatico! – sibilò Harry.
-Harry, smettila! Non sei un poppante! Jemmy è un amore, basta guardarlo. – Clarissa prese in braccio il piccolo che non visto ne approfittò per fare una linguaccia al povero, sbigottito riccio.
Zayn rise –Dai, Haz … mettila giù.
Lui la posò sul pavimento e le diede un bacino – Ma quanto siamo diventate belle!
-Glassie, zio Hazza. Anche tu sei bello – fece la bimbetta.
-Beh, modestamente … - si vantò lui.
Tutti si abbracciarono e si salutarono finché la piccola Charlotte chiese:
-Mamma, dov’è lo zio Liam?
-Sta arrivando tesoro. Intanto perché non vai a giocare con Mary e Giacomo? – disse Viola.
-Sì! – la bimbetta sgambettò dietro ai due cuginetti, di un anno più grandi di lei.
Zayn e Clarissa andarono a posare le valigie nella camera a loro assegnata e poi si chiusero in bagno a sistemarsi.
Nel frattempo la corriera era giunta a Mullingar e Payno and The Tommies sbarcarono dal vetusto automezzo. Liam tirò fuori la cartina tutta spiegazzata, l’aprì, e, nel tempo che impiegò a dispiegarla, i gemelli Tomlinson, Anakin e Uriah, di cinque anni ciascuno, consultarono Google Maps e in pochi secondi trovarono la strada. Liam guardò sconsolato i gemelli, che erano dei Louis in miniatura, e sbuffò:
-Okk, sto invecchiando …
Jupiter, l’ultimo nato di casa Tomlinson, tre anni, lo guardò con gli occhioni verdi ereditati come i capelli rossi dalla mamma, e lo rassicurò:
-No, zio Liam, sei sempre in gamba. Tranquillo!
Ana prese in braccio il piccoletto e avanzarono verso la meta, Liam e Louis con zaini e valige e Uri e Ani alla guida. Camminarono per diciassette minuti e quando giunsero in prossimità della villa videro un individuo ricciuto correre loro incontro sparato, sbracciandosi e urlando:
-Lou! Ana! Liam! Nipotucci adorati!!
Si catapultarono verso di lui e rotolarono uno sull’altro in un caloroso abbraccio di gruppo
-Harry, ma cosa è successo prima? – domandò Louis.
-No, è che … beh, lasciamo perdere!
Intanto erano giunti anche gli Horans e i Maliks. S trasferirono tutti in casa e dopo vari abbracci, baci, complimenti e una buona tazza di the, Zayn chiese:
-Raga, ma perché siete venuti in corriera come dei pezzenti plebei?
-Perché lo siamo, Zayn – rispose Ana.
Viola e Clarissa scossero la testa:
-Non cambierai mai, Anastasia!
Viola disse:
-Su, bambini, andate a giocare.
Ani e Uri si illuminarono:
-Oh, sì! Potremmo andare a rubare le uova delle galline del vicino …
Agli Horans e ai Maliks cadde la mascella.
-Stavamo scherzando, ovviamente – sorrisero i bambini, ma una luce maliziosa brillava nei loro occhioni blu. La nostra super casalinga indaffarata sbattè gli occhioni celesti e abbozzò un sorrisetto:
-Ehm …  sì, certo … Giacomo, Mary, fate vedere la casa ai cuginetti.
Mary, da brava padroncina di casa, prese la piccola Charlie per mano e disse:
-Sì, mamma. Vieni Charlie, giochiamo.
Giacomino tutto pepe portò i tre Tommies in salotto e accese la play station.
- A cosa volete giocare? – sorrisone alla Niall.
Uriah propose:
-Ce l’hai Sherlock Holmes e l’isola dei mostri?
Giacomo spalancò gli occhioni. –No. E comunque è un gioco da grandi e noi siamo piccoli.
Anakin storse il naso e Jupiter commentò:
-Come giochi non hai dei gran giochi, Giacomo. Io propongo di uscire.
-E rubare? Ma la mamma non vuole!
I gemelli sbuffarono: -Fa come vuoi, noi andiamo. Svelto, Jupe!
I tre Tommoli partirono verso la porta quando un vocino li richiamò:
-Ani, Uri, Jupi .. dove andate?
Si voltarono e videro Charlotte che li guardava sorridendo.
-Ciao, Charlie! Vuoi venire? Andiamo a rubare le uova.
La bambina non aveva capito una mazza e li guardò stupita.
Proprio allora Clarissa fece il suo ingresso e sbottò:
-Ma ragazzi, insomma! Non vorrete traviare una bambina di due anni! Comunque venite tutti di là. E’ pronto in tavola.
-Scusa, zia Clarissa – fecero loro con una faccia tutt’altro che angelica.
