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Autore: live_in_books    14/04/2014    1 recensioni
Dal testo:
-Aslan che ci fai qui?-
Sapeva bene, in realtà, perché il leone le fosse apparso nel cuore della notte, ma sperava di sbagliarsi. Lui sospirò.
-Probabilmente lo sai già.- le rispose.
-C’è una nuova guerra, non è così?-
Lui annuì.
-Ma avevi detto che non saremo più tornati a Narnia! Avevi detto che non c’era più bisogno di noi!-
-A quanto pare mi sono sbagliato. Jadis è tornata.-
ciaooo! forse non molti leggeranno questa storia, ma dovevo troppo scrivere una fanfiction Lucy PevesnsiexDraco Malfoy. li ho sempre shippati! ok, ecco la trama:
Jadis è tornata più potente di prima e ai Narniani serve un aiuto esterno, quindi Aslan manda Lucy ad Hogwarts per convincere i maghi ad aiutarli
BUONA LETTURA!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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NOT A NORMAL LOVE



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DIAGON ALLEY




Lucy ovviamente non chiuse occhio per il resto della notte. Una volta che Aslan sparì lei corse verso le stanze dei suoi fratelli ma, come il leone le aveva già anticipato, loro non c’erano più, erano a Narnia. La sola traccia che avevano lasciato era un sottile strato di finissima sabbia bianca come quella che aveva lascito Aslan alla sua scomparsa.
La mattina del giorno seguente, il 26 agosto, Lucy, dopo essersi lavata e vestita (purtroppo non era riuscita a fare molto per quelle occhiaie violacee che le contornavano gli occhi) andò verso il baule comparso il giorno prima e lo aprì. In cima c’erano la sfera per il teletrasporto: era in vetro azzurrognolo con all’interno della polverina rosso vivo. Sotto di essa, oltre alle pile di libri e tutti i suoi materiali scolastici, trovò anche un bigliettino di carta su cui c’era scritto, con una scrittura ordinata e svolazzante:
Diagon Alley. Vai  a Londra, a Leadenhall Market* e trova il Paiolo Magico. Tom ti saprà indicare la strada.
Diagon Alley, Paiolo Magico… nomi che Lucy non aveva mai sentito in vita sua. Guardò l’orologio: le 9 e mezza. Se fosse uscita in quel momento sarebbe riuscita a prendere il bus delle 10 per la metro che poi l’avrebbe portata al centro di Londra. Alle 10 e 20 sarebbe dovuta arrivare. In fretta mise nella borsa il bigliettino e prese il portafoglio per vedere quanti soldi le restavano, ma al posto delle solite sterline trovò alcune monete dorate mai viste prima.
Soldi magici…
Pensò. Prese comunque dei soldi normali con cui si sarebbe pagata i biglietti  e uscì di casa. Arrivò alla fermata giusto in tempo prima che il bus chiudesse le porte e poi prese la metro. Una volta arrivata a Londra si fermò un attimo per abituarsi al via vai frenetico delle persone e poi si diresse senza esitazioni verso la zona sud della città*  e entrò al Leadenhall Market. Dopo aver girovagato un po’ in giro e essersi presa una brioche per colazione Lucy notò un negozio mai visto prima. Era su un angolo, in disparte, tutto nero e mezzo diroccato, ma le lettere dell’insegna si leggevano ancora bene e dicevano: Paiolo Magico. Lucy entrò e fu subito accolta da una ventata di aria calda e odore di cannella. Si guardò intorno. Alla sua sinistra si trovava un lungo bancone dietro al quale un uomo eccessivamente basso e con le orecchie eccessivamente appuntite stava lavando un bicchiere. Le lanciò un’occhiata di sbieco e poi tornò al suo lavoro. Il resto del locale non era molto confortevole ma di sicuro non era male. Lunghe tavolate si estendevano da un capo all’altro della sala e accanto ad esse si trovavano antiche panche in legno laccato. Delle scale conducevano al piano superiore dove Lucy ipotizzò potessero trovarsi delle camere. Guardò di nuovo il biglietto. Le diceva di chiedere di Tom. Di malavoglia si avvicinò all’ometto dietro al bancone, in quanto fosse l’unica persona oltre a lei nel pub e sfoderò il sorriso più amichevole che riuscì a trovare.
