AVVERTENZE: Ok…eccomi tornata con
una nuova FanFic…questa volta ho cambiato genere…ho cercato di creare una
situazione tragi-comica nell’ambiente dei miei personaggi preferiti…è la prima
volta che ci provo quindi mi piacerebbe sapere il vostro parere, e soprattuto
consigli per commentare…
Non
vi trattengo oltre…mi raccomando commentate…
Buona
lettura!!!
Cat and Dog
Animagus o no?
In un
cielo ombroso, cui la luna piena è l’unica fonte di luce, nulla lascia presagire
un’avventura ai limiti dell’indecenza, anche se proprio sconcia non è:
piuttosto considerata la gravità del danno si presuppone alquanto
inconcepibile… si ricorda tutt’ora in tempi presenti, anche se remoti vengono
considerati vista la quantità di tempo trascorsa; ma nel dimenticatoio non sono
andati, e l’autore, a recuperarli dal pensatoio è riuscito…
Ebbene, la
nostra novella ha inizio vent’anni or sono, in una notte in cui, l’avrete
capito, la luna è nemica degli amici, e in cui, i tempi non ancora buii, la
parola d’ordine è Malandrini.
Tralasciando
la monotona litania della trasformazione del Lupo Mannaro, ci ritroviamo
direttamente nella Stamberga Strillante, dove i quattro, già trasformati, si
preparano ad una bizzarra uscita…i preparativi li posso considerare inutili da
descrivere, dato che annoierei soltanto e, vosto che i pochi lettori, la storia già la sanno, cominciamo subito dal
nòcciolo del racconto.
Felpato,
Ramoso, Lunastorta e, ahimè, anche Codaliscia, come di consueto, si ritrovavano
vagabondi sotto la luce soffusa della pietra tonda e piena, intenti a
paseggiare in attesa del mattino che sarebbe seguito…
Inutile
dire quanto baccano provocavano, e mi stupisco, della facilità con cui la
cittadina di Hogsmeade e gli studenti di Hogwarts (studenti, notate bene, non
professori), dormivano, cullati dal tiepido torpore della serata primaverile…
Ma mai
prima d’ora, successe quel che, non a malincuore, canto or ora per voi: sarà il
cambio di stagione, sarà la giornata storta, ma il nostro caro Felpato era
particolarmente vivace, e in quella notte, il tenero cagnone nero, non trovava
attimo di pace, e, scuse buone o meno, si rotrovava a vivacizzare il paesaggio
intorno, con salti ed acrobazie che mi stupisco tutt’ora di aver visto…
Dunque,
lui non fu triste di trovare un dolce gattino appostato al di fuori della
struttura, proprio ai piedi della gradinata; assai contento di aver trovato un
così appagante svago, eccolo, puntuale come un cronometro, che si tuffa sulla
sua cosidetta preda, provocandole uno spavento, a dir poco, terribile…
Ma
malgrado la resistenza del felino, i cui movimenti erano quasi umani, il nostro
Malandrino cominciò a torturare il suddetto, rincorrendolo per tutto il profilo
della scuola (molti chilometri, s’intenda), e acciuffandolo per la coda, con
una rapidità sorprendente…
Ma con
altrettanta furia, il gatto, divincolandosi, quasi miracolosamente oso dire,
alla morsa del cagnone riuscì a sfuggire, e in un attimo, non ben identificato,
a cambiare il suo profilo era intento, fino a far sparire l’animale e far
comparire la rigida figura della McGranitt; inutile immaginare lo sgomento dei
nostri eroi, che comiciarono a stridere versi che potrebbero far presupporre
una risata, subito sommessa dal puro terrore di ciò che sarebbe potuto accadere
nel loro futuro più prossimo.
Ma anche
se avrebbe dovuto, il terrore, non li bloccò tremanti (sono pur sempre
Malandrini), e a rotta di collo, fuggirono, quasi sicuri di non sapere bene
dove…
Il mattino
dopo, per la sfortuna dei nostri protagonisti, le lezioni comiciarono, e la
prima ora, Trasfiguraziore, prevedeva: stranamente in orario, Sirius si
presentò, e noncurante di quello che la notte prima era successo, fra i banchi
prese posto, sicuro dell’ignoranza della professoressa sulla sua identità di
Animagus…
Ed ecco la
nostra Minerva, comparire alla soglia dell’aula, stranamente trasandata e per
nulla rigida come al solito…i capelli erano arruffati e la consueta crocchia
taneva insieme quei pochi capelli che non sfuggivano…graffi sul volto, e un
segno distinto alla base del collo; colta la palla al balzo Black, appoggiato
dai suoi compari latrò:
-Ehy
professoressa, è stata morsa da un cane per caso?-
Quanto
coraggio dimostrò in quel momento…faccie sgomente gli si presentarono ogni
dove, da una risata sommessa seguite, per poi essere taciute dalla gelida
espressione della McGranitt...
Ora tutto
ci si sarebbe potuto aspettare, ma a quanto pare, la cara, non aveva voglia di
scherzare…
-Black,
grazie alla sua schiettezza, si è guadagnato 50 punti in meno per Grofondoro, e
una bella serata nel mio ufficio per una punizione…questa volta veda di argiure
i sensi, per evitare di saltare addosso anche alla mia pianta grassa, che ha le
strane forme di un topo: non vorrei che Madama Chips, le debba togliere spine
in posti poco gradevoli da toccare-
Amici o
no, il resto dei Malandrini scoppiò in una fragorosa risata, per completare
l’eccesso di vermiglio sulle guancie di Felpato.
Bhè…che ve
ne pare??? Ditemi cosa ne pensate, dato che, come ho già detto, è la prima
volta che provo a scrivere una cosa del genere e non sono sicura del
risultato…commentate!!!
=Pep22=