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Autore: MagikaMemy    12/07/2008    6 recensioni
Mami ha sedici anni, due migliori amici e tanti problemi di giorno. Di notte, ha tanti alleati e un keyblade in mano. Riuscirà a scoprire a cosa è dovuta l'invasione di Heartless negli altri Mondi? E, cosa più importante...riuscirà a dire a Sora, il suo migliore amico, cosa prova davvero? La mia prima ficcy!! Vi prego di leggere! ^__^°°
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO 9: MARLUXIA

Roxas si avvicina alla porta d’ingresso.

“D’accordo ragazzi, ci vediamo domani!” esclama, tranquillo, e senza proferire altra parola lascia me e Sora fuori casa sua.

Ci guardiamo per un istante,, ma subito distogliamo lo sguardo e riprendiamo a camminare in silenzio.

Devo stare calma se voglio scoprire cosa è successo prima, a pranzo.

Cerco di prendere coraggio e mi fermo.

“Dobbiamo parlare.” Dico, secca.

Lui si blocca e mi guarda, una strana luce negli occhi.

“A proposito di cosa?”

“Di quello che è successo prima. Non è normale,Sora. Tu non ti comporti così.”

Devo aver colto nel segno, perché guarda a terra con aria colpevole.

“…non so che mi è preso. Mi spiace.”
”Dovresti scusarti con Riku, non con me.” Puntualizzo io, che però sono felice lo stesso di aver ricevuto le sue scuse.

“…nono voglio che a scuola si sappia che state insieme.”

Sento un sasso che mi colpisce sulla testa, e la sua risposta mi stordisce.

“…e perché? Non ci vedo niente di male.”

“Se le ragazze delle altre classi…le senpai del terzo anno…scoprissero che una del primo sta insieme a Riku…potrebbero reagire male.”

“Non ho paura di quelle deficienti. Si comportano come delle stupide fangirls. E poi tanto già non mi sopportano.”

Sora sorride, risollevando lo sguardo, la borsa della scuola sulla schiena come se fosse uno zaino e la divisa con sotto una felpa col cappuccio slacciata.

“Già. A scuola non ci sono molte ragazze a cui stai simpatica.”
Mi metto a ridere controvoglia.

“Sono amica di te, Roxas e Riku. E questo le rende un po’ nervose.”

“Però anche Naminè e Kairi stanno sempre con noi” osserva Sora, cercando di fare chiarezza nel suo già piccolo cervellino.

“Ma loro sono delle belle ragazze.”

Sora rimane un attimo in silenzio,poi sbotta a ridere, profondamente divertito.

“Vuoi dire che l’unico motivo per cui ti odiano è che non sei la più bella della scuola e giri con noi tre?”

“Diciamo di sì” rispondo io, rendendomi conto solo ora di quanto sia effettivamente ridicolo.

Le risate di Sora si placano non senza qualche sforzo, e si asciuga una lacrima divertita.

“Ok, è ufficiale: quelle ragazze sono fuori di testa.”

“Non sono le uniche” dico sarcastica, e gli sorrido.

Lui sembra capire, e ricambia con un sorriso divertito.

“…chiederò scusa a Riku. Ma stai attenta. E se ti dovessero fare qualcosa, tu fai nomi e cognomi che al resto ci penso io.”

Annuisco, e senza pensarci troppo gli metto un braccio intorno alla spalla.

Sora sorride allegramente, mi circonda la vita con un braccio e insieme continuiamo a fare la strada per tornare a casa.

***

“Ma dài, che gusto è ‘biscotto’???”
”Guarda che è buonissimo!!”

“Riku, Mami ha ragione! Anche io una volta l’ho assaggiato!” mi difende Kairi, che lenta lecca il suo gelato sdraiata sulla panchina dove io, lei, Selphie e Riku siamo seduti.

Oggi pomeriggio abbiamo deciso di uscire tutti insieme, anche perché è Sabato, ringraziando Dio.

Questa settimana è passata piuttosto lentamente, e la notizia che io e Riku stiamo insieme ha fatto il giro della scuola in un pomeriggio.

Il fatto è che Kairi e Naminè stavano parlando di me e Riku a pranzo, quando proprio in quel momento è arrivata Selphie, che ha ascoltato la conversazione nascosta e poi è balzata fuori, gridando a squarciagola: “Non ci credooo!”

