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Autore: nywilliams    14/04/2014    3 recensioni
Ciao a tutti, questa è la prima storia che pubblico... spero vi incuriosisca almeno un po' ( :
Camminavo tranquillamente sul marciapiede pensando a come dare la bella notizia ai miei genitori e ai miei amici, quando improvvisamente un rumore di clacson mi fece voltare, un’automobile si stava dirigendo velocemente verso la mia direzione, mi parve di sentire anche qualcuno gridare “attenta! Spostati!” ma non feci a tempo a realizzare, l’ultima cosa che vidi furono i fari dell’auto che si facevano più grandi man mano che si avvicinavano e poi il buio.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CAPITOLO 13

 
 
Entrammo subito in un ristorantino lì vicino, e mentre il cameriere ci faceva strada verso il nostro tavolo qualcuno mi venne addosso facendomi perdere l’equilibrio. Riuscii a non cadere perché mi aggrappai subito al braccio di Ryan, che prontamente mi sorresse. Appena alzai lo sguardo notai l’occhiataccia che Ryan stava lanciando alla persona che mi era venuta addosso…
“Chiedo scusa, ero distratto e non vi ho visti…”
Quella voce mi fece girare di scatto… non appena lo vidi i miei dubbi furono confermati…
“Liam ?!?”
 
 
“Oh mio Dio! Non ci posso credere! Nicole, ciao!”
In men che non si dica mi trovai avvolta in un suo abbraccio, indecisa se ricambiare o meno, con gli occhi spalancati guardavo Ryan in attesa di un su gesto, un cenno o qualsiasi cosa ma sembrava più shoccato di me. Non ricambiai completamente l’abbraccio ma mi limitai a dargli delle piccole pacche sulla spalla, mi sentivo terribilmente in imbarazzo e a disagio in quella situazione.
“Ciao Liam”
“Come stai? È passato un sacco di tempo dall’ultima volta che ci siamo visti…”
“Eh già… sto bene grazie…e tu?”
“Bene grazie! Ho saputo che hai avuto un brutto incidente… ti trovo in gran forma però!”
“Si beh ora mi sono quasi completamente ripresa..”
Improvvisamente Ryan mi strinse più forte la mano, non capii se lo fece per farmi ricordare che anche lui era presente oppure se lo fece perché notò il mio disagio e per farmi capire che potevo star tranquilla perché lui era con me. Ad ogni modo approfittai di quel segnale per presentarlo a Liam che effettivamente continuava a lanciargli strane occhiate.
“Oh, ehm ti presento Ryan, il mio ragazzo.”
Inizialmente mi parve un po’ sorpreso, ma si ricompose in fretta e molto elegantemente si presentò stringendogli la mano.
“Io sono Liam, un vecchio amico di Nicole. Piacere.”
Ryan non disse una parola, ma lo squadrò in modo non tanto gentile. Non sapevo davvero come comportarmi. Rivedere Liam mi provoca una strana sensazione, non capisco se sono felice di rivederlo, se sono arrabbiata con lui o altro.. ho una gran confusione in testa. A distrarmi dai miei pensieri fu Kate che ci chiamò per dirci che si era liberato un tavolo.
“Oh scusatemi, non vi intrattengo oltre. Nicole avrei probabilmente cercato di contattarti perché c’è una cosa di cui ti vorrei parlare, possiamo vederci uno di questi giorni magari per un caffè?”
Inutile dire che Ryan lo fulminò con lo sguardo…
“Lei non beve caffè…non le piace.”
“Sì, lo so! Era così per dire! Possiamo trovarci per un te Nicole?”
“Ehm s-sì va bene.”
“Domani a quest’ora al solito bar in centro per te andrebbe bene?”
“Sì, va benissimo.”
“Perfetto! A domani allora, sono felice di averti rivista!”
Detto ciò si dileguò ed io e Ryan andammo a sederci al nostro tavolo.
Il pranzo passò tranquillamente, nessuno più accennò all’incontro con Liam, ma si vedeva che Ryan era parecchio nervoso nonostante Kate continuasse a parlare per cercare di ricreare la giusta atmosfera.
 
Al ritorno eravamo d’accordo che mi avrebbero accompagnata a casa e poi Ryan sarebbe andato a portarli all’aeroporto. Il viaggio in macchina fu silenzioso ed imbarazzante, non capivo perché Ryan se la fosse presa così tanto. Una volta arrivati a casa mia prima di scendere salutai Kate e Ben, anche se li avevo conosciuti solo il giorno prima mi ero affezionata molto a loro, specialmente a Kate e mi dispiaceva doverli salutare così presto.
“Sono davvero contenta di averti conosciuta Nicole, ci rivedremo per il matrimonio. Anzi no, sicuramente ci rivedremo prima, vorrei sposarmi qui quindi tornerò per i preparativi.”
“Sono contenta anche io Kate. Non vedo l’ora di passare ancora un po’ di tempo assieme a voi. A presto! Fate buon viaggio!”
Scesi dall’auto e Ryan scese con me.
“Esco un secondo anche io… torno subito!”
“Non ti preoccupare fratellino tanto siamo in anticipo!”
Mi accompagnò fino alla porta in religioso silenzio. Volevo dire qualcosa ma non sapevo cosa dire, così mi misi a cercare le chiavi nella borsa e fu lui a rompere il silenzio.
“Mi dispiace se ho risposto così a Liam prima. Non volevo farti sentire a disagio.”
“Non ti preoccupare, ero già a disagio comunque”
“Non mi aspettavo di incontrarlo così e non so… non mi ha fatto un impressione positiva…”
“Si è comportato male nell’ultimo periodo ma è una brava persona.”
“Immagini già il perché ti voglia incontrare?”
“Non ne ho la più pallida idea… ti ha dato fastidio che gli abbia detto subito di si vero?”
“Un pochino… ma va bene, è giusto che parliate tra di voi… qualsiasi sia la cosa che ha da dirti…”
“Andrà tutto bene Ryan non preoccuparti. Lo sai che io amo solo te!”
A quelle parole si rilassò, era rimasto teso tutto il tempo… e finalmente mi fece un leggero sorriso e mi abbracciò.
“Scusa piccola, non volevo comportarmi così.”
“Lo so Ryan, lo so. Quando torni in dietro ti fermi da me allora?”
“Sì, certo!”
“Ok, ora vai che quei due ti aspettano”
“Mh… vorrei stare ancora un po’ con te…”
“Anche io, staremo insieme dopo, ti preparo una bella cenetta e anche questa notte voglio che resti con me. Non accetto un no come risposta!”
“E chi sono io per dirti di no?”
“Bene, vedo che hai capito.”
“Ahahah! Allora vado… a più tardi amore!”
Mi diede un dolce bacio e si allontanò lentamente, sorridendomi e senza mai distogliere lo sguardo dal mio.
“A dopo Ryan.”
 
