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Autore: SaraRocker    14/04/2014    3 recensioni
storiella -rigorosamente- Spuffy
Ambientata alla fine della seconda stagione. Buffy e Spike si sono alleati per sconfiggere Angelus, ma seppure i due riescono a salvare il mondo, Angel non riacquista la sua anima e Spike non riesce a riottenere la sua Drusilla.
I due alleati sono quindi costretti ad evadere per la loro sopravvivenza, legati da un patto di sangue fatto poco prima della battaglia.
-Estrattp cap.9-
-Drusilla si portò a sedere contro la testiera del letto, gli occhi imperlati di lacrime "Odori di lei... Sei impregnato di lei... Dentro, fino alle viscere." sibilò indicandolo. La mano tremante.
"Stai delirando"
"No, William... Lei ti entrata dentro più profondamente di quanto abbia mai fatto io..." gli rispose poi, troncando immediatamente ogni suo pensiero e sgombrandogli istantaneamente il cervello.
"Sin da quando l'hai vista la prima volta... Lei ti ha ossessionato" proseguì Drusilla, non potendo nascondere un profondo dispiacere nella sua voce "Dicevi di odiarla, perchè avevi paura di ammettere di amarl-" "Stai dicendo idiozie!" la interruppe improvvisamente, gridandole contro con disprezzo, in bilico di fronte ad un precipizio spaventosamente profondo.-
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Promise

-La stessa persona













Quella notte Spike non aveva dormito; non per un fatto di dolore dovuto all'anima, come invece si era aspettato con certezza, ma per l'incredibile leggerezza che le parole di Buffy gli avevano procurato. Poco prima di addormentarsi al suo fianco, stretta a lui in intimo, spinta da una cieca fiducia che nulla le sarebbe accaduto, la bionda le aveva mormorato quattro semplici quanto dolcissime parole. Ed il vampiro si era cullato e beato in esse con una tale gioia da non permettergli di dormire.
Spike era semplicemente rimasto a sorridere ed a osservarla. Amava quel suo volto rilassato e sereno, pieno di incredibili sogni che probabilmente lei non gli avrebbe mai rivelato. Aveva stretto con più possessione la presa attorno al busto della ragazza, avvicinandola a lui, ed istantaneamente quel calore tanto umano lo aveva avvolto. Si era sentito felice in un modo così meraviglioso che -era certo- doveva essere vietato ai morti. Quella notte le voci nella sua mente si erano straordinariamente affievolite, divenendo solo che un sottofondo fatto di mormorii appena accennati, qualcosa che il ragazzo nemmeno avvertiva per come era avvolto nella cacciatrice, nella sua splendida essenza.

Non appena un giovane raggio solare era filtrato dalla finestra, scontrandosi con un'occhio di Buffy, quest'ultima aveva immediatamente arricciato il naso, contrariata all'idea di alzarsi. Quella notte aveva dormito bene, rilassata e protetta dalle braccia di Spike. 
Lentamente si stirò, allungando sotto le coperte le gambe nude, scontrandosi con quelle del vampiro, ancora fasciate nei propri jeans. Immediatamente aprì gli occhi, incontrando il suo viso, il suo meraviglioso sguardo cobalto, davvero troppo vicino. Sospirò sorpresa, incatenando i propri occhi a quelli di lui, non dicendo però nulla. Fu lui ad esibire un sorriso dolce, per poi parlare.
"Buongiorno, love"
Lei si morse il labbro inferiore, abbassando lo sguardo imbarazzata per quell'improvviso black-out avuto, ed una volta ripresasi, rispose "Buongiorno"
"Hai freddo?" le domandò immediatamente il vampiro, ottenendo come risposta dalla giovane solo che un'espressione confusa. Non capiva da dove il ragazzo avesse dedotto una cosa del genere, ma non dovette domandargli nulla, in quanto lui si spiegò immediatamente.
