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Autore: Dragon gio    13/07/2008    1 recensioni
Una piccola Shounen ai con protagonisti Naruto e Sai! ^ ^ Bloccati in una foresta, Naruto rischia la vita, fino a che punto è disposto Sai a spingersi per salvarlo?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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NARUTO Shippuuden - Sunlight in the Darkness (SaixNaru)
I personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishimoto Masashi. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.



NARUTO SHIPPUUDEN
Sunlight in the Darkness



Correvano da ore ormai, i loro inseguitori forse vicini o forse no, non lo sapevano. Saltavano da un ramo all’altro, compiendo balzi felini e scostando di poco le fronde degli alberi.

Entrambi ansanti, uno di essi mise male un piede e scivolò. Un tonfo secco, nemmeno il tempo di gridare e si ritrovò con il sedere per terra.

- OCCAVOLO, CHE MALE!! – esclamò Naruto massaggiandosi il posteriore offeso.
Sai gli si affiancò, il fiato gli veniva meno ormai.
- Non possiamo fermarci…! –
- Sì…lo so…! – Gli occhi onice del moro corsero veloci dal viso del compagno alla fasciatura d’emergenza fatta alla gamba destra.

Continuava a sanguinare, inoltre erano due giorni che non si fermavano e Naruto non aveva più cambiato la benda.

Il colorito poco sano e le guance arrossate indicavano l’aumentare della febbre, di sicuro stava andando incontro ad una brutta infezione…

- Naruto, dobbiamo fermarci e curati quella ferita come si deve! –
- Lo so, ma prima di ogni altra cosa dobbiamo allontanarci! Il nemico non deve riprendersi questo rotolo segreto! –

In che missione bizzarra erano capitati. Il team Kakashi era partito quattro giorni prima da Konoha per recuperare questo fantomatico rotolo che conteneva tecniche segrete molto ambite dai ninja traditori.

Poi durante i vari scontri si erano divisi in due squadre: Sakura e Yamato, Naruto e Sai per inseguire i banditi che gli avevano sottratto la preziosa pergamena.

I due ragazzi erano stati i più fortunati, in quanto l’oggetto della missione era nelle mani del gruppo che stavano inseguendo loro.
Ma erano davvero in troppi, li avevano colti alla sprovvista e così dopo essersi impossessati del rotolo avevano iniziato la loro disperata fuga in cerca del capitano e della compagna.

Entrambi feriti, senza provviste e disorientati da quella foresta immensa e lugubre.

Decisamente una cattiva situazione…

- Dai andiamo…UGH…! – Gemette nuovamente Naruto stringendo gli occhi. Nelle ultime ore pareva essere peggiorato.
- Naruto…è meglio fermarsi qui, non puoi reggere ancora per molto! –

Lui parve riflettere qualche istante prima di rispondere. La mano sulla gamba ferita tremava un poco, per debolezza o forse per rabbia.

- Va bene… -

Sai andò avanti per primo in cerca di un rifugio sicuro. Un piccolo anfratto nelle rocce faceva proprio al caso loro.

Fece segno a Naruto di venire avanti, nessun nemico in vista. Appena giunti si nascosero nella zona più interna, era una specie di piccola grotta incavata e ben nascosta da foglie d’edera.

Naruto si lasciò cadere pesantemente a terra, il respiro affannato, con il dorso della mano si asciugò le piccole gocce di sudore che gli imperlavano la fronte.

- Stai bene? –
- Tu che dici?! –
- Hai ragione, domanda stupida… – Sai si fece prudentemente da parte. Naruto di cattivo umore emanava un aura alquanto sinistra!
- Cerchiamo…di riposare un po’… - biascicò mogio il biondo. Si stese su un giaciglio improvvisato fatto di foglie secche e gli zaini usati come cuscini.

Si portò una mano sugli occhi, sperava di prendere sonno in qualche modo. Il dolore alla gamba pulsava forte, ma era abituato a sopportare, non era questo il problema.

Piuttosto quella febbre molesta gli stava creando molti fastidi, lo aveva indebolito troppo e a stento ormai si reggeva in piedi!

