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Autore: Luxy_95    14/04/2014    5 recensioni
Lux, una ragazza diciassettenne, innamorata di un gruppo: i Tokio Hotel. Questo la porterà a dei guai seri, in cui dovrà scegliere il proprio destino. Un destino di semplice amore, causato da troppo male e da combattere da sola, o un destino dove, per salvare il proprio amore, dovrà semplicemente accettare di dover seguire il male?
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Secondo Capitolo!



 

“Oddio sono le 8.15! Devo muovermi a mangiare ed andare subito a scuola!” Così fece un bel waffel ricoperto di Nutella e succo d'arancia a parte. Finì il tutto, si lavò i denti, indossò le scarpe, prese la cartella e alle 8.35 si diresse a scuola.

Arrivata a scuola, erano le 8.50, così decise di prendersi un tè e si diresse a passo lento verso la classe. Finì il suo tè e bussò alle 8.59, quando sentì la parola “Avanti” dalla voce della professoressa, decise di aprire la porta ed entrare e quasi non svenne. Ma quello che la trattenne, furono due occhi nocciola, naso perfetto e bocca con un piercing incorporato.

-Salve signorina Taylor. Per fortuna ci degna della sua presenza oggi. Come vede abbiamo degli ospiti importanti di cui lei di sicuro se ne è dimenticata.-

-Ehm... Si, mi scu..-

-Professoressa, non si preoccupi, avrà avuto di sicuro un impegno importante e non è potuta arrivare presto!-

“Oooh, grazie Tom. E’ vero che doveva venire un gruppo musicale qui a scuola, ma non credevo venissero loro! Il mio amato gruppo, e lui, a cui darei la mia stessa vit... Cazzo è vero che leggono nella mente! Dai Lux, smettila di pensare ed entra in classe!” Così prese coraggio e mentre passò vicino al rasta sentì una piccola fitta al collo, nella parte sinistra, proprio nel posto in cui il ragazzo la morse mentre era addormentata, e sentì degli sguardi che non le staccavano gli occhi di dosso. Quando si mise a sedere, notò Tom prendere un piccolo respiro.

-Allora ragazzi, che ne dite di raccontarci un po’ di voi?- Domandò la professoressa.

-Beh, che dire, credo che tutti sappiano più o meno com'è andata la nostra vita. Quando eravamo piccoli i nostri genitori si sono separati, nostra mamma conobbe Gordon, il nostro patrigno. Lui ci fece innamorare della musica e, facendo piccoli concerti in qua è là nella zona, decidemmo di andare a un programma televisivo dove ci notò un manager. Lì ci trovammo con Hobbit e l'orsacchiotto, ci affezionammo subito a loro e viceversa e decidemmo di fare un gruppo, i Devilish. Poi cambiammo nome in Tokio Hotel. Continuammo a fare ciò che ci piace ed eccoci qui!-

-Bravo Tomi. Piccolo, breve e preciso riassunto della nostra vita, complimenti! Te lo dico con tutto il cuore!-

-Mi prendi in giro Bill?-

-Si. Decisamente SI!-

Tutti risero alla battuta di Bill. Tutti, tranne una persona. Lux era talmente in sovrappensiero a fissare quegli occhi color nocciola, quel viso così perfetto, senza neanche un difetto, o forse l'unico difetto per Lux era proprio la sua perfezione!

L'intervista continuò per più di un'ora, ma Lux rimase zitta perché non riusciva a togliere gli occhi dal suo adorato Tom.

-E della vostra vita privata che ci dite? Sapete, siete quattro ragazzi davvero belli e non credo proprio che siate soli soletti-

“Cosa?? Vita privata? Brava prof! Vorrei proprio saperlo!”

-Beh, per quanto riguarda me, io Sono felicemente fidanzato!-

-Hobbit quello lo sanno tutti, ma piuttosto dì almeno come si chiama!-

-ooh NO caro Tom, privacy! Solo quando lei vorrà, lo dirò!-

-Mi pare giusto.-

“Cosa? Ho parlato ad alta voce??”

-Lux nessuno ti ha interpellata!-

-Si, mi scusi.-

“Odio questa prof ! Perché le hanno assegnato la mia classe, eh?? Perché? Cosa ho fatto di male nella mia vita?? Ecco, mi mancava pure il mal di testa, sicuramente è colpa della prof!”

