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Autore: pep22    12/07/2008    2 recensioni
E rieccomi qui...questa volta con una storia normale...ho provato ad immaginarmi un'avventura dei Malandrini al chiaro di luna, anche se il protagonista non è il nostro lupo mannaro...solo, un piccolo incoveniente...commentate mi raccomando e buona lettura!!!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AVVERTENZE: Ok…eccomi tornata con una nuova FanFic…questa volta ho cambiato genere…ho cercato di creare una situazione tragi-comica nell’ambiente dei miei personaggi preferiti…è la prima volta che ci provo quindi mi piacerebbe sapere il vostro parere, e soprattuto consigli per commentare…

Non vi trattengo oltre…mi raccomando commentate…

Buona lettura!!!

 

Cat and Dog

Animagus o no?

 

In un cielo ombroso, cui la luna piena è l’unica fonte di luce, nulla lascia presagire un’avventura ai limiti dell’indecenza, anche se proprio sconcia non è: piuttosto considerata la gravità del danno si presuppone alquanto inconcepibile… si ricorda tutt’ora in tempi presenti, anche se remoti vengono considerati vista la quantità di tempo trascorsa; ma nel dimenticatoio non sono andati, e l’autore, a recuperarli dal pensatoio è riuscito…

Ebbene, la nostra novella ha inizio vent’anni or sono, in una notte in cui, l’avrete capito, la luna è nemica degli amici, e in cui, i tempi non ancora buii, la parola d’ordine è Malandrini.

Tralasciando la monotona litania della trasformazione del Lupo Mannaro, ci ritroviamo direttamente nella Stamberga Strillante, dove i quattro, già trasformati, si preparano ad una bizzarra uscita…i preparativi li posso considerare inutili da descrivere, dato che annoierei soltanto e, vosto che i pochi lettori,  la storia già la sanno, cominciamo subito dal nòcciolo del racconto.

Felpato, Ramoso, Lunastorta e, ahimè, anche Codaliscia, come di consueto, si ritrovavano vagabondi sotto la luce soffusa della pietra tonda e piena, intenti a paseggiare in attesa del mattino che sarebbe seguito…

Inutile dire quanto baccano provocavano, e mi stupisco, della facilità con cui la cittadina di Hogsmeade e gli studenti di Hogwarts (studenti, notate bene, non professori), dormivano, cullati dal tiepido torpore della serata primaverile…

Ma mai prima d’ora, successe quel che, non a malincuore, canto or ora per voi: sarà il cambio di stagione, sarà la giornata storta, ma il nostro caro Felpato era particolarmente vivace, e in quella notte, il tenero cagnone nero, non trovava attimo di pace, e, scuse buone o meno, si rotrovava a vivacizzare il paesaggio intorno, con salti ed acrobazie che mi stupisco tutt’ora di aver visto…

Dunque, lui non fu triste di trovare un dolce gattino appostato al di fuori della struttura, proprio ai piedi della gradinata; assai contento di aver trovato un così appagante svago, eccolo, puntuale come un cronometro, che si tuffa sulla sua cosidetta preda, provocandole uno spavento, a dir poco, terribile…

Ma malgrado la resistenza del felino, i cui movimenti erano quasi umani, il nostro Malandrino cominciò a torturare il suddetto, rincorrendolo per tutto il profilo della scuola (molti chilometri, s’intenda), e acciuffandolo per la coda, con una rapidità sorprendente…

Ma con altrettanta furia, il gatto, divincolandosi, quasi miracolosamente oso dire, alla morsa del cagnone riuscì a sfuggire, e in un attimo, non ben identificato, a cambiare il suo profilo era intento, fino a far sparire l’animale e far comparire la rigida figura della McGranitt; inutile immaginare lo sgomento dei nostri eroi, che comiciarono a stridere versi che potrebbero far presupporre una risata, subito sommessa dal puro terrore di ciò che sarebbe potuto accadere nel loro futuro più prossimo.

Ma anche se avrebbe dovuto, il terrore, non li bloccò tremanti (sono pur sempre Malandrini), e a rotta di collo, fuggirono, quasi sicuri di non sapere bene dove…

Il mattino dopo, per la sfortuna dei nostri protagonisti, le lezioni comiciarono, e la prima ora, Trasfiguraziore, prevedeva: stranamente in orario, Sirius si presentò, e noncurante di quello che la notte prima era successo, fra i banchi prese posto, sicuro dell’ignoranza della professoressa sulla sua identità di Animagus…

Ed ecco la nostra Minerva, comparire alla soglia dell’aula, stranamente trasandata e per nulla rigida come al solito…i capelli erano arruffati e la consueta crocchia taneva insieme quei pochi capelli che non sfuggivano…graffi sul volto, e un segno distinto alla base del collo; colta la palla al balzo Black, appoggiato dai suoi compari latrò:

-Ehy professoressa, è stata morsa da un cane per caso?-

Quanto coraggio dimostrò in quel momento…faccie sgomente gli si presentarono ogni dove, da una risata sommessa seguite, per poi essere taciute dalla gelida espressione della McGranitt...

Ora tutto ci si sarebbe potuto aspettare, ma a quanto pare, la cara, non aveva voglia di scherzare…

-Black, grazie alla sua schiettezza, si è guadagnato 50 punti in meno per Grofondoro, e una bella serata nel mio ufficio per una punizione…questa volta veda di argiure i sensi, per evitare di saltare addosso anche alla mia pianta grassa, che ha le strane forme di un topo: non vorrei che Madama Chips, le debba togliere spine in posti poco gradevoli da toccare-

Amici o no, il resto dei Malandrini scoppiò in una fragorosa risata, per completare l’eccesso di vermiglio sulle guancie di Felpato.

 

 

Bhè…che ve ne pare??? Ditemi cosa ne pensate, dato che, come ho già detto, è la prima volta che provo a scrivere una cosa del genere e non sono sicura del risultato…commentate!!!

=Pep22=

 

  
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