Sbuffò appena, sentiva un gran caldo, si sarebbe volentieri spogliato. Senza riaprire gli occhi cercò una posizione più comoda e si girò su un fianco.

Sai lo osservava silenzioso con apprensione, lui non era un ninja medico e non sapeva assolutamente cosa fare in quel frangente.

Prese il suo zaino e tirò fuori la borraccia dell’acqua, visto che Naruto aveva la febbre alta era di sicuro assetato.

- Ehi Naruto, prendi un po’ d’acqua! – Sai gli porse la boraccia, ma lui non rispose.
- Naruto…? – deglutì a vuoto, con un po’ d’ansia si avvicinò al compagno chiamandolo ancora un paio di volte, scrollando appena una spalla.

“E ora che faccio…? “ Il giovane andò nel panico. Naruto aveva perso i sensi e non sembrava in procinto di svegliarsi da lì a breve.

Cercando di non perdere il controllo ragionò su cosa fosse meglio fare e per prima cosa pensò bene di bloccare l’emorragia alla gamba, il sangue imbrattava la benda forse più di prima.

Sfilò le garze ormai completamente insanguinate e ciò che vide lo spaventò ulteriormente.

La carne attorno alla ferita aveva assunto un colorito violaceo molto sospetto. La pelle era gonfia e rossastra, il sangue zampillava senza sosta.

“ Non sarà mica stato avvelenato?! “

Il dubbio lo colse, si ricordò di quello che gli aveva detto Sakura sui veleni usati in battaglia. I più comuni ti procuravano febbre alta e la pelle assumeva un colorito sul viola-bluastro attorno alla ferita.

- Ma certo!! – Sai afferrò lesto il suo zaino e lo capovolse. Fra i vari oggetti sparsi sul terreno, una fiala di vetro risaltava particolarmente.

Prese il prezioso oggetto scuotendolo appena, il liquido semi trasparente al suo interno si mosse cambiando leggermente tonalità.

- Ok…adesso devo farti bere questo… – affermò Sai, peccato che il suo compagno non sentisse nulla…

Sai tirò un po’ su la testa di Naruto e portò la fiala alle sue labbra. Tentò di fargli ingoiare il liquido, ma esso scivolava inesorabilmente ai lati della bocca.
Di questo passo avrebbe solo sprecato quel prezioso antidoto datogli da Sakura! Ne bastava bere anche poco per bloccare subito gli effetti del veleno e far abbassare immediatamente la febbre.

Sapeva bene che per uscire da quella foresta avrebbe avuto bisogno anche dell’aiuto di Naruto, per cui doveva rimetterlo in sesto.

Sì, ma come?

- Forza Naruto…apri la bocca…! Se non bevi questo rischi di morire… – Provò ancora ma niente, non c’era verso di farglielo andare giù!

Esasperato si grattò la nuca, davvero non sapeva cosa inventarsi.

“Devo farglielo bere a tutti i costi!! Anche a costo di passarglielo per bocca…!” Il moro ebbe l’illuminazione. In effetti un modo c’era ed era anche molto semplice.

Certo, sarebbe stato più semplice se Naruto non fosse stato un maschio! Eppure doveva farlo o sarebbe morto davvero.

Sai scrollò il capo, era un ninja, ed era in missione accidenti. Da Naruto aveva compreso l’importanza di aiutare i compagni in difficoltà, a non abbandonarli mai e ora come poteva anche solo pensare di tirarsi indietro?

No, non poteva farlo…non poteva fare questo proprio a lui…

Deciso bevve il poco antidoto rimasto nella fiala trattenendolo nella bocca. Facendo piano tirò un po’ su il corpo di Naruto.

Ebbe un ulteriore tentennamento quando si accorse che il biondo stava riaprendo un poco gli occhi. Ma ormai non poteva più fermarsi.

Posò le labbra sulle sue con delicatezza, Naruto si scosse appena non capiva bene cosa stava accadendo.

Sentiva unicamente qualcosa scendergli giù per la gola, era un po’ fastidioso ma non aveva la forza di opporsi e così dovette attendere che Sai separò la bocca dalla sua.

