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Autore: fulmineo    14/04/2014    1 recensioni
[True Justice]
Mini-fic. Il dolore per aver perduto l'amore, o avere creduto ciò, il dolore di non aver mai saputo la verità fino in fondo. E tutto il dolore che, alla fine, quando le strade si separeranno nuovamente, troverà finalmente riposo ed un cuore martoriato avrà la pace eterna.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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I giorni passarono e, grazie a Kane, Radner o Mason, Juliet e Dylan continuavano a vedersi senza che Sarah sapesse mai nulla, visto che la mora diceva sempre al bimbo di tenere segreta la loro -amicizia-.

E Kane, il giorno del compleanno di Dylan, s'offrì di tenere il piccolo a casa sua e Juliet era andata a comprargli un bel regalo, che il piccolo volle aprire prima di mangiare la torta "Uoah!" Disse il bimbo, felicissimo "Gwazie!"

Dylan abbracciò felice Juliet, che lo strinse a sè, baciandolo sulla fronte ed accarezzandogli la nuca "Figurati, piccolo!"

Il regalo consisteva in un pallone da calcio ed in un completo di NY Metrostars, la squadra di calcio per cui Juliet tifava e sul retro della maglietta vi era il numero 1 con scritto il nome del bimbo e lo stesso sui calzoncini, in basso a destra.

"Adesso mangiamo la torta! Coraggio, Dylan, spegni le candeline." Disse Kane.

Ma prima che il boss potesse tagliare la torta, qualcuno suonò il campanello e, quando Juliet ebbe aperto la porta, Radner e Mason entrarono, entrambi con un regalo per il bimbo. Radner gli aveva regalato tre libri da colorare ed una specie di valigetta nella quale vi erano pastelli, pennarelli, pastelli a cera, acquarelli con tre pennelli, matita, gomma e temperino; invece Mason gli aveva preso due completini maglietta-calzoncini.

"Il mio nipotino preferito!" Disse Radner, prendendo in braccio Dylan e strapazzandolo un po'.

"Bwabba! Pwugge." Lamentò il piccolo ed i tre risero di gusto.

"Tel'avevo detto io, di farti la barba! Ai bambini da fastidio." Avanzò Mason "Io l'ho sperimentato sulla mia pelle, con le mie figlie! Volevano usare una delle striscie depilanti di Patricia, per farmi la barba."

Stavolta fu Radner a ridere di gusto "Mi piacerebbe vederti, amico, mentre ti destreggi con le tue bambine!"

"Se vuoi essere torturato con trucchi e cose varie, sei il benvenuto a casa mia ogni sera."

"Invece Dylan è più bravo. Vero?" Chiese Juliet al piccolo e lui, per tutta risposta, le diede un bacio sulla guancia destra. La mora sgranò gli occhi, mentre i tre uomini sorridevano. Era naturale che madre e figlio si volessero bene.

La festa finì attorno alle dieci, ora in cui Radner e Mason se ne tornarono a casa e Kane portò Dylan di sopra per aiutarlo a fare il bagnetto, mentre Juliet mise piatti, bicchieri e posate nella lavastoviglie ed in frigorifero la torta avanzata ed i pochi pasticcini rimasti.

"Eccoci qui, pronti per andare a nanna!"

"Vado a farmi la doccia."

"Dwuopo leggi stwoia?" Chiese speranzoso Dylan, raggiungendo Juliet col libro di Winnie the Pooh in mano.

"Certo che ti leggo la storia! Anzi, te ne racconterò una stupenda." Promise la mora, facendo l'occhiolino al piccolo, che si sedette sul divano ad aspettare il ritorno della mora.

Juliet, in bagno, si spogliò ed infilò sotto la doccia, chiudendo gli occhi e rilassandosi, sotto il caldo getto d'acqua, pensando e ripensando a quanto fosse felice con suo figlio, a quanto avrebbe potuto esserlo se ci fosse stata anche Sarah con loro ed a tante altre cose. L'unico pensiero che la rattristava era il sapere che per Dylan era una sorta di amica o un'altra zia, come lo erano Radner e Mason.

"Stwoia! Stwoia!" Disse felicissimo il bimbo, quando la mora scese di sotto e Juliet lo prese in braccio, salendo nuovamente al piano di sopra.

Juliet portò il piccolo nella sua stanza e Dylan si stese sopra di lei, stringendo la spallina sinistra del suo top nella manina destra "Vediamo... C'era una volta, in una bella città bagnata dal grande oceano, una ragazza dai capelli neri e gli occhi azzurri, molto innamorata del suo lavoro di poliziotta. Un giorno, arriva alla centrale una ragazza molto bella, dai capelli biondi e gli occhi verdi, che diventa subito amica con la ragazza mora e presto la loro amicizia diventa amore e passano una notte insieme..."

"Pwopio come la stwoia che mi wacconta mamma!"

"Sul serio? La mamma ti racconta questa storia?"

"Si. Ma tu swei più bwava!"

Juliet sorrise appena, pronta a riprendere il racconto "Ma quando la ragazza mora parte per un posto lontano, dove c'è la guerra, con un suo amico, la ragazza bionda trova un'altra persona da amare ed un'amico della mora glielo dice. Quando la ragazza torna a casa, non vuole più saperne della ragazza bionda e costei cerca in tutti i modi di fare pace. La sola cosa che fa piacere alla ragazza mora è vedere il bambino di colei che tanto aveva amato, al quale si affeziona... E la cosa che dispiace alla ragazza mora è lasciarlo, quando dovrà ripartire per andare a proteggere il suo Paese. Fine." Disse Juliet e, notando che il figlioletto si era addormentato, lo accarezzò teneramente sulla fronte, trattenendo a fatica le lacrime.

"Gwazie..." Sussurrò il bimbo, nel sonno.

"Dormi bene, figlio mio!"

E Juliet, non volendo scostare il piccolo per evitare di svegliarlo, s'addormentò tenendolo fra le braccia e Kane, che era rimasto poggiato allo stipite della porta, osservò il tenero quadretto poi, visto che suonavano alla porta, scese per aprire "Ciao. Accomodati!"

"Grazie, Kane. Dylan dov'è?" Chiese Sarah, venuta a prendere il figlioletto.

"Non ci crederesti mai. Vieni con me!" Offrì Kane e Sarah lo seguì sino al piano superiore, rimanendo a bocca aperta quando entrò nella stanza degli ospiti. E subito i suoi occhi si riempirono di lacrime.

"S-Sono bellissimi, insieme. Perfetti, direi." Ammise la bionda, scattando loro una foto col suo I-Phone 5C, subito messa in sfondo.

"Lascialo pure qui. Non mi disturba affatto. E poi, domattina potrebbe arrabbiarsi, se scoprisse che l'hai portato via da Juliet."

"Non credevo che avessero legato così tanto..."

"Hanno legato moltissimo, invece. E' come se lui sentisse che Juliet è sua madre."

Sarah chinò il capo, prima di tornare a fissare Kane "Lui lo sa, Kane. Gli ho mostrato una foto di Juliet e gli ho detto che è sua madre."

"Hai fatto bene. Anche perchè Juliet non resterà ancora per molto qui."

"Come sarebbe a dire?" Chiese subito Sarah.

"Juliet ha deciso di ritornare al fronte. Ha già inoltrato la richiesta."

  
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