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Autore: chairmodeactivate    12/04/2014    4 recensioni
La storia è difficile da spiegare, secondo me. ma più o meno parla di una ragazza, Jacky che si trasferisce e dovrà sopportare un vicino maleducato, puttaniere ma tremendamente sexy.
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Dal Prologo: "Lo odio perché lo amo. Ok, l’hanno detto una marea di persone ma continuo ancora a odiarlo e lo odierò per sempre. Però non è un odio perché mi ha fatto qualche torto o mi ha ferito, al contrario, si è sempre preso cura di me fin dal primo momento e io mi sono presa cura di lui."
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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QUESTO CAPITOLO È SCRITTO DAL PUNTO DI VISTA DI MICHAEL.
 
Epigolo.
 
  È passato un anno. Un anno da quando lo baciata la prima volta. Ricordo ancora la prima volta che l’ho vista. Com’è arrossita quando mi ha visto entrare a casa sua. E anch'io ero diverso, non ho mai amato una persona come ho amato lei. Nessuno lo avrebbe mai neanche lontanamente immaginato. Mi ha fatto incazzare a volte ma mi ha insegnato a vivere e a farmi sentire amato.
Jacky. La mia piccola e dolce Jacky. Oggi deve essere un giorno speciale per entrambi, è il primo anno che stiamo insieme.
 “Sta sera andiamo da Billie, fa una festa come lo scorso anno” la informo “Ma passerai tutta la serata con me, non ti devi allontanare neanche di un passo”
“Se devo andare in bagno?” chiede alzando un sopracciglio.
“Lo troverai occupato da qualcuno che…”
“Okay, lascia stare. Ho capito!”
“Però non ti vestire come lo scorso anno, mettiti qualcosa di più…”
“Non mi vesto elegante” mi interrompe.
“… Meno maschile. Non è che non mi piace, ma sei una bellissima ragazza e ogni tanto è bello vederti con qualcosa di carino”
“Non ti piace come mi vesto?”
“Io amo come ti vesti” dico e la bacio “Mi metto anch'io qualcosa di più carino del solito, okay?”
“Okay” risponde tornando al suo libro.
  La guardo ancora un po’ leggere e poi salgo per scegliere i vestiti. Entro in camera ed apro l’armadio. Prendo gli stivali neri, una maglietta viola a maniche corte, pantaloni neri e una giacca. Fatto. Mi vesto mentre sento la porta aprirsi ed entra Jacky che prende dei vestiti e li porta in bagno. Quando sono pronto busso al bagno.
“Ci vuole ancora tanto?” chiedo.
“Devo truccarmi, vai nell’altro se è urgente” risponde da dietro la porta.
“Voglio solo vedere come sto vestito così” voglio solo vedere come ti sei vestita.
“Amore, abbiamo uno specchio enorme al piano di sotto, molto più grande di questo del bagno”
“Uff! Dài, fammi vedere come ti sei vestita”
“Sotto” ha usato un tono al quale non si può dire di no, così scendo.
  Mi prendo cinque secondi per guardarmi allo specchio. Mi passo una mano tra i capelli e cercare di renderli meno ordinati possibile. Sistemo i lacci delle scarpe in modo di inciampare mentre cammino e la giacca. Il tempo fuori è come lo scorso anno, la luna brilla e non si vedono nuvole. Sarà tutto perfetto.
  Un colpo di tosse alle mie spalle mi distrae. Mi giro e la vedo. Ha una maglietta azzurra, una giacca in pelle, pantaloni neri molto stretti e dei tronchetti con i lacci. È perfetta.
“Chiudi la bocca che ti entrano le mosche” dice avviandosi verso la porta. La seguo, prendo le chiavi della macchina e mi chiudo la porta alle spalle. Raggiungo Jacky e entriamo in macchina.
“Sei bellissima” dico mettendo in moto “E sei mia” la guardo sorridere e poi partiamo.
  Già da fuori si sente l’odore del tabacco e dell’alcool. Faccio strada a Jacky e entriamo. La festa è esattamente come l’anno scorso, sembra di essere tornati indietro nel tempo.
“Andiamo da Billie, lo salutiamo e chiediamo dove lasciare le giacche” dico avvicinandomi al suo orecchio, la musica è altissima e non si sente quasi nulla. Jacky annuisce e ci facciamo largo tra la folla. Intravedo le teste dei miei amici e mi dirigo verso quel lato. Quando ci avviciniamo tutti fanno i complimenti a Jacky per come è vestita e li guardo tutti con aria omicida. Billie ci dice che le giacche le possiamo lasciare dove capita e così facciamo.