"Hai dormito in intimo e poi..." prese una breve pausa, sospirando "Non sono esattamente l'esemplare più...Caldo con cui dormire." sorrise, riflettendo sulle proprie parole "Ma non fraintendermi. In altre situazioni sono perfetto"
La ragazza, subito, sorrise divertita. Se messo a confronto con il giorno precedente, lo Spike che aveva di fronte sembrava decisamente più tranquillo: scherzava in modo osceno, ma sempre ostentando attenzione nei suoi confronti. Per un istante si domandò, dove esattamente si trovasse la differenza tra lo Spike-privo-di-anima, e quello che le era di fronte. Poi, non appena si rese conto di quella domanda, scosse il capo. Quelli non erano pensieri da cacciatrice.
"Non ho freddo, Spike." gli rispose comunque dopo pochi secondi, continuando a restare distesa al suo fianco, per nulla interessata all'idea di alzarsi "A dire il vero ho dormito molto bene stanotte." aggiunse poi sorridendogli e distendendo le braccia verso l'alto. Lui ammirò ogni più piccolo gesto della ragazza, colpito da quella dichiarazione tanto improvvisa e naturale.
"Anche io" le rivelò dunque lui.
Il silenzio che si impose nei momenti successivi tra loro divenne molto più chiassoso di quanto le loro parole potessero esserle state solo pochi secondi prima. Spike iniziava ad avvertire un dubbio insinuarsi frusbescamente nella sua testa, e Buffy era timorosa all'idea di alzarsi. Non voleva andarsene, voleva che un qualche incantesimo li costringesse così per quell'intera giornata: sarebbe stato perfetto. 
Fu Spike a parlare per primo, facendola quasi sussultare.
"Perchè mi hai detto che ti piaccio?"
la ragazza non comprese quella domanda a pieno, rimanendone però parecchio colpita. Doveva dargli un perchè? Non ne capiva il senso. Immediatamente il suo volto si fece incerto: le sue sopracciglia si incurvarono verso l'alto e le sue labbra si storsero. Lui immediatamente si spiegò.
"Ti piaccio perchè ho un'anima?"
Se poco prima la domanda del vampiro l'aveva colpita, di fronte a questa la cacciatrice si sentì travolta. Il tono di voce che il ragazzo aveva usato era un misto di delusione e terrore, e d'improvviso Buffy si sentì esattamente come il Primo, meschina quanto lui. Spike aveva frainteso la sua dichiarazione, pensando che la cacciatrice provasse qualcosa per lui solo per il fatto che possedesse un'anima. Sapeva che, se così stavano le cose, nulla sarebbe mai accaduto tra i due. William era destinato a sacrificare se stesso per ridare un'umanità ad Angel.
La ragazza iniziò a scuotere il capo totalmente in disaccordo con il vampiro "No" gli disse poi, alzando una mano e portandola sul petto del vampiro, accarezzandolo lentamente "Assolutamente no." ripetè poi più risoluta "Mi piacevi anche prima, ma volevo capire chi era a piacermi" rivelò Buffy, facendo irrigidire il vampiro.
"Che intendi?"
"Non ero certa di chi mi ero innamorata: se del vampiro sanguinario o dell'uomo meraviglioso che si cela dietro ad esso e..." prese una pausa la ragazza, non osando neppure alzare lo sguardo verso il ragazzo sdraiato al suo fianco "E ho scoperto che siete la stessa persona. E' meraviglioso." concluse in un sorriso sincero ed imbarazzato. 
Non appena trovò il coraggio, la bionda alzò il volto verso quello del vampiro, incontrandolo quasi spaventato, completamente bloccato e con il fiato mozzato. Buffy si preoccupò.
"Cosa succ-" tentò di domandare la giovane, prima che Spike la fermasse "Che hai detto?" la interruppe lui, sussurrando. La sua voce si disperse immediatamente nella stanza, leggera e mozzata da una qualche invisibile forza. La ragazza non comprese.