Si riunirono tutti attorno al tavolo e la scena era alquanto comica. I bambini erano sistemati a un tavolino a parte ed erano divisi nell’associazione a delinquere formata dai tre Tommies e da Jemmy  e le brave bambine. Mary faceva la mammina e infilava cucchiaioni di minestra in bocca a Charlie, scimmiottando la voce di sua madre Viola con frasi del tipo “ma guarda che bell’aeroplanino!” o “ma quanto sei bella! Apri la boccuccia, amore!” Charlie, dal canto suo, la prendeva per matta ma le voleva troppo bene per distoglierla dai suoi sogni di mammina. Intanto i tre Tommies andarono in missione di sabotaggio sotto il tavolo dei grandi e allacciarono tra loro le stringhe delle varie scarpe. Jemmy era con loro ma si era ripromesso di non allacciarle a nessuno. Al tavolo dei grandi il caos era totale: Harry lanciava occhiate omicide a Jemmy, Cla e Vì  parlavano dei soliti argomenti da giovani mamme e sparivano in cucina ad intervalli regolari; Niall, da padrone di casa a capotavola, scherzava con Zayn, Liam e Louis sui bei vecchi tempi e Ana in braccio a Louis li ascoltava divertita. Scoccarono le dieci e:
-Tutti a nanna, bambini! E’ tardissimo! – Viola e Clarissa radunarono i bambini.
-Già – sbuffò Ana – Uri, stasera evita di provare a zombizzare i pipistrelli e Ani, Ani se non applichi riti voodoo ai ragni sarebbe meglio … Jup, tienili d’occhio.
La rossa si alzò per andare a vedere dove avrebbero dormito i suoi bambini irregolari ma non si era accorta di avere le stringhe legate insieme. Così roteò le braccia e cadde in avanti. Un intervento di Lou la salvò dal prendere una bella facciata per terra. Il ragazzo la tirò a sé ed iniziò a baciarla mentre le tre pesti si dileguarono in silenzio. Ma che razza di genitori si comporterebbero così? (Voce Fuori Campo: tutti quelli con un po’ di sale in zucca! Non bisogna mai smettere di baciarsi, no?)
Niall si avvicinò all’orecchio di Zayn e sussurrò guardando i due amici che continuavano tranquillamente a baciarsi:
-Beato Louis! Io è da due anni, da quando i bimbi comprendono tutto che non ho mai uno spazio tutto mio con Vì. Pensa che mi sfrattano pure dal letto! Non vedo l’ora che vengano tra un mese i miei suoceri così Viola ed io andremo in vacanza tutti soli!
-Idem per me. – fece Zayn – Cla però almeno mi bacia. Non è come la tua Viola che davanti ai bambini non vuole fare niente … dai, vecchio mio, sono cose che capitano. Quanto a Louis e Ana, beh, loro sono un caso a parte.
Sospirando guardarono le loro amate mogliettine intente a radunare i picciotti. Siccome erano tutti stanchi si salutarono ed ognuno se ne andò nella propria stanza. Gli Horans e i Maliks cantarono la ninnananna ai rispettivi bambini, Ana e Louis salirono in soffitta dai loro irregolari e Ana raccontò la storia dei lupi mannari vampiri che trucidavano tutta Mullingar. E quindi Louis e la strega si ritirarono nella loro camera a riprendere il discorso interrotto …ehm…
Il povero Niall andò con la sua Viola a dormire e il silenzio calò sulla villa quando due figurette munite di peluches entrarono in camera e si sistemarono tra la coppia.
-Papo, levati. Dove metto a dormire Roby e Penny se ci sei tu in mezzo? Uffa … - sbuffò Mary.
-Se vuoi restare qui, amore, leva le bambole – biascicò Niall.
Jemmy per solidarietà nei confronti della sorella iniziò a spingere il povero papà verso il bordo del letto.
-Ehi, bambini, piantatela! Viola, mandali via! (VFC ma cosa sono, una mandria di mucche, Horan?! Sono due bambini di tre anni!!!)
Vì si girò e aprì gli occhi, allora i due gemelli cominciarono a piangere. Tattica infallibile!
-Mami, ti preeeegooo … papà non ci vuole, ueeee!
-Niall …..
-No, no, no! Non me ne vado!
-Niall, fallo per me, ho sonno! Non ci mollano, se no. Ti preegooo…
-Ma …. Ma io …. Uffa! – e il povero Horan senior si alzò, diede un bacio alla moglie e si allontanò (VFC Horan santo subito)
Dato che la camera dove di solito si ritirava a dormire solo soletto c’erano i Maliks, ripiegò nella stanza dei due scapoli. Spalancò la porta, e vide Liam con annesso il panda Hazza. Si avvicinò e …
-Ahhhhh! Lo spirito di Giacomo! Liaaaaaammmmm!!!!! – urlò Harry terrorizzato.
-Sono io, Niall!
-Ciao Lally, vieni dai … ho capito, i gemelli … - fece Liam. Gli fecero un po’ di spazio e i tre ragazzi sprofondarono nel sonno.    
 
 
*****
Buonasera,
sventurati lettori! Come avrete acutamente notato, questa è una storia un po’ fuori dagli schemi delle solite ff. Abbiamo nuovi personaggi, che forse non saranno simpatici proprio a tutti. Come al solito seguirà un appassionante mistero ma per chi non ama i misteri, tranquilli, ci saranno anche tante dolci e tenere storie con le coppiette felici. Con la più viva speranza che continuate nella lettura e che recensiate, auguriamo a tutt*  un lieto proseguimento!   
  
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