Tossicchiò appena, confuso e ansante tentò di parlare. Voleva spiegazioni dannazione, perché Sai lo aveva baciato? Cosa aveva per la testa quel baka?! Ma le energie gli mancarono nuovamente e di nuovo tutto attorno a lui si fece buio…


Ora non rimaneva altro che attendere che Naruto si riprendesse. Il cielo fuori dalla grotta si fece plumbeo, assieme alle tenebre della notte scese anche una fitta pioggia.

La temperatura si abbassò parecchio, cominciava a fare molto freddo nella grotta. Purtroppo non si poteva nemmeno accendere un fuoco, altrimenti avrebbero rivelato subito la loro posizione ai nemici.

Naruto stava tutto rannicchiato in un angolo, tremando come una foglia. La febbre stava calando come constatò Sai, però era molto debole.

Si ricordò che Sakura gli aveva parlato della prodigiosa capacità di recupero di Naruto grazie al chakra del Kyuubi.

In effetti la ferita si era rimarginata, ma ahimè alla grave perdita di sangue non poteva porre rimedio nemmeno la volpe.

Sai si affiancò all’amico, faceva sempre più freddo e questo non giovava alle sue già precarie condizioni.

Tutto ciò che poteva fare era riscaldarlo con il suo stesso corpo. Si coricò accanto a lui e cinse con le braccia la vita di Naruto tirandolo più vicino a sé.

Gli fece uno strano effetto sentirlo così vicino, tremava impercettibilmente…

Sai non capì perché ma sentì il bisogno di stringerlo ancora di più. Con una mano gli carezzava la schiena, mentre l’altra si avvicinò timidamente alla chioma bionda.

Poco a poco il respiro accelerato di Naruto si placò, anche il tremore svanì. Finalmente anche la fronte era fresca, l’antidoto aveva fatto effetto!

Il moro si lasciò sfuggire un sospiro, strano solo ora che aveva la certezza che la vita di Naruto non era più in pericolo si era rilassato.

Naruto mugugnò qualcosa nel sonno, lo potè intuire dal movimento appena accennato delle labbra.

Sai curioso si protese verso il suo viso per sentire cosa stava dicendo…

- S…asuk…e… - bisbigliò il giovane. Il cuore di Sai perse un battito udendo quel nome, il suo nome…

Perché aveva sentito quella piccola, piccola fitta al petto per un istante? Chiuse gli occhi, forse era stanco, ecco spiegato tutto quel turbamento così poco consono a uno razionale come lui.

In un gesto automatico strinse nuovamente il corpo di Naruto, il volto ora nascosto nel suo petto. Senza rendersene conto, Naruto si mosse appena cercando con una mano la persona che gli stava donando quel “calore”.

Sai non potè fermarlo, Naruto lo abbracciò e non volle più lasciarlo…

Quasi aggrappato a lui, in quel modo dolce e un po’ malinconico, perché Sai sapeva bene che non stava realmente abbracciando lui in fondo.

Rimase immobile, non oppose la minima resistenza, lasciò che Naruto si accoccolasse totalmente a lui. Lo lasciò libero di parlottare nel sonno, di stringere di più la presa fino a fargli male…

Forse stava ricordando qualcosa di spiacevole, o forse dava solo libero sfogo a quel dolore che celava sempre dentro di sé e non mostrava mai agli altri.

Un dolore con un nome e un volto…


Quando fu giorno Naruto riuscì finalmente a ridestarsi, il rumore lieve della pioggia lo riportò alla realtà.

Con lo sguardo vagò per la piccola grotta cercando Sai. Non c’era, strano pensò lui. Si mise seduto, l’intero corpo gli doleva, certo dormire sulla roccia non era il massimo!

Si mise sull’attenti quando udì un rumore di passi avvicinarsi…

Senza perdere tempo afferrò un kunai e si mise in posizione d’attacco. Sgranò gli occhi quando vide il volto etereo di Sakura comparirgli davanti.