 
RYAN POV
 
Una volta rientrato in auto mi sentivo più leggero, il fatto che Nicole mi avesse detto che ama solo me mi è stato di grande aiuto. Incontrare per la prima volta Liam in quel modo non è stato il massimo, non me l’aspettavo proprio! E mi ha fatto una brutta impressione, non solo perché si tratta del suo ex ragazzo di cui era follemente innamorata e che da un giorno all’altro ha smesso di farsi sentire, ma per il modo in cui la guardava, non le toglieva gli occhi di dosso se non per lanciare qualche occhiataccia a me. E il sorrisino che ha fatto quando mi ha detto “sono un vecchio amico di Nicole” mi ha dato un fastidio tremendo. Ma chi si crede di essere? Il re del mondo? Stupido musicista da quattro soldi!! Non vorrei essere geloso di lui, mi fido di Nicole e so che se mi dice che mi ama è la verità. Ma lui è così schifosamente elegante e composto, non un capello fuori posto, vestito di tutto punto e con quel sorrisino sempre stampato sulle labbra che mi fa sentire inferiore a lui. Mi ha dato l’impressione di essere completamente l’opposto di ciò che sono io, eppure si sono amati… a questo punto mi viene da chiedermi: Cosa troverà in me Nicole? Non mi sono mai posto questo genere di domande, ma quel Liam non mi piace proprio!!
“Va tutto bene tra di voi?”
“Eh? Scusa Kate non ho sentito che hai detto…”
“Ci credo, è da quando siamo entrati al ristorante che hai la testa altrove. Ti ho chiesto: va tutto bene tra te e Nicole?”
“Lo so scusa! Comunque si, va tutto bene perché me lo chiedi?”
“Anche lei sembrava giù di morale…”
“Oh, no tranquilla ora è tutto risolto.”
“Mh se lo dici tu! E chi era quel tipo che vi ha fermati al ristorante?”
Ecco… ci mancava anche Kate che non si faceva mai gli affari suoi…
“Chi?!?”
“Quel ragazzo alto e biondo che parlava con Nicole, gli hai stretto anche la mano…”
“Ah ho capito. Nessuno di importante…”
“Ryan non fingere con me per favore. È da quel momento che hai un broncio che tocca il pavimento… lo sai che voglio che tu stia bene e sia felice… non posso andarmene tranquilla se tu non stai bene! Fingi che Ben non ci sia e raccontami tutto come hai sempre fatto!”
“Non è Ben il problema poverino non c’entra niente lui!”
“Fate come se non ci fossi, infilo le cuffiette e ascolto la musica parlate pure voi!”
“Non ti preoccupare Ben puoi anche ascoltare non è niente di che..”
“Come vuoi…”
“Bene ora che il problema Ben è sistemato sputa il rospo! Chi era quel bel biondino?”
“Bel biondino?”
“Suvvia Ryan sarai anche un ragazzo ma non puoi non aver notato che in fondo non era niente male!”
“Mh … mi è passata la voglia di raccontarti tutto…”
“Non fare il bambino… spara!”
“L’ex ragazzo di Nicole…”
“E qual è il problema? Pensavi di essere il suo primo amore?”
“Assolutamente no! Nicole mi aveva già parlato di lui… solo che non mi aspettavo di incontrarlo così..”
“A giudicare dall’espressione nemmeno lei se lo aspettava…”
“Infatti era sorpresa pure lei.”
“Ryan arriva al punto per favore!!”
“Le ha chiesto se possono vedersi domani perché le deve parlare. E lei ha accettato! Poi continuava a lanciarmi occhiatacce… e io mi sono comportato come il fidanzato geloso quando stiamo insieme da nemmeno due settimane!”
“Non sai di cosa deve parlarle?”
“No, l’ho chiesto a Nicole ma anche lei non ne ha nessuna idea.”
“Senti Ryan io non so come siano andate le cose tra di loro… ma se vuole parlarle avrà i suoi motivi… finché devono solo parlare io non mi preoccuperei… lascia che si vedano domani, e poi vedi cosa ti dice lei. Sono sicura che te ne parlerà. Credo di aver capito che non si vedevano da parecchio tempo…”
“Sì, lui si è trasferito a New York quando stavano ancora insieme. Poi non ho capito bene perché hanno perso i contatti e non si sono più visti. Quindi sì, non lo vedeva da parecchio tempo.”
“Hai paura che le voglia parlare di quello? Cioè che le voglia chiedere di riprovarci?”
“Dalle occhiatacce che mi lanciava credo che non abbia in mente nulla di buono…”
“Vabbè magari le occhiatacce sono state solo una tua impressione…“
“No! Te lo giuro! Inizialmente non mi guardava nemmeno, da quando Nicole mi ha presentato ha cambiato notevolmente espressione.”
“L’unica cosa che ti posso dire è di non farti nessuna paranoia al momento. Lascia che prima si incontrino e che lui le dica quello che deve dirle. È inutile che ti preoccupi adesso che poi magari non è niente di rilevante”
“Hai ragione. Non dovrei pensarci al momento. Anche perché dopo mi fermo da lei e non vorrei rovinare la serata per colpa di quello li!”
“Non ci pensare, godetevi la vostra serata poi domani si vedrà!”
“Mi mancherai sorellona sai?”
“Mi mancherai anche tu fratellino mio”
Tra una chiacchiera e l’altra il viaggio trascorse molto velocemente, anche perché non dovevamo fare molta strada per arrivare all’aeroporto. Kate è una ficcanaso, irrompe sempre nei momenti sbagliati e non tiene mai la bocca chiusa. Ma è la mia sorellona, con lei sono cresciuto, con lei so di poter parlare di qualsiasi cosa e lei sa di poter fare lo stesso con me. Ho diversi amici, Logan soprattutto è sempre pronto a starmi vicino e ad ascoltarmi, e lo stesso vale per me nei suoi confronti… ma Kate mi fa proprio sentire la sua mancanza e lasciarla partire ogni volta è difficile.
Scesi dall’auto, li aiutai a prendere le valige e li accompagnai all’interno dell’aeroporto.
Salutai Ben per primo che poi si diresse verso il Check – in e mi lasciò un attimo da solo con Kate.
“Mi raccomando, attenzione a non fare scenate di gelosia. Nicole mi piace e voglio che te la tieni ben stretta!”
“Credevo che anche Rachel ti piacesse…”
“Mh non proprio. Non te l’ho mai detto perché tu eri molto preso… ma ho sempre avuto qualche dubbio su di lei.”
“Allora hai un sesto senso! Dovrò imparare a chiedere sempre il tuo parere quando si tratta di ragazze!”
“Non avrai mica già intenzione di cambiarla spero!!”
“No assolutamente no! Era per dire.. magari mi serve qualche consiglio per farla innamorare di me ogni giorno di più!”
“Non credo ti serviranno consigli per quello, ma ti ringrazio per il pensiero…”
“Non voglio che tu te ne vada…”
“Nemmeno io voglio lasciarti Ryan ma la mia casa, il mio lavoro e la mia vita sono a Londra ora. Puoi venire a trovarmi tu. Ti ricordo che da quando sono partita sei venuto una volta sola!! Porta anche Nicole, ci divertiremo! Oppure possiamo organizzarci una bella vacanza in un altro posto e andare tutti assieme… che ne dici?”
“Dico che sarebbe fantastico! Ora abbracciami che Ben ha quasi finito … non vorrei farlo aspettare troppo.”
Senza esitare mi saltò praticamente in braccio e mi strinse forte.
“A presto fratellino!”
“Chiamami quando arrivi ok?”
“Certo mamma! Fammi sapere come andrà la storia con l’ex fidanzato di Nicole…”
“Va bene, ti terrò aggiornata! Credo che tu debba andare, Ben ha finito con i biglietti…”
“Ok… allora… ciao…”
“Ciao Kate. A presto!”
 