Kairi mi ha raccontato di averla vista correre come una matta verso il cortile interno della palestra…e all’uscita, tutti che lanciavano sguardi e battutine verso me e lui.

Sospiro, lasciando che il gelato al biscotto che Riku ha criticato mi coli un pochino sulla mano.

Lui se ne accorge e mi avverte: “C’è tutto il gelato che ti cola sulla mano! Sei una bambina o cosa?!”

Lecco svelta il gelato e gli lancio un’occhiataccia di fuoco: “Io non sono una bambina”:

“Però ti comporti come se lo fossi.” Mi dice, con un tono strano.

Incredibile a dirsi, ma Selphie non ha ancora fatto nemmeno una battutina, al contrario di Wakka e Tidus, che invece è tutto il pomeriggio che ci prendono in giro.

Sora è sdraiato sul prato, un filo d’erba in bocca, e ad occhi chiusi si gode il sole di pomeriggio.

Arossisco un po’.

Mi è sempre piaciuto quando sonnecchia.

Arriccia un pochino il naso, le guance sono un rosse per il sonno, e ogni tanto si muove, il più delle volte a sinistra; non un movimento brusco, ma uno piccolo, quasi impercettibile.

“Sora, Mami, anche voi andate a Taiwan con la scuola?” mi chiede Selphie d’un tratto.

“Sì” rispondo, togliendo lo sguardo da Sora “andremo il vostro stesso periodo. Tu con chi sei in camera?” chiedo, cercando di interessarmi alla discussione per non guardare Sora.

Selphie mi rivolge uno dei suoi mille sorrisi civettuoli: “Io, Yuna, Olette e Rikku.”
”Capito.” Dico, ripensando all’ultimo nome che ha detto.

Rikku.

Mh.

Quella ragazza mi è sempre stata simpatica, ma non fa parte del nostro gruppo.

Sta sempre con Yuna e un’altra ragazza, mi pare si chiami Paine o qualcosa di simile.

Olette, che fino ad ora è stata sul prato a parlare con Hayner e Pence, si alza e viene verso di noi.

“Mami, tu con chi stai in camera?”
”Con Kairi e Naminè. Ho già parlato con le professoresse, e loro sono d’accordo.”

Olette annuisce, e lei, Naminè, Kairi e Selphie si mettono a parlare della nuova storia d’amore tra la professoressa di scienze e l’insegnante di educazione fisica.

Mi volto verso Riku, che ha già finito il gelato.

“Vuoi assaggiarlo? Guarda che è buono” dico io, progendogli il mio cono.

Lui lo guarda, disgustato: “Non voglio mangiare il biscotto. Devo ancora capire che razza di gusto è.”

Piego in giù le labbra, un pochino offesa, e continuo a leccare il mio cono.

D’un tratto, sento qualcosa sulla spalla.

Mi volto e vedo Riku, arrossito.

Mi ha cinto le spalle con il braccio.

E, stranamente, non mi dispiace.

E’…una bella sensazione, in fondo.

**

“Ragazzi, sono ore che siamo qui sopra” si lamenta Kairi “non sarebbe meglio andare in giro a cercare gli Heartless o Demyx piuttosto che stare qui ad aspettare non si sa cosa?”

Naminè le si avvicina, il coprispalle bianco che riflette la luce della luna pallida.

“Kairi, se Sora e Mami ci hanno portati qui ci sarà un motivo. Dobbiamo fidarci di loro” dice, posandole una mano sulla spalla.

Kairi sospira, ma sembra arrendersi, e mesta si risiede, le gambe sospese in aria.

Siamo sulla Tokyo Tower da più di due ore, ma non è ancora successo niente.

Sora mi raggiunge, teso.

“Senti anche te queste vibrazioni, vero?”

Annuisco, lo sguardo fissa in avanti.

“Sono le stesse che ho sentito a inizio serata. Provengono da qui, ne sono sicura. Sta per succedere qualcosa.”
Roxas si pone in mezzo a noi e sorride.

“Ehi, ragazzi è tutto a posto?”

