Un raggio di sole penetrò dalla finestra, illuminando il viso di Wendy, ormai sveglia. Si mise a guardare quello di Peter. Un viso così perfetto non lo aveva mai visto, senza nessuna imperfezione. A volte passava delle ore a fissarlo prima che si svegliasse. Non riusciva ancora a credere che finalmente stavano vivendo una vita normale, insieme. Neverland era il passato e il loro futuro lo avrebbero scritto avvolti dal loro strano amore. Come ogni mattina, Wendy si alzò dal letto alle 7.30, cercando di non svegliare Peter. Quando si mise in piedi, però, la mano del ragazzo le afferrò il braccio:-Dove credi di andare?- le chiese. Wendy sorrise. Così era sveglio. -Al lavoro. Oggi tocca a me aprire la biblioteca. -, si voltò verso di lui e lo fissò negli occhi:-Non ho intenzione di scappare. Non più. - Peter si sedette sul letto e si avvicinò a lei:-Non avevo dubbi, tesoro. - le prese il viso fra le mani e la baciò dolcemente. Wendy amava i loro baci, li faceva sentire i soli essere umani al mondo, li faceva sentire una cosa sola. Poi i baci divennero più numerosi e Wendy alla fine fece tardi al lavoro.