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Autore: Aleheart    13/04/2014    2 recensioni
Piccola OS di come potrebbero incontrarsi Edward e Bella, tutto grazie ad una moto e ad un dolore comune....leggete se vi ho incuriosito :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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One-shot


È tutto un equilibrio sopra la follia.

Pov.Bella

Ero nella mia camera e stavo ascoltando un po' di musica sdraiata sul letto...ripensavo alla mia vita che si rispecchiava in molte delle canzoni che scorrevano sull'i-pod.
Ripensavo a mia madre Reneè che dieci anni fa è morta per un incidente ed una lacrima mi solcò il viso. Avevo un passione, le moto, ma da quando mia madre era morto proprio in moto mio padre mi aveva obbligato addirittura a non guardarle. Non ero mai riuscita a farci un giro, ma mi affascinavano quando le vedevo passare, la sensazione che mi davano era di libertà, di una libertà talmente pura che solo l'adrenalina riesce a darti e che solo la velocità a mio parere può provocare. Mentre facevo questi pensieri; decisi che per una volta, la prima nella mia vita, avrei disubbidito a mio padre. Era un'esperienza che dovevo fare, dovevo capire cosa provava mia madre quando era sul mezzo che più la rendeva felice e che ha reso noi più tristi. Mi alzai dal letto, di corsa,dovevo farlo subito, senza ragionarci troppo altrimenti avrei cambiato idea.
Uscii di casa, presi la mia macchina e andai nel posto dove solitamente si trovavano i motociclisti la domenica pomeriggio. Arrivata in quel posto, mi sentivo a casa, per niente fuori posto. Vidi un bellissimo ragazzo sulla sua Kawasaki Z1000 nera, splendente che stava fumando una sigaretta, era da solo in disparte, aveva lo sguardo triste e assente...non so per quale motivo, ma l'istinto cmi disse che lui era la persona giusta per fare ciò che avevo in mente.
"Scusa...piacere sono Bella" allungai la mano che lui prese, ridestandosi dai suoi pensieri.
"Edward" mi disse sorridendomi gentile, non era scontroso al contrario di ciò che avevo pensato dato che se ne stava per i fatti suoi.
"So che la mia richiesta ti sembrerà strana....ma...ecco mi chiedevo se potresti portarmi a fare un giro con la tua moto...ovviamente pagherò il giro..." dissi, imbarazzata e con le guance completamente rosse.
Lui mi guardò un po' stralunato...
"Si, in effetti è strana come richiesta e non chiedermi perché ho deciso che ti darò un passaggio, non voglio i tuoi soldi, però alla fine del giro vorrei sapere il perché di questa cosa" finì con un sorriso dolcissimo. Io ero al settimo cielo,aveva accettato e dentro di me stavo facendo i salti di gioia. 
Edward mi porse il casco e salii dietro di lui. Partì. Sfrecciammo per le strade di La Push, andavamo veloci, sentivo il vento che mi si infrangeva contro, ogni volta che lui accelerava di più, io mi attaccavo di più ai suoi fianchi, facemmo un giro lungo circa un'ora fino a quando decise di fermarsi al molo, per prendere un gelato.
"Piaciuto il giro?"
"È stato bellissimo, Edward. Ti ringrazio!"detto questo gli gettai le braccia al collo e lo strinsi con tutta la forza che avevo, quando mi resi conto di ciò che stavo facendo e mi stavo per allontanare imbarazzata, lui, con mio grande stupore, ricambiò la stretta, ma dopo un po' sentii che il suo corpo era scosso da singhiozzi. Lo strinsi più forte e inizia ad accarezzargli i capelli.
"Ehi, Edward, calmati...ci sono io"a quelle parole sentii che la sua stretta si fece fortissima, come se io fossi la sua ancora di salvezza, lo lascia calmare, dopo alcuni minuti sciolse delicatamente l'abbraccio, si asciugò velocemente gli occhi e abbassò lo sguardo.
"Bella, mi dispiace...io..."non lo feci neanche finire.
"Ehi...guardami"dopo che ebbe portato le sue gemme verdi nei miei occhi ripresi a parlare.
"È tutto apposto, non devi scusarti, lo avevo visto nel tuo sguardo assente, prima di avvicinarti che qualcosa ti tormentava e avevi bisogno di sfogarti, lo hai fatto ed è giusto così, il dolore represso non porta a niente e sono felice di esserci stata io ad abbracciarti....non so come spiegartelo, ma sento di potermi fidare di te e sento che potremmo essere amici...io lo verrei..."conclusi.
"Oh Bella...grazie...io non so che dire, ma anche io vorrei esserti amico" 
Sorrisi felice.
"Bene, chiarito questo punto...andiamo a prenderci questo benedetto gelato che ho fame!"mi guardò e poi scoppiò a ridere.
"Va bene, andiamo"
Prendemmo il gelato e ci sedemmo su una panchina a mangiarlo, in silenzio che però non era imbarazzante, il primo a spezzarlo su Edward.
"Senti..io volevo spiegarti..."
"Edward, no, tu non mi devo nessuna spiegazione, a me è capitato molte volte di aver bisogno di una persona che mi abbracciasse semplicemente, senza dirmi niente, solo per farmi sfogare, davvero, lo capisco e sono contenta di essere stata con te oggi."
"Oggi, sono cinque anni che sono morti i miei genitori, per questo mi hai visto perso nei miei pensieri prima che mi avvicinassi, stavo ripensando a tutto il tempo passato con loro, cercando di trattenere le lacrime che premevano per uscire.