 
Durante il viaggio di ritorno mandai un messaggio a Nicole per avvisarla che entro mezz’ora sarei stato da lei.
Mi fermai a prendere di dolcetti per il dessert e mi diressi spedito verso casa sua, avevo proprio voglia di passare un po’ di tempo con lei. Ma avevo una strana sensazione che non mi permetteva di essere completamente tranquillo…
 
 
Arrivato a casa sua suonai il campanello e lei invece di venire ad aprirmi si affacciò alla finestra e mi disse di entrare che lei si trovava in cucina.
Appena entrato fui accolto da un buonissimo profumino che arrivava dalla cucina, chissà cosa stava cucinando…
Poggiai la scatola con i pasticcini giusto il tempo di togliermi la giacca e appenderla nell’appendi abiti all’entrata, ripresi la scatola e mi diressi in cucina. Ciò che vidi mi lasciò letteralmente a bocca aperta.
“Wow!”
Lei si girò nella mia direzione e appena mi vide mi sorrise. Era una visione! Anzi no, meglio ancora! Aveva ancora i capelli raccolti e indossava ancora gli occhiali… ma ciò che più mi ha colpito è che indossava, oltre all’intimo, SOLO la mia maglietta che le avevo prestato la sera prima per dormire.
“Bentornato!”
Lasciai la scatola sul tavolo, mi avvicinai a lei, le posai le mani sui fianchi e poggiai la mia fronte sulla sua, e occhi negli occhi la guardavo in tutta la sua bellezza e semplicità lei era mia ed io ero l’uomo più felice del mondo.
“Ciao”
“Ciao” rispose lei facendo strusciare il suo naso contro il mio.
“Questa è la mia maglietta… hai approfittato del fatto che stamattina ero mezzo addormentato per rubarmela?”
“Non mi sembra di averti nascosto che me la sarei portata a casa… e poi mi piace!”
“Piace anche a me! Ma addosso a te la preferisco…”
“Allora non ti lamentare…”
“Non ho nulla di cui lamentarmi! Cosa mi stai cucinando di buono?”
“Scaloppine ai funghi spero ti piacciano…”
“Hanno un profumo delizioso e io sto morendo dalla fame… oggi qualcuno mi ha fatto passare la fame.. a pranzo non ho mangiato quasi nulla…”
“Ho notato… comunque non sei l’unico ad aver fame…”
“Ho fame di tante cose sai…”
Mi guardò e con un sorrisino malizioso e mi disse:
“Una cosa alla volta… abbiamo tempo…”
E dopo un veloce bacio a fior di labbra si staccò da me e ritornò ai fornelli…
“Ho portato il dessert.. sarebbe da mettere in frigo…”
“Oh perfetto! Mettilo pure nel frigo c’è spazio… e poi aiutami ad apparecchiare…”
“Agli ordini capo!”
Mentre io apparecchiavo Nicole preparava l’insalata e di tanto in tanto controllava la carne. Era bello stare così, mi faceva sentire bene, io e lei e nessun altro attorno era proprio quello che mi ci voleva. So che stiamo insieme da poco ma in queste situazioni sento che mi piacerebbe condividere tutto con lei, anche la casa.
“Sai prima Kate mi ha proposto di andarla a trovare a Londra, con te ovviamente. Oppure di organizzare una vacanza noi quattro…”
“Sarebbe stupendo, non sono mai stata a Londra… ma anche un po’ di mare non mi dispiacerebbe affatto. La cena è pronta… mettiti a tavola!!”
Una volta riempiti i piatti si accomodò anche lei e ci ritrovammo seduti uno di fronte all’altro felici e affamati.
“Buon appetito…”
“Buon appetito anche a te, ora però assaggia e dimmi come sono…”
Assaggiai un boccone ed erano deliziose… non servì dire nessuna parola perché dalla mia espressione capì tutto.
“Non vorrei rovinare la bella atmosfera… ma ti voglio dire una cosa… e poi se non sbaglio anche tu avevi delle domande da farmi no?”
“Oh, si è vero… dimmi pure…”
“Sono un po’ preoccupato per l’incontro che avrai domani con Liam…”
“Preoccupato?”
“Sì beh, ho paura che tenterà di portarti via da me…”
“Lascia che tenti… tanto non ci riuscirà. Niente e nessuno riuscirà a farmi allontanare da te ora che ti ho trovato.”
“Ma tra di voi ci sono un sacco di cose irrisolte… e vi siete amati tanto e per tanto tempo.. non credi che magari rivederlo ti possa fare un effetto diverso da quello che immagini? Non voglio dire che non mi fido di te perché sai che non è così… però non so.. ho questa paura…”
“È ovvio che mi abbia fatto un certo effetto averlo rivisto e se ci fossimo lasciati in un altro modo non sarebbe stato lo stesso. È solo che è una situazione un po’ diversa dal solito. Abbiamo molte questioni in sospeso e diverse cose di cui parlare… io non so cosa mi voglia dire domani. Ma anche io ho dei dubbi su cui voglio fare chiarezza e sicuramente approfitterò dell’incontro di domani per fargli alcune domande. Ma guardami Ryan… io sono tranquilla, qualsiasi cosa mi voglia dire non mi porterà via da te. Te lo assicuro.”
“Lui non mi ha fatto una buona impressione…”
“Se ti può consolare penso che nemmeno tu abbia fatto una buona impressione a lui…”
“Ahahah lo so … scusami ancora…”
“Non ti avevo mai visto in versione geloso sai?”
“È un brutto difetto… sono troppo geloso lo so…”
“Mi piace che tu sia un po’ geloso… basta solo non esagerare…”
“Farò il possibile!”
“Bravo!”
“Tu cosa mi volevi chiedere invece?”
“Beh più o meno l’argomento è lo stesso… ieri sono rimasta un po’ colpita quando mi hai detto che il giorno dell’incidente avresti voluto chiedere a Rachel di sposarti…”
“Immaginavo… ma poi cosa ti ho detto? Che io credo nel destino e credo che se è andata diversamente è proprio perché doveva andare così…”
“Sì ma la cosa che non riesco a capire è che se eri tanto innamorato al punto di volerla sposare. È possibile che tu sia riuscito a dimenticarla in così poco tempo?”
“Non so cosa mi hai fatto Nicole ma da quando ti ho conosciuta non mi è importato più niente di nessun altro. Mi ha fatto molto male il tradimento di Rachel non credere che sia stato subito bene. Ma tu sei riuscita a colmare il vuoto che si era creato in me. In un modo così naturale, così travolgente che ora per me è quasi come se lei non fosse mai esistita. Rachel è un capitolo chiuso della mia vita. Ho passato bei momenti con lei, sono stato bene e soprattutto sono stato innamorato. Ma ora è finita, lei fa parte del passato. Il mio presente sei tu, e spero tu possa essere anche il mio futuro.”
“L’hai più rivista o sentita?”
“Non l’ho più rivista… ma quando ero ancora in ospedale mi ha scritto qualche volta. Le ho detto di non farsi più sentire. E poi altre volte non le ho proprio dato risposta. Ha cercato di contattarmi anche tramite Logan, ma anche a lui ho semplicemente detto di riferirle che non mi andava più di parlare con lei né di vederla. Mi ha fatto molto male ma ora non mi importa perché con te sto ancora meglio.”
Le strinsi la mano per farle sentire la mia presenza e per farle capire che non avevo nessuna intenzione di andarmene.
“Questa mattina prima di incontrare Liam pensavo a come avrei reagito se l’avessi rivisto, e a come avresti potuto reagire tu con Rachel…”
“Beh come hai reagito tu lo sai. Nel modo migliore, non l’hai evitato e hai risposto alle sue domande come è giusto che sia. Io con Rachel non saprei. Credo dipenda dalla situazione… Probabilmente la saluterei… se dovesse chiedermi come sto le risponderei ma la conversazione per quanto mi riguarda si chiuderebbe li. Non credo si possano programmare questo tipo di reazioni.. dipende proprio dalla situazione e come ci si sente al momento”
Non rispose … si limitò a sorridere, si alzò, sbarazzò i piatti oramai vuoti, poi si diresse verso il frigorifero e ne tirò fuori la scatola con i pasticcini. Seguivo ogni suo movimento per cercare di capire cosa le stesse passando per la testa. Posò la scatola sul tavolo, ma questa volta invece che sedersi al suo posto si accomodò sulle mie gambe.
“Va meglio ora che abbiamo parlato?”
“Sì ora va molto meglio, grazie!”
E mi baciò, con quella dolcezza che solo lei aveva. Non volevo che si allontanasse più, così le posai le mani sui fianchi e la avvicinai ancora di più a me mentre lei mi portò le braccia al mio collo e continuò a baciarmi con ancora più passione. Aveva ragione Kate la sera prima… in quei momenti sarebbe anche potuta esplodere una bomba che noi non ce ne saremmo accorti. Le sue dita che giocavano con i miei capelli tirandoli e attorcigliandoli, le sue labbra così carnose e morbide e la sua lingua unita alla mia in una danza senza fine. Il tutto era quanto di più bello ed eccitante che potessi desiderare. E probabilmente se ne accorse perché il rigonfiamento nei miei pantaloni era più che evidente. Infatti si spostò per mettersi a cavalcioni su di me e sorrise sulle mie labbra.
“Non credevo di farti questo effetto così velocemente…”
“Oh piccola tu nemmeno ti immagini quanto ti desideravo…”
“Ora una piccola idea me la sono fatta”
Annullai nuovamente le distanze e la baciai ancora e ancora, e mentre lei lentamente cominciava a spogliarmi io facevo lo stesso con lei. E ben presto ci ritrovammo nudi a fare l’amore sul piano della cucina.
 