“Devono smetterla di fissarti” dico a Jacky mentre le passo una birra. Non dobbiamo esagerare, sia perché devo guidare per tornare a casa e sia perché ci serve la lucidità per fine serata.
“Sei stato tu a chiederlo” risponde bevendo il primo sorso.
“Dovresti truccarti più spesso così” ho una voglia matta di saltarle addosso e fare capire a tutti che è mia.
“Poi dovresti uccidere il resto del mondo, se no mi guardano tutti” merda, deve smetterla “Cosa vuoi fare tutta la serata?”
“Non lo so, non facciamo le coppiette asociali” non mi va di limonare di fronte a tutti, non dico che lo farei volentieri anzi, vorrei tanto baciarla in questo momento “Che ne dici se balliamo un po’?” chiedo in fine.
“Davvero, Michael, vuoi ballare? Avevi detto di non saper ballare” dice con un’espressione stupita.
“Ho detto che non mi piace, no che non so farlo” rispondo. La maglietta azzurra gli cade lasciandole una spalla scoperta, è maledettamente sexy. Beve l’ultimo sorso di birra e mi trascina in mezzo all’ammasso di persone che si muovono ballando.
  Iniziamo a ballare e voglio ricordare ogni singola cosa di questa sera. Voglio ricordare ogni singolo sorriso che fa, ogni singolo movimento. Alza le braccia e ci muoviamo a tempo di musica, mi guarda negli occhi e sorride, poi si mette a ridere quando mi metto a fare qualche mossa stupida ed è bellissima. Ogni secondo che passa mi piace sempre di più. Dopo una mezz’ora parte una canzone più lenta. Ci guardiamo e capisco che abbiamo pensato la stessa cosa. La prendo per i fianchi mentre le sue mani si poggiano sulle mie spalle.
“Anche con i tacchi non sei più alta di me” dico appoggiando la mia fronte sulla sua.
“Non volevo essere più alta di te, a me piace così” non abbiamo smesso di fissarci per un secondo.
“Anche a me” rispondo. I suoi occhi si abbassano sulle mie labbra e all’improvviso sento il disperato bisogno delle sue. La stringo in un abbraccio e poso le mie labbra sulle sue. Quando ci stacchiamo appoggia la testa sulla mia spalla e continuiamo a ballare per tutta la serata.
  Verso le undici e mezza siamo stanchi morti. È arrivato il momento. Esco le chiavi della porta che ormai conosciamo bene e lei subito capisce. Andiamo nella nostra spiaggia a camminare in riva al mare, senza scarpe con i pantaloni alzati per non bagnarli.
“Sai, ormai questo è un posto speciale, ci ha visto litigare, far pace ed è il posto dove ci siamo baciati per la prima volta” ora o mai più.
“Lo so, ma perché mi hai portato qui di nuovo?”
“Jacky” la chiamo e la guardo negli occhi e inizio il discorso che ho in mente da mesi “C’è un momento nella vita in cui ti innamori di una persona. La ami in tutti i suoi difetti e nelle sue imperfezioni. Io mi sono innamorato di te e ogni giorno mi accorgo che ti voglio di più. Ogni giorno sento che sarei disposto a scalare montagne, attraversare oceani per renderti felice. Ti porterei sulla luna per renderti felice e ti regalerei la stella più brillante e bella anche se non è bella come te. Amo tutto di te, amo quando ti incazzi e vorresti picchiarmi perché ti si legge negli occhi quando hai voglia di darmi uno schiaffo, ma di più ti amo quando non fai nulla, quando sei semplicemente te stessa perché sei tu. Mi hai reso una persona migliore fin dal primo secondo in cui ci siamo incontrati. Sei nella mia testa ogni secondo. Sei l’ultimo pensiero che ho la notte prima di addormentarmi e il primo al mattino appena in mio cervello inizia a lavorare. La vita è bella. Tu sei bella. Tu sei la vita. La mia vita.” Prendo dalla tasca una scatoletta quadrata e la apro. Dai suoi occhi escono delle lacrime e si porta le mani alla bocca per lo stupore alla vista di un anello “Jacky sono perso senza te. Ti amo tantissimo e la mia vita non avrebbe senso senza te. Non lascio più i vestiti per casa e ti giuro che spengo la console ogni volta che me lo chiedi ma ti prego sposami”
“Mike, io…” inizia ma un singhiozzo le ferma la voce, dei suoi occhi escono solo lacrime e non smette di sorridere. Annuisce con la testa “Sì, sì, sì, sì, sì. Voglio sposarti!” dice e salta avvolgendo le sue braccia sul mio bacino e la bacio con tutto la voglia che ho da quando abbiamo messo piede alla festa. Un botto mi dice che il nuovo anno è arrivato e io sono la persona più felice del mondo.
 