-Buongiorno.- salutò. L’uomo alzò lo sguardo su di lei. Gli occhi erano piccoli e neri e scintillavano di una luce furba. A Lucy sembrò subito antipatico.
-Mi chiedevo se lei sapesse dirmi dove posso trovare Tom.-
-Perché?-
Lucy rimase interdetta. Non si aspettava una domanda del genere.
-Affari personali.- rispose. Si scrutarono a lungo con lo sguardo, nessuno dei due voleva cedere. Alla fine l’uomo sospirò.
-Te lo chiamo subito.-
Lucy sfoderò un sorriso trionfale. Dopo pochi minuti comparve un altro signore, se possibile ancora più brutto del primo. Era calvo, gobbo  e con il naso aguzzo e quando sorrise Lucy notò che aveva tutti i denti sbeccati.
-Lei è Tom?-
-Oh, dammi pure del tu. E comunque sì, sono io. Mi hanno detto che mi cercavi. Come mai?-
-Mi chiedevo se potessi aiutarmi a raggiungere Diagon Alley.-
Lui la guardò, perplesso.
-Sei una strega giovane, ma di sicuro hai più di quindici anni. Dovresti sapere come si raggiunge quel posto.-
-Ehm…- le serviva una bugia, una bugia che reggesse.
-Vedi, il fatto è che… ehm… ecco, di solito va mia madre a comprare il materiale per la scuola, quindi io non ci sono mai stata.-
-E come hai comprato la bacchetta? Serve la strega o il mago che la bacchetta sceglierà per poterne comprare una.-
-Bè, ci sono stata solo la prima volta, a undici anni per comprare la mia bacchetta, ma non mi ricordo come mia mamma avesse fatto per portarmi. E ora la mia bacchetta si è rotta, quindi ho una certa fretta di comprarne un’altra. Sai, la scuola inizia tra poco.-
Lui sembrò convinto.
-Va bene. Seguimi.-
La fece uscire dalla porta sul retro e si trovarono davanti ad un muro di mattoni.
-Mi spiace per tutte le domande che ti ho fatto prima, ma, sai, anche se la guerra è finita, ci sono ancora molti seguaci di Tu-Sai-Chi in giro e non vorrei trovarmi nei guai, no?-
-Certo- finse di capire Lucy. In realtà non aveva la minima idea di ciò che Tom avesse detto, ma era obbligata a fingere. Tom estrasse un piccolo bastoncino dalla sua giacca (la sua bacchetta, intuì Lucy) e picchiò con essa su alcuni mattoni. Quando ebbe finito il muro tremò e si aprì in un varco. Lucy restò a bocca aperta. Davanti a lei c’era il luogo più incantevole di tutti quelli che avesse mai visto (a parte, certo, Narnia). Moltissimi negozi si susseguivano a perdita d’occhio e un mucchio di persone si muoveva affannata per comprare le ultime cose necessarie per il rientro a scuola. Si girò per ringraziare Tom, ma lui era già tornato nel Paiolo Magico. Senza togliersi il sorriso dal viso, si addentrò tra le strade di Diagon Alley.
 
 
 
 
*I luoghi esistono davvero a Londra e gli ho scritti perché mi sono documentata: su Wikipedia c’è scritto che è attraverso Leadenhall Market che Harry arriva al paiolo magico nel primo film, e il mercato si trova nella zona sud di Londra.







Angolo autrice

grazie a tutti quelli che hanno letto il primo capitolo e a cui è piaciuta la mia storia: spero vi piaccia anche questo e continuiate a seguirla!
questa volta sono riuscita a aggiornare in poco tempo, ma non sarà sempre così, dipende da quanti compiti ho e dagli altri vari tipi di impegni.
Baci, 
Alice
 
 
 
 
   
 
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