- S…Sakura-chan! –
- Naruto!! – la ragazza gli andò incontro tutta preoccupata per le ferrite.
- Sto bene, tranquilla! – affermò lui arrossendo per tutte le attenzioni della compagna.
- Meno male…! –
- Ehi, ma come hai fatto a trovarmi? E poi dove è finito Sai? –
- E’ stato lui che ci ha trovato in verità! Ora è fuori con il capitano Yamato che sta sistemando gli ultimi fuggitivi! –
- Oh… - esclamò stupito Naruto. Quel Sai riusciva sempre a risolvere la situazione, era alquanto seccante!

Aiutato da Sakura che lo sorreggeva uscì dal piccolo anfratto, fuori di esso c’erano Sai e Yamato e poco distanti da loro dei ninja legati ad alcuni alberi.

- Avete fatto presto! –
- Anche loro cominciavano ad accusare la stanchezza! Sembra che abbiano perso parecchie energie per scovare voi due! – spiegò Yamato indicando i due allievi.
- Ehe, eravamo nascosti molto bene!! – disse subito Naruto vantandosi, sorvolò beatamente sul fatto che quel nascondiglio lo aveva scovato Sai…

A proposito di Sai, lui aveva un conticino da regolare con quel Baka!

- Naruto, ti senti meglio? –
- Non ti avvicinare, Sai!! –

Sakura e Yamato osservarono interdetti la reazione strana di Naruto. Il biondo quasi si nascondeva dietro la kunoichi come terrorizzato!

- Ma che ti prende, scemo?!! –
- Quel….quel maniaco ieri….mi ha baciato…!!! – bofonchiò il giovane rosso come un pomodoro puntando un dito accusatore verso Sai. Lui sorridendo come di consueto ribatté – Non mi hai lasciato molta altra scelta! Se tu avessi collaborato non avrei dovuto baciarti per farti bere l’antidoto! –
- Ma che balle vai dicendo? Quale antidoto?! –
- Aha…Naruto, idiota ti hanno ferito con un kunai avvelenato! Non dirmi che non te ne sei nemmeno accorto?! –
- Eh? Di cosa stai parlando…?! – Naruto guardava candidamente Sakura senza realmente comprendere il grave pericolo che aveva scampato!
- Su ragazzi, ora basta! Dobbiamo rientrare a Konoha! – Il capitano Yamato come sempre richiamò i suoi subordinati ai loro posti.

In men che non si dica si organizzarono per il ritorno al villaggio. Sakura e Yamato avrebbero scortato i prigionieri andando avanti, mentre Sai si sarebbe occupato di Naruto.

Il biondino camminava seccato poggiandosi al compagno. Imbronciato non lo degnava del minimo sguardo. Sai come sempre invece era imperturbabile e questo mandava in bestia Naruto!

- Ehi tu… -
- Non mi chiamo “ehi tu”! – rispose secco il moro. Naruto fece schioccare la lingua con dissenso. Non era facile avviare una conversazione con quel baka…
- Sai… - disse il biondo marcando bene ogni singola lettera, poi proseguì – Ma come hai fatto? –
- Fatto cosa? –
- Non fare il finto tonto!! Intendevo….come hai fatto a baciarmi…?! –
- Facile, con la bocca! –
- Non intendevo quello, scemo!!! – esclamò sospirando, era impossibile non perdere le staffe quando Sai quando faceva così!
- Intendevo…come…sei riuscito a baciarmi nonostante fossi un maschio?! Cioè…non ti ha fatto schifo…?! –

Sai inarcò appena un sopracciglio sorpreso, poi mosse nella direzione opposta alla sua le pupille scure.

- Non lo so…ma visto che eri tu non ho provato disgusto! –

Naruto sgranò gli occhi color cielo sentendosi in imbarazzo. Forse Sai non comprendeva bene il significato delle sue parole!

Era un po’ come affermare che provava interesse per i ragazzi, o meglio, per lui…

- Aha…capisco…però non metterti in testa strane idee, chiaro?!! – sentenziò aspro Naruto allontanandosi dal moro con fare brusco.
- Quali idee scusa? –
Sì…decisamente non aveva compreso le sue stesse parole, ma forse in fondo era meglio così!

Naruto si lasciò andare ad un lungo sospiro liberatorio e riprese a camminare sorretto da Sai.