 
 
“Lasciate ogni speranza o voi che entrate” in questa storia.
Ed eccoci qua. Per l’ultima volta con Mike e Jacky. Non ho nulla da dire, spero che la storia vi sia piaciuta, mi sono divertita tantissimo a scriverla e ci ho messo tutta me stessa per renderla speciale, per renderla originale.
 
Vorrei lasciarvi delle frasi di qualche canzone che mi ricordano molto la storia.
 
When I close my eyes and try to sleep
I fall apart, I’m fighting hard to breathe
You’re the reason. The only reason.
Even though my dizzy head is numb
I swear my heart is never giving up
You’re the reason. The only reason”
 
“I want you to know
With everything I won’t let this go
These words are my heart and soul
I’ll hold to this moment you know
As I’ll bleed my heart to show
And I won’t let go”
 
“You might be crazy but baby I’m fallin’ for you”
 
“The sun don’t shine
The sky ain’t blue
If I can’t be with you”
 
“Don’t waste your time on me
You’re already the voice inside my head”
 
Non vi dico chi le canta perché non è importante, se volete saperle potete chiedere comunque.
Ora vi dico chi sono i presta volto per i personaggi. Allora Mike, Drew e Billie sono gli unici ad averli gli altri pensateli come volete. Jacky non ne ha, se fate caso non ho mai descritto com’è (occhi, capelli, fisico…) il motivo è perché neanche io lo so, immaginate una ragazza e la prima che vi viene in mente è lei, potete essere anche voi stesse non ho mai pensato a chi potrebbe essere, ma veniamo al sodo. I ragazzi. Allora non sono attori, ho preso tre i miei chitarristi preferiti e li ho messi nella storia. Non vi posto foto, vi dico solo il nome, chi vuole cercarli li cerca, se avete paura di rimanere delusi non cercateli.
Drew:
Il personaggio di Drew è Rocky Lynch, chitarrista di una band, non molto famosa chiamata R5. È la mia celebrity crush o meglio una delle tante. Nella realtà non ha i tatuaggi e per la storia è un po’ più muscoloso.
Billie:
 Il nostro Billie, uno dei miei personaggi preferiti, è Billie Joe Armstrong, cantante e chitarrista dei Green Day quando aveva vent’anni, non ora che ne ha quaranta due hahaha. Ho scelto lui perché è il mio idolo, quello che sta in cima a tutto e non potevo non sceglierlo.
Michael:
Michael, ci siamo, emozionati? Io sì, anche se già so chi è! Michael è… *rullo di tamburi* Michael Clifford, chitarrista dei 5 Seconds Of Summer. Sono una band che si è formata da poco e la prima volta che ho visto questo ragazzo ho subito iniziato a pensare a lui come protagonista di una storia ed ecco che l’ho scritta. Quindi ringraziatelo perché è grazie a lui se ora avete letto questa storia ;)
 
Gli ultimi ringraziamenti vanno a Daya99, abracadabra, Sabry_Mixer e fabisweetheart. Grazie tantissimo anche a tutti quelli che hanno seguito in silenzio la storia, so che ci siete!
Voglio ringraziare anche la mia amica A** che mi ha aiutato con la trama della storia dicendomi quale idee le sembravano migliori per la storia.
Per ultimo vi dico che la frase “La vita è bella. Tu sei bella. Tu sei la vita. La mia vita.” non è mia. L’ha detta la fidanzata della mia migliore amica e gli ho chiesto se potevo usarla e mi ha detto si ma voleva il copyright. Quindi copyright S****.
Spero di non avervi deluso nel finale e credo che possiamo salutarci. Scriverò altre storie, promesso. Non più su Jacky e Mike ma altri personaggi. Ci vediamo presto.
Arrivederci.

chairmodeactivate.
  
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