Io e Sora lo osserviamo per un attimo, i capelli biondi e il volto simile a quello di Sora che ci scruta, incuriosito e con una nota di preoccupazione.

Sora sorride, senza troppa convinzione.

“Ma sì, è tutto a posto.”

Mi giro verso Kairi, Naminè e Riku.

“Ci spiace, non volevamo farvi aspettare. Ma dobbiamo restare. Io e Sora è tutta la sera che sentiamo delle vibrazioni provenire da qui.”

Mi fermo, bruscamente, e sento un fischio assordante nelle orecchie.

Mi raggiunge il cervello, i polmoni, mi bruciano gli occhi, e dolorante casco sulle ginocchia.

“Mami!” grida Kairi alzandosi e correndo verso di me, ma sento la sua voce a malapena.

Qualcosa…qualcuno…mi sta…chiamando…

…..sto arrivando…

“SORA!” grido terrorizata “HO SENTITO UNA…”
”TUTTI PRONTI! TUTTI PRONTI!” urla lui, che deve aver sentito la voce come me.

Riku mi aiuta ad alzarmi e mi rivolge uno sguardo ansioso.

“Stai bene?”

Ho il respiro affannoso e sono sudata, ma riesco a sorridergli.

“Sì. Sto bene. Prepariamoci. Sta arrivando qualcosa.”

O qualcuno.

Quella voce…non…l’ho mai sentita prima d’ora…

Sono sicura che non fosse Demyx, su questo potrei scommetterci.

Forse è…uno dei suoi compagni?

Sento il cuore che mi batte rapidamente, l’Ultima Weapon ben stretta in pugno.

…le vibrazioni sono cessate.

“GUARDATE LA’!!!” grida Naminè d’un tratto, indicando un punto del cielo.

Una macchia nera si muove tra le nubi argentate, e si sta dirigendo verso la Tokyo Tower.

Vedo Riku che mi si para davanti con Sora, Roxas che stringe il suo keyblade con grinta, Kairi e Naminè in posizone d’attacco.

La figura rallenta e si ferma sospesa a mezz’aria.

Indossa un soprabito…nero…

“….CHI SEI?” chiede Sora, con rabbia.

L’individuo sconosciuto si toglie il cappuccio, rivelando una liscia e lunga chioma rosea.

Se non ci fosse così poca luce, avrei giurato di vedere un fiore svolazzargli accanto.

E’ un uomo.

E’ molto diverso da Demyx, con una corporatura completamente differente.

L’unico punto in comune è il soprabito nero, che si mimetizza alla perfezione con l’oscurità.

Una nuvola oscura la luna.

“…il mio nome è Marluxia.”

La nuvola si allontana, e riecco la luce della luna ad illuminargli il viso.

Riku digrigna i denti, pronto ad attaccare.

“COSA DIAMINE VUOI?! COSA VOLETE TUTTI?!” grida, e la sua voce riecheggia per tutti i dintorni.

Marluxia mi guarda e sorride.

Ha lo stesso ghigno di Demyx.

“Voglio lei. VOGLIAMO lei.”

Note dell’autrice.
Rieccomi, dopo tanto, troppo tempo, ad agiornare la ficcyna. Chiedo umilmente perdono >////

Ciò si può notare dal fatto che ho deciso di inizare una nuova storia a capitoli (Summer Time!), dai toni molto più leggeri di questa.

Per parecchi tempo ho lasciato codesta storia da parte, ma l’altro giorno ho capito che questa è la mia fanfiction simbolo, la prima che ho creato, il primo lavoro che ho posto al giudizio del pubblico, la prima storia ‘seria’ che abbia inizato, seria nel senso che mi sono presa la responsabilità di mandarla avanti nonostante il poco tempo etcetera. Ma ormai ho deciso che quest’estate sarà finita. Ad Agosto infatti sarà un anno che l’ho inziata ^__^ e quando me ne sono ricordata ho pensato che, nonostante sia passato tanto tempo, la mia storia resiste ancora. Su questo sito e dentro di me. Perciò ho capito: non importa il numero dlele recensioni, né la pocan frequenza con cui pubblico. Questa storia è diventata talmente parte di me che la finirò comunque, nel bene e nel male.

Un abbraccio, al prossimo capitolo. Grazie immensamente per aver letto ^^

   
 
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