Non ricordava praticamente quasi niente di quello che era accaduto nella notte. L’ultimo ricordo nitido che aveva era Sai che lo baciava poi…un grosso vuoto.

Però un vuoto fatto di sensazioni, ombre, sogni e anche incubi…

Gli sembrava di aver fatto uno strano sogno dove rincorreva Sasuke in mezzo ad una bufera di neve, ma non riusciva mai a raggiungerlo.

Poi quando era ormai allo stremo delle forze e infreddolito aveva sentito due braccia forti cingerlo e scaldarlo.

Rammentava molto bene quel piacevole tepore provato nel sogno

Il volto chino, fisso a terra guardava unicamente la strada imperterrito. Una leggera morsa allo stomaco gli diede la forza di alzare lo sguardo e affrontare quegli occhi di inchiostro.

- Sai… -
- Cosa? –
- Grazie…per avermi salvato… - bisbigliò Naruto, le guance si imporporano leggermente.

L’azzurro si scontrava con l’onice in una battaglia infinita, nessuno dei due aveva la meglio.

- Di niente… -
- Certo che…non ti fai problemi a curare le ferite degli altri, tu! – affermò il biondino puntando nuovamente le iridi al suolo. Non era certo che Sai avrebbe recepito il messaggio insito in quella frase, eppure…

- Non temere! Curerò le tue ferite ogni volta che ne avrai bisogno… -

Eppure forse Sai non era così ingenuo come voleva dare a vedere.

Gli aveva sorriso… un sorriso sincero, sicuro e forse anche un po’ fragile…

Naruto comprese bene quel sorriso, sapeva quanto era difficile per Sai mostrarsi umano agli occhi degli altri.

Ghignando ribatté subito – Guarda che non sono così debole!!! Non ho bisogno che qualcuno mi curi le ferite di continuo! – E poi rise, anzi risero tutti e due.


Sullo sfondo di quel cielo limpido si stagliava un piccolo arcobaleno, anche la pioggia aveva smesso di cadere.

Come gli incubi erano svaniti assieme alle ferite di Naruto, una nuova speranza per entrambi si annunciava all’orizzonte…


END
11/07/2008



Hola gente!! Ebbene infine l’ho fatto!! La mia prima fiction Shounen ai e ovviamente conoscendo la mia passione morbosa per Sai, non poteva che essere una SaixNaru! X DDD

Bé, come avete potuto constatare non è proprio una SaixNaru, però i riferimenti Shounen ai ci sono eccome!

Ho sempre immaginato questa coppia legata da un amore “platonico” e non oltre, forse perché Naruto in fondo non può dimenticare Sasuke (maledetto emo-kid! X DD) e anche in questa fiction questo dettaglio risalta parecchio! U__U

Ho descritto Sai in parte ingenuo e in parte no, diciamo che non è realmente consapevole dei suoi sentimenti verso Naruto ma un idea ce l’ha…! ^__^

Mi scuso se i personaggi sono risultati OCC, sono esulata un pochino dai loro caratteri standard temo! X DDD Mille scuse!!!

Una nota particolare sul titolo, è preso dal nome di un sito di una mia carissima amica!! L’ho sempre trovato affascinante e mi sembrava suonasse bene per questa fiction!!! ^ ^

Spero che la fiction vi sia piaciuta, in particolare mi auguro che l’abbia gradita Nunichan visto che era tempo che mi chiedeva di scrivere qualcosa di simile!! ^ ^

Purtroppo non riesco ad andare oltre questo, scusaaaa!! X DDD

E con questo credo sia tutto!! Ringraziamenti speciali a:

Capitatapercaso
gracy110

Per aver commentato la Shot “Una notte di ordinaria follia”! Non è esattamente il mio forte descrivere Sasuke e Naruto in un contesto comico-demenziale, però sono felice che la parte relativa il loro ritorno a casa vi sia piaciuta! ^ ^ In effetti adoro descrivere le scene dolci fra quei due…

Un becitos grosso dunque! Ci vediamo nella Long Fiction “Killer”!! ^ ^

By Gio

See you space fan writer…




  
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