-Perché? Non ha detto niente di male!-

-No, infatti Georg. Concordo pienamente e credo che anche i gemelli sono d'accordo su ciò!-

-Eh si!-

“Oooh che carini! Dicono pure le stesse cose insieme!”

-Ragazzi, noi qui abbiamo il regolamento dell'alzata di mano per dire una propria opinione.-

-Si, ma ora ci siamo noi e vogliamo parlare, ridere e scherzare normalmente, senza un'alzata di mano!-

-Basta che non facciano casino!-

-Questo non glielo promettiamo professoressa!-

Tutti risero alla battuta di Tom e alla faccia disgustata della professoressa.

Dopo un po’ tutti smisero di ridere, vedendo la faccia della professoressa, pure i Tokio Hotel.

“Eh si, la nostra cara professoressa è riuscita ad intimidire anche loro, certo che però a lei una scopata servirebbe di sicuro!!”

-Ahahah-

-Tom? Stai bene?-

-Si si, tutto bene Bill, tranquillo!- Il chitarrista guardò la mora come per far capire che stava ridendo ad un suo pensiero e il biondo capì subito.

-Bene, avete altre curiosità ragazzi? Tu, Lux, sei stata zitta tutto il tempo, hai qualche curiosità?-

-Beh, si, ne ho una: chi vi fa le pulizie di casa?-

-Ovviamente IO!!- Disse Tom, con tanto di alzata di petto.

-Non è vero! Tu sei solo un pigrone mangia-pizze e bevitore di birre!-

-Bill non abbassare l'autostima del mio charme!-

Tutti risero alla battuta di Tom e stavolta anche Lux.

Quando la lezione finì e cominciò la pausa, i ragazzi cominciarono a parlare ad alto volume, tant'è che non sentirono la professoressa dire i compiti da fare per la prossima volta. Così ogni gruppo di persone si diresse verso Georg, Gustav e Bill, Tom invece si diresse subito verso Lux e alle sue spalle, mentre lei stava mettendo le poche cose nello zaino, le sussurrò all'orecchio: -Dormito bene?-

Lei si girò un po’ spaventata, ma poco dopo, capendo che era Tom, sospirò. -S… Si, bene.-

-E, se posso chiederlo, perché porti un foulard? Cioè, non dovresti ti ho… Guarita. Non dovresti avere segni.-

-Si, beh, credo sia rimasto un bel segno viola e…-

-Oh. Strano.-

-Tranquillo, passerà in qualche giorno!-

-Non so, boh, non mi è mai successo.-

-Dai, tranquillo, al massimo col tempo andrà via, non fasciarti la testa prima di romperla!-

-Ma ti rendi conto di quel che dici? Tu ancora non sai delle cose.-

-Tom, calmati, ti stanno guardando tutti.-

Il ragazzo si guardò intorno e poi diede un'occhiata a Lux, che sembrava sconvolta. Per la prima volta vide Tom alzare la voce, sembrava quasi impazzito.

-Oh...-

-Tom, allora, quindi ci rivedremo?- Esordì la ragazza per sdrammatizzare un po’, accennando un sorriso.

-Sarei onorato a tornare a parlare della mia carriera qui- Disse il chitarrista con un sorriso più che stupendo.

Tutti tornarono poi a fare le loro cose, così Tom subito si avvicinò all'orecchio e le sussurrò: -Oggi pomeriggio, al Chiosco vicino a casa tua, 3.30. Mi raccomando, devi sapere quelle cose. Poi capirai perché mi sto fasciando la testa!-

-O…Ok, ci sarò!-

-RAGAZZI PER FAVORE ASCOLTATEMI!!- Urlò la professoressa di matematica. Tutti rimasero zitti fino a quando la professoressa riprese a parlare.

-Ragazzi le ultime 3 ore non le fate, quindi è stato deciso che tornerete a casa perché le altre 2 insegnanti che avevate oggi stanno male, perciò... Buon ritorno a casa e scrivete i compiti, mi raccomando!-

-Oh che bello, non ce la facevo più!- Disse la ragazza, dirigendosi verso l'uscita della scuola accompagnata da Tom.

-Ma se sei arrivata solo due ore fa!- Esclamò Tom divertito.