"Ti sei innamorata di me?" incalzò il biondo.
Quando Buffy comprese la ragione dello sguardo spaventato dell'uomo, la sua espressione tornò dolce e calda. Spike aveva paura di un rifiuto nuovamente. Aveva paura che quel suo amore, uno nuovo e ardente dopo molto, al pari di Cecily, potesse rifiutarlo, proprio come molti anni prima era accaduto. Eppure, la cacciatrice non era intenzionata a fargli alcun male.
"Sì, William" le rispose dunque lei, affievolendo la sua voce e riducendola ad un dolce sussurro. Osservò attenta il viso di Spike: lentamente il timore sparì, sostituito da un sollievo che lo fece ridere allegro e poi, dopo pochi istanti, da un nuovo dubbio.
"Ed Angel?" le domandò con una profonda ansia nel tono di voce, qualcosa che le fece scaldare il cuore.
"Davvero non te ne rendi conto?" gli chiese allora lei con ovvietà, non ottenendo però alcuna risposta "Spike, hai  sacrificato la tua pace di spirito per me, sei andato a recuperare un'anima lacera, conoscendone gli ostacoli, e mi sei rimasto a fianco nonostante tutto. Stiamo andando a salvare la persona che più detesti al mondo, ma sei comunque qui." gli disse Buffy, non nascondendo uno smisurato orgoglio nei confronti del biondo nella voce "Sei più uomo e più guerriero di quanto immagini. Sei molto più umano di tanti uomini."
"Ti piaccio perchè pensi questo?" domandò il ragazzo, accarezzando una mano di lei, la quale si limitò a scuotere il capo, prima di rispondergli.
"Io penso questo perchè è reale, e mi piaci perchè sei incredibilmente irriverente, fastidioso, cocciuto, determinato, forte, insicuro, innamorato, speciale, furbo e combattivo. Sei una continua sfida." gli disse lei, tuffandosi in quello sguardo colore degli oceani più splendenti "Sei dannatamente uguale a me" gli mormorò poi, non riuscendo a trattenere un sorriso sincero.
"No, Buffy" si affrettò a dire lui "Tu sei perfetta."
"Allora lo sei anche tu." replicò immediatamente la ragazza, senza neppure pensarci. E dopo pochi semplici istanti, avvertì la presa attorno al suo torace farsi più completa, ed immediatamente si ritrovò totalmente avvolta dal corpo del vampiro. Il suo volto era affondato nel suo petto e respirando poteva sentirne l'odore di tabacco e pelle, qualcosa che la inebriava. Subito sorrise, per poi ricambiare quell'abbraccio impetuoso. Era così incerta: da un lato voleva piangere dalla gioia, e dall'altro scoppiare a ridere con tutta se stessa. Eppure, non fece nulla di tutto questo. Si limitò a  sorridere, mentre lui prendeva parola, esibendo un tono di voce caldo e incredibilmente grato, respirandole sul collo ed inabriandosi dell'aroma dei suoi capelli.
"Ti amo così tanto, Buffy"
In risposta, la ragazza si limitò a staccarsi leggermente da lui per posare le proprie labbra sulle sue. Lentamente, il loro baciò mutò, divenendo da prima un semplice sfiorarsi di bocche, per poi tramutarsi in una vera e propria ondata di passione e languidità. Le lingue dei due si sfiorarono a lungo vogliose. Spike si staccava dalla ragazza solo per permetterle di respirare, e quando questo accadeva, non perdeva tempo, infilando le proprie mani sotto le coppe del reggiseno, ed iniziando ad accarezzarla lentamente, facendola gemere. Tornarono a baciarsi dopo pochi istanti, in modo sempre meno casto. Presto, anche le mani di Buffy iniziarono a vagare per il corpo di Spike, viziandolo dolcemente e libidinosamente. La cacciatrice amava quei pettorali scolpiti, ma non eccessivi, e li stuzzicava con dita e lingua. Si ritrovarono velocemente nudi, e per la prima volta fecero quell'amore dolce che nessuno dei due aveva ancora pienamente sperimentato. Per la prima volta nessuno dei due pensò alla parola 'sesso'.