Pov. Edward

Non so perché ma mi fidavo di lei e avevo sentito la necessità di dirle la causa del mio pianto disperato. Come tutti, pensavo mi avrebbe risposto che le dispiaceva e lo avrei apprezzato, anche se non era questo di cui avevo bisogno.
Invece mi stupì.
"Mia madre è morta dieci anni fa, io ne avevo appena dieci e la sua più grande passione erano le moto, è morta per un incidente. Mio padre da allora non mi ha mai più permesso neanche di guardarne una, ma io sono come lei, io ho bisogno del brivido, dell'adrenalina per sentirmi libera ed è quello che oggi ho provato in moto con te. Per questo ti ho chiesto di farmi fare un giro...volevo provare le stesse sensazioni che mi madre provava tutte le volte che era in sella alla sua amatissima Yamaha, per sentirla un po' più vicina."
Mi disse questo guardandomi negli occhi e io in quegli occhi mi ci persi, vidi tutto il dolore per la morte di sua madre e la felicità per aver preso coraggio per aver fatto questa pazzia oggi. Avvicinai il mio viso al suo molto piano, così che se non voleva si sarebbe scansata, ma non lo fece. Poggiai delicatamente le mie labbra sulle sue. Era solo uno sfioramento di labbra, ma le emozioni che provai con quel bacio furono indescrivibili. Le nostre labbra iniziarono a danzare insieme, passai la lingua sul suo labbro inferiore per chiederle il permesso di entrare che lei subito mi accordò. Era un bacio lento, dolce e sensuale e io pensavo di poter morire da un momento all'altro. La sue mani erano sui miei capelli, gesto che non permettevo di fare a nessuno se non a mia madre. Dopo un po' ci staccammo e ci guardammo negli occhi, lei mi dette un altro bacio veloce sulle labbra e poi si strinse di più al mio fianco, io le misi un braccio sulle spalle, lei poggiò la testa sulla mia spalla e le lasciai un bacio sui capelli. Dopo un po' bella interruppe il silenzio.
"Edward?"
"Si?"pensavo che da un momento all'altro che potesse dirmi che era stato tutto un errore.
"Cosa siamo io e te?"questa era facile.
"Beh..tu sei la mia ragazza..direi, anche perché ora che ti ho trovato non ti mollo più"
Si girò, mi baciò e non ci fu mai momento più perfetto.

------------
Era passato un mese, io e Bella ormai ci vedevamo tutti i giorni e tutti i gironi mi stavo innamorando sempre più di lei, non usavamo sempre la moto, anzi spesso usavamo o la mia o la macchina di Bella, avevamo scoperto che studiavamo nella stessa università, quindi ci vedevamo molto spesso. Oggi però avevo bisogno di dirle i miei sentimenti, non potevo più nasconderli e se non lo avessi fatto sarei scoppiato. Andai a prenderla all'uscita dell'università, dato che io non avevo lezione quel giorno. Appena la vidi uscire, le andai incontro e quando mi vide si allargò in un sorriso sincero che coinvolgeva anche gli occhi, iniziò a correre, mmi saltò addosso e si attaccò tipo koala, per poi baciarmi in maniera molto passionale.
"Ehi..quanto entusiasmo! Ti sono mancato?"
"Da morire..."
"Lo vedo!"risposi ridendo.
"Anche tu mi sei mancata! Ti va di fare un giro con me?" 
"Certo!"
Eravamo in macchina con le nostre mani intrecciate sul cambio. Bella era girata verso il finestrino persa nei suoi pensieri.
"Ehi Bella?"
Si girò e mi sorrise debolmente...
"Ehi piccola, cosa è successo?"le chiesi fermando la macchina e accarezzandole il viso...scosse la testa.
"Ho forse fatto qualcosa...?"
"No, no Edward no. Tu sei la mia salvezza. È solo che...oggi sono 11 anni.."
A quelle parole capii subito. Mi gettai su di lei e l'abbracciai, mi aspettavo che piangesse e invece non lo fece.
"Sei forte, piccola"
"Solo grazie a te"avrei voluto dirle in altro modo ciò che provavo, la volevo portare su un prato e dirglielo dopo averla riempita di baci, ma in quel momento sentii che dovevo farlo.
"Bella?"
"Si?"
"Ti amo"vidi delle lacrime solcarle il viso e per un momento pensai di aver fatto una grandissima stronzata, ma poi si gettò tra le mie braccia e all'orecchio mi sussurrò:
"Menomale....perchè ti amo anche io" la strinsi più forte a me, come a voler trattenere questo istante per sempre. 
E questo fu solo l'inizio di tutto.


Fine


Ciaooo, allora questa piccola One-shot, l'ho scritta di getto, sperò che vi piaccia e anche se non vi piace fatemelo sapere! Un bacionee :)


 
  
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