-Oh, dettagli! Stare un’ora nella stessa stanza con quella professoressa è come starci assieme un anno intero! Capisci, si??-

-Hahahaha si, ho visto che c'è l'ha con te!-

-Finalmente qualcuno che mi da ragione!- Disse la ragazza quasi esasperata -Comunque, a parte gli scherzi, oggi ci vediamo alle 3.30 al Chiosco? Sicuro di non avere impegni?-

-Sicuro, ci vediamo dopo!-

-Ok Tom, a dopo!- Così dicendo, Lux si diresse a casa, dove i genitori la accoglievano a braccia aperte, non vedendo l'ora di stringerla.

 

* * * * * * * *

 

-Mamma! Papà! Sono tornata!-

-Ohhh ecco la mia piccola! Vieni qui e dammi un abbraccio grande grande!-

-Papà non mi parlare più così, mi fai sembrare piccola nonostante io abbia 17 anni!-

-Ma tesoro, tu sei la mia piccola e nei miei occhi vedrò sempre quell'angelo che vidi appena sei nata!-

-Ooh.. Papà!- Così dicendo gli corse in braccio e l'abbracciò con tutto l'amore che una figlia può dare ad un genitore!

-E per me?? Niente abbracci??-

-Oh, certo mamma, mi sei mancata così tanto!- Disse Lux mentre correva dalle braccia del padre a quelle della madre e stringendola a se come aveva fatto con suo padre.

-Tesoro raccontaci un po’, hai deciso cosa farai per la festa di Zoey?-

-Ehm… Si, la faremo sabato prossimo. Ho già contattato il DJ ed è libero. Ovviamente prima ho parlato anche con i genitori di Zoey.-

-Brava la mia bambina! Ma dimmi un po’, perché sei tornata ora da scuola?-

-Perché mancano le professoresse, mamy.-

-Capisco. Beh, se vuoi andare di sopra a fare un po’ di compiti finché aspetti il pranzo, così questo pomeriggio puoi uscire con le tue amiche se ti va, amore.-

-Certo, vado subito a farli!-

-Brava bambina!-

Così Lux si diresse in camera per fare gli esercizi che aveva dato la professoressa.

..2 ore dopo..

-Tesoro, è pronto a tavola!-

-Arrivo mamy!- La ragazza finì di scrivere l'ultimo esercizio e si diresse in sala da pranzo, dove la aspettavano i suoi genitori a tavola.

-Tieni tesoro.- Disse la madre.

-Grazie mamy.-

-Tesoro, cos'hai sul collo?-

-Niente papà, perché??-

-Niente non direi proprio. Hai un segno violaceo sul collo!-

“Cazzo, è vero, mi sono tolta il foulard mentre studiavo.”

-Ehm... Niente, è solo uno sfogo!-

-Ed è così viola uno sfogo? Sei sicura?-

-Si, sicurissima papà.-

“Mi dispiace ma non credo di poterti dire ciò papà, scusami ti prego, non voglio dirti bugie ma sono costretta!”

-Va bene tesoro, ti credo!-

Finirono di mangiare e Lux si avviò di nuovo in camera per prepararsi al suo appuntamento. Si mise un jeans e un maglione rosa, si truccò con una linea di eyeliner e un filo di ombretto nude, si mise una felpa, il suo adorato profumo “Alien”, prese il cellulare, le cuffie e il suo portafoglio in mano. Scese le scale e si mise le sue adorate scarpe nere.

-Io vado!-

-Ciao tesoro e sta attenta!-

-Ciao mamy, lo farò!- Rispose lei dandole un enorme sorriso, e intanto suo padre arrivò dal salotto.

-Bambina mia divertiti!-

-Lo farò papy.- Disse infine, mentre apriva la porta.

Camminò fino alla fine della sua via, girò verso destra fino ad arrivare alla rotonda, attraversò e continuò dritto fino al chiosco.

“Dio mio, ho un'ansia di rivederlo”

-Ciao!- Disse un uomo ricoperto da una felpa e una sciarpa che gli nascondeva metà faccia, facendo notare solo gli occhi.

-Ciao, chi sei?-

-Non mi hai riconosciuto? Sono Tom!-

-Oh Dio ma che hai fatto?? Perché ti sei conciato così?-

-Perché così non mi riconosce nessuno.- Disse compiaciuto.