Inutile dire come trascorse il resto della serata… i pasticcini più che mangiarli ce li eravamo spalmati addosso, dalla cucina ci spostammo sul divano, poi sotto la doccia, ed infine a letto. Tanta era la voglia che avevamo l’uno dell’altra che non ci sentivamo mai stanchi. Trascorremmo il tempo tra coccole, chiacchiere, tante risate e tanto amore, felicità e spensieratezza. Tutti i nostri dubbi e paranoie erano completamente dissolti.
 
Il mattino dopo lo passammo praticamente tutto a letto a dormire per recuperare le energie perse la sera prima. Fui svegliato da un miagolio insistente era Totò che probabilmente aveva fame, ed aveva anche ragione a lamentarsi visto come l’abbiamo trascurato nelle ultime ore poverino. Non volevo che svegliasse anche Nicole, ma alzarmi senza che si svegliasse era impossibile perché era completamente avvinghiata a me. Non che la cosa mi dispiacesse, anzi! Ma prima che provai ad alzarmi si svegliò anche lei…
“Buongiorno piccola”
“Buongiorno a te amore”
“Credo che qualcuno abbia fame…”
“Mhh si direi proprio di si… vado a dargli qualcosa da mangiare.. sai che ore sono?”
Mi allungai a prendere il cellulare sul comodino e rimasi di stucco quando vidi l’ora..
“Ehm.. mezzogiorno e mezzo..”
“Coosaaa?!? Io tra poco più di un’ora devo incontrare Liam…”
“Ecco come rovinare un felice risveglio…”
“Ahahah oddio scusami, non era mia intenzione lo giuro!”
“Avrai molto da fare per farti perdonare sappilo…”

