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Autore: Adelhait    13/07/2008    4 recensioni
Ormai la grande battaglia è conclusa, restano solo i ricordi...ricordi dolorosi legati alle figure delle persone care...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Morte

 

 

L’hanyou era pronto a combattere la sua ultima e decisiva battaglia.

Ricordo perfettamente ogni attimo prima della Grande Fine, quando le mie certezze crollarono definitivamente.

Non scorderò mai quella orrenda risata che invadeva l’aria, ancora tutt’ora mi sembra di sentirla.

Mi metto le mani sulle orecchie invano, ma essa è parte di me.

Come questo orrendo ricordo.

Io ero rimasta l’ultima spettatrice di quel duello tra Titani, di tanto, tanto osservavo il villaggio ormai privo di vita.

Infatti, era divenuto un grande cimitero.

L’osservavo con una punta di felicità.

Felicità?

Termine che stona con questa tragedia, ma è così, infatti, ero felice perché ero viva.

Sì, ero viva…so di essere egoista, ma l’animo umano è così…egoista e crudele, come colui che ha generato Naraku.

Osservavo la danza mortale di tre esseri.

Tre colori che si mescolavano.

Bianco.

Nero.

Rosso.

Tre guerrieri pronti alla morte.

Può sembrare assurdo ciò che sto per dire, ma credo che ad assistere a questo spettacolo ci fosse anche lei La Grande Mietitrice.

Non so se era per le ferite riportate o al veleno che avevo inalato, ma per uno strano scherzo vidi una persona vestita di nero al centro del villaggio che osservava tranquilla il duello.

Rimasi a fissarla come rapita, quando un lampo luminoso squarciò quel cielo nero come l’oblio.

Subito scostati lo sguardo da quella figura ed alzai il viso in direzione dei duellanti.

Vidi il corpo di Naraku che lentamente si sgretolava.

Ricordo che sorrisi.

-Ben ti sta!-.

Esultai, mentre il mio cuore sobbalzava dalla felicità, ma…

Ma presto il mio sorriso si sarebbe tramutato in una smorfia di paura e disperazione.

Sì, la disperazione che ti assale, quando perdi una persona a te cara.

Restai a guardare con il fiato sospeso, mentre stringevo tra le mani la terra sottostante, quella terra che cominciò a tremare.

Sì, tremava come me…dalla paura.

Un altro lampo squarciò quel cielo ed io spaventata nascosi il viso a terra, ponendomi le mani sul capo e ripetendomi.

-Rin non aver paura tutto passerà-.

Me lo ripetevo quasi alla nausea, mentre il terreno continuava a tremare, sentivo forti rumori che mi spaventavano a morte arrivai anche a pensare che presto il cielo mi cadesse sulla testa.

-Ho paura. Ho tanta, tanta paura-.

Mi dicevo tra le lacrime che di nuovo solcarono il mio viso spaurito.

Ma poi qualcosa mi terrorizzò più dei boati e tremore del suolo.

Silenzio.

Uno spettrale silenzio entrò in scena, sembrava che il mondo avesse cessato di esistere.

Scostai le mani dal capo che lentamente rialzai, ma ciò che vidi era solo un essere al centro di quel deserto.

Chi era?

Aveva lunghi capelli color dei corvi ed era vestito di rosso scarlatto, si reggeva a stento su di una katana.

Un pensiero mi balenò.

Inuyasha-kun siete voi?

Sì, era lui.

Cercai di strisciare velocemente da lui, volevo, dovevo sapere dove era il mio adorato Signore.

Infatti, di lui non vi era neanche l’ombra.

Dopo un po’ riuscì a stento ad arrivare da lui, che ancora si reggeva su quella katana arrugginita…ma era la Tessaiga?

Sì, era lei.

-Inu…Inuyasha-kun-.

Dissi con una voce fievole, notai che al mio richiamo voltò il capo.

Mi sorrise.

Un sorriso triste, come di uno che ormai è alla fine della vita.

-Inu…Inuyasha-kun dov’è il mio Signore? -.

Lui mi guardò senza dire nulla.

-E’ vivo?-.

Domandai speranzosa, ma lui scosse il capo in segno di no.

La speranza morì come il mio adorato Signore.

Ricordo che le mie labbra tremarono, mentre piangevo disperata, quando.

-Rin…abbiamo…abbiamo…vinto…-.

Abbiamo vinto?

Cosa mi importava della vittoria se l’unico essere alla quale ero affezionata non era più di questo mondo!

Ricordo che urlai queste parole.

-Non mi importa se abbiamo vinto io rivoglio Sesshomaru-sama!-.

Inuyasha, prima di stramazzare al suolo, mi disse.

-Rin non sempre…si ottiene…ciò che si…desidera…-.

Cadde a terra senza vita lasciandomi sola in quel luogo desolato.

Restai ferma lì ad osservarlo, mentre il cielo si rischiarava pronunciando un nuovo giorno.

Mi allontanai da lì, rifugiandomi in una capanna semi distrutta.

Ero stanca, molto stanca, infatti, ricordo che mi addormentai…per quanto tempo dormii non lo rammento, ma rimasi molto in quella capanna.

Fu lì che scoprì che i miei capelli corvini erano mutati di colore, infatti, erano per uno strano gioco del destino erano divenuti bianchi.

Ricordo che risi amaramente, mentre osservavo il mio riflesso in uno specchio rotto.

-Ho i capelli come Voi-.

Sussurrai, mentre li accarezzavo…da quel giorno sono trascorsi dieci anni, ho vissuto di nuovo da sola.

Ho dovuto lottare per sopravvivere, anche se ancora alcune ferite non sono mai guarite come la mia gamba sinistra, infatti, mi da molti problemi specialmente, quando devo correre.

Infatti, da allora questo mio povero arto è rimasto offeso come testimone di quell’orribile dì, che la gente dei villaggi vicini ha dimenticato.

Ma ci sono io che di tanto intanto racconto le gesta di questo gruppo di eroi e di quel ninnolo maledetto dagli Dei.

Anche se la gente mi guarda con astio e disprezzo, cosa che a me non importa.

Infatti, mi chiamano Vecchia Strega, per via del mio aspetto.

Di fatti non sono cresciuta molto, anzi il mio corpo si è leggermente curvato e la mia pelle non è uguale a quella di una giovane donna, liscia e rosea…ma è leggermente raggrinzita per colpa dei veleni di quel giorno.

Ma la cosa che mi preme di più che loro non siano mai dimenticati.

Ma ora è tardi e meglio che mi appresti a ritornare nel luogo della Grande Battaglia, dove i loro spiriti mi attendono…perché sto per lasciare questo mondo.

Perciò vi dico addio, ma vi prego non dimenticate la loro storia.

Ma rammentate sempre.

…Non sempre si può ottenere ciò che si desidera…

 

 

Fine

 

_________________________

È finita, ce l’ho fatta ^^.

Non sono neanche sicura se questo capitolo vi è sembrato adatto per chiudere questa bizzarra storia, nata per colpa di un finale che non ha soddisfatto me e neanche molti lettori del manga è_é.

Beh, io l’ho trovato adatto…non so voi.

Comunque vi ringrazio per la vostra somma pazienza di avermi sopportato, un bacio enorme a chi ha recensito, ma anche a chi ha solo letto.

Ed ora mi resta solo di attendere le ferie che sembrano non arrivare mai ç_ç.

Un bacio e a presto.

   
 
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