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Autore: g31    15/04/2014    0 recensioni
-perchè continui ad aiutarmi.. non vedi? ti faccio solo impazzire-
aveva ragione.. stavo impazzendo.. di lui.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“si va bene passo a prenderti tra mezz’ora, ciao” chiusi la chiamata con Allison la mia migliore amica non che mia collega di lavoro; il venerdì, sabato e domenica sera infatti lavoravamo come bariste ad un disco pub in città, per pagarci le tasse universitarie,
vivevo con i miei genitori e mio fratello più grande che oramai tornava a casa solo per dormire; aprii l’armadio e cercai un paio di leggins neri, indossai poi la baglietta del pub, una t-shirt bianca con scritto “funky Buddha” in viola come mio solito ero in ritardo, il nostro turno iniziava alle 21.00 e mancavano dieci minuti.
 
Corsi in bagno legai i capelli in una coda alta lasciandoli cadere sulla spalla destra, aprii velocemente il mascara per stenderlo sulle mie ciglia ed infine stesi un po’di fard sulle guance per cercare di coprire quelle lentiggini che non amavo molto.
 
Scesi di corsa le scale indossai le dr. Martens nere e presi dall’attacca panni il mio giubbino di pelle e la borsa.
 
Suonai ripetutamente il clacson davanti casa di Allison, anche lei non un mito in fatto di puntualità.
 
Durante il tragitto squillò il mio cellulare
 
“pronto”
“ehi amore” disse Dan dall’altro capo del telefono seguito da una delle sue solite insulse risate
“che vuoi? E non chiamarmi amore”
“uuh sei aggressiva sta sera” rispose lui con tono sfacciato
“muoviti, che vuoi?”
“sta sera sarò al tuo locale piccola, se vuoi puoi venire con me a divertirti un po’” rise ancora
Sbuffai, “ mi fai schifo, smettila di chiamarmi, trovati qualcun altro, come facevi quando stavamo insieme”
Riagganciai il telefono
 
“tutto bene”mi chiese Al seduta in macchina di fianco a me
Unnuii
Avevo lasciato Dan circa due settimane fa, mi aveva tradito mettendomi le corna con altre ragazze, ancora mi viene fastidio a pensare quanto sono stata ingenua.
 
Parcheggiai la macchina nel parcheggio riservato al personale
Come solito il locale era mezzo vuoto, la gente arrivava dopo le 23.00
Mi fermai nella sala personale per mettere giù le mie cose e salutare gli altri poi come al solito mi misi dietro il bancone insieme ad Al e altri due ragazzi, eravamo gli addetti ai cocktail.
 
Come mi aspettavo era circa mezza notte il locale era pieno di gente, la musica era fortissima
“signorina una vodka lemon grazie”
“subito” risposi al cliente
Stavo lavorando normalmente quando sentii la voce dell’unica persona che non avrei voluto vedere
“ehi piccola, a me lo fai un coca e rum?”
Mi girai di scatto un po’ terrorizzata all’idea di incrociare ancora il suo sguardo, dover trovarmi ancora una volta a fissare quegli occhi blu che stavano benissimo con castano chiaro dei suoi capelli, e quel fisico.. era cosi dannatamente bello, ma eccessivamente stronzo, approfittatore, arrogante, falso, schifoso in quel momento tutto il bel aspetto fisico di Dan non importava, per lui avevo solo cattive parole; mi aveva fatto soffrire e non ne volevo più sapere.
Come credevo quando mi girai era insieme al suo gruppetto di amici idioti che lo seguivano a cagnolino
 
“finalmente ci si rivede” disse accarezzandomi il viso
  Presi la sua mano e con un gesto spontaneo la tolsi dal mio viso
“lasciami in pace”
“scusa amore”
“e non chiamarmi cosi” dissi con tono aggressivo
I suoi amici si misero a ridere, niente mi irritava più di quello
“allora me lo fai sto drink?”
“arrangiati” ringhiai “non parlo con gli stronzi”
 
Mi spostai dall’altra parte del bancone per servire altre due ragazze
“Cris  c’è Dan la infondo, pensaci tu”
“va bene, tranquilla”
 
Cris era un ragazzo che lavora con me al bancone eravamo diventati molto amici, con lui mi sentivo libera, gli raccontavo tutto, sapeva della mia storia cosi mi aiutò
 
Il locale cominciava a svuotarsi erano quasi le 4.00 del mattino ancora la musica suonava ma più delicata, ancora qualche instancabile soggetto ballava in pista, ero stanchissima; presi una piccola pausa insieme a Cris, uscimmo dal locale per prendere una boccata d’aria, accesi una sigaretta e ne ofrii un’altra a lui
 
Quello era il momento che preferivo della serata, finalmente un po’ di aria fresca, silenzio era primavera nella magnifica Londra e già si intravedevano i primi raggi di un sole che presto avrebbe illuminato tutta la città, rendendola ancora più spettacolare.
 
“entro a prendere un caffè, ne vuoi uno?” disse Cris bruttando la sigaretta sul cemento e spegnendola col piede.
Annuii  facendo lo stesso e sedendomi su una panchina vicina alla porta d’entrata del locale soffiai per fare uscire l’ultimo fumo rimasto quando sentii dei passi, mi voltai di scatto vidi Dan con il resto della “troupe” dietro mi alzai dalla panchina cercando di entrare velocemente nel locale, ma non ci riuscii la mano di Dan afferrò il mio braccio senza che me ne accorgessi costringendo mia fermarmi e a voltarmi verso di lui, cercai di mantenere la calma e non farmi vedere spaventata, anche se lo ero moltissimo.
 
“lasciami”urlai
“ehi,ehi piccola calmati”
Strinsi i denti e gli urlai contro “lasciami ti ho detto”
Lui rise…
Riusciva solo a fare quello, ridere delle persone
“non ti manca il tuo amore” mi sussurrò all’orecchio
“non sei più niente per me, fattene una ragione” continuai con tono alterato
“quindi non ti mancano i miei baci” disse prima di stamparmene uno sulle labbra.. le chiuso forte, e cercai con tutte le mie forze di allontanarlo da me
I suoi amici dietro continuavano a ridere
 
Non sò cosa pensai quando Cris usci dalla porta lasciando cadere i caffè per terra e  riuscire spingere via Dan da me.
 
Mi strinse a se
“tutto bene?”
Annuii
 
“andatevene o chiamo la polizia” urlò contro ai ragazzi
“ooh l’amichetto che ti difende mi mancava” disse Dan
“sicurezza,sicurezza” urlò Cris per chiamare i body guards nel locale.
 
Come dei bambini scapparono via per paura di essere beccati
Abbracciai forte Cris
“grazie davvero” dissi
“dai torniamo dentro ti accompagno a casa:”
  
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