NICOLE POV
 
Rimasi nel letto ancora un po’ a riempirlo di baci e coccole per cercare di farmi perdonare ma il piccolo Totò aveva fame perciò dopo un po’ mi alzai di malavoglia. Ero stata talmente bene con Ryan quella sera che non volevo più lasciarlo…
Quando scesi al piano di sotto con Totò anche Ryan mi seguì con addosso solo i boxer, giusto per non farmi andare fuori di testa…
“Che ne dici di vestirti?”
“Perché? Ti vergogni a vedermi così? Anche tu indossi solo la mia maglietta..”
“No non mi vergogno ma mi sconcentri…”
“Anche tu mi sconcentri così sai?!?”
“Sì va bene ora però ho poco tempo.. quindi devo fare appello a tutta la mia forza di volontà. Che ne dici di rimanere qui mentre esco? Puoi aspettarmi qui e fare un po’ di compagnia a Totò.”
“Ok, va bene… sicura che te la senti di guidare? Non vuoi che ti accompagni?”
“Sì e poi ti chiamo per venirmi a prendere? No figurati.. tanto non devo guidare molto e prima o poi dovrò riprendere a farlo quindi meglio farlo ora no?”
“Va bene…”
Mangiai due fette biscottate al volo e corsi a vestirmi.. non persi molto tempo a scegliere l’abbigliamento perché non mi importava particolarmente di fare bella figura… perciò optai per un semplice paio di jeans, una camicetta e un cardigan, i capelli erano un disastro perciò li raccolsi, non mi truccai e misi gli occhiali. Ryan osservava ogni mio singolo movimento… e parve notare il motivo delle mie scelte perché ogni cosa che prendevo dall’armadio approvava con un cenno della testa.
“Forse nel frattempo torno a casa a prendere qualcosa di più comodo da indossare poi torno qui…”
“Ok come preferisci…”
Dire che ero agitata era ancora poco… mi tremavano le mani ero nervosa… nonostante tutto non vedevo Liam da un anno perciò non ero più abituata a dialogare con lui. Infilai degli stivaletti bassi, presi giacca e borsa e uscii di casa.
Ma una volta chiusa la porta mi accorsi di aver dimenticato qualcosa… infatti quando la riaprii e feci per rientrare trovai Ryan a braccia conserte che mi guardava con uno sguardo tra il divertito e l’irritato.
Mollai la borsa a terra, gli corsi letteralmente in braccio e lo baciai.
“Scusami scusami scusami!! Mi sono dimenticata di salutarti…”
“Mi sembri un po’ sbadata oggi! Nervosa?”
Mi rimise a terra ma non sciolse l’abbraccio... perciò non era arrabbiato..
“Un pochino…”
“Stai tranquilla, devi solo ascoltare quello che ha da dirti…”
“Ieri ero io a tranquillizzare te… oggi la situazione si è capovolta…”
“Sono un po’ nervoso anche io ma non voglio rovinarmi la giornata quindi cerco di non pensarci… tu fatti sentire ogni tanto e scrivimi qualche sms”
“Lo farò promesso!”
“Bene, ora vai altrimenti arrivi in ritardo.”
“A più tardi amore.”
“A dopo piccola.”
Il viaggio in macchina trascorse tranquillamente. Era bello poco a poco sentirsi di nuovo come prima. Arrivai in poco tempo di fronte al bar in cui eravamo soliti incontrarci tempo fa. Scesi dall’auto e molto lentamente entrai. Avevo le mani e le gambe che tremavano dall’agitazione. Intravidi subito il suo profilo, si era seduto al nostro solito posto. Lo raggiunsi e mi accomodai di fronte a lui, e fu strano ritrovarsi li come ai vecchi tempi.
“Ciao, scusa il ritardo…”
“Ehilà! Non ti preoccupare, sono arrivato da poco. Come stai?”
“Bene grazie e tu?”
“Bene grazie, sono contento che tu sia qui…”
Nel frattempo arrivò il cameriere a prendere le nostre ordinazioni, e mi accorsi che anche mentre ordinavo Liam non mi toglieva gli occhi di dosso. Mi fece sentire a dir poco a disagio.
“Di cosa mi volevi parlare?”
“Dritta al punto eh? Beh avrei una proposta da farti e poi volevo parlare un po’ di noi, penso siano rimaste alcune questioni in sospeso..”
“Sono qui per ascoltarti Liam! Dimmi pure tutto ciò che mi devi dire…”
“Mi dispiace di come sono andate le cose tra noi, i rapporti a distanza sono difficili da gestire e prima o poi c’era da aspettarselo che sarebbe successo qualcosa. Mi sei mancata negli ultimi periodi e rivederti è bellissimo, ma strano allo stesso tempo. Non ho mai preteso che tu rimanessi qui ferma ad aspettare un mio ritorno, però beh, quando mi hai presentato il tuo nuovo fidanzato mi sono sentito.. non so… strano. Non me lo aspettavo ecco…”
“Concordo sul fatto che sarebbe stata inevitabile una rottura perché la distanza era tanta. Ma avremmo potuto parlarne, so che ci sentivamo sempre meno, ma bastava un ultimo incontro per fare un po’ di chiarezza. Invece dal nulla ho trovato foto di te con un'altra ragazza. È questo che mi ha fatto male! Sarei stata male comunque perché sapevi bene ciò che provavo per te, ma sarebbe stato diverso. Io da quel momento ho cercato di andare avanti in tutti i modi, Claire continuava ad organizzarmi appuntamenti al buio. Ho conosciuto ragazzi fantastici, ma con nessuno di loro sono riuscita ad aprirmi completamente e a sentirmi del tutto a mio agio come mi sentivo con te. In tutti loro cercavo qualcosa di te che non trovavo e mi sentivo quasi in colpa al solo pensiero di uscire con qualcuno che non fossi tu. Non sono più riuscita a sentirmi veramente me stessa, e ad essere completamente serena come prima.”
Liam ascoltava ogni mia parola con particolare attenzione, e dalle sue espressioni riuscivo a capire che era davvero dispiaciuto per com’erano andate le cose.
“Poi c’è stato l’incidente. È stato un brutto incidente! Sono stata in coma per un mese e poi riprendermi non è stato per niente semplice. E ancora oggi ho parecchi dolori ma sono felice, perché ho conosciuto Ryan e con lui ho ritrovato quella serenità che non trovavo da tempo.”
“Oddio, sapevo che avevi avuto un incidente ma non pensavo così grave. Com’è successo?”
“Visto che lo sapevi avresti potuto almeno scrivere un’e-mail o chiedermi come stavo… Se davvero sono stata così importante per te come mi facevi credere non capisco come hai fatto ad essere così menefreghista.”
“Cos’avrei dovuto fare? Sai quanto è importante per me anche l’accademia che frequentavo, sapevi benissimo che era il mio più grande sogno. Dovevo mollare tutto? Io te e te non avevamo più nessun rapporto… con che coraggio avrei potuto scriverti anche solo per chiederti come stavi?”
“Ti ricordo che abbiamo perso i contatti ma non abbiamo mai litigato, non c’era rabbia tra di noi quindi non avevi nessun motivo per non farti sentire.”
