Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: slanif    13/04/2014    1 recensioni
Ci siamo solo io e Roberto. E’ presto, mancano ancora venti minuti prima dell’inizio degli allenamenti.
Tra poco arriveranno anche le altre… e io non vedo l’ora! Ho bisogno della mia musica… sbrigatevi ad arrivare, ragazze!
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Musica
di slanif



“Bellissima! Ben tornata! Come ti senti?” mi chiede l’allenatore, mentre entro in palestra.
Sorrido: “Ciao Roberto… sto bene, grazie” rispondo, arrivandogli di fronte.
“Il polpaccio?” mi chiede ancora. E’ preoccupato, e posso capirlo, ma adesso sto bene. Dopo un mese di stop e tanta fisioterapia sono in ottima forma!
“Tutto okay! Il dottore ha detto che posso tornare tranquillamente ad allenarmi. Certo, all’inizio non devo strafare e vuole comunque vedermi tutti i mercoledì per un altro mese, ma posso fare tutto. Quindi tranquillo!” esclamo entusiasta, sorridendo felice di poter essere di nuovo in palestra e cercando di dare al mio tono una sfumatura rassicurante.
“Perfetto! Allora comincia a fare stretching e poi riscaldamento. Vai piano, non venire dietro a noi!” mi dice “Non strafare!” si assicura, mettendomi una mano sulla spalla.
Annuisco, quindi faccio come mi è stato suggerito e comincio a fare allunamento per il polpaccio.
Ci siamo solo io e Roberto. E’ presto, mancano ancora venti minuti prima dell’inizio degli allenamenti.
Tra poco arriveranno anche le altre… e io non vedo l’ora! Ho bisogno della mia musica… sbrigatevi ad arrivare, ragazze!
 
Dopo cinque minuti arriva anche Giorgia, il nostro centrale. Appena mi vede posa la borsa e mi corre incontro, tuffandosi su di me e abbracciandomi forte.
“Erika! Che bello rivederti! Come stai?” mi chiede, e io le spiego brevemente quello che ho già detto all’allenatore. Lo stesso faccio con tutte le altre che arrivano poco dopo.
Ci riuniamo tutte in cerchio a fare allungamento e mi rendo conto che manca solo Lei…
 
Dopo circa dieci minuti, finalmente la sua voce: “Roberto! Scusa il ritardo!” ride, aprendo la porta con un tonfo. Quindi mi vede: “Erika!” esclama, correndomi incontro e saltandomi letteralmente addosso. Io ricambio con gioia l’abbraccio mentre lei mi da un bacio sulla guancia.
La mia migliore amica.
La mia compagna.
Cristina, la mia ragazza, si stacca. Si ritira su, mi prende per mano e mi fa alzare con lei, trascinandomi negli spogliatoi mentre urla agli altri: “La prendo in prestito per un po’!”.
“Basta che non vi mettete a chiacchierare e perdi altro tempo!” le urla l’allenatore.
Chiacchierare… come no!
Ovviamente loro non sanno niente di noi.
Arriviamo negli spogliatoi e lei posa la sacca sportiva sulla panca. Si volta subito verso di me e mi fissa. Il suo sorriso allegro è sparito lasciando spazio ad un’espressione molto seria e corrucciata: “Potevi anche dirmelo che saresti tornata oggi… ci siamo sentite ieri sera e immagino che una cosa così importante ti sia venuta in mente!” mi rimbrotta.
Io rido: “Scusa… volevo fare una sorpresa anche a te, oltre che a tutta la squadra!” e mentre lo dico unisco i palmi delle mani davanti al viso con una finta espressione colpevole, facendole l’occhiolino.
Lei sbuffa, ma mi sorride. Quindi si avvicina e mi deposita un dolce bacio sulle labbra.
Io passo una mano tra il suo caschetto castano tutto sfilato. I suoi meravigliosi occhi azzurri sono fissi nei miei, neri come la pece.
Le stringo la vita con un braccio mentre l’altra mano continua a vagare nei suoi capelli liscissimi.
Ci perdiamo nella contemplazione l’una dell’altra e solo la voce tonante dell’allenatore ci riporta alla realtà: “Ehi! Vi avevo detto di non chiacchierare!”.
Ci stacchiamo immediatamente, con un gesto nervoso. Quindi io mi dirigo in palestra dicendo a Cristina di fare presto, mentre lei è già intenta ad aprire la borsa e a tirare fuori la sua roba, sbuffando.
 
Quando anche Cristina si unisce a noi, cominciamo il riscaldamento iniziando a correre e la mia bella compagna mi affianca.
Subito dopo ci dividiamo in coppie e io mi metto con Eleonora, l’altra palleggiatrice, e insieme facciamo riscaldamento. La sensazione della palla da pallavolo sulle mani è sensazionale, dopo così tanto tempo, e il suo rimbombo che scandisce il tempo è inebriante.
Cominciamo a palleggiare e ricomincia la mia musica…
La sensazione più bella della mia vita dopo quella di avere Cristina.
Sorrido.
Sono felice.
 
 
 
**FINE**

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: slanif