-Io non credo sai? Perché proprio lì ci sono due ragazze che ti stanno fissando.- Disse lei con ancora più convinzione.

-Allora andiamo a nasconderci dietro al bar.-

-Va bene.- Disse infine Lux.

“Mi piace il suo caratterino coraggioso, spero solo che non scappi dopo aver sentito tutto.”

-Allora, cosa devi dirmi di così importante?-

-Beh… Si, infatti…-

-E' così difficile da dire?-

-Si beh… E’ che ho paura appena tu lo saprai!-

-Dimmi tutto, tranquillo, io non scapperò da te, io almeno non ci riuscirei!-

-Ok.- Tom sospirò, chiuse gli occhi e cominciò.

-Allora come sai io, mio fratello, nostra madre e Gordon siamo dei vampiri buoni ma…-

-Ci sono anche vampiri cattivi, giusto?-

-Oh, si... Come mai lo sai?- Chiese Tom, sorpreso.

-Me l'ero semplicemente immaginata. Insomma, come noi essere umani, alcuni sono buoni e altri cattivi.-

-Si beh, hai ragione. E tu che ne pensi di tutto questo?-

-Penso che sia normale che ci siano pure dei vampiri cattivi.-

-Ok, ora passiamo a un altro problemino.- In quel momento notò il segno violaceo ancora più scuro -Anzi due…-

-Ok, dimmi.-

-Allora, il primo è che c'è un vampiro DJ che trasforma le persone mettendo una piccola goccia del suo sangue in ogni drink .-

-Ma scusa, come fa se deve suonare?-

-Semplice, persuade i camerieri.-

-Cavolo, questo non me lo sarei aspettata!-

-Si, e sinceramente so già che di te ci si può fidare. Mi raccomando Lux, sta attenta.-

-Ma questo DJ ha un nome?-

-Si, Oscar. Il suo nome è Oscar!-

-Scherzi?- Disse lei, shockata.

-No, perché?-

-Perché è il DJ della festa di compleanno di Zoey di sabato prossimo. L'ho chiamato proprio oggi.-

-Cazzo! Ok... Beh... Allora vuol dire che verrò con te!-

-Che?? E a Zoey che le dico? Lei vi adora proprio come me!-

-Facile!- Disse il rasta. -Le dirai che sono il tuo ragazzo, e comincerai a nominarmi già da ora con lei, magari si abituerà all'idea. Se ovviamente vuoi avermi al tuo fianco. Ah, a proposito, l'anello è una specie di segnale a tutti i vampiri in giro che tu sei occupata e non possono avvicinarsi a te.-

-Oh... Ok! Ma come fanno a capire che sei tu, quello con cui sono occupata??-

-L'anello è formato di argento ma anche da un po’ del mio sangue e i vampiri possono individuarlo solo dall'odore, che sopra a un umano è più forte dato che risalta di più. E ora passiamo al secondo problema.-

-Dimmi.-

-Il segno è diventato ancora più scuro e si sta espandendo.-

Lei subito si portò una mano su collo.

-Non te lo sfregare, potrebbe irritarsi ancora di più! Ora ti porto da Gordon, vediamo se lui ne sa qualcosa. Ah, mi sa che conoscerai anche mamma e Bill di persona. In questo momento sono a casa.-

-Oh.. Beh.. Ma sei sicuro che posso entrare in casa di Gordon senza il suo permesso??-

Il ragazzo rise di gusto a quella frase dicendogli poi –Oh, Luxy! Questa specie di “legge” vale per noi vampiri e comunque nella realtà non esiste, anche perché basterebbe solo una soggiogazione mentale per farsi lasciare entrare in casa della vittima.-

-Oh, ehm, ok.-

Così dicendo partirono per andare a casa Trümper..

-Mamma!-

-Si tesoro, sono in salotto.-

-Eccoti.-

-Oooooh, ma tu sei Lux!- Fece la madre saltando di gioia.

-Si, piacere Signora Trümper.-

-Ooooh, chiamami pure Simone!-

-O-ok Simone.- Disse infine la ragazza sorridendo, dopo di che Simone notò il segno viola scuro al collo della ragazza.