L’atmosfera si stava scaldando, e anche il cameriere che ci portò le bibite parve notarlo, perciò molto velocemente si dileguò…
“E perché tu non ti sei fatta sentire o non mi hai semplicemente detto che sei rimasta male quando hai visto quelle foto?!? Perché non mi hai chiesto spiegazioni?”
“Forse perché avevo paura di sapere la tua risposta. Forse perché nonostante tutto ti amavo e speravo davvero che sarebbe tornato tutto come prima.”
“Abbiamo torto entrambi, è inutile che stiamo qui ad arrampicarci sui vetri. E soprattutto è inutile che litighiamo adesso. Tu ti sei buttata tutto alle spalle, sei andata avanti e sono felice per te. Io credevo di essere riuscito a dimenticarti ma invece mi sbagliavo, perché mi sono reso conto anche io che in tutte quelle ragazze cercavo di trovare te. Ero abituato a passare tutto il mio tempo con te visto che vivevamo praticamente assieme. E la distanza mi uccideva. Ho preferito fingere che andasse tutto bene perché non sapevo se sarei ritornato qui. E quindi non sapevo se ci sarebbe veramente potuto essere un futuro per noi. Abbiamo entrambi tutte le ragioni del mondo per essere offesi o arrabbiati ma credo sia inutile sfogarle adesso. Ora sono pentito di essermi comportato così, perché so che in gran parte è stata colpa mia, e averti qui difronte a me dopo così tanto tempo, ancora più bella di quanto mi ricordassi, mi fa sentire di nuovo le farfalle allo stomaco, ma non sono qui per supplicarti a ritornare con me perché vedo che sei felice e se lo sei tu lo sono anch’io. Sei innamorata di Ryan?”
“Sì!”
“Ok. Meglio cambiare discorso… non mi hai detto come è successo l’incidente.. sempre se ti va di parlarne.”
Ero senza parole, di tutto mi sarei aspettata meno che sentire ciò che mi ha detto, lui provava ancora qualcosa per me e non mi aveva dimenticata. Io invece ero andata avanti, questa volta non mi sentivo in colpa ma mi fa pensare a cosa sarebbe successo se non avessi conosciuto Ryan… probabilmente sarei stata qui ancora ad aspettare un suo ritorno e pronta ad accoglierlo a braccia aperte.
“Sì, scusa è che sono un po’ scombussolata ora…”
“Immagino. Ma fingi che non ti abbia detto niente…”
“La fai facile tu!”
“Lasceresti Ryan per tornare con me?”
“Noo! Ma che razza di domande mi fai !?!”
“Ecco vedi? Allora è semplice. Dimentica ciò che ti ho detto.”
“Oddio che situazione assurda!”
“Già!”
“Comunque sono stata investita…”
“Oh cavolo… da un’auto?”
“Sì, sono stata completamente travolta, e ho battuto la testa.”
“Porca vacca! Spero che quell’imbecille che era al volante si sia degnato di pagarti le spese mediche!”
“Ryan era al volante.”
“Coosaa? Il tuo fidanzato?”
“Sì…”
“Credo di non aver capito bene, tu ora stai con quello che ti ha investita e ti ha mandata in coma? Magari guidava pure ubriaco?”
“Non è come credi… non era ubriaco ha perso il controllo su una lastra di ghiaccio, ha provato ad avvisarmi ma non sono riuscita a spostarmi in tempo. E poi non ti devo spiegare niente. Ci siamo innamorati e basta.”
“Sì ok! Cambiamo discorso di nuovo però!”
Era geloso marcio glielo si leggeva negli occhi! Mi veniva da ridere, inutili furono i tentativi di trattenermi perché se ne accorse subito…
“Che hai da ridere?”
“Sei geloso!”
Un sorriso apparve sul suo volto, un sorriso sincero, quasi imbarazzato, un sorriso che non avevo ancora visto da quando ero seduta a questo tavolo…
“Non lo trovo così divertente sai? E poi anche tu eri gelosa quando hai visto le foto…”
“Ahaha ok, siamo pari! Però ora sono curiosa… che proposta è che avresti dovuto farmi?”
“Ah si… beh non sono tornato così senza motivo. Mio padre non sta bene…”
“Oddio, spero niente di grave!”
“Fisicamente sta bene, solo è un po’ depresso, sta prendendo parecchi psico farmaci che lo distruggono… non ha preso molto bene il fatto che due anni fa mia madre se ne sia andata di casa. Inizialmente lo mascherava bene ma ora non riesce più a sopportare i farmaci. Di conseguenza gli viene difficile continuare ad insegnare.”
“Non ne avevo idea. Ricordo che è stato molto male ma con il fatto che io ho smesso le lezioni di pianoforte non l’ho più visto, anche perché il mio insegnante eri tu…”
“Già… non sta passando un bel periodo, si sta facendo curare comunque. Sarà un percorso lungo ma ha voglia di guarire perciò sono convinto che con un po’ di forza di volontà riuscirà a tornare in forma come prima.”
“Lo credo anch’io, è sempre stato una persona forte.”
“Ti chiederai a questo punto quale sia la mia proposta…”
“In effetti…”
“Io sono tornato perché mi ha chiesto una mano per portare avanti i corsi di musica. Lui non riesce più a fare lezione in questo momento. Io ho accettato di aiutarlo ma non posso farlo da solo, perché ho ancora degli esami da dare all’accademia e quindi ogni tanto dovrò tornare a New York. Perciò ho pensato chi meglio di te potrebbe darmi una mano in questo? Ti dico subito che non sarebbe a tempo indeterminato ma sarà solo finché mio padre non si sarà ripreso. Essendo lui anche il direttore della scuola dovrò aiutarlo anche con le faccende burocratiche e quindi il tempo a disposizione per insegnare diminuirebbe ancora…”
“Dovrei lavorare con te a scuola?”
“L’idea sarebbe quella. Potresti darmi una mano durante le lezioni che io non posso seguire…non sarebbe un lavoro a tempo pieno quindi avresti ancora il tuo tempo per te. Ho saputo che non lavori più per tuo padre, per questo ho pensato di chiedertelo…”
“Ma a partire da quando?”
“Se puoi già da settimana prossima… altrimenti vedo di gestirmela io finchè non puoi cominciare anche tu…”
“I-io non so… ci dovrei pensare…vorrei parlarne con Ryan… non è una decisione semplice…”
“Lo so, infatti non ti dico di darmi una risposta adesso, tieni, ti lascio il mio numero di telefono… in questi giorni ci pensi e per fine settimana mi fai sapere qualcosa. Capisco che dopo quello che c’è stato tra noi può essere difficile lavorare assieme soprattutto per me a questo punto. Capisco che tu ne voglia parlare con Ryan e mi va benissimo. Voglio rassicurati sul fatto che terrò le mani a posto, non ci proverò con te e non tirerò più fuori il discorso che ti ho fatto prima. È difficile pensare di poter rimanere amici, quindi il nostro sarà un rapporto solo professionale. E che non durerà per sempre. Quando mio padre si sarà ripreso io probabilmente tornerò a New York perché ho diversi progetti li…”
“Ok, allora ci penserò su e ti farò sapere.”
 
