Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ShannaInLuv    13/04/2014    2 recensioni
Draco Malfoy fece un passo verso Voldemort, incerto, poi un altro e un altro ancora. Il Signore Oscuro rise e lo abbracciò, Draco rimase rigido sotto la sua presa. Poi, lentamente, si voltò fino ad incontrare quegli occhi così blu e i capelli così neri di Astoria. La guardava, quasi implorante. Ma quella fece un passo indietro,titubante. Scosse la testa. -Non stavolta- mimò con le labbra. Malfoy si sentì il mondo crollargli addosso.
Astoria Greengrass era una Serpeverde, cosa alquanto insolita per Malfoy e la sua banda che non l'avevano mai ritenuta tale. Non perchè avesse mai tradito la sua Casa ma.... non si comportava come loro, tutto qui.
La cosa suscitò ancora più risa nei confronti del Malfoy -Grengrass, sei sicura di essere una Serpeverde?-
-Si- borbottò lei gettando dell'asfodelo nella nuova pozione, del fumo rossiccio uscì dal calderone.
(Prequel di Without You, DracoXAstoria)
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Quando la vita incomincia, è difficile farla finire bene'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Everything burns

DracoXAstoria

Vi consiglio di leggerlo con la canzone di Anastacia 'Everything Burns'

-Harry Potter è morto- ripetè Voldemort con un ghigno vittorioso, si sentirono alcuni strilli acuti provocati dal piacere della notizia appena giunta, o risolini sollevati. Voldemort socchiuse le bianche e viscide palpebre, fece un gesto con la sua mano verso gli studenti di Hogwarts -Ho vinto. Ora, chi desidera unirsi a me, vostro Signore, avrà risparmiata la vita. Gli altri moriranno - rise sputacchiando qua e là -Allora?-
Un inquietante silenzio aleggiava tra gli studenti, molti di loro avevano la mascella o i pugni contratti,dalla rabbia. Ginny Weasley e Ron Weasley erano stretti in un abbraccio, Hermione Granger guardava davanti a sè, come persa....
Poi, qualche mangiamorte sussurrò il nome di qualcuno . -Draco- fece strozzato. Era Lucius Malfoy, suo padre. Gli fece un gesto con la mano -Foza avanti!-
-Draco...- tremò sua madre, Narcissa Malfoy. aveva le mani serrate sotto il mento.
Draco Malfoy fece un passo verso Voldemort, incerto, poi un altro e un altro ancora.
Il Signore Oscuro rise e lo abbracciò, Draco rimase rigido sotto la sua presa. Poi, lentamente, si voltò fino ad incontrare quegli occhi così blu e i capelli così neri di Astoria. La guardava, quasi implorante. Ma quella fece un passo indietro,titubante. Scosse la testa.
-Non stavolta- mimò con le labbra. Malfoy si sentì il mondo crollargli addosso.

Astoria Greengrass era una Serpeverde, cosa alquanto insolita per Malfoy e la sua banda che non l'avevano mai ritenuta tale. Non perchè avesse mai tradito la sua Casa ma.... non si comportava come loro, tutto qui.

La prima volta che si erano incontrati o, per meglio dire, parlati, era stato durante Halloween del primo anno. Astoria era arrivata in ritardo al banchetto, così l'unico posto rimasto era quello davanti a un giovane dai capelli biondi attaccati sulla testa. Ovviamente, lei sapeva chi fosse. tutti lo sapevano. Draco Malfoy l'aveva squadrata appena un attimo, per poi riprendere ad abbuffarsi e a sghignazzare con Tiger e Goyle. Ad un certo punto, presa dall'emozione di chissà cosa, Astoria fece cadere l'acqua sul tavolo, essa si espanse fino a raggiungere la camicia di Malfoy che la guardò in cagnesco. Si affrettò a balzargli addosso con un tovagliono -Scusa....scusa- borbottò, ma lui la liquidò immediatamente.
-Chi sei?- aveva detto con quel tono che, era tutto tranne che solidale.
-A..Astoria Gren..Grengrass- e sorrise appena. Non sapeva perchè ma era totalmente in imbarazzo, Malfoy aveva accennato appena qualcosa con la testa quando si mise a fissarle gli occhi. La mettevano tutti a disagio quando lo facevano, compresa sua sorella Daphne. Li scrutò a lungo, aggrottando le folte sopracciglia.
-Sei sicura che i tuoi occhi siano reali?- fece. Ovviamente si riferiva al fatto che erano blu, di un intenso blu scuro. Irreali. Annuì impacciata poi, Draco fece un assenso arricciando le labbra e si rizzò dritto e riprese a chiacchierare con i suoi amici.