-Gordon! Tesoro, vieni un attimo!-

-Arriv… Oh... Tu devi essere Lux!-

-Scusate ma voi chi ve lo ha detto? L'unico a saperlo è Bi.. Giusto, è vero che non tiene mai l'acqua in bocca quel ragazzo!- “EEEEH BILL BILL BILL, MANNAGGIA A TE!!!!!! pensò spazientito Tom. –Comunque, Gordon, ieri notte, come di sicuro sai, ho assaggiato il sangue di Lux. Le ho curato la ferita, ma stamattina si è ritrovata con un piccolo livido sul collo, e poi è diventato più scuro. Cosa potrebbe essere? Con me non è successo niente prima d'ora.-

-Oh, beh, Tom, questo livido porta a due strade: una è cattiva, direi anche molto cattiva, e l'altra ha una bellissima notizia.-

-Ovvero?- Domandò Tom.

-Ovvero, caro Tom, che la buona notizia è che tu sei innamorato follemente di questa ragazza, tanto da riuscire a mettere dentro al corpo di Lux la tua traccia che è una specie di veleno non dannoso per l'essere umano e quindi purtroppo arriviamo alla parte cattiva. La traccia è anche dannosa, nel senso che se mai i cattivi rapissero Lux, sentendo il tuo odore su di lei ti troverebbero in un batter d'occhio. Per quanto riguarda il livido, basta che Lux beva un po’ del tuo sangue.-

“Cosa ha appena detto? Devo bere il sangue di Tom?? Santo cielo!”

-Tranquilla cara il nostro sangue è buono per gli umani!- Sussurrò Simone nell'orecchio di Lux tranquillizzandola.

-Davvero??- Sussurrò Lux prendendo esempio da Simone..

-Si cara, fidati, io l'ho provato!- Esclamò in fine Simone, abbozzando un sorriso a trentadue denti.

-Va bene allora! Mi hai convinta!-

-Brava Luxy.- Disse infine Simone, prendendo per il braccio Gordon.

-Noi andiamo nell'altra stanza, vi lasciamo soli!- Fece Gordon abbozzando un piccolo sorriso.

Lux e Tom aspettarono che Simone e Gordon uscissero dalla stanza.

-Se non te la senti, lasciamo stare!-

-No, il livido non deve diventare ancora più grande. Non posso…-

-Ok.- Così dicendo Tom si morse il proprio polso sinistro facendo uscire un po’ di sangue, per poi dirigere il braccio verso Lux. Quest'ultima afferrò la mano di Tom avvicinandola alla propria bocca per poi chiudere gli occhi e assaggiare per la prima volta quel gustoso sapore del sangue di vampiro.

“In effetti Simone aveva ragione, è proprio buono!” Pensò.

Ne deglutì quattro sorsi e mentre stava bevendo il quinto sorso, Tom le disse che bastava così, anche perché lui si sentì debole. Ma Lux non riuscì a distaccarsi, era talmente buono ed eccitante, il suo sangue, da non riuscire a smettere di mandarne giù di più e ancora di più da perdere i conti dei sorsi che beveva. Era come se fosse una droga.

Poi sentì due polsi afferrarle le mani con decisione. Aprì di colpo gli occhi e vide Gordon davanti a lei, poi vide Tom a terra, in ginocchio. Subito indietreggiò, lasciando la mano di Tom. Era spaventata e aveva paura di avergli fatto male. Poi vide Gordon avvicinarsi e indietreggiò ancora di più fino a toccare il muro dove sopra era attaccato uno specchio. Girandosi per capire a cosa aveva preso contro, vide se stessa nello specchio, vide i suoi occhi nocciola diventare verde smeraldo e la parte bianca degli occhi diventare di un rosso acceso, vide la sua bocca con ancora qualche goccia di sangue sulle labbra. Ad un tratto si sentì mancare l'aria e cadere, sentì dei rumori che dicevano: -Gordon aiutala-

“Oh Tom, stai bene. Grazie al ciel...” Non riuscì neanche a finire il suo pensiero che perse di colpo tutti i sensi, trovandosi in un posto buio.

 

Note dell'autore: Ringrazio ancora Cornelian per avermi betato il capitolo, ringrazio anche quelli che hanno messo la FF tra le preferite e i seguiti. Ringrazio anche Kla per aver recensito il primo capitolo ♥
spero che anche questo capitolo vi piaccia :)
Ovviamente le recensioni sono ben accette sia negative che positive ;)
Baciii ♥♥♥
   
 
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