Il nostro incontro non durò ancora molto, restammo ancora qualche minuto a discutere sulla proposta di lavoro giusto per sapere qualche dettaglio in più, poi ci salutammo e tornai a casa.
Una volta rientrata trovai Ryan seduto sul divano in salotto assieme a Totò che guardava un film.
“Ehi, hai fatto veloce…”
“Sì beh non avevamo molto da dirci. Tu non sei andato a casa?”
“No, questa sera torno per cena quindi per non fare avanti e in dietro due volte sono rimasto qui… spero non ti dispiaccia, se vuoi puoi venire anche tu, mia madre ne sarebbe felicissima…”
“Ti ringrazio ma credo rifiuterò l’invito, ti dispiace se ne approfitto per chiamare Claire e mia madre?”
“No figurati, immaginavo visto che Claire non la senti da qualche giorno… siediti qui dai raccontami un po’ com’è andata…”
Tolsi la giacca, appoggiai la borsa e le chiavi e mi accoccolai accanto a Ryan e Totò.
“Beh è stato strano… “
Gli raccontai tutto quello di cui parlai con Liam, e con tutto intendo proprio TUTTO, gli dissi che lui provava ancora qualcosa per me e la notizia non gli piacque per niente… infatti cominciò a dire frasi del tipo “ecco, io lo sapevo. Avevo già capito io cosa voleva. Me lo sentivo che c’era qualcosa sotto” poi gli raccontai della proposta di lavoro senza trascurare che mi ha promesso che il nostro sarebbe stato solo un rapporto professionale.
“E tu hai accettato?”
“No, cioè, gli ho detto che ci avrei pensato… volevo parlarne con te prima. Sentire un tuo parere. Se pensi che ti possa dare tanto fastidio gli dirò di no ovviamente. Io non ho bisogno di quel lavoro, lo farei solo per dargli una mano quindi la tua opinione conta molto per me.”
“È ovvio Nicole che mi dia fastidio pensare che passerai altro tempo con lui. Però ti ha promesso che ti sarebbe stato lontano. Io di te mi fido ciecamente. Mi hai raccontato tutto senza problemi quindi significa che non ti importa più di lui. Però ti ha chiesto un favore per suo padre, che è stato tuo insegnante e comunque è una persona che è stata spesso presente nella tua infanzia.”
“Io penso che in questo caso ti puoi fidare anche di lui. È sempre stato uno che mantiene la parola. Mi dispiace per suo padre e so quanto tiene a quella scuola perciò mi dispiacerebbe se la dovesse chiudere. Liam mi ha assicurato che una volta che suo padre si sarà ripreso lui tornerà a New York perché ha diversi progetti li, quindi sarà davvero una cosa che durerà solo qualche mese.”
“È la cosa giusta da fare. Finché il contratto con David non ti tiene troppo occupata approfittane e aiutalo. Lo dico per suo padre non per Liam ovviamente!”
“Potrai venire con me se vorrai durante alcune lezioni, potresti essermi d’aiuto!”
“Ahaha e in cosa scusa?”
“Non ne ho idea, se non mi servirai potrai guardare!”
“Vedremo. Lo terrò d’occhio però!”
“Ahaha va bene!”
 