-Draco!- esclamò Lord Voldemort dando una pacca al Serpeverde, ridacchiò -Sei stato...bravo a venire da me ma....-
I genitori trattenero il respiro, così come Astoria Grengrass e metà degli studenti di Hogwarts. Draco sobbalzò -...ma?...- deglutì -..Signore?-
Quello sospirò -Ti ho detto di uccidere Silente... e non l'hai fatto. Bellatrix ti ha detto di uccidere la Mezzosangue - e qui Hermione sobbalzò -....e non l'hai fatto, hai esitato anche a chiamarmi, quel giorno. E ora sei qui, incerto. Che guardi da quella parte - indicò vago il punto in cui c'era la giovane ragazza -Sei abbastanza deludente!-
-Ma Signore...- protestò Lucius Malfoy, Voldemort si girò di scatto e gli lanciò un'occhiataccia -Zitto,Lucius- ringhiò. Lucius annuì appena e taque. Si rivolse di nuovo a Malfoy -Ti meriti una punizione-
Draco sobbalzò e il suo sguardo scattò tutt'intorno, in cerca di aiuto, ma prima che potesse dire o fare qualcosa, Voldemort chiamò un seguacio e disse un -Puniscilo-
Draco vide quello avvicinarvisi, puntare la bacchetta su di lui e ringhiò un -Crucio!-. Il ragazzo urlò, si sentì il petto esplodere, in preda agli spasmi cadde a terra, si contornceva dal dolore, che non passava. Urlava e urlava.
Astoria lo guardò con il groppo in gola, mentre Voldemort sghignazzava -E' così che si ripagano quelli che non mi ubbidiscono,vedete?- disse.
Lei sentì le gambe molli, perse l'equilibrio e cadde sulle sue ginocchia, le lacrime calde le scivolarono giù dagli occhi, fino a giungere la bocca, dando un gusto salaticcio.
Draco stava soffrendo. E lei non stava facendo niente.

Draco rise facendola arrossire quanto non lo era già. Era il quinto calderone che fece scoppiare quella settimana, per Merlino! E lui, che la prendeva così tanto in giro, non facilitava le cose. -Sta' zitto- borbottò alzando un po' troppo la voce e beccandosi un occhiataccia da Piton, l'insegnante di Pozioni.
La cosa suscitò ancora più risa nei confronti del Malfoy -Grengrass, sei sicura di essere una Serpeverde?-
-Si- borbottò lei gettando dell'asfodelo nella nuova pozione, del fumo rossiccio uscì dal calderone.
Draco aggiunse le radici e aggiunse -No perchè sei, maldestra, distratta, imbranata, un disastro a Pozioni...- poi sorrise appena -...e gentile. Fin troppo-
-Ad esempio?-
-Ti preoccupi troppo per gli atri Grengrass.... anche di quel Potter e compagnia- aggiunse con stizza -Io se fossi in te, Grengrass....-
-Astoria!- sbottò frustrata lei -Chiamami Astoria!- stava andando in una crisi di nervi, per varie ragioni.
La numero uno era che: stava parlando con Draco Malfoy! Accidenti!; la seconda era che stava facendo un sacco di errori e di certo Piton la odiava forse di più di qualche Grifondoro. Per Merlino!

 

