Ramoso, con passo Felpato, guarda la
Lunastorta accarezzandosi la Codaliscia…
(e intanto ci prova con la Evans!)
Una frase idiota che mi girava in testa da un po’… così l’ho legata
a questa Fanfiction che mi è venuta in mente questa mattina! Leggete e
recensite.
1.Al cuor non si comanda, ma agli amici si.
«James,
per l’amor del cielo, piantala!» urlò Sirius interrompendo i pensieri di Remus
che, appoggiato alla finestra della sala comune di Grifondoro, guardava il prato
scuro per la notte pensando a come era stata la sua vita fino ad allora.
Ricordava con estrema esattezza ogni secondo trascorso fino ad allora; dal suo
arrivo nella Sala Grande, all’attesa dello Smistamento, dalle sue prime
lezioni, ai suoi primi amici. Lunastorta guardò uno per uno quei suoi amici.
Guardò la faccia sconcertata di James, quella annoiata di Sirius e quella di
Peter che non sapeva se ridere o meno… Non sapeva perché Sirius avesse urlato:
lo facevano così spesso che non ci faceva quasi più caso. Ricordò come James
aveva scoperto, con l’aiuto di Sirius, che le sue sparizioni coincidevano
sempre con la luna piena. A quel tempo Remus credette di aver perso i suoi
unici amici, ma si era sbagliato: due anni prima, quei tre scervellati gli
avevano fatto il regalo più bello che avesse mai ricevuto, cercando di
diventare Animagi. Un Remus ormai giunto al quinto anno ad Hogwarts, si rivolse
ai suoi amici che avevano ripreso ad urlare.
«Che
è successo?» chiese calmo.
«È
James – fece Sirius veemente – Appena sceso dal treno di Hogwarts ieri sera si
è messo subito a fare lo stupido con la Evans!»
«Di
già? – disse Lupin divertito – Non hai perso tempo… - cosa è successo?»
aggiunse poi, più serio, vedendo l’amico cervo più in crisi che mai.
«Niente
– fece James con la faccia da funerale – Appena è scesa dalla carrozza le ho
dato la mano e lo fatta scendere…»
«E
fin qui tutto bene» si intromise Felpato. James lo guardò storto.
«Continua
anche bene – disse risentito Ramoso – è lei che è proprio strana a volte!»
«Cos’è
successo?» chiese di nuovo Lunastorta esortando l’amico a continuare la sua
storia.
«L’avevo
fatta scendere dalla carrozza quando è arrivato Mocciosus»
«E
da qui inizia la tragedia!» proruppe Sirius con fare teatrale
«Vuoi
stare un po’ zitto?» urlò James, poi ricominciò a raccontare.
«È
arrivato Mocciosus e ha cominciato a insultarmi»
«Veramente
sei stato tu…» gli fece notare Sirius.
«Ma
la vuoi piantare! – ululò James – e poi che cambia?»
«Cambia,
cambia. Probabilmente è per questo che Lily ti ha piantato in asso e se ne
andata al castello da sola!». James non ci vide più, estrasse la bacchetta e
disse:
«Pietrificus Totalus!». Sirius cadde a
terra rigido come un palo.
«Finalmente
possiamo parlare in pace!». Lupin, anche per via del suo ruolo da prefetto,
fece una faccia un po’ scura alla vista del suo compagno steso a terra, ma non
disse niente. In primo luogo perché erano i suoi migliori amici e, lui lo
sapeva, anche se litigando si tiravano addosso qualche incantesimo non miravano
mai a farsi del male. In secondo luogo non stavano infrangendo le regole della
scuola, dopotutto: la magia era vietata solo nei corridoi.
«Hai
finito di fissare Sirius? – esplose James verso Remus – sto molto peggio io di
lui!». A malincuore Remus staccò lo sguardo dal corpo immobile e si rimise ad
ascoltare James nella sua tirata contro Severus Piton. Un ora dopo nella Sala
di Ritrovo regnò finalmente la calma: James aveva finito di inveire contro
Piton… Sirius era stato sbloccato e si era rimesso in piedi, con le braccia
incrociate e con la schiena appoggiata al muro.
«E
ora cosa conti di fare?» chiese a James
«In
che senso?» chiese Ramoso
«Con
la Evans! Cosa pensi di fare?». Lupin strinse la mano intorno alla bacchetta,
pronto a impedire a James di stecchire di nuovo Felpato. Tuttavia James rimase
calmo e disse:
«Ah,
non si libererà di me tanto presto! Prima poi cederà… e ovviamente voi dovrete
darmi una mano!» i tre Malandrini alzarono gli occhi al cielo.
Eccomi di nuovo con una Fanfiction sui Malandrini! Spero che troverete
l’inizio interessante (e che recensirete) anche se lo scritto un po’ troppo
velocemente…
P.F. (significa post-fictium): Non sono molto sicuro di quando I
tre Malndrini-non-lupi-mannari siano diventati animagi stessero già al quarto
anno, anche se mi sembra che ci hanno messo tre - quattro anni per assumere
quei poteri. Detto questo: ci vediamo al prossimo capitolo!
P.P.F.: Ringrazio chi mi ha avvertito che i tre Malandrini sono
diventati Animagi al quinto anno! Perciò ho cambiato un po’ questo capitolo.