Finimmo insieme di guardare il film, poi restammo ancora un po’ accoccolati sul divano finché non fu ora di andare per Ryan.
“Ti chiamo più tardi va bene? Dopo cena uscirò con Logan se non faccio tardi mi faccio ancora sentire…”
“Va bene. Salutamelo!”
“Certo piccola lo farò e tu salutami Claire. A più tardi allora”
“A più tardi.”
E dopo un dolce bacio mi salutò e se ne andò. Non avevo molto appetito perciò mi preparai un insalata, chiamai mia madre e le raccontai tutto, era un po’ sorpresa ma appoggiava la decisione di andare a dare una mano al padre di Liam.
 
Infine chiamai Claire, felicissima di sentirmi e soprattutto felicissima che tra una settimana sarebbe ritornata a casa. Era a dir poco sconvolta dal mio racconto…
“Caspita! Peggio di una telenovela brasiliana. Non vedo l’ora di tornare a casa e assistere di persona a certe scene, porterai anche me alle tue lezioni vero?”
“Forse, se mi prometti che non mi farai fare figuracce! E soprattutto che terrai la bocca chiusa in presenza di Liam!!”
“Prometto, sarò muta come un pesce! Mi manchi un sacco!”
“Anche tu mi manchi da morire. Fammi sapere a che ora arriverai che vengo io a prenderti in aeroporto!”
“Certo! Porta anche Super Ryan che lo voglio conoscere di persona!”
“Ahaha ok se è libero chiedo anche a lui di accompagnarmi!”
“Ti lascio andare ora, sono più di tre ore che parliamo…”
“Oh cavolo è volato il tempo.. vabbè allora ti saluto e ci sentiamo prima del tuo ritorno..”
“Sicuramente! Buonanotte dolcezza!”
“Buonanotte a te parigina mia!”
 
Mentre ero in video chiamata con Claire ricevetti anche una telefonata da Ryan che mi avvisava che sarebbe uscito con Logan. E verso le tre del mattino mi scrisse la buonanotte. Quando se ne andò da casa mia sembrava apparentemente sereno, ma ero sicura che il mio incontro con Liam l’aveva turbato e non poco. Feci fatica a prendere sonno tormentata da mille dubbi. Sarebbe stato davvero così semplice lavorare con Liam?!?

 









Eccomi quiii :)
finalmente sono riuscita ad aggiornare, mi scuso con chi ha aspettato questo capitolo per parecchio, anzi troppo tempo ma gli impegni sono troppi, i problemi non mancano mai e il tempo a disposizione è sempre troppo poco.

Cosa ne pensate? Lasciatemi qualche recensione, qualche consiglio o critica per poter migliorare li accetto sempre!

Grazie per la pazienza :)
A presto, almeno spero!

NYwilliams

 
  
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