***

-Ti sei fatto male,Draco?- chiese entrando nell'infermeria. Accidenti, una zampata di quel Fierobecco doveva fare proprio male! Si avvicinò al suo lettino e gli rivolse un timido sorriso.
Scrollò le spalle -Sopravvirò...- poi vide che la ragazza teneva qualcosa dietro la schiena -Ehy, cosa hai lì?- fece alludendo. Astoria arrossì, ma Draco non ci fece caso dato che arrossiva per qualsiasi cosa, e non per scherzo.
-Ecco...- mostrò  che tra le mani teneva una scatoletta di cioccolatini di Mielandia, glieli porse -Li tenevo per le emergenze, bè credo che questa sia abbastanza emergenza. Sono buonissimi, i miei preferiti, ti rimetteranno in sesto-
Draco afferrò i cioccolatini e li mise sul comodino, imbarazzato un po'. -Grazie-
entrambi restarono a guardarsi per qualche minuto -Bè, però te la sei cercata,Draco- fece ad un certo punto Astoria, con una nota di disapprovazione nella voce -Hagrid l'aveva detto di non...-
-Hagrid è uno zoticone - sputò sprezzante Malfoy -Non è adatto al lavoro,punto. Mio padre...- ridacchiò -.. ci penserà lui-
Astoria assunse un'espressione arrabbiata -Sei cattivo, Malfoy- e se ne andò.
Sei cattivo.
Sei cattivo.
Malfoy guardò sconcertato il punto in cui era sparita Astoria, poi prese i cioccolatini che gli aveva portato e, con rabbia, li sbattè a terra.


-Draco.....- pianse Astoria. Non riusciva a guardarlo vederlo contorcersi in preda alla maledizione Cruciatus, non riusciva a sentirlo, gemere di dolore, non riusciva a guardare quegli occhi celesti iniettati di sangue.... -DRACO!- urlò.
Doveva fare qualcosa, non poteva starsene a guardarlo soffrire così.
Voldemort voltò la testa lentamente verso di lei, un ghigno scaltro gli comparse sul voltro vitreo e lucido. Indicò la ragazza con la bacchetta si Sambuco -Di' giovane Serpeverde, c'è qualcosa che ti turba?-
Astoria digrignò i denti, era ovvio che c'era qualcosa che non andava e quel qualcosa, bè era lui.Lo stava facendo soffrire. -Sai, pensavo ti unissi a me come ha fatto tua sorella...Daphne Grengrass?- aggiunse Voldemort. Astoria scrutò la folla dei mangiamorte e, riconobbe il viso di sua sorella contratto in una smorfia preoccupata, il Signore Oscruro continuò -Mi hai deluso pure tu- mise la bocca in un broncio -Sei una fallita, proprio come questo qua- si avvicinò a Draco e gli tirò un calcio allo stomaco con il suo piede privo di calzature.
Astoria scattò in piedi, priva di sè -ORA BASTA!- urlò minacciosa. Il Mangiamorte che stava recando l'incantesimo a Draco malfoy stava ghignando, così la ragazza impugnò la bacchetta verso l'individuo. Arricciò le labbra -Ho detto basta, stronzo!-. Voldemort era abbastanza interessato, il mangiamorte rise e, immediatamente Astoria impugnò meglio la sua bacchetta, l'agitò di un solo colpo e lo disse.

-Avada Kedavra!-

Non aveva mai pensato di usare quella maledizione senza perdono. Nè nessun altra. Ma, in quel momento era talmente fuori di sè che ne avrebbe potuto lanciarne altre venti, trenta o cinquanta necessarie per far cessare quella situazione.
Voldemort scoppiò in una fragorosa risata -Bè, piccina, non esserne scandalizzata. Suvvia.- si rigirò la bacchetta tra le mani  poi si voltò verso i suoi seguaci -I bambini crescono!- esclamò. Tutti risero a quella battuta del Signore Oscuro. Ma ad astoria non faceva per niente ridere: scattò in avanti finò al corpo mezzo inerme di Malfoy che, non appena il Mangiamorte era morto aveva smesso di urlare o gemere strazialmente dal dolore. Si chinò di fianco a lui, ormai le lacrime erano molteplici. -Ehi Draco.... sono qui... andiamo via, ti prego- sussurrò. Draco sorrise appena ed annuì debolmente, mimò con le labbra secchissime un 'Grazie'. Sapeva quanto importante per lei era aver fatto quella maledizione.

-E' un bel posto, qui- affermò Astoria gettando qualche tozzo di pane alle anatre sulla riva del lago vicino Hogwarts. Draco si puntellò meglio sui gomiti e sbuffò -Non so perchè sia venuto qui, a dar da mangiare alle anatre- aggiunse l'ultima parola con sarcasmo. Ciò fece ridere la Grengrass.
-Malfoy, prendi- disse dopo aver finito di ridere al ragazzo, gli porse un pezzo di pane -lanciaglielo e vedi che succede-
Draco guardò la mano della ragazza un po' titubante, poi prese dalle sue mani il pane e lo lanciò davanti a sè. Immediatamente tre anatre si fiondarono su quel minuscolo pezzettino di pane. -Che stupide, ce n'è a volontà!-
-Ma sono piccoli animaletti, non lo capiscono - brontolò a mezza voce la ragazza. Draco ridacchiò appena -Sei proprio strana, Grengrass-
Passarono alcuni minuti di silenzio quando, Draco Malfoy prese la parola -Astoria, perchè sei così buona con tutti?-
-Mi piace esserlo- alzò le spalle.
-Ma non è da Serpeverde- ribattè il biondo.
-Ma è da me- fece pacata Astoria - e se vuoi saperlo odio tutti quei pregiudizi sugli altri! Insomma si, siamo purosangue ma non per questo siamo superiori. Tutto qui.-s'azzittì e Malfoy non aggiunse altro -E poi penso che dovremo smetterla di fare i superiori su tutto. Ad esempio l'altro giorno a Hogsmade ho sentito un mio coetaneo che diceva 'Mio padre ha usato sette volte una maledizione senza perdono'- fece con disprezzo, Draco la guardò più interessato -Non è una cosa di cui vantarsi, per Merlino! Uno dovrebbe vergognarsene, altrimenti non si chiamerebbero Maledizioni.Senza.Perdono!-
-Quindi non ne userai mai?- chiese Malfoy certo che, se suo padre sentisse i pensieri di quella ragazza, l'avrebbe già cruciata in un istante.
-No- ribattè secca Astoria -L'ho giurato.... solo in una posizione estrema, se mi attaccano, o attaccano la mia famiglia. E' così che dovrebbero usarle-


Draco sorrise debolmente vedendo il volto di Astoria. L'aveva fatto, per lui. Allora lui era importante per lei.
-Andare via? Voi due?- ruggì Voldemort - Non credo proprio, ragazzina- e con un gesto secco verso Astoria la fece staccare da Draco. Volò per qualche metro, fino a schiantarsi contro il muro della scuola, poi Astoria sentì solo bruciore, alcune voci urlavano, tra cui forse, quella di Malfoy, la spalla, tutto il corpo le bruciava. Si sentì strusciare contro il muro, fino ad atterrare con un tonfo secco, mosse debolmente la mano verso la sua spalla, la ritrasse con un gemito. Si guardò la mano.
Sangue.
Poi, tutto le si appannò ancora di più,le palpebre le si chiusero da sole.

Draco vide Astoria volare via e schiantarsi contro il muro, urlò e, anche se dolorante si alzò e, zoppicante andò verso di lei. Non si curò di sua madre che lo chiamava, dei sghignazzi di Voldemort, delle urla sorprese quando Potter balzò in piedi addosso a Voldemort e sparirono insieme giù dal ponte. Non si accorse di nulla, voleva solo sentirla, sapere che stava bene. -Grengrass!- chiamò. La vide accasciarsi a terra sanguinante, vide che chiuse gli occhi -ASTORIA!- striscò ancora verso di lei. Poi, quando le fu vicino le si inginocchiò davanti, la scosse -Su! Non fare la solita stupida, apri quei cazzo di occhi, Grengrass!-
Ma lei non si scosse e non rispose. Draco fece correre le mani verso la spalla infilzata dallo spuntone attacato al muro, sgranò gli occhi -A...stor...- e si strozzò. Chinò il capo, coprendosi la faccia con i capelli biondi a caschetto.
-Draco...- era suo padre -...dobbiamo andare, il Signore Oscuro aspetta noi. Se gli diamo una mano ti perdonerà-
-Non voglio il suo perdono- sbraitò Draco balzando in piedi con la bacchetta puntata sotto la gola di Lucius Malfoy -...non sono mai voluto stare là, con voi- sputò - vi odio! E tu... sei solo capace di pensare a questo?-
-Draco..- gemette Narcissa.
Malfoy intascò la bacchetta -Mamma porta via Lucius, arriverò anche io-
-Ma...-
-Andiamo Lucius!- sbraitò Narcissa.
-Fate largo!- fece ad un certo punto una voce piccata, Draco la vide assottigliò gli occhi e lei gli rivolse lo stesso sguardo. -Granger, puoi fare qualcosa?-
-Credo- fece Hermione alllungando la bacchetta verso Astoria e mormorando un incantesimo. Ci fu un esplosione azzurrina e, la spalla di Astoria guarì, tuttavia lei non si mosse.
Hermione rimase sorpresa.
-E' morta....- mormorò qualcuno alle loro spalle.
-Non ha funzionato...-
-Bè, se l'è cercata-
-Poverina!-
Draco cadde vicino a lei, con le mani sulla faccia. Non poteva essere. Le aveva promesso così tante cose, quella sera. Durante il ballo del sesto anno.
-Grengrass...- borbottò ignorando le occhiate di Hermione.

Till everything burns, Till everyone screams,
Burning in their liars, burning my dreams.
All of this hate, all of this pain,
Burn it all down, Cause my anger raise,
Till everything burns.

Astoria scese le scale un po' impacciata, rischiando di inciampare e fare una figura tremenda dato che la stavano guardando tutti. Chi in modo amichevole come Hermione Granger nel suo vestito rosa antico, chi in cagnesco come Pansy Parkinson nel suo vestito tremendamente orribile in marrone. Chi, in maniera diversa come Draco Malfoy, che accennava appena un sorriso nel suo abito tutto nero eccetto per il taschino verde. Proprio come il suo vestito. Si sistemò meglio la coroncina a forma di Serpente e sorrise imbarazzata, arrossendo vistosamente. Quando scese l'ultimo gradino inciampò e finì addosso al suo cavaliere.
-Imbranata- esclamò il biondo. Astoria rise. Quella sarebbe stata la serata più perfetta della sua vita. Dopo neanche dieci minuti era giunto il tempo di ballare un lento, quando Draco le porse la mano per ballare lei non ci poteva credere, afferrò la sua mano e insieme iniziarono a ballare.
Draco la guardava troppo e questo la faceva diventare tutta rossa. Ma poi si ricordò della urgentissima domanda che gli doveva fare.
-Draco, è vero che tu... sei un mangiamorte-
Il ragazzo avvicinò la fronte alla sua, triste -Purtroppo-
nessuno dei due parlò fino a quando Draco dopo averle fatto fare una giravolta, esclamò -Ma cambierà. Cambierà tutto te lo prometto. Diremo di noi ai nostri genitori e ci sposeremo, non appena le cose si sistemeranno-
-Ma quando si sistemeranno,Draco? Non staremo mai assieme-
-Si, te lo prometto. E ti prometto anche quella cosa che tu vuoi tanto. Quando erideterò l'importanza di mio padre, non ci saranno più pregiudizi sugli altri-
-Oh....- sussurrò strozzata la ragazza -Ma tu non....-
-Va tutto bene- l'abbracciò -l'importante è stare insieme a te- .
Poi la fece girare ancora una volta, ghignò -Mi dicono che il ripostiglio di gazza è molto accogliente e non ci va mai nessuno-
Astoria rise. Amava quella ragazza


Una mano si allungò fino a toccare i capelli impastati di fango di malfoy, lui alzò di scatto la testa e incontrò gli occhi profondi della ragazza che sorrise.
-Oddio....- borbottò- sei viva!-
-Pare di si- squittì, grazie al Serpeverde si alzò e ringraziò Hermione che, sicuramente l'aveva aiutata, la folla esplose in un boato, astoria guardò Draco e si lanciò su si lui stringendolo forte. Lui ricambiò anche se con cautela per paura di farle male. -Come stai?- le chiese.
Astoria ridacchiò -Sono stata meglio, e tu?-
Draco la guardò fisso negli occhi -Ora bene-
Poi, insieme s'incamminarono verso la strada di ritorno a casa.

Everything burns, Watching it all fade away.

AngolinoDiShanna

Innanzitutto, voglio ringraziare chiunque abbia letto o dato una sbirciatina a questa storia. Sono abbastanza soddisfatta di ciò che mi è uscito, l'idea mi è venuta in testa rivedendo Harry Potter and the deathly hollows p.2. Astoria me la sono immaginata un po' così, Serpeverde ma buona e che cambia Draco, in qualche modo. Anche perchè nell'epilogo sembrano tutti e due buoni...
Secondo me, questa colonna sonora ci sta benissimo -amo questa canzone- perchè... boh rende tutto così speciale tra di loro.... beh, non ho altro da aggiungere.
Mi fate sapere se vi piace?
Un saluto,
Shanna.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ShannaInLuv