Non appena i due si furono ripresi dall'amplesso, ancora distesi sotto le lenzuola senza alcun abito indosso, Buffy parlò.
"Dovremmo andare." mormorò frustrata, palesemente non intenzionata a lasciare quel letto che li stava ospitando tanto comodamente.
"Non voglio" si limitò a dire il ragazzo, guardando il soffitto sopra di loro. Era sporco ed ammuffito, probabilmente mai stato effettivamente pulito. Si lasciò sfuggire un'espressione colma di disgusto, pur non essendo veramente tanto seccato dalla cosa. Era davvero troppo felice. Non riusciva ad accantonare quella sensazione di completa gioia in lui: Buffy era al suo fianco dopo avergli dichiarato qualcosa come un 'mi sono innamorata di te', e lui non capiva come una creatura tanto splendida si fosse potuta infatuare di lui.
"Ma io devo, Spike. Non voglio litigare di nuovo con Xander... Devo ancora chiarirmi con lui e-" "Vuoi andartene?" lui aveva interrotto la cacciatrice, ostentando un tono colmo di ansia e preoccupazione. Buffy lo aveva squadrato incerta.
"I-Io sarò probabilmente nella stanza a fianco" tentò di spiegare lei, ma il ragazzo scosse il capo. La bionda non capiva la situazione.
"Non è quello, goldielocks. Io ho bisogno di restare al tuo fianco." le disse lui, mentre cercava nella sua mente parole che potessero meglio spiegare ciò che sentiva "V-Vedi... Quando sono con te, quando ti tocco, anche solo quando ti tengo la mano, tutte quelle voci si affievoliscono... Tu sei un'ancora in questo mondo."
"Vuoi dire che sono ancora lì?" domandò allarmata Buffy, riferendosi a quelle inquietanti presenze che assillavano il ragazzo. Effettivamente, avendo notato la calma del vampiro, aveva davvero creduto che tutto fosse finito, che quelle orribili voci avessero abbandonato il suo pensiero. Il vampiro annuì, smentendo ogni sua ipotesi.
"Anche ieri, non appena ti sei avvicinata, tutto si è affievolito, divenendo mormorio incomprensibile." le rivelò lui, facendola sussultare. 
Per l'ennesima volta, la cacciatrice si sentì completamente travolta dalla furia e l'intensità dei sentimenti che Spike provava per lei, il tutto in un modo meravigliosamente positivo. Sorrise inconsapevolmente, per poi voltarsi in direzione del citofono nella stanza e fare segno al vampiro di aspettare qualche momento. Si accostò all'apparecchio e, dopo avere composto il numero della stanza di Xander e Willow, attese che rispodessero.

"Pronto?" la voce di Willow squillò nel ricevitore "Buffy sei tu?"
"Sì, volevo dirvi che oggi resterò con Spike" rispose frettolosamente la cacciatrice, mentre lanciava alcuni sguardi in direzione del vampiro. Effettivamente, la tranquillità di poco prima stava andando lentamente con lo scemare, probabilmente a causa di quei vocii che lui sentiva.
"C-Cosa?" domandò la ragazza oltre la cornetta "E perchè?"
"Sta male." si affrettò a spiegare la cacciatrice, palesemente intenta a concludere al più presto la chiamata "Spiega tu a Xander, ok? Ciao"
"Ehm, sì, ciao" rispose la voce insicura della rossa, poco prima che la bionda attaccasse la cornetta bruscamente, per poi tornare sul letto del vampiro, afferrandogli la mano e sorridendogli.
"Visto? Sono rimasta" gli mormorò poi caldamente, ottenendo in risposta un suo cenno del capo ed uno di quei sorrisi che